Zia Sara, il sogno di una vita
di
Peppesud
genere
incesti
Salve a tutti...Prima di cominciare a raccontare la mia “fantasia” vi faccio una breve descrizione dei protagonisti di questa storia, il primo sono io:Giuseppe, 22enne ragazzo del sud italia, studente universitario felicemente fidanzato da anni ormai, l’altra protagonista della storia è Sara, stupenda 42enne, terza abbondante di seno, capelli biondo scuro e un sedere a cui manca solamente la parola, praticamente una dea, gli uomini sbavano dietro di lei che sapendo di piacere non li degna neanche di uno sguardo.Sara lavora nell’azienda di mio padre ed è la sorella della seconda moglie di mio padre, dopo tutti questi anni per me è come se fosse mia zia anche perchè è l’unica persona della seconda famiglia di mio con cui abbia davvero un rapporto...negli anni mi ha sempre offerto il suo aiuto per le questioni riguardanti le ragazze ma anche per quelle riguardanti i rapporti con la famiglia, insomma diciamo di essere diventati amici, o per lo meno lei pensa questo...io invece dal canto mio non riesco a guardarla che subito mi eccito, se mi avvicino a meno di 50 cm il mio amico comincia ad indurirsi, negli anni mi sono fatto sempre più audace, soprattutto negli sporadici periodi in cui do una mano in azienda, quando capitava di ritrovarci soli a fare l’inventario cercavo ogni minimo contatto, poi pian piano sono passato ai baci innocenti sulle guance, infine quando capitava di ritrovarcia stretto contatto cercavo sempre di allungare una mano e provare a toccare quel suo fantastico sedere, ma sempre con tocchi innocenti che non potessero dare l’idea di un maniaco che va in giro a toccare il culo delle signore, molte volte è capitato di rimanere soli a casa di mio padre a vedere un film, ma non sono mai andato oltre, non ho mai fatto il passo decisivo, tranne una volta in cui approfittai della sua uscita sul balcone per fumare la sigaretta e mi catapultai dietro di lei abbracciandola forte da dietro, subito l’amico si svegliò e lei credo se ne accorse visto ce subito si tolse, distratta anche dai rumori provenienti dalla cucina, inutile dire che quello fu il culmine del mio sogno, avrei voluto che quell’istante non finisse mai, e invece da li in poi non successe più nulla, io cercavo sempre il contatto ma lei lo evitava continuamente...Fin quando non arrivò il suo compleanno, erano anni che progettavo quel regalo, ma ogni anno finivo per gettarlo nel cestino dicendomi di essere uno stupido...quest’anno però ero convinto e decisi di agire una volta per tutte, così scrissi una lettera dove le confessavo tutti i miei sentimenti, quello che provo, il perchè di quegli abbracci, il perchè aspettavo la sera per accompagnarla a casa dopo il lavoro...insomma tutto, aprii il mio cuore, le dissi che volevo baciarla, abbracciarla e averla tutta per me, così la sera dopo il suo compleanno ebbi l’opportunità di accompagnarla a casa, arrivati sotto casa sua decisi di darle il mio regalo, vidi il marito in lontananza così decisi di dargliela prima di fermarmi, lei non appena vide che era una lettera mi ringraziò, mi diede un grosso bacio ed uscì, non appena vide il marito nascose la lettera e mi salutarono...col senno di poi non fu una grande mossa la mia visto che da quel momento il suo atteggiamento cambiò...infatti il giorno dopo si ripresentò nuovamente l’occasione di accompagnarla a casa, ma lei rifiutò, e si fece accompagnare da suo padre, li per li pensai che fosse solo una coincidenza, ma l’occasione si ripresentò più volte e lei si comportava sempre alla stessa maniera, cominciai a pensare di aver fatto una grossa cazzata cercando una soluzione, la mia convinzione era anche acuita dal fatto che lei accettasse di essere accompagnata a casa o di starmi vicino al lavoro solo in presenza di altre persone o delle figlie, quasi come fossi un maniaco...questa situazione si è ripetuta anche ieri sera, siamo rimasti soli, io lei e un’altra mia zia che abita vicino l’azienda di mio padre, allora ho pensato che Sara mi avrebbe chiesto di accompagnarla per non far andare l’altra mia zia dall’altro lato della città, invece nulla, devo ammettere che ci son rimasto molto male...insomma ragazzi e lettori mi scuso se il mio più che un racconto è uno sfogo per una fantasia mancata, sono anni che leggo racconti in giro per la rete e ho pensato che magari qualcuno di voi mi potesse dare un consiglio su cosa fare, provarci una volta per tutte o tenermi tutto dentro, se qualcuno di voi ha anche un’idea su come interpretare questo suo comportamento io sono qui che “ascolto”...grazie mille per l’attenzione
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Commenti dei lettori al racconto erotico