Mamme di provincia 5
di
mambo
genere
zoofilia
E’ notte sono trascorse due settimane, Gianni dolcemente cerca la moglie, dopo poche incertezze Bruna cede, e apre le gambe, pochi preliminari ed il cornuto entra senza le difficolta di prima, anzi la sente larghissima. Lei se ne accorge e ripara come al solito con il culetto. Gianni galoppa e viene subito, un bacio alla moglie e poi in bagno, mentre si pulisce pensa “ quel medico mi ha fregato, avrai una vergine ed invece ho un traforo”.
La mattina dopo Gianni si alza presto, Anna è in vacanza-studio a Londra insieme alle gemelle Paola e Stefania.( chissà che combinano le tre insieme) Bruna alle sette e trenta prepara la colazione per Lorenzo che frequenta un campo estivo. Appena pronto il giovane indossa lo zaino, la mamma gli raccomanda di rinchiudere la sua bestia infernale nel serraglio e gli da un bacio .Lorenzo scende nel garage, inforca la bicicletta ed esce nel cortile, subito il doberman lo raggiunge, Lorenzo a malincuore lo rinchiude, risale sulla bici e parte, nella fretta però non chiude bene il box. Aziz ha ormai un anno di vita, ed il suo aspetto è quello di un temibile cane. Dopo la colazione, Bruna coccola il suo Nicola e poi con calma si concede una doccia prima di andare al lavoro. E’ sola in casa, si spoglia, si guarda nel grande armadio a specchio. Si spreme un poco i superbi seni, si volta ed ammira il culetto ancora bellissimo, si siede sul letto, apre le cosce e si osserva la vagina e pensa “ ottimo Bruna più la usi e più sembri giovane, Gianni ha gettato il mio giocattolo preferito ma io ho rimediato subito.” Apre e fruga nell’armadio , soddisfatta estrae un altro vibratore gigante che la troia a comprato su internet. The lex steele realistic dildo è la scritta sulla confezione, in pratica la copia di un pornostar nero americano . Lo lecca un poco , si accomoda sul letto con le cosce aperte ed inizia a spingerselo dentro.
Intanto Aziz approfitta della porticina mal chiusa del sua prigione ed esce. Come al solito annusa ogni cosa e la sua curiosità lo guida fin dentro il garage della casa. Un giro intorno alla piccola Mercedes di Bruna con annaffiata di ruote. La porta che porta in casa è aperta, chissà cosa pensava Lorenzo questa mattina. Aziz lentamente inizia l’esplorazione del nuova mondo e sale le scale che portano all’abitazione. Bruna con una mano si spreme le poppe e con l’altra guida rapidamente il tronchetto lucido dentro la sua vagina, i suoi sforzi sono premiati con l’orgasmo, la puttana si irrigidisce e si lascia travolgere, pochi minuti di totale relax e poi Bruna appoggia il grosso manico all’ano. Sempre sdraiata ora con una mano si trastulla il clitoride e con l’altra si spinge in culo il grosso intruso. Aziz sale fino al corridoio ed attratto dagli odori per prima stanza decide di visitare la cucina, un giro intorno al tavolo, un’annusata al frigorifero ecc. Bruna sta raggiungendo il secondo orgasmo, il viso è rosso ed i capezzoli eretti svettano verso il soffitto, ma questa volta il pianto del piccolo Nicola manda a monte l’eccitazione, Bruna stizzita si toglie dal culetto l’ospite e va dal piccolo, lo prende in braccio e Nicola smette di piangere. ”non vuoi che la tua mami giochi da sola eh? Piccolo birbantello” dice la mamma rimettendo il bebè nella culla. ”mi rivesto e vado in azienda “pensa lei. Aziz ritorna nel corridoio ed il suo olfatto viene interessato da un nuovo profumo, gli umori della fica della padrona sono inebrianti ed Aziz, pur essendo ancora giovane è sessualmente maturo, il naso lo guida verso il soggiorno mentre gli ormoni girano a mille, dal fodero fuoriesce la punta rosso fuoco della lancia. Bruna è nuda e gli sta andando in contro, non appena lei si accorge di Aziz sul suo viso compare un infondato terrore mentre lui scodinzola. Bruna si rende conto di essere nuda e d’istinto si copre anche davanti a lei c’è solo un cane, maschio ma un cane. ”che cazzo ci fai qui bestia immonda? Torna nella tua gabbia” grida Bruna con voce impaurita. Aziz eccitato dall’odore di femmina, si avvicina ancora ed annusa la passera dietro la mano di Bruna. “ cosa cazzo vuoi, qui non c’è niente per te, vattene..” Lei indietreggia incerta mentre lui avanza ipnotizzato dall’odore, a piccoli passi la preda arriva fin contro al tavolino del soggiorno e lo urta. Il tavolino è giusto all’altezza del ginocchio, Bruna agitatissima perde l’equilibrio e cade al lato del tavolo, Aziz non capisce e si irrita mettendosi sulla difensiva. Lei prova a rialzarsi , è a quattro zampe con la fica gocciolante in bella vista, Aziz spaventato ringhia e gela Bruna che resta immobile. Il forte odore attrae la bestia che si avvicina, annusa e poi lecca e lecca e lecca. Per Bruna si tratta di un mix tra paura ed eccitazione mai provato prima, il cervello vorrebbe che la cosa non fosse mai successa ma il corpo reagisce in modo opposto. Il bel cazzo della bestia esce sempre più ed accade l‘inevitabile , Aziz con uno scatto la monta. Con le zampe anteriori stringe forte, si distende sulla mia schiena, appoggia la testa alla spalla sinistra, inarca la schiena ed inizia la ricerca della fica.
Arrivano colpi violenti che la fanno sussultare, i seni ballano avanti ed indietro, il cazzo si infila rapido tra le cosce. Bruna abbassa la testa e lo guarda. Grosso e a punta, appare e scompare tra le gambe, cambia angolazione, pericolosamente si avvicina. Colpisce con violenza le natiche e scivolando all’interno punzecchia il clitoride che si alza. Il doberman la sta per scopare. Non sa che fare, è in panico totale, stringe forte le cosce, ma così fa il gioco del nemico che la sente sempre di più, lui non si perde d’animo e continua . Con le zampe anteriori graffia i seni e con quelle posteriori il retro delle cosce e le natiche. Ora sbatte ripetutamente contro l’ano che lei stringe ancora più forte temendo una penetrazione, le palle martellano la fica, malgrado la paura Bruna si sta eccitando, sente indurirsi i capezzoli . “Bastardo demoniaco non mi avrai mai, costi quel che costi” è quello che pensa lei. Il fiato fetido di Aziz la investe, la cagna infastidita si volta dall’altra parte ed allenta le difese per un solo attimo rilassando le cosce aprendole un poco. La distrazione le costa cara, Aziz con un colpo da cecchino la centra in pieno. Una coltellata le ferisce la fica, improvvisa, violenta e profonda e per un attimo Bruna va in stand-by ma viene subito risvegliata da una vera raffica di colpi. Si tratta di una frequenza di colpi doppia o tripla di quella che lei conosce . Il ventre va a fuoco e Bruna frana sui seni, Aziz martella senza pausa e la base del suo cazzo si gonfia sempre più, il continuo dentro e fuori di quella che ormai è una palla da tennis offende le labbra ed urta il clitoride di Bruna. Aziz spinge dentro tutto e si ferma, Bruna geme ,il nodo si dilata ancora ed i due corpi si fondono in uno solo. Schizzi continui di sperma allagano la vagina ed il grosso nodo la dilata al massimo facendo provare sensazioni nuove alla troia che si rilassa e si avvia verso l’orgasmo. Aziz continua a pompare il suo seme dentro la sua cagna bloccata al suo membro. Bruna ,stordita si rialza sulle braccia, vampate di piacere la investono , Aziz respira forte a bocca aperta, è la prima volta che scopa e l’onore di sverginarlo è toccato alla sua padrona che chiude i pugni, spalanca la bocca e chiude gli occhi e viene con versi gutturali da indemoniata. Aziz è soddisfatto, ha finito il suo lavoro, tenta di uscire ma il grosso nodo lo trattiene ancora. La pressione dall’interno verso l’esterno della sua vagina riporta in un attimo Bruna in sala parto ma per fortuna Aziz si ferma ed attende . Il cuore di entrambi batte a mille, la palla che li tiene legati lentamente si sgonfia ,il cane fa un altro tentativo. Dalla bocca di lei esce un acuto “AAAAHHHHH”, i due sono liberi. Dalla fica aperta sgorga giù per le cosce un rigagnolo di sborra canina. Aziz si accuccia davanti a Bruna e si pulisce la sua bella spada rossa luccicante, per lei ancora eccita la tentazione e fortissima .Dentro di sé pensa “no, no, non lo fare…” ,ma la sua bocca parte ed inizia a succhiare la punta del cazzo di Aziz mentre la mano massaggia le palle. Nessuna cagna avrebbe fatto questo per il giovane e fiero dobermann, nessuna cagna tranne la sua padrona. Bruna succhia sempre di più, ormai siamo all’ingoio ed Aziz guaisce, ma ci pensa Lorenzo con un pianto ad interrompere l’atmosfera, il cane si spaventa e si rialza subito, lei resta un poco sdraiata e poi gocciolante di sperma ed umori e si avvicina al figlioletto. Terminata l’emergenza pupu Bruna si concede un’altra doccia, decide di inventare una scusa per non recarsi al lavoro questa mattina, del resto non deve rendere conto a nessuno. Telefona in ditta ed alla madre cui avrebbe dovuto affidare il piccolo. Esce dal bagno, ad attenderla in salotto c’è Aziz che l’attende scodinzolando, Bruna si china e gli da un bacio, Un nuovo amore è sbocciato. Nel tardo pomeriggio Lorenzo rientra e trova Aziz che scorrazza libero, “ vieni subito qui, se ti vede mamma è la volta che ti fa cacciare. Il ragazzino si avvicina al box con il cane ma viene fermato dalla madre “non lo rinchiudere, in fondo è buono” dice Bruna che si avvicina e carezza il cane che contraccambia cacciando fuori cinque centimetri di cazzo luccicante. Lorenzo euforico non vede l’ora di dirlo al padre.
La mattina dopo Gianni si alza presto, Anna è in vacanza-studio a Londra insieme alle gemelle Paola e Stefania.( chissà che combinano le tre insieme) Bruna alle sette e trenta prepara la colazione per Lorenzo che frequenta un campo estivo. Appena pronto il giovane indossa lo zaino, la mamma gli raccomanda di rinchiudere la sua bestia infernale nel serraglio e gli da un bacio .Lorenzo scende nel garage, inforca la bicicletta ed esce nel cortile, subito il doberman lo raggiunge, Lorenzo a malincuore lo rinchiude, risale sulla bici e parte, nella fretta però non chiude bene il box. Aziz ha ormai un anno di vita, ed il suo aspetto è quello di un temibile cane. Dopo la colazione, Bruna coccola il suo Nicola e poi con calma si concede una doccia prima di andare al lavoro. E’ sola in casa, si spoglia, si guarda nel grande armadio a specchio. Si spreme un poco i superbi seni, si volta ed ammira il culetto ancora bellissimo, si siede sul letto, apre le cosce e si osserva la vagina e pensa “ ottimo Bruna più la usi e più sembri giovane, Gianni ha gettato il mio giocattolo preferito ma io ho rimediato subito.” Apre e fruga nell’armadio , soddisfatta estrae un altro vibratore gigante che la troia a comprato su internet. The lex steele realistic dildo è la scritta sulla confezione, in pratica la copia di un pornostar nero americano . Lo lecca un poco , si accomoda sul letto con le cosce aperte ed inizia a spingerselo dentro.
Intanto Aziz approfitta della porticina mal chiusa del sua prigione ed esce. Come al solito annusa ogni cosa e la sua curiosità lo guida fin dentro il garage della casa. Un giro intorno alla piccola Mercedes di Bruna con annaffiata di ruote. La porta che porta in casa è aperta, chissà cosa pensava Lorenzo questa mattina. Aziz lentamente inizia l’esplorazione del nuova mondo e sale le scale che portano all’abitazione. Bruna con una mano si spreme le poppe e con l’altra guida rapidamente il tronchetto lucido dentro la sua vagina, i suoi sforzi sono premiati con l’orgasmo, la puttana si irrigidisce e si lascia travolgere, pochi minuti di totale relax e poi Bruna appoggia il grosso manico all’ano. Sempre sdraiata ora con una mano si trastulla il clitoride e con l’altra si spinge in culo il grosso intruso. Aziz sale fino al corridoio ed attratto dagli odori per prima stanza decide di visitare la cucina, un giro intorno al tavolo, un’annusata al frigorifero ecc. Bruna sta raggiungendo il secondo orgasmo, il viso è rosso ed i capezzoli eretti svettano verso il soffitto, ma questa volta il pianto del piccolo Nicola manda a monte l’eccitazione, Bruna stizzita si toglie dal culetto l’ospite e va dal piccolo, lo prende in braccio e Nicola smette di piangere. ”non vuoi che la tua mami giochi da sola eh? Piccolo birbantello” dice la mamma rimettendo il bebè nella culla. ”mi rivesto e vado in azienda “pensa lei. Aziz ritorna nel corridoio ed il suo olfatto viene interessato da un nuovo profumo, gli umori della fica della padrona sono inebrianti ed Aziz, pur essendo ancora giovane è sessualmente maturo, il naso lo guida verso il soggiorno mentre gli ormoni girano a mille, dal fodero fuoriesce la punta rosso fuoco della lancia. Bruna è nuda e gli sta andando in contro, non appena lei si accorge di Aziz sul suo viso compare un infondato terrore mentre lui scodinzola. Bruna si rende conto di essere nuda e d’istinto si copre anche davanti a lei c’è solo un cane, maschio ma un cane. ”che cazzo ci fai qui bestia immonda? Torna nella tua gabbia” grida Bruna con voce impaurita. Aziz eccitato dall’odore di femmina, si avvicina ancora ed annusa la passera dietro la mano di Bruna. “ cosa cazzo vuoi, qui non c’è niente per te, vattene..” Lei indietreggia incerta mentre lui avanza ipnotizzato dall’odore, a piccoli passi la preda arriva fin contro al tavolino del soggiorno e lo urta. Il tavolino è giusto all’altezza del ginocchio, Bruna agitatissima perde l’equilibrio e cade al lato del tavolo, Aziz non capisce e si irrita mettendosi sulla difensiva. Lei prova a rialzarsi , è a quattro zampe con la fica gocciolante in bella vista, Aziz spaventato ringhia e gela Bruna che resta immobile. Il forte odore attrae la bestia che si avvicina, annusa e poi lecca e lecca e lecca. Per Bruna si tratta di un mix tra paura ed eccitazione mai provato prima, il cervello vorrebbe che la cosa non fosse mai successa ma il corpo reagisce in modo opposto. Il bel cazzo della bestia esce sempre più ed accade l‘inevitabile , Aziz con uno scatto la monta. Con le zampe anteriori stringe forte, si distende sulla mia schiena, appoggia la testa alla spalla sinistra, inarca la schiena ed inizia la ricerca della fica.
Arrivano colpi violenti che la fanno sussultare, i seni ballano avanti ed indietro, il cazzo si infila rapido tra le cosce. Bruna abbassa la testa e lo guarda. Grosso e a punta, appare e scompare tra le gambe, cambia angolazione, pericolosamente si avvicina. Colpisce con violenza le natiche e scivolando all’interno punzecchia il clitoride che si alza. Il doberman la sta per scopare. Non sa che fare, è in panico totale, stringe forte le cosce, ma così fa il gioco del nemico che la sente sempre di più, lui non si perde d’animo e continua . Con le zampe anteriori graffia i seni e con quelle posteriori il retro delle cosce e le natiche. Ora sbatte ripetutamente contro l’ano che lei stringe ancora più forte temendo una penetrazione, le palle martellano la fica, malgrado la paura Bruna si sta eccitando, sente indurirsi i capezzoli . “Bastardo demoniaco non mi avrai mai, costi quel che costi” è quello che pensa lei. Il fiato fetido di Aziz la investe, la cagna infastidita si volta dall’altra parte ed allenta le difese per un solo attimo rilassando le cosce aprendole un poco. La distrazione le costa cara, Aziz con un colpo da cecchino la centra in pieno. Una coltellata le ferisce la fica, improvvisa, violenta e profonda e per un attimo Bruna va in stand-by ma viene subito risvegliata da una vera raffica di colpi. Si tratta di una frequenza di colpi doppia o tripla di quella che lei conosce . Il ventre va a fuoco e Bruna frana sui seni, Aziz martella senza pausa e la base del suo cazzo si gonfia sempre più, il continuo dentro e fuori di quella che ormai è una palla da tennis offende le labbra ed urta il clitoride di Bruna. Aziz spinge dentro tutto e si ferma, Bruna geme ,il nodo si dilata ancora ed i due corpi si fondono in uno solo. Schizzi continui di sperma allagano la vagina ed il grosso nodo la dilata al massimo facendo provare sensazioni nuove alla troia che si rilassa e si avvia verso l’orgasmo. Aziz continua a pompare il suo seme dentro la sua cagna bloccata al suo membro. Bruna ,stordita si rialza sulle braccia, vampate di piacere la investono , Aziz respira forte a bocca aperta, è la prima volta che scopa e l’onore di sverginarlo è toccato alla sua padrona che chiude i pugni, spalanca la bocca e chiude gli occhi e viene con versi gutturali da indemoniata. Aziz è soddisfatto, ha finito il suo lavoro, tenta di uscire ma il grosso nodo lo trattiene ancora. La pressione dall’interno verso l’esterno della sua vagina riporta in un attimo Bruna in sala parto ma per fortuna Aziz si ferma ed attende . Il cuore di entrambi batte a mille, la palla che li tiene legati lentamente si sgonfia ,il cane fa un altro tentativo. Dalla bocca di lei esce un acuto “AAAAHHHHH”, i due sono liberi. Dalla fica aperta sgorga giù per le cosce un rigagnolo di sborra canina. Aziz si accuccia davanti a Bruna e si pulisce la sua bella spada rossa luccicante, per lei ancora eccita la tentazione e fortissima .Dentro di sé pensa “no, no, non lo fare…” ,ma la sua bocca parte ed inizia a succhiare la punta del cazzo di Aziz mentre la mano massaggia le palle. Nessuna cagna avrebbe fatto questo per il giovane e fiero dobermann, nessuna cagna tranne la sua padrona. Bruna succhia sempre di più, ormai siamo all’ingoio ed Aziz guaisce, ma ci pensa Lorenzo con un pianto ad interrompere l’atmosfera, il cane si spaventa e si rialza subito, lei resta un poco sdraiata e poi gocciolante di sperma ed umori e si avvicina al figlioletto. Terminata l’emergenza pupu Bruna si concede un’altra doccia, decide di inventare una scusa per non recarsi al lavoro questa mattina, del resto non deve rendere conto a nessuno. Telefona in ditta ed alla madre cui avrebbe dovuto affidare il piccolo. Esce dal bagno, ad attenderla in salotto c’è Aziz che l’attende scodinzolando, Bruna si china e gli da un bacio, Un nuovo amore è sbocciato. Nel tardo pomeriggio Lorenzo rientra e trova Aziz che scorrazza libero, “ vieni subito qui, se ti vede mamma è la volta che ti fa cacciare. Il ragazzino si avvicina al box con il cane ma viene fermato dalla madre “non lo rinchiudere, in fondo è buono” dice Bruna che si avvicina e carezza il cane che contraccambia cacciando fuori cinque centimetri di cazzo luccicante. Lorenzo euforico non vede l’ora di dirlo al padre.
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