La miLa mia storia (vera). 3 parte. Il cinema porno.

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genere
gay

La mia storia (vera).
3 parte. Il cinema porno.

Eravamo nel 1974, autunno inoltrato, avevo compiuto 16 anni a maggio.
Mio zio Paolo, dopo le gravi difficoltà economiche fu costretto a chiudere il negozio di ferramenta e a venderlo.
Io, non potendo più lavorare per la chiusura del negozio, ritornai in città dai miei.
Intanto Germano si faceva sempre più desiderare e per questo la mandai al diavolo.
Lo zio continuavo a vederlo ogni domenica, avevo trovato una scusa con i miei dicendo loro che andavo al paese dello zio per incontrarmi con degli amici e ne approfittavo per rimanere a pranzo dallo zio. I miei me lo permisero.
Gli amici non li incontravo ma passavo la domenica con mio zio tra un succoso pompino e una penetrante inculata. Questo ogni domenica.
Intanto mio padre mi aveva detto che un suo conoscente, titolare di un negozio di fiori, poteva prendermi a lavorare nel suo negozio. Io ci andai.
Passò qualche mese, inverno, io lavoravo e la domenica scopavo con mio zio, solo che il cazzo mi mancava nel resto della settimana, avevo perso Germano e dovevo trovare qualche cazzo per passare il tempo.
Nel negozio dove lavoravo c’erano il titolare, un uomo di 50 anni, e sua moglie che ne aveva 45 di anni era molto brutta ma aveva modi gentili, ma le donne non mi interessavano.
Il titolare, Bruno, era ben masso capelli neri, nonostante l’età, e sembrava che in mezzo alle gambe avesse qualcosa che poteva interessarmi, ma rimasi subito deluso.
Un giorno la moglie stava preparando un cuscino floreale per un funerale, mando me, nella scantinato sotto il negozio, per prendere un po’ di garofani.
Scesi giù e nel mentre sceglievo i garofani sentii dei lamenti che provenivano da una altra stanza dello scantinato.
Mi avvicinai senza fare rumore e vidi il sig. Bruno, il titolare, che si stava segando.
Per me quella era un occasione per mettere un bel cazzo nella mia bocca.
Mi avvicinai senza farmi vedere e notai una cosa che mi fece rimanere molto deluso, il cazzo del sig. Bruno era molto piccolo, sarà stato un 10 cm.
Deluso, mi girai presi i garofani e li portai sopra.
Il negozio rimaneva chiuso il giovedì’ pomeriggio per il riposo settimanale.
Io approfittai del giovedì libero per organizzarmi a trovare qualche bel cazzone. Il mio culetto, la mia bocca lo esigevano.
Così pensai ai cinema a luci rosse.
Nel mio quartiere c’erano tre cinema e uno era cinema porno. Lo scartai subito perché essendo nel mio quartiere era facile incontrare conoscenti.
Così, cercando, trovai quello che faceva al mio caso, un cinema porno in un quartiere abbastanza lontano dal mio e che sapevo non conoscere nessuno.
Il giovedì pomeriggio, trovai una scusa con i miei, dissi loro che andavo al parco a fare un po’ di corsetta con un mio amico e che poi sarei rimasto a casa sua a leggere o giocare.
I miei non mi crearono problemi a patto che rientrassi prima delle 22.
Indossai un completo da ginnastica e scarpe da ginnastica.
Scesi di casa, mi portai alla fermata del bus, lo presi e chiesi al bigliettaio a quale fermata dovevo scendere dando come indicazione un via vicino al cinema.
Arrivai al cinema con un po’ di imbarazzo cercando di nascondere il viso alle persone che passeggiavano la vicino.
Davanti al cinema vidi i cartelloni del film che trasmettevano e notai, su un cartellone, una fascetta bianca con su scritto “Vietato ai minori di 18 anni”.
Mi cadde il mondo addosso, questa non la sapevo..
Stavo cominciando a pensare di ritornarmene a casa quando sento alle mie spalle una voce, mi volto e vedo un ragazzo più o meno della mia età, che mi dice:
Ragazzo:” Se vuoi puoi entrare, Luigi, il cassiere, non controlla se hai o no 18 anni, basta che paghi il biglietto. Luigi chiude sempre un occhio, vai tranquillo”
Io:” Sei certo di quello che dici ?”
Ragazzo:” Certo, io ci sono andato molte volte e non ho 18 anni.”
Io:” Grazie, ora provo.”
Molto titubante entrai, mi avvicinai al cassiere, un tipo grasso, sembrava molto annoiato, non mi degnò di uno sguardo, mi diede il biglietto e io gli diedi i soldi.
Andai verso il bigliettaio, gli porsi il biglietto che strappò ancor più annoiato del cassiere.
Ringalluzzito dissi tra me e me “ E vai…è fatta.”
Spostai un grosso tendone ed entrai nella sala, e non vidi niente a parte lo schermo dove proiettavano il film.
Ci misi un po’ a far abituare gli occhi all’oscurità ma mi venne in aiuto la fine del 1° tempo del film, in sala si accesero le luci ma erano luci molto soffuse ma tali da potersi muovere agevolmente nella sala.
Andai a sedermi quasi al centro della sala, sprofondando un po’ sulla sedia per paura che qualcuno potesse vedermi, ero molto imbarazzato.
Poi mi tranquillizzai e cominciai a scrutare un po’ in giro.
Nella sala vi erano una decina di persone messe in modo sparpagliato, in fondo alla sala, alle mie spalle, notai un paio di persone che erano appoggiate al muro dietro l’ultima fila di sedie.
Ricominciò il film, dopo un po’ cominciavo ad eccitarmi per le scene, soprattutto quando inquadravano i cazzi, comincia a massaggiarmi il cazzo e tutto preso quando mi accorsi di un ombra in piedi alla mia destra, era in piedi e mi guardava, o meglio guardava verso la mia patta.
Lo vidi che entro nella fila dov’ero seduto e occupò la sedia alla mia destra.
Poteva avere sui 35-40 anni.
Io speravo che non fosse un finocchio, anche perché ero io il cacciatore di cazzi.
Dopo un po’ la sua gamba toccò la mia, io eccitandomi ancor di più, spinsi la mia verso la sua e vidi che si stava massaggiando la patta a questo punto lo anticipai e misi la mia mano sulla sua che massaggiava il suo cazzo.
Spostai la sua mano e afferrai il suo cazzo da sopra i pantaloni, lo sorpresi.
Poi abbassai la zip dei pantaloni, infilai la mano nelle sue mutande e afferrai l’oggetto che mi mancava da una settimana, il cazzo !!
Lo liberai dalle mutande e vidi il cazzo che non era male, certo non arrivavano alle misure dei cazzoni di Germano e mio zio, ma per il momento mi accontentavo.
Comincia a segarlo, diventò più duro, all’improvvisò lui si spostò leggermente in avanti e disse “Sborrooo…”, io indirizzai gli schizzi a terra facendo attenzione a non sporcare la schienale della sedia davanti a lui.
Dopo qualche schizzo lo lasciai, lui prese dalla sua tasca dei fazzolettini per pulirsi e ne offrì uno a me, avevo il pollice e indice imbrattato dalla sua sborra.
Io feci una cosa che lo stupì.
Rifiuta il fazzolettino e guardandolo negli occhi cominciai a leccarmi le dita, poi mi infilai le dita in bocca e cominciai a mimare un pompino fino a pulire le mie dita con la lingua e alla fine mi passai la lingua sulle labbra.
Io:” E’ buonissima…slurp..”
Ragazzo:” Se avessi saputo che eri così zoccola ti avrei sborrato in gola…”
Io:”Ci sarà occasione, fatti trovare giovedì prossimo e ingoierò la tua sborra”
Ragazzo:”Perché aspettare una settimana, potremo vederci anche domani..”
Io:”Non mi è possibile, ho solo il giovedì pomeriggio libero, gli altri giorni lavoro e la domenica vado al paese.”
Ragazzo:”Peccato, vorrà dire che accumulerò la sborra e poi riempirti giovedì..”
Io:”Bravo, più sborra produci più godimento troveremo…” sorrisi.

Ragazzo:”Non ti ho mai visto in questo cinema, abiti da queste parti ?”
Io:” E’ la prima volta che vengo, abito in un altro quartiere.
Ragazzo:” OK, ci vediamo giovedì.”
Io:”Ciao bello.” Lo salutai accarezzando la sua patta….
Io:” Scusa, mi potresti indicare i bagni” chiesi prima che andasse via, e lui mi indicò verso il fondo della sala vicino allo schermo dove c’era una luce di colore blu.
Lo ringraziai e se ne andò.
Io mi alzai a andai verso i bagni dando nel frattempo uno sguardo in giro dove notavo alcuni spettatori che si segavano.
Arrivato al bagno, entrai e c’era di fronte una porta con la scritta attrezzi, sulla sinistra, appoggiato al muro un distributore di bibite, più avanti il locale si allargava, sulla sinistra c’erano due lavabi affiancati e al muro vi erano due distributori di mini asciugami di carta oltre a due distributori di sapone liquido, sembrava un bagno pulito.
Mi detti una ripulita e mi asciugai le mani prendendo dal distributore qualche mini asciugamano in più che pensavo potessero servirmi e li misi nella tasca della tuta.
Sulla destra, quasi di fronte ai lavabi, c’erano tre gabinetti che avevano le porte, all’interno, in ognuno, vi erano le tazza del WC con le tavolette, di plastica, copri WC.
Di fronte a questi gabinetti c’erano 5 pisciatoi a muro, di cui uno, il secondo da sinistra, era occupato da un uomo che stava pisciando, credo.
Ne approfittai per pisciare anch’io e mi posizionai al 2° pisciatoio da destra, tra me è l’uomo c’era un pisciatoio libero.
Cominciai a pisciare e con la coda dell’occhio diedi uno sguardo all’uomo e mi accorsi che non pisciava ma si segava.
Girai il viso verso di lui guardando, sfacciatamente e volutamente, verso il suo cazzo, lui se ne accorse e si girò mostrandomi il cazzo.
Il cazzo sembrava quasi duro ed aveva delle buone dimensioni, mi piaceva.
Mi avvicinai e gli presi il cazzo nelle mani, lo scappellai, poi gli accarezzai le palle, poi ritornai sul cazzo e cominciai a segarlo raccogliendo con l’indice la goccia che capeggiava sul buco della cappella.
Mi portai il dito in bocca e lo leccai con piacere, era buono.
Lui mi fermò la mano:_
Uomo:” Vieni andiamo nel gabinetto” disse indicando il gabinetto che era di fronte.
Io lo precedetti ed entrammo nel gabinetto, lui chiuse la porta e girò una specie di chiavistello così che nessuno ci poteva disturbare.
Mi fece cenno di sedermi sulla tazza del wc, io abbassai il copri wc e mi sedetti.
Lui si abbassò i pantaloni e le mutande porgendomi il cazzo.
Io lo presi, lo soppesai, soppesai le palle, avvicinai la lingua alla cappella, di un rosa chiaro e lucido, cominciai a leccarlo, la leccai tutta intorno, soffermandomi sul filetto e sul buchetto da dove fuoriuscivano alcune gocce che subito leccai….buonissime….
Poi lo presi in bocca, pompavo, leccavo, succhiavo e mi toccavo
Uomo:”Siii, continua, bravo, come succhi bene, uhmmmm…, aaaaaahhhhhh”
Io pompavo, succhiavo, leccavo e poi lo presi tutto in bocca, uuuuhhhmmmm…non era lungo e grosso e mi arrivò facilmente in gola.
Uomo:” Uuuuhhhmmm, sssiiii… tutto dentroooo…..che bocca che hai …ooohhh”
Gli misi le braccia intorno alle chiappe e lo spinsi forte a me, volevo sentire il suo cazzo tutto dentro fino allo stomaco, roteavo la testa, feci cenno all’uomo di spingere con le sue mani la mia testa verso il suo pube, così fece…lui spingeva la mia testa, io che spingevo il suo bacino verso di me…..uuuuhhh che belloooooo….come era bello sentirsi quella carne fino alle tonsille…uuhhhmmm sarei rimasto ore in quella posizione…aaahhhh
Uomo:”Bocchinara fantastica…….sto per sborrare….prendila…bevila tutta…aaaahhhh…oooohhhhh”
Mi arrivarono tre forti schizzi direttamente in gola che finirono subito nel mio pancino….uuuhmmm come era buono….aahhh.
Lascia un attimo il cazzo e misi in bocca la cappella che cominciai a succhiare con forza quasi a succhiarli il sangue, quando avevo un cazzo tra le mani o in bocca mi trasformavo, da bravo ragazzino di casa, lavoratore, diventavo la troia più troia che poteva esserci.
Continuai a succhiare le ultime gocce di sborra e ingoia tutto alla fine.
Lascia il cazzo, con la lingua mi ripulii le labbra e poi ripulii per bene il cazzo e alla fine lo baciai.
Uomo:”Porca troia…..mi hai tolto il respiro…..sei incredibile come succhi, come ti fai arrivare in gola il cazzo, come ingoi la sborra, come ti piace la sborra..mi sa che succhiavi il cazzo anche quand’eri nella pancia di tua madre”
Io:”Si mi piace il cazzo, mi piace la sborra, mi piace ingoiarla, mi piace il sapore, impazzisco per il cazzo…”
Ci ricomponemmo, ci demmo una pulita ed uscimmo dal bagno, ci salutammo e io gli dissi che poteva trovarmi tutti i giovedì in questo cinema.
Uomo:” Stanne certo che non mancherò nessun giovedì, anzi se non ti dispiace porterò qualche amico..”
Io” Li puoi portare ma io non faccio orge…” dissi “…per adesso..” aggiunsi nella mia mente.
Avevo trovato come occupare il tempo libero ma anche come occupare la mia bocca.
Passarono le domeniche (con mio zio) e i giovedì (la cinema) ed io mi sentivo soddisfatto, non potevo chiedere di più.
Un giovedì ero particolarmente eccitato, volevo che anche il mio culetto si gustasse qualche bel cazzo di quel cinema, non lo trascuravo il mio culetto visto che mio zio lo curava, e inculava, benissimo ma volevo far partecipare anche il mio bel culetto.
Uscì di casa vestito con la solita tuta ma stavolta non mi ero messo le mutande.
Arrivai al cinema, presi posto e comincia a vedere il film ma la mia mente era altrove, pensavo chi potessi acchiappare per poter assaggiare un bel cazzo nel mio culetto.
Dopo qualche pompino, rigorosamente con ingoio, fatto ai soliti “clienti” andai al bagno e presi una bibita (aranciata) dal distributore automatico.
Uscì dal bagno ma non andai a sedermi, mi appoggiai di fianco sul muro, guardavo il film e mi gustavo l’aranciata.
Dopo un po’ senti qualcosa che mi sfiorò il culetto, io da troietta quale ero diventato, istintivamente, spinsi il culetto all’indietro inarcandomi leggermente, incorraggiato da questo mio atteggiamento lo sconosciuto appoggio la mano sul mio culetto cominciando a palparlo ed accarezzarlo.
Io:” Oooohhh… uuuuhhmmmm sssiiiii” sospirai.
Lo sconosciuto cominciò a passare il suo dito nel solco del culetto, coperto ancora dalla tuta, giocando sul mio buchetto, io inarcai ancor di più la schiena e spinsi ancor di più il culetto verso di lui.
Io:”Aaaahhh…sssiiii continua…non ti fermare…come è bello…..”
Poi tolse la mano e appoggiò il suo cazzo, ancora nei pantaloni, sul mio culetto, sentii una cosa dura e grossa che spingeva sul mio culetto, io comincia a sculettare e a strusciarmi sul quel paccone, gemendo ed emettendo gridolini.
Portai la mano dietro e lo appoggia sul cazzo dello sconosciuto, lo tastai, lo palpai, lo strinsi nella mia mano, era duro, grosso…lo volevo in bocca, lo volevo nel culetto…
Aaaahhh, ssiiii quanto è bello il cazzo !!!!
Mi voltai e vidi che lo sconosciuto era un uomo sui 50-55 anni, proprio il tipo d’uomo che mi faceva impazzire, e feci cenno di seguirmi ai bagni, mentre accarezzavo il suo cazzone.
Nel frattempo notati alcune persone che avevano assistito al tutto, ma non diedi importanza al fatto.
Andammo nei bagni e lo portai in uno dei gabinetti che avevano la porta, entrammo dentro ed io chiusi la porta.
Mi sedetti sul water, lo avvicinai a me, gli sbottonai i pantaloni e poi li tolsi, accarezzai il rigonfio generoso delle mutande bianche, accarezzai quel pezzo carne intrappolato nelle mutande, avvicinai la bocca e comincia a mordicchiare la carne ancora coperta dalle mutande, leccai, succhiai, strusciai il volto sul cazzone, abbassai le mutande di forza e il cazzone svettò imponente dandomi come uno schiaffo sul viso.
Lo abbrancai e lo strinsi forte nelle mani, volevo farlo scoppiare nelle mie mani.
Uomo:” Aaahhh….. fai piano…..sembra che è una vita che non tocchi cazzo…”
Io:” Lo mangerei tutto…uuuhhmmm come è bellooooo..ti farò godere nel mio culetto….”
Uomo:”E allora muoviti, prendilo in bocca, fallo diventare duro come l’acciaio che poi ti romperò il culo….”
Lo leccai sulla cappella scura, lo mordicchiai, leccai la palle belle grosse e rugose, me le misi in bocca succhiandola una ad una….poi ritornai sul cazzone, lungo, grosso, scuro anch’esso.
Lo imboccai con desiderio e comincia a pomparlo, lo presi tutto in bocca, lo sentivo in gola….CHE BELLOOOOOOOOO……
Uomo:”Uuuuhhmmmm….che troione che sei, che zoccololone…che pompinaro….sssiiii, dai succhialo, pompalo…..aaahhhh….mmmmhhh”
Lasciai il cazzone, mi alzai e spinsi l’uomo verso il muro.
Io:” Ora stai fermo che ti voglio scopare con la bocca….uuuhhhmm”
Mi inginocchiai misi le mie mani sulla sua pancia spingendolo più verso il muro facendogli capire che il gioco lo gestivo io….
Presi il cazzone in bocca, con un sol colpo lo feci entrare tutto fino in gola, roteavo la testa….volevo che mi spaccasse la gola…aaaahhhh era fantastico.
Comincia a scoparlo con la bocca, avanti (col cazzo tutto in gola, indietro e risucchiavo, avanti, indietro, avanti, indietro mano, mano aumentavo sempre più la velocità. Il mio cazzo reagiva era come mi stessi masturbando senza mani….quanto era bello……
Uomo:” Aaaaaaaaaahhhhhhhhhhhhhh …..me lo stacchi il cazzo….che puttanone che sei….sssiii…bravo.
Cominciai a produrre molta saliva sul cazzone, stava arrivando il momento che il mio culetto aspettava….
Lasciai il cazzo che era diventato durissimo, mi girai, mi abbassai la tuta scoprendo il mio culetto voglioso è già aperto dal cazzone di mio zio, mi misi a 90°, mi insalivai abbondantemente il buchetto facendo entrare due dita dentro, poi appoggiai le mani sulla tazza del water e mi voltai.
Io:” Bel cazzone…inculami…metti quel cazzone nel culo……muoviti…..”
Lui non se lo fece ripetere la seconda volta, appoggiò la cappella sul buchetto e cominciò a entrare dolcemente…
Io:”Che cazzo fai…..fottimi….sbrigati…non ce la faccio piùùùùù.”
Mi allargai per bene le chiappe con le mani, lui mi cinse i fianchi con le sue mani per non farmi cadere in avanti e con un colpo secco mi infilò il cazzone nel mio bel culetto già allenato….
Uomo:” Eccolo…prendilo troione, ti spacco…ti squarto tutto……”splash, splash, splash il rumore del mio culetto che sbatteva sul suo pube…..
Io:”SSSSSSSSIIIIIIIIIIIII……..Fott..imi…. spacc..ami….aaaaaaahhhh….uuuhhhmm…fammelo arrivare in gola.”
Uomo:”Cazzo che scopataaa….che culo rotto…..che zoccolona….tò prendi il mio cazzone”
Mi sfilai il cazzone del culetto e spinsi l’uomo verso il muro e lo schiacciai col mio culetto verso il muro…
Io:” Ora fermo che ti scopo io col mio culetto….”
Mi allargai le chiappe, lui puntò la cappella verso il buchetto e stavolta fui io che con un colpo secco mi infilai il cazzone e comincia a scoparlo di culo….
Io:” Ssssii…ahhhhh….rompimi…..sfondami….sono tuo.”
Uomo:”Oooohhhhh…..uuuhhmmmm sto per sborrare…..sssiiiiii sboroooooo.
Io:”Ssssiiiii sborranmi nel culetto…..voglio tutta la tua sborra nel culetto…uuuhmmmmmm”
L’uomo si irrigidì e cominciò leggermente a tremare segno che stava sborranndo
Uomo:”Sssssssiiiiiii sborroooooo.”
Io lo schiacciai al muro col mio culetto per poter ricevere tutta la sborra possibile….ne fece tanta….
Io:”Aaaahhhh che bello…mi hai allagato…..che bello sentirsi la sborra tutta dentro…….belloooooo” dissi io che nel frattempo mi ero segato e avevo sborrato nella mia mano che portai alla bocca e la bevvi….
L’uomo quasi si accasciò sulle mie spalle ma io riuscii a rialzarlo, mi girai e succhia le ultime gocce che uscivano dal cazzone, mentre dal mio culetto cominciava a fuoriuscire tutta la sborra che avevo dentro.
Feci la porca, la troiona.
Misi la mano sotto il culetto facendo in modo che la sborra che fuoriusciva veniva raccolta dalla mano e quando quasi tutta uscii presi la mano la avvicinai alla bocca e bevvi tutto quel succo prelibato leccando fino all’ultima goccia.
Uomo:”Ma tu sei una troiona assetata e affamata di cazzo, a te un solo cazzo non basterebbe:” si rivolse a me con la faccia strafatta….
Io lo guardai e sorrisi passandomi la lingua sulle labbra
Uomo:”Ma quanti anni hai.?
Io:” 16”
Uomo:”Non ci credo”
Io:” E’ la verità”
Uomo:”Sembra che tu sia stato col cazzo in bocca e in culo fin dalla nascita”
Io:”Magari fosse stato così…ma ho cominciato “solo” a 13 anni:” Risposi con una risata.
Gli diedi un paio di miniasciugamani di carta (l’avevo detto che potevano servire….) in modo che si pulisse e lo stessi feci io, mentre sentivano qualche rumore che proveniva dai bagni….
Ci ricomponemmo e uscimmo dal gabinetto, aprii la porta e vidi che c’erano 6 persone, giovani e anziani, che si stavano segando, ognuno il suo, e ci videro uscire e guardavano solo me, il mio inculatore non lo degnarono di uno sguardo.
Non capii subito perché e mi diressi verso i lavabi per darmi una sciacquata.
Vidi che i sei mi seguivano e qualcuno mi palpava il culetto, a me dava piacere e feci fare, nel mentre mi girai capii perché i 6 guardavano me, notai sulla porta del gabinetto, dove stavamo scopando, un bel buco grande abbastanza da poterci spiare dentro e cappi che i sei, forse a turno, avevano assistito a tutta la scopata.
Io sorrisi e fui contento.
Uscii dai bagni ma prima dissi ai 6 che dovevo riposarmi un po’ che ci avremmo pensato, casomai più tardi.
Presi un'altra bibita e mi andai a sedere, bevvi la bibita poi controllai l’orario ed erano la 21.20. e quindi decisi di andare a casa anche perché la serata era andata oltre le aspettative e mi potevo ritirare a casa molto soddisfatto.
Mi alzai e feci per uscire dal cinema ma fui fermato da due persone di quelle che erano in bagno e mi chiesero se potevo restare per divertici ancora un po’. Io feci capire che era tardi per me promettendo loro che giovedì prossimo potevamo divertirci.
I due capirono e ci salutammo, io li salutai toccando i loro cazzi e loro palparono il mio bel culetto.
Io:”Uno di questi giovedì ve lo farò conoscere:” dissi loro indicando il mio bel culetto.
E’ usci dal cinema e andai a casa dove dormii beatamente e soddisfatto.

Per commenti: renember@tiscali.it
scritto il
2010-06-17
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