Capitolo II: Gli stivali di Mara

di
genere
feticismo

Eccoli! Gli stivali di Mara. Non posso crederci. Sono proprio quelli della foto. Quelli che aveva indossato con indosso i collant velati. Mmmmm....chissa' che aroma devono sprigionare quelle calzature. Non resisto piu'. Devo sborrare. Lesto mi slaccio i pantaloni e non visto libero l'uccello unto di sborra. Che nerchia ragazzi. Un rettile palpitante fatto di carne e sangue, rosso-violaceo con striature verdognole che indicano le mie venuzze pulsanti passione.
Sono in tiro. Scappello il cazzo a cazzo. Una, due, tre menate di cazzo con la destra mentre con la sinistra prendo uno stivale e me lo ficco tutto dentro annusando come un maniaco. CAZZO DI MERDAAAAAAAAAAAA!!!! CHE PUZZZZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!!!!!! Il tanfo di collant sudati, piedi caldi pelle e benzina mi fa girar la testa.
Annuso tosto quella puzzolenterei quand'ecco che....OH CAZZO! OH CAZZO NERCHIA...STO....STO SBORANDO....DEVO SBORAREEEEEEEEEEEE
Ma non voglio sborrarle negli stivali, se ne accorgerebbe subito ed e' solita usarli e di sborrare per terra non se ne parla. Devo trovare un contenitore al piu' presto...chesso'...un vaso....un bicchiere...qualcosa. Dio non ce la faccio piu' sto per sborrare. E cosi' lascio lesto lo stivale puzzolente della mia cagnetta quand'ecco che il mio sguardo rapace e furtivo si poggia su un cappello.
Un sombrero per la precisione. PER CAZZO MINCHIA E' IL SUO SOMBRERO!!! QUELLO DELLA FOTO!!! Cosi' non pago di aver gia' profanato le sue carni di piede e il suo stivale prendo svelto il cappello e in men che non si dica ci eiaculo dentro un litro di sborra densa, collosa, appiccicaticcia che imbratta tutto il sombrero.
Poi come se fosse uno straccio lo butto alla meno peggio da qualche parte e ricomposto esco lesto dalla casa di Mara-la-Cagna giusto in tempo di sentire Mara, ancora assonata, lamentarsi dei piedi bagnati farfugliare depressa: "Ma no...chi mi ha fatto questo scherzo da prete?"
scatology@libero.it
scritto il
2010-06-18
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