Un'amica dal passato
di
ceasar
genere
etero
Apro gli occhi, sono appena confuso. Quello che vedo non è il soffitto della mia camera. Li stropiccio appena e vedo dei capelli biondi che sono piegati sul mio membro. Sento delle labbra, poi subito una bocca che accoglie il mio sesso, calda e ossessiva. Due occhi nerissimi che mi guardano sorridenti. Ok, connetto. E' Alessia, una mia carissima amica del passato risbucata all'improvviso. Mi godo quel bellissimo fellatoio e la mia mente va agli ultimi 4 giorni, salvo aggiustare il cuscino dietro di me lasciandomi andare. La guardo intenta a trasmettermi piacere e penso alle ultime 96 ore.
1° GIORNO.
E' sera, non ho tante idee, siamo a ridosso di ferragosto ( il 9 agosto per la precisione) e decido di andare a una sagra in un paese vicino al mio. Arrivo salutando persone, chiaccherando e scherzando. Ceno sotto il capannone della sagra, scambio qualche chiacchiera con chi mi sta vicino, Bevo qualche birra. Finisco a vado dove stanno suanando musica. Pur non essendo un sostenitore di quelle che sto ascoltando mi diverte guardare le persone ballare. Mi gusto un paio di grappe, divertito dal divertimento altrui. Passa un'ora, forse di più. Due mani morbide si appoggiano sui miei occhi da dietro.
- Chi sono? -
Detto cosi non so se è uno scherzo, una minaccia o uno scambio di persona.
- Non saprei, qualche indizio?-
- Non ci vediamo da 15 anni buoni, sono stata poche volte alle tue spalle e un particolare di me ti è sempre piaciuto -
Ok, stiamo scherzando? Già 15 anni non sono uno scherzo, e adesso come mi muovi?
- Direi che 15 sono .....tantini, che un particolare di te mi è sempre piaciuto non è facile, e che tu non sia stata molte volte alle mie spalle mi lascia.............tranquillo, significa che eri bella.-
- Dai, uno sforzo. Allora diciamo che circa 15 anni fa mi hai fatto una corte spietata e che alla fine hai ottenuto quello che volevi. -
Cerco di fare i conti. Cavoli, 15 anni fa avevo una ragazza per la testa, i particolari combaciano, quindi:
- Sei Alessia, bionda, piccolina ma con tutto al posto giusto. Il particolare che mi faceva impazzire...........Beh...........non lo dico -
- Bravo, hai vinto un bacio -
Mi stampa un bacio su una guancia. Mi alzo la abbraccio e ci baciamo altre due volte sempre sulle guance con sorrisi convinti. Si accomoda vicino a me, le offro da bere. Chiacchiera, è una cascata di parole. La guardo. Si, passati 15 anni ma sempre deliziosa. Beviamo ancora e ancora e tra i vari discorsi gli unici che distolgono i miei pensieri mentre la guardo sono divorziata, una figlia, vive da sola. Non si può dire sia molto coperta: Un corpetto molto sensuale, degli short scarpe da tennis, abbronzatissima e dei capelli biondi con un bel taglio fresco e giovanile che incorniciano un viso dolce, che ha appena due segni di rughe a lato degli occhi che aumentano l'interesse. Rapido conto, ha circa 35/36 anni. Da quello che vedo madre natura e palestra hanno fatto si che il fisico rimanesse di tutto interesse. Beviamo ancora, i discorsi dsi fanno un pò più spontanei assieme ai vari " ti ricordi ?". Ci alziamo e andiamo verso l'uscita della sagra dandoci due baci e ripromettendoci che ci saremmo rivisti. Vado a casa.
2° GIORNO
Esco di casda di buona mattina per andare a fare la mia consueta camminata. La giornata non è malissimo, anche se questa estate è assolutamente infame. Al ritorno mi fermo al solito bar per fare colazione. C'è il mercato in piazza e una bella moltitudine di gente. Mi sa che la crisi si sta facendo sentire, mai successo cosi al 10 di agosto. Guardo una figura avvicinarsi, un sorriso a 32 denti e un :
- Un caffè me lo offri? -
Era nuovamente lei, più attraente di ieri sera.
- Solo caffè? -
- Che altro avevi in mente? -
Capisco il doppio senso che la mia frase lasciava in sospeso.
- Capuccino, brioches, strudel..........che altro? -
Una risata reciproca e ci sediamo al tavolo. Passano due ore in cui lei continua a parlare e io a guardare la scollatura che mette in evidenza un seno non grande ( come una volta) e gli occhi vivaci.
Come ieri le uniche parole che capisco sono divorziata, figlia in ferie con il padre, abito sola, e le uniche che riesco a dire sono:
- Stasera andiamo a cena assieme come ai bei tempi? -
Mi guarda, appare divertita.
- Come ai bei tempi? Intendi come abbigliamento o come fine cena? -
- Diciamo che lascio a te ambedue le opzioni, libera di decidere -
Si alza, mi da un bacio in fronte e accetta l'invito, dandomi appuntamento per le nove sotto casa sua spiegandomi dove abita, se ne va felice e sculettante.
Per la cronaca, vestita come ai bei tempi significa un vestitino, perizoma che all'ingresso in macchina consegna al sottoscritto. Fine cena........beh, immaginate voi.
Vado a casa, passo il pomeriggio sereno a bordo piscina e alle 20.40 esco per andare a casa sua. Ho capito dove abita, palazzo molto "in", alla signora credo non manchi nulla.
La chiamo per dirle che sono arrivato. Ho preso il SUV, staseras mi andava cosi. La vedo comparire dal portone, mi incanto, molto molto bella. Vestitino cortissimo bianco svolazzante, scarpa aperta con un bel tacco 10 direi, una borsettina piccola. Gli vado incontro, due bacini casti e le apro la portiera. Scollatura dietro mitica niente reggiseno. Mentre sale si vede un perizoma bianco sotto che lei con eleganza non fa nulla ne per coprire ne per accentuare. Faccio il giro della macchina, salgo e vedo la sua mano sollevata che tiene in perizoma bianco in mano. Lei sorride.
- La prima parte ho deciso che può essere come ai bei tempi. -
Mi illumino, andiamo a cena. Il mio pensiero non si placa, immagino la sua fighetta nuda sotto al tavolo. Parla, parla sempre mentre la mia testa è assente. Terminiamo la cena, usciamo. Sale in auto, vado verso casa sua. Scherziamo ma nulla succede. Le chiedo il numero del cellulare, me lo da. Arrivati a casa sua sono indeciso, ci provo non ci provo?
Siamo ai saluti, mi avvicino per darle il bacio della buonanotte e le nostre bocche si incrociano in un bacio, da prima leggero, poi appassionato, le lingue si aggrovigliano. Allungo una mano verso i suoi piccoli seni, li accarezzo. Lei sospira. Provo dopo poco a scendere, la fighetta deve essere pronta, e invece...............Si toglie, mi bacia il naso e mi dice che per oggi ci fermiamo, non si va oltre. Mi saluta e attraversa la strada con il vestitino svolazzante che si solleva mostrando quello splendore di chiappe che hanno vinto il tempo. Rimango a cazzo duro e a bocca asciutta. Vado a casa.
3° GIORNO
Mi sveglio, ho ancora l'amaro in bocca per ieri sera. Che ore sono? Ah, le 11.30. Mi faccio un caffè con la macchinetta e provo a riordinare le idee. L'Alessia che conoscevo, remissiva e disponibile è diventata una donna che sa tirarsi indietro a lasciarmi a bocca asciutta. CAZZO. Vado a bordo piscina smoccolando. Mi stendo e controlle email e ultime notizie sul tablet. Mi tuffo in piscina e uscito, mi stendo sul lettino e mi riaddormento. Un suono, cazzo chi suona? Il telefonino. Rispondo seccato.
- PRONTO -
- Non è un buon modo per dire buongiorno non credi? Si, sono le 15.00, ma almeno buon pomeriggio no? -
E' Alessia.
- Scusa mi sono appisolato. Dove sei? -
Se ti alzi e apri il cancello mi vedi -
Si, sa dove abito, non ho mai cambiato casa. Ho cambiato la casa, ma non casa. Corro dentro, con una mano afferro dei pantaloncini ( ero nudo) con l'altra clicco l'apricancello. La vedo apparire sempre sorridente, pantaloncini e canotta, scarpette tendenza.
Arriva, mi da un bacio sulla guancia, mi guarda:
- Persa l'abitudine di stare in piscina nudo? -
Mi conosce non c'è che dire.
- Veramente l'ho appena infilati visto che ti sei annunciata -
- Meno male, pensavo ti fossi invecchiato. Io sono venuta qui senza pensare e non ho il costume. Però, complimenti, l'hai modificata non c'è male la tua casa. -
In effetti 15 anni fa circa l'aveva acquistata da qualche mese e piscina a parte, il resto di casa non era il massimo. Di quella è rimasto quasi niente, visto che 3 anni fa ho cambiato anche la piscina. Ma questo è un altro argomento.
- Grazie, diciamo che mi sono impegnato a renderla a ..........misura di me. -
- Posso entrare?-
Non era una richiesta, al termine della parola entrare era già dentro. Si guarda attorno, sprizza sorrisi e felicità. Si incanta con il naso alla parete di vetro che separa il grande spazio soggiorno/camino dal pergolato piscina. Ok, spariamo il colpo: clicco, la parete affonda all'interno del pavimento, lentissima lasciando un solo grande spazio.
- Hai capito. Questa è opera della tua fantasia malata? -
- Mi piaceva cosi, semplicemente. -
- Piscina verde?! _
- Acqua salata, il cloro mi sta antipatico. -
- Posso? -
Le faccio un si con il capo. Vedo la canottiera scivolare via lasciando liberi due seni piccoli ma sodi come ricordavo. Scendono i pantaloncini, il culetto di mangia un minuscolo perizoma. Non lo toglie, si butta in piscina indossandolo. Mi metto sul lettino e la guardo compiaciuto. Si fa un paio di vasche e riemerge anche lei.
- Il frigo è sempre rifornito o hai cambiato abitudini?
- Sempre rifornito, non sono mai diventato astemio. -
Entra, una donna si orienta sempre facilmente in una casa.
Ne esce dopo qualche minuto con due bicchieri, una bottiglia e ....il perizoma in mano. Noto con grandissimo piacere che ha mantenuto l'abitudine di averla depilata.
- Lo metto ad asciugare -
Sorrido, lei si siede fronte a me. Aprendo la bottiglia la osservo. Si è seduta non facendo nulla per coprire la sua fighetta che nonostante un parto è ancora molto piccola. La ragazzina con la quale facevamo sesso tanti anni fa si è trasformata in una donna ben consapevole della sua avvenenza. Lei nota i miei sguardi per nulla nascosti.
- Non stai guardando nulla che tu non abbia già visto, no? -
- Invece sto guardando una donna che mi sta solleticando sfacciatamente e con la quale vorrei fortemente fare sesso per la prima volta -
Mi guarda con una espressione interrogativa. Prima volta?
Ci provo, mi alzo faccio scendere i pantaloncini e con il cazzo non durissimo ma troppo sveglio mi avvicino alle sue labbra. Lei non parla, afferra le mie natiche e allargando le gambe mi tira verso di se aprendo la bocca. Sento il mio membro entrare avvolto da una caldissima lingua. Inizia a pompare con un piacere veramente unico. Lecca, succhia, rilaecca, si passa un dito in bocca e lo avvicina al mio buchetto posteriore.
- Hai cambiato gusti o ti piace ancora? -
Per tutta risposta allargo un pò le gambe e mi abbasso qualche centimetro, per lasciarle la possibilità di infilarlo, mossa che lei fa con una libidine perfetta riflessa negli occhi. La lascio fare, mi sto gustando una bocca da Gran Premio. Sto scoppiando, la faccio alzare, la prendo per mano e la conduco in camera. La spingo sul letto e iniziamo un coinvolgente 69, rotolandoci di tanto in tanto. Le metto prima uno e poi due dita nel culo. Viene una prima e una seconda volta, intensa, con le coscie che racchiudono il mio viso. Vendo anch'io, violentemente, riempiendole la bocca di sperma. Si alza diu scatto.
- Bravo, ma per oggi abbiamo fatto abbastanza -
Mi lancio un bacio, fa ciao con la mano e si avvia, recupendo quel poco che indossava e prendendo il cancello se ne va. Ho dovuto farmi una doccia fredda e alla sera chiamare una mia trombamica per calmarmi.
4° GIORNO
La mattina passa serena, nessuna notizia ne provocazioni. Mi chiedo che fino può aver fatto, ma non la chiamo, cerco ancora di condurre il gioco anche se non mi è ancora riuscito.
Verso le 19.00 squilla il telefono, è lei.
- Ciao ( voce dolcissima) vorrei invitarti a cena a casa mia, tanto dove abito lo sai -
Nessun dubbio.
- Ok, alle 21.00 va bene? -
- 22.00 -
- Ok, a dopo -
Arrivo in orario, suono.
- Ciao, sali, piano attico, mettiti comodo e versati da bere, io arrivo.
Salgo, entro. Bel appartamento, arredato da una mano femminile. Mi dirigo verso la sala, bel terrazzo, urca, anche una mini piscina per il nuoto controcorrente. Guardo il tavolo, apparecchiato con cura.
- Ciao ( suadentissima)
Mi giro, è lei, completamente nuda.
- Ti avevo detto di metterti comodo - Mi strizza l'occhio.
Due nano secondi, sono nudo. Si avvicina, mi bacia appassionata, si abbassa con la lingua che passa sulla mia pelle, sui capezzoli e si avventa sul mio sesso. Ricomincia a succhiare, vado veramente fuori. Mi da una leggera spinta, cado seduto sul divano, si siede sopra e senza parlare guardandomi fissa gli occhi se lo lascia scivolare nella figa. Pochissimi minuti, lei viene, io la sto seguendo.
- Cazzoooooo........vengo.... -
Faccio per toglierlo, lei se lo pianta tutto dentro, la innondo di sperma.
- Adesso leccamela -
La lecco, intrisa di umori e sperma. Passiamo tutta la notte tra la terrazza e il suo letto, aprendo tutti i buchini, facendo qualsiasi cosa ci passi per la testa. Ci lasciamo andare fino a.......adesso.
E' nuovamente con il mio cazzo in bocca e sento che scoppierò abbastanza presto. Cazzo che fantastica donna.
1° GIORNO.
E' sera, non ho tante idee, siamo a ridosso di ferragosto ( il 9 agosto per la precisione) e decido di andare a una sagra in un paese vicino al mio. Arrivo salutando persone, chiaccherando e scherzando. Ceno sotto il capannone della sagra, scambio qualche chiacchiera con chi mi sta vicino, Bevo qualche birra. Finisco a vado dove stanno suanando musica. Pur non essendo un sostenitore di quelle che sto ascoltando mi diverte guardare le persone ballare. Mi gusto un paio di grappe, divertito dal divertimento altrui. Passa un'ora, forse di più. Due mani morbide si appoggiano sui miei occhi da dietro.
- Chi sono? -
Detto cosi non so se è uno scherzo, una minaccia o uno scambio di persona.
- Non saprei, qualche indizio?-
- Non ci vediamo da 15 anni buoni, sono stata poche volte alle tue spalle e un particolare di me ti è sempre piaciuto -
Ok, stiamo scherzando? Già 15 anni non sono uno scherzo, e adesso come mi muovi?
- Direi che 15 sono .....tantini, che un particolare di te mi è sempre piaciuto non è facile, e che tu non sia stata molte volte alle mie spalle mi lascia.............tranquillo, significa che eri bella.-
- Dai, uno sforzo. Allora diciamo che circa 15 anni fa mi hai fatto una corte spietata e che alla fine hai ottenuto quello che volevi. -
Cerco di fare i conti. Cavoli, 15 anni fa avevo una ragazza per la testa, i particolari combaciano, quindi:
- Sei Alessia, bionda, piccolina ma con tutto al posto giusto. Il particolare che mi faceva impazzire...........Beh...........non lo dico -
- Bravo, hai vinto un bacio -
Mi stampa un bacio su una guancia. Mi alzo la abbraccio e ci baciamo altre due volte sempre sulle guance con sorrisi convinti. Si accomoda vicino a me, le offro da bere. Chiacchiera, è una cascata di parole. La guardo. Si, passati 15 anni ma sempre deliziosa. Beviamo ancora e ancora e tra i vari discorsi gli unici che distolgono i miei pensieri mentre la guardo sono divorziata, una figlia, vive da sola. Non si può dire sia molto coperta: Un corpetto molto sensuale, degli short scarpe da tennis, abbronzatissima e dei capelli biondi con un bel taglio fresco e giovanile che incorniciano un viso dolce, che ha appena due segni di rughe a lato degli occhi che aumentano l'interesse. Rapido conto, ha circa 35/36 anni. Da quello che vedo madre natura e palestra hanno fatto si che il fisico rimanesse di tutto interesse. Beviamo ancora, i discorsi dsi fanno un pò più spontanei assieme ai vari " ti ricordi ?". Ci alziamo e andiamo verso l'uscita della sagra dandoci due baci e ripromettendoci che ci saremmo rivisti. Vado a casa.
2° GIORNO
Esco di casda di buona mattina per andare a fare la mia consueta camminata. La giornata non è malissimo, anche se questa estate è assolutamente infame. Al ritorno mi fermo al solito bar per fare colazione. C'è il mercato in piazza e una bella moltitudine di gente. Mi sa che la crisi si sta facendo sentire, mai successo cosi al 10 di agosto. Guardo una figura avvicinarsi, un sorriso a 32 denti e un :
- Un caffè me lo offri? -
Era nuovamente lei, più attraente di ieri sera.
- Solo caffè? -
- Che altro avevi in mente? -
Capisco il doppio senso che la mia frase lasciava in sospeso.
- Capuccino, brioches, strudel..........che altro? -
Una risata reciproca e ci sediamo al tavolo. Passano due ore in cui lei continua a parlare e io a guardare la scollatura che mette in evidenza un seno non grande ( come una volta) e gli occhi vivaci.
Come ieri le uniche parole che capisco sono divorziata, figlia in ferie con il padre, abito sola, e le uniche che riesco a dire sono:
- Stasera andiamo a cena assieme come ai bei tempi? -
Mi guarda, appare divertita.
- Come ai bei tempi? Intendi come abbigliamento o come fine cena? -
- Diciamo che lascio a te ambedue le opzioni, libera di decidere -
Si alza, mi da un bacio in fronte e accetta l'invito, dandomi appuntamento per le nove sotto casa sua spiegandomi dove abita, se ne va felice e sculettante.
Per la cronaca, vestita come ai bei tempi significa un vestitino, perizoma che all'ingresso in macchina consegna al sottoscritto. Fine cena........beh, immaginate voi.
Vado a casa, passo il pomeriggio sereno a bordo piscina e alle 20.40 esco per andare a casa sua. Ho capito dove abita, palazzo molto "in", alla signora credo non manchi nulla.
La chiamo per dirle che sono arrivato. Ho preso il SUV, staseras mi andava cosi. La vedo comparire dal portone, mi incanto, molto molto bella. Vestitino cortissimo bianco svolazzante, scarpa aperta con un bel tacco 10 direi, una borsettina piccola. Gli vado incontro, due bacini casti e le apro la portiera. Scollatura dietro mitica niente reggiseno. Mentre sale si vede un perizoma bianco sotto che lei con eleganza non fa nulla ne per coprire ne per accentuare. Faccio il giro della macchina, salgo e vedo la sua mano sollevata che tiene in perizoma bianco in mano. Lei sorride.
- La prima parte ho deciso che può essere come ai bei tempi. -
Mi illumino, andiamo a cena. Il mio pensiero non si placa, immagino la sua fighetta nuda sotto al tavolo. Parla, parla sempre mentre la mia testa è assente. Terminiamo la cena, usciamo. Sale in auto, vado verso casa sua. Scherziamo ma nulla succede. Le chiedo il numero del cellulare, me lo da. Arrivati a casa sua sono indeciso, ci provo non ci provo?
Siamo ai saluti, mi avvicino per darle il bacio della buonanotte e le nostre bocche si incrociano in un bacio, da prima leggero, poi appassionato, le lingue si aggrovigliano. Allungo una mano verso i suoi piccoli seni, li accarezzo. Lei sospira. Provo dopo poco a scendere, la fighetta deve essere pronta, e invece...............Si toglie, mi bacia il naso e mi dice che per oggi ci fermiamo, non si va oltre. Mi saluta e attraversa la strada con il vestitino svolazzante che si solleva mostrando quello splendore di chiappe che hanno vinto il tempo. Rimango a cazzo duro e a bocca asciutta. Vado a casa.
3° GIORNO
Mi sveglio, ho ancora l'amaro in bocca per ieri sera. Che ore sono? Ah, le 11.30. Mi faccio un caffè con la macchinetta e provo a riordinare le idee. L'Alessia che conoscevo, remissiva e disponibile è diventata una donna che sa tirarsi indietro a lasciarmi a bocca asciutta. CAZZO. Vado a bordo piscina smoccolando. Mi stendo e controlle email e ultime notizie sul tablet. Mi tuffo in piscina e uscito, mi stendo sul lettino e mi riaddormento. Un suono, cazzo chi suona? Il telefonino. Rispondo seccato.
- PRONTO -
- Non è un buon modo per dire buongiorno non credi? Si, sono le 15.00, ma almeno buon pomeriggio no? -
E' Alessia.
- Scusa mi sono appisolato. Dove sei? -
Se ti alzi e apri il cancello mi vedi -
Si, sa dove abito, non ho mai cambiato casa. Ho cambiato la casa, ma non casa. Corro dentro, con una mano afferro dei pantaloncini ( ero nudo) con l'altra clicco l'apricancello. La vedo apparire sempre sorridente, pantaloncini e canotta, scarpette tendenza.
Arriva, mi da un bacio sulla guancia, mi guarda:
- Persa l'abitudine di stare in piscina nudo? -
Mi conosce non c'è che dire.
- Veramente l'ho appena infilati visto che ti sei annunciata -
- Meno male, pensavo ti fossi invecchiato. Io sono venuta qui senza pensare e non ho il costume. Però, complimenti, l'hai modificata non c'è male la tua casa. -
In effetti 15 anni fa circa l'aveva acquistata da qualche mese e piscina a parte, il resto di casa non era il massimo. Di quella è rimasto quasi niente, visto che 3 anni fa ho cambiato anche la piscina. Ma questo è un altro argomento.
- Grazie, diciamo che mi sono impegnato a renderla a ..........misura di me. -
- Posso entrare?-
Non era una richiesta, al termine della parola entrare era già dentro. Si guarda attorno, sprizza sorrisi e felicità. Si incanta con il naso alla parete di vetro che separa il grande spazio soggiorno/camino dal pergolato piscina. Ok, spariamo il colpo: clicco, la parete affonda all'interno del pavimento, lentissima lasciando un solo grande spazio.
- Hai capito. Questa è opera della tua fantasia malata? -
- Mi piaceva cosi, semplicemente. -
- Piscina verde?! _
- Acqua salata, il cloro mi sta antipatico. -
- Posso? -
Le faccio un si con il capo. Vedo la canottiera scivolare via lasciando liberi due seni piccoli ma sodi come ricordavo. Scendono i pantaloncini, il culetto di mangia un minuscolo perizoma. Non lo toglie, si butta in piscina indossandolo. Mi metto sul lettino e la guardo compiaciuto. Si fa un paio di vasche e riemerge anche lei.
- Il frigo è sempre rifornito o hai cambiato abitudini?
- Sempre rifornito, non sono mai diventato astemio. -
Entra, una donna si orienta sempre facilmente in una casa.
Ne esce dopo qualche minuto con due bicchieri, una bottiglia e ....il perizoma in mano. Noto con grandissimo piacere che ha mantenuto l'abitudine di averla depilata.
- Lo metto ad asciugare -
Sorrido, lei si siede fronte a me. Aprendo la bottiglia la osservo. Si è seduta non facendo nulla per coprire la sua fighetta che nonostante un parto è ancora molto piccola. La ragazzina con la quale facevamo sesso tanti anni fa si è trasformata in una donna ben consapevole della sua avvenenza. Lei nota i miei sguardi per nulla nascosti.
- Non stai guardando nulla che tu non abbia già visto, no? -
- Invece sto guardando una donna che mi sta solleticando sfacciatamente e con la quale vorrei fortemente fare sesso per la prima volta -
Mi guarda con una espressione interrogativa. Prima volta?
Ci provo, mi alzo faccio scendere i pantaloncini e con il cazzo non durissimo ma troppo sveglio mi avvicino alle sue labbra. Lei non parla, afferra le mie natiche e allargando le gambe mi tira verso di se aprendo la bocca. Sento il mio membro entrare avvolto da una caldissima lingua. Inizia a pompare con un piacere veramente unico. Lecca, succhia, rilaecca, si passa un dito in bocca e lo avvicina al mio buchetto posteriore.
- Hai cambiato gusti o ti piace ancora? -
Per tutta risposta allargo un pò le gambe e mi abbasso qualche centimetro, per lasciarle la possibilità di infilarlo, mossa che lei fa con una libidine perfetta riflessa negli occhi. La lascio fare, mi sto gustando una bocca da Gran Premio. Sto scoppiando, la faccio alzare, la prendo per mano e la conduco in camera. La spingo sul letto e iniziamo un coinvolgente 69, rotolandoci di tanto in tanto. Le metto prima uno e poi due dita nel culo. Viene una prima e una seconda volta, intensa, con le coscie che racchiudono il mio viso. Vendo anch'io, violentemente, riempiendole la bocca di sperma. Si alza diu scatto.
- Bravo, ma per oggi abbiamo fatto abbastanza -
Mi lancio un bacio, fa ciao con la mano e si avvia, recupendo quel poco che indossava e prendendo il cancello se ne va. Ho dovuto farmi una doccia fredda e alla sera chiamare una mia trombamica per calmarmi.
4° GIORNO
La mattina passa serena, nessuna notizia ne provocazioni. Mi chiedo che fino può aver fatto, ma non la chiamo, cerco ancora di condurre il gioco anche se non mi è ancora riuscito.
Verso le 19.00 squilla il telefono, è lei.
- Ciao ( voce dolcissima) vorrei invitarti a cena a casa mia, tanto dove abito lo sai -
Nessun dubbio.
- Ok, alle 21.00 va bene? -
- 22.00 -
- Ok, a dopo -
Arrivo in orario, suono.
- Ciao, sali, piano attico, mettiti comodo e versati da bere, io arrivo.
Salgo, entro. Bel appartamento, arredato da una mano femminile. Mi dirigo verso la sala, bel terrazzo, urca, anche una mini piscina per il nuoto controcorrente. Guardo il tavolo, apparecchiato con cura.
- Ciao ( suadentissima)
Mi giro, è lei, completamente nuda.
- Ti avevo detto di metterti comodo - Mi strizza l'occhio.
Due nano secondi, sono nudo. Si avvicina, mi bacia appassionata, si abbassa con la lingua che passa sulla mia pelle, sui capezzoli e si avventa sul mio sesso. Ricomincia a succhiare, vado veramente fuori. Mi da una leggera spinta, cado seduto sul divano, si siede sopra e senza parlare guardandomi fissa gli occhi se lo lascia scivolare nella figa. Pochissimi minuti, lei viene, io la sto seguendo.
- Cazzoooooo........vengo.... -
Faccio per toglierlo, lei se lo pianta tutto dentro, la innondo di sperma.
- Adesso leccamela -
La lecco, intrisa di umori e sperma. Passiamo tutta la notte tra la terrazza e il suo letto, aprendo tutti i buchini, facendo qualsiasi cosa ci passi per la testa. Ci lasciamo andare fino a.......adesso.
E' nuovamente con il mio cazzo in bocca e sento che scoppierò abbastanza presto. Cazzo che fantastica donna.
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