Il mare funziona sempre

di
genere
bisex

Questa estate, anche se il tempo non è il massimo, mi sta riservando qualche piacevole sorpresa. Ai primi di luglio mi sono regalato un fine settimana a Jesolo. Albergo, speranza di sole e riposo. Faccio un lavoro che non è faticante a livello fisico, ma stressante a livelli mentale.
Giornata del venerdì ( fine settimana lungo) non bellissima ma da stare comunque sul lettino con i giornali. Poca gente ma va benissimo cosi.
La mattina del sabato un bel cielo limpido e la spiaggia privata dell'albergo poco frequentata. Solito posto in prima fila. Verso le 9 nei due lettini a fianco si stende una coppietta, un lui direi glabro, pettinatura ultima moda e una lei molto fighetta, qualche tatuaggio e un mini costumino. Età 20/22 anni. Osservo ma non faccio una piega. Leggo la Gazzetta, la appoggio e passo a un altro giornale. Lui mi chiede se può prendere la Gazzetta. Nessun problema. Ordino da bere, ordinano qualcosa anche loro, ma al momento del conto si accorgono di aver lasciato i soldi in stanza. Mi offro di pagare. Mille grazie, quando saliamo te li restituiamo. Capirai che problema per qualche euro. Qualche scambio di parole e lei decide di andare a farsi il bagno. La seguo con lo sguardo, una meraviglia. Lui se ne accorge, sorride:
- Bella vero?-
- si, veramente una bellissima ragazza, complimenti, hai dei bei gusti.-
- si, ma i miei gusti sono molto versatili-
Lascia cadere questa frase e io fingo di non capire.
Lei riemerge e torna sul lettino. Una visione, con il costumino che le è diventato praticamente trasparente e lascia intravvedere che fighetta ( direi depilata ) semi nasconde.
- Di cosa stavate parlando?-
E lui, senza lasciarmi il tempo di aprire bocca:
- Di sesso, mi diceva che ho dei gran bei gusti avendoti scelta, e io gli ho detto che sono versatile-
Attendo la reazione di lei, che non si fa attendere.
- Versatile? fai l'amore benissimo, peccato che ti piaccia anche quello che piace a me-
Rimango di stucco. Lei:
- tu cosa ne pensi dei ragazzi un po' qui e un po' li?
Io, che non sono ne di primo pelo, ma tantomeno chiuso ( già avute esperienze con ragazzi) non faccio una piega:
- A letto, secondo me, l'importante è godere, il mezzo è un qualcosa di personale, nessun giudizio, anzi....-

- Sincerità per sincerità ( rincaro ) io con te farei sesso molto volentieri, ma se ci dovesse essere anche lui non farei obiezioni.

I due si guardano, vuoi vedere che............?!
Non gli lascio il tempo di riflettere:
- Vi va di venire a pranzo in camera mia? E' quella la in alto, all'ultimo piano con il terrazzo che da sul mare.

Si riguardano, accettano.

Non prendiamo nulla, ci alziamo e andiamo verso l'ascensore.

- La camera è la 504, queste sono le chiavi, avete preferenze per il pranzo?-
- No no ( lei) va bene tutto.-
- Salite, ordino e vi raggiungo.-
Ordino, salgo, pensando a cosa fare.
Entro nella camera, loro stavano in terrazzo a guardarsi il mare.
- Eccomi, vi piace?-
- E' una stanza bellissima, spaziosa, non come la nostra........-
Lei lascia questa frase.
Io la butto li:
- Grazie. Vi dispiace se mi metto in libertà? Io sono nudista di natura, ma qui a Jesolo non si può, quindi almeno in stanza amo sentirmi libero.-
Risponde lui:
- No, ma scherzi, hai pure ci mancherebbe-
Mi tolgo la maglietta e il costume, adesso mi sento bene e in un certo senso domino la situazione.
- Voi invece no, non vi piace?-
Non se lo fanno ripetere, forse aspettavano questo. Due secondi due, nudi.
Confermo la prima impressione, lei senza quel pezzettino di stoffa che le rovinava il corpo è bellissima, depilata e attraente. Lui ha il suo perché, ne troppo ne troppo poco.
Lei si mette sul parapetto del terrazzino, guardando il mare. Mi avvicino da dietro, mi appoggio lentamente e le bacio il collo. Per risposta muove il culetto, accaldato e con delle gocce di sudore che scendono lasciando scivolare il mio cazzo li in mezzo. Lui, versatile, si stampa alle mie spalle, è più piccolo di me ma è alto abbastanza da farmi sentire il suo cazzo tra le natiche. Iniziano dei movimenti reciproci. Sento lei che si mette in punta di piedi e muove quel bellissimo culetto addosso al mio cazzo e sento il cazzo di lui scorrermi in mezzo alle chiappe. Si, mi piace essere li in mezzo.
Suonano alla porta, deve3 essere il cameriere con il pranzo. Mi metto un asciugamano, apro, lui entra e lascia le pietanze facendomi firmare la ricevuta. Si intravvedeva la mia erezione ma lui, professionalmente fa finta di nulla. Chiudo, mi giro e lascio cadere l'asciugamano. Guardo lei, bellissima, le lancio un sorriso completo e le faccio un cenno di venire da me. Con la freschezza che solo i giovani hanno le con due balzi mi è in braccio, cingendo la mia vita con le sue gambe. Il mio cazzo in erezione appoggia sulla fighetta, provo a spingerglielo dentro, baciandola. Due tre tentativi e la fighetta prima umida si bagna e lo accoglie in se. Le do qualche colpo, giusto per assaporare il piacere della sua figa e glielo tolgo. la faccio scivolare giù e glielo passo sulle labbra intriso dei suoi umori. Lei lo lecca e appassionata inizia a farmi un pompino da meraviglia. Si avvicina anche lui e noncurante si abbassa e inizia a leccarmi il buchetto dietro. Mi sta mandando fuori quell'attacco bi frontale. Sento lei appassionata a farmi il pompino e la lingua di lui che mi entra nel culo. Sono infoiato, non solo eccitato. Sollevo lei, la metto sul divano, stesa e mi tuffo tra le sue gambe, leccandole la figa e sollevandole le lecco anche il culo. Lei si contorce e lancia gridolini compiaciuti. Lui invece, riempito il mio buchetto di saliva sta armeggiando con le dita, mentre con l'altra mano afferra il mio cazzo facendo su e giù. Sapevo che in quella posizione avrei rischiato, ma non è mai stato un problema, mi piace anche quel verso del sesso. Mi stendo su di lei e la penetro facilmente tanto era bagnata ed eccitata. Riesco a dare qualche colpo deciso e alcuni più dolci quando sento il corpo di lui avvicinarsi, il suo cazzo mettersi tra le mie natiche. Mi muovo per facilitarlo, sento la sua cappella, la sento appoggiare e poi spingere. Mi fermo, aspetto di sentirla dentro. Dolore no, solo un attimo piccolissimo di fastidio, seguito da un piacere unico quando sento il suo cazzo entrare dentro. Praticamente sono l'unico che si muove. Entro in lei, esce il cazzo, esco entra il cazzo. lui mi bacia la schiena pizzicandomi i capezzoli, io bacio lei che si gode la scopata e la visione. La sento con i spasmi sulle pareti della figa, arriva all'orgasmo, insisto, ne arriva un altro nel volgere di pochi minuti. Sono anch'io prossimo, accellero, con quel cazzo che continua ad aprirmi il culo dandomi frustate di piacere. Lo sfilo e con due colpi con la mano schizzo sperma sul bellissimo corpo di lei. Lui mi da altre due assestate e sfilandosi mi riempie la schiena di sperma. Lei raccoglie qualche goccia con le dita e le lecca, si toglie da sotto e mi pulisce il cazzo. Lui lecca la mia schiena. La bacio, la bacio ancora e lui bacia ambedue. Mangiamo qualcosa, veloci, guardandoci, sappiamo che non più finire cosi. Infatti lui si alza dal divano e si avvicina a lei. Lei, capendo inizia a giocare con il suo cazzo, gli bacia la punta e inizia a spompinare. Io, che avevo già dato, esploro tra le natiche di lui. sento un buchetto non stretto, il piccolo era già pratico. Affondo le dita nel burro del salmone e glielo spalmo. Gli faccio scivolare le dita nel culo con lui che lo protende indietro. Tocca a me, gli appoggio la cappella e inizio a spingere inesorabile. Me lo offre con una sola esclamazione: - Mamma..............- quando è tutto dentro di lui. Lo scopo con passione, mentre lei non si stacca dal suo cazzo. Andiamo avanti diversi minuti cosi, provando sensazioni non descrivibili. Guardo lei, non mi piace si fermi solo a succhiare. Tolgo il cazzo, faccio stendere lui. Lei la accompagno io a sedersi sopra al cazzo di lui. La faccio portare in avanti con il busto, mi chino. Guardo quel cazzo che fa dentro e fuori, mi abbasso ancora, lecco, tutto quello che trovo. Lecco l'asta piena di umori, la figa e il culo di lei. Lecco il culo, ci metto un dito, lubrifico. Mi porto sopra, appoggio la cappella. Lei si irrigidisce:

- No, li no..............-
Non le lascio finire la parola, le metto la mano intrisa di umori sulla bocca e spingo. Lei lancia un urlo, soffocato dalla mia mano, spingo ancora, incrocio lo sguardo di lui, stupito. Ultimo colpo, glielo affondo tutto. lei urla, ma non convintissima. La scopiamo a ritmo, il suo urlare diventano mugolii, gli sborriamo assieme in culo e in figa sentendola urlare di piacere e per l'orgasmo che ha provato. sfilando i cazzi lui si mette a 69 sotto e io sopra, lecchiamo i suoi buchetti tumefatti compresa la sborra che rilasciano fino a portarla a un nuovo orgasmo. Ci lasciamo andare, sfiniti. Abbiamo fatto la doccia io e lui assieme, inculandoci nuovamente e succhiandoci i cazzi e alla sera, dopo una piacevole cena e una passeggiata per via Bafile siamo tornati nella mia camera rifacendo tutto più volte. Lei ha confessato che fino a quel pomeriggio non aveva mai accettato di prenderlo nel culo, ma che non era affatto pentita di aver ceduto. Tra il sabato sera e la domenica ha preso anche gli arretrati. Sebbene siano di Treviso, non li ho più rivisti, e anche ai numeri di telefono che ci siamo scambiati non rispondono. Peccato, un altro fine settimana cosi mi sarebbe piaciuto.




di
scritto il
2014-08-06
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