A scuola

di
genere
etero

Quando fantasia e realtà si mischiano possono nascere delle storie e spero che queste possano piacere


Mi chiamo Sara sono una ragazza di 18 anni, sono stata adottata da una famiglia italiana quando ne avevo appena due quindi non mi ricordo nulla del mio paese di origine che è la Nigeria, quindi come potete immaginare sono nera.
La prima storia di cui vorrei provare a scrivere è ambientata a scuola precisamente quando facevo il primo anno di liceo. Come molte ragazze che vengono dall'africa dimostro un po di piu della mia età e gia in quell'anno avevo un fisico prosperoso. Non sono mai stata magra anzi ad essere sincera ho anche qualche chiletto in più seppur non siano molti e questo non fa che accentuare il mio seno e il mio sedere che sono pronunciati e certo non passano inosservati. Però di questo all'epoca non me ne rendevo perfettamente conto , venivo dalla scuola media e con qualche amica che aveva scelto la mia stessa scuola ci interessavamo ai ragazzi ma il massimo che avevamo potuto fare erano stati i primi baci rubati magari all'uscita dell'istituto o nelle poche gite che si facevano durante l'anno. Ero consapevole che le mie forme erano osservate probabilmente anche dovuto al fatto che essendo nera non potevo certo non essere notata, guardavano sopratutto i miei seni oltre al sedere e ad essere sincera la cosa non mi dispiaceva affatto e facevo certo poco per nascondermi agli sguardi seppur non li incoraggiassi particolarmente. Però il fatto di sentirmi osservata e di piacere non era certo una cosa così fastidiosa , tutt'altro. La scuola era iniziata bene vecchie e nuove amicizie , era ottobre ed al centro sud dove io vivo faceva ancora abbastanza caldo da poter vestirsi leggere e scollate. Quel giorno indossavo una gonna che arrivava a metà coscia e un top a canottiera non eccessivamente scollato ma che, dato il mio seno abbondante, certo qualcosa di me mostrava seppur non fosse certo qualcosa di esagerato. Per scelta dei miei genitori non ho mai fatto l'ora di religione ed al posto di quell'ora andavamo solitamente nella biblioteca a studiare. Mi scappa di andare in bagno , mi alzo e esco dalla biblioteca, percorro il corridoio e noto che il bidello comincia a fissarmi, un tipo sui 40 anni capelli corti con qualche sfumatura di bianco non era un brutto uomo si vede che si teneva in forma andando in palestra, e il fatto di essere osservata in quel momento mi diede una strana sensazione come una specie di brivido non proprio di eccitazione , ma come una scarica di adrenalina non so ben descrivere. Quindi mi viene di camminare un po piu lentamente in modo da muovere un poco di piu il sedere, sento dal rumore che si alza e mi segue e l'adrenalina sale , arrivo alla porta dei bagni apro ed entro. Ormai non sento piu lo stimolo di andare in bagno mi metto davanti ad un lavabo e mi guardo allo specchio apro il rubinetto e chinata un poco in avanti metto le mani sotto l'acqua , proprio in quel momento entra lui con una scopa in mano < scusa non sapevo ci fosse qualcuno volevo dare una pulita prima del cambio dell'ora > mi dice mentendo chiaramente , mi guarda e vedo che gli occhi vanno sui miei seni il decoltè mostra ora di piu essendo chinata un poco sul lavabo sempre piu stranamente stimolata da quella situazione annuisco , va bene nessun problema tanto io ho quasi finito > dico tornando a far finta di lavarmi le mani , lui inizia a spazzare , arriva pero subito dietro di me e senza quasi rendermene conto lo sento poggiarsi sul mio sedere e posare la scopa mi guarda dallo specchio < shhhh non strillare non ti faccio nulla > dice mentre sento il suo cazzo duro attraverso i pantaloni spingermi sul sedere , la cosa mi da un po di timore ma l'eccitazione aumenta e la sua voce è decisa ma rassicurante mi sento uno strano calore addosso le mani di lui mi avvolgono andando a stringermi i seni li palpa con foga ma delicatezza sento i miei capezzoli diventare sempre piu turgidi tanto da vedersi attraverso il top. Non dico nulla mi sento strana ho paura ma al tempo stesso mi piace mi sento quasi ipnotizzata. Si stacca da me mi prende per una mano ancora bagnata dell'acqua e mi fa entrare dentro uno dei bagni chiudendo la porta mi spinge a sedermi sulla tazza restando in piedi di fronte a me guardandomi dall'alto verso il basso < ora tu fai quello che ti dico in silenzio non abbiamo molto tempo prima della fine dell'ora> detto questo lo vedo sbottonarsi i pantaloni e subito tirare fuori il suo arnese gia duro, io non ne avevo mai visti prima dal vivo se non su qualche foto su internet , ma quello mi sembrava di tutto rispetto. Ancora come ipnotizzata lo fissavo pensavo di dover scappare ma mi trovavo in uno stato di eccitazione che non capivo sentivo tra le mie gambe la fighetta come pulsare darmi delle scosse . In quei pochi attimi lui non restò certo ad aspettare vedendo la mia indecisione mi mette una mano sulla testa e si avvicina spingendomi il cazzo sulle labbra. Sentivo il suo odore un odore acre muschiato ma che non dava fastidio si sentiva che non era un uomo di quelli sporchi mi sentivo bloccata < dai apri la bocca zoccoletta so che non vedi l'ora di succhiarlo > mi dice lui spingendo ancora , la cappella mi premeva sulle labbra e io a quelle parole sempre come fossi in trance apro la bocca e in quel momento lui fa entrare qualche centimetro del suo cazzo dentro < dai leccalo e poi succhia > mi dice ancora deciso io comincio la mia lingua si muove sotto la cappella la mia mano si alza lo prendo alla base per tenerlo fermo < brava cosi prendilo lo sapevo che eri una troietta> parole che sento e non sento ora comincio a succhiarlo come quando succhiavo un calippo mi cominciava a piacere quel sapore strano nuovo sentivo quel pezzo di carne duro nella mia bocca caldo sentivo le vene quasi diventasse piu duro ancora e lo muovevo e lo leccavo poi lo succhiavo ancora . Non lo facevo certo come una esperta ma riuscivo a capire che l'uomo si stava eccitando per quello che io gli stavo facendo e questo mi dava piacere < dai piu veloce che non abbiamo tempo sta per suonare la campanella > parla ancora il bidello , quindi lo muovo piu velocemente e lo succhio ero come rapita da un raptus non guardo lui sento solo una sua mano sopra la testa che mi tiene ferma non sento l'altra mano lui mugula di piacere sento il cazzo piu teso in bocca < sto per godere > mi avvisa anche se non mi era mai successo sapevo che succedeva quando un uomo godeva e istintivamente provo a staccarmi con la bocca da lui , ma la sua mano è piu forte mi tiene e mi spinge il cazzo dentro la gola < no puttanella non possiamo mica sporcare bevi tutto > proprio quando finisce sento un suo gemito un po piu forte e il cazzo pulsare dentro la mia bocca lo sento liquido caldo denso sapore acre intenso ma non fastidioso se non fosse per gli schizzi che arrivano in gola mi sento strozzare per questo sono costretta ad ingoiare una notevole quantità di seme. Sento lui ritrarsi lasciandomi libera la bocca solo allora alzo gli occhi mi guarda e con l'altra mano mi mostra il cellulare < sei stata veramente brava e sei venuta anche molto bene in foto ci rivedremo > non faccio in tempo a rispondere che esce dalla porta del bagno resto ferma qualche attimo paralizzata pensando alle conseguenze mi ero messa in un bel guaio, ma al tempo stesso mi ritornavano in mente le sensazioni piacevoli dell'eccitazione provata mi alzo e mi sollevo la gonna per fare pipì e mi rendo conto di avere le mutandine umide ..................... suona la campanella non ho piu tempo per pensare devo tornare in classe.
scritto il
2010-07-15
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