Storie parallele 1 - Mio figlio nel mio talamo coniugale
di
una madre
genere
incesti
Era stato un risveglio incredibile quella prima volta.
Mi ero alzata ed ero andata in bagno per le normali esigenze mattutine portandomi addosso tutti i suoi odori.
Dopo la doccia senza svegliarlo,stavo andando in cucina per preparargli una colazione adatta a restiturgli le energie spese in quella faticosa ed indimenticabile notte.
Lo avevo osservato già a lungo prima di andare in bagno e coperto dal lenzuolo appena sopra l'ombelico,dormiva girato su un fianco con la testa annegata al guanciale di piuma e con le braccia protese verso il mio posto ormai vuoto.
Per un momento avevo avuto l'impressione che stesse sognando e che quella postura era dovuta al fatto che mi stesse cercando.
Quel pensiero di prima mattina,mi aveva resa felice ed ero certa che sarebbe stato di buon auspicio per il prosieguo per quella che si prospettava come una splendida domenica di sole.
Uscendo dal bagno,mentre passavo accanto al letto,lo avevo guardato ancora rimanendo senza fiato dallo spettacolo che si apriva davanti ai miei occhi.
Aveva cambiato postura assumendo una posizione supina e nel muoversi,forse anche per via del caldo che già a quell'ora cominciava a farsi sentire,si era scoperto completamente.
Francamente non è facile per me descrivere lo stupore che mi aveva pietrificata lasciandomi immobile e incantata davanti allo spettacolo della sua erezione mattutina.
Naturalmente,quelle non era la prima volta che vedevo il membro di un maschio al mattino.
In verità sino a quel momento avevo visto solo mio marito e mai comunque,in una postura così spattacolare!
L'erezione mattutina è un fenomeno naturale ed involontario che capita a quasi tutti i maschi.
La visione di mio figlio però,mi aveva davvero magnetizzata col suo corpo tonico e abbronzato,la pelle liscia addolcita da un velo di peli scuri che dal petto scendeva sino al monte di venere avvolgendo i gonfi testicoli.
Un vero spettacolo quel corpo così fresco e giovane eppure così virile con quella verga dalle vene bluastre appena percepibili sotto la pelle tesa e col glande roseo e scappellato che risaliva sino a lambire l'ombelico.
Io mi ero sposata che ero ancora vergine ed essendo sempre stata fedele a mio marito,non avevo mai visto altri membri altre il suo.
Lo spettacolo che involontariamente mi stava offrendo mio figlio,mi aveva lusingata nella illusione(Che diveniva certezza nella mia mente),che lui così giovane e desiderabile,stesse sognando me,la sua nuova mamma....la sua mamma in veste di amante!
Un brivido aveva scosso tutto il mio corpo ed a stenti ero riuscita a resistere alla tentazione di chinarmi su di lui e prenderglielo in bocca come avevo già fatto quella notte senza rendermi pienamente conto però,tanto ero confusa nella mente,di quale incredibile e prezioso strumento si trattasse.
Quando dopo circa mezz'ora ero tornata da lui con un fumante caffè dall'aroma pungente.
Dopo aver appoggiato il vassoio sul comodino,lo avevo svegliato sfiorandogli la bocca con le labbra mentre gli accarezzavo i capelli.
La sua verga svettava,appoggiata alla sua pancia,turgida e orgogliosa come prima ed io in un impeto di pudore materno,prima di svegliarlo col mio bacio,lo avevo ricoperto col lenzuolo.
China sul suo viso stavo per pronunciare il suo nome quando lui,aprendo gli occhi e vedendomi così vicina alla sua bocca,mi aveva messo la mano dietro la nuca e mi aveva stretta a se con le labbra dischiuse e la lingua che come una saetta era schizzata nella mia bocca.
Quel bacio così improvviso,intenso,lungo e appassionato,come una scossa elettrica,mi aveva provocato un lieve tremore mentre tra le cosce mi accendevo di un caldo umido.
-Amore c'è il caffé-
Avevo cercato di dirgli in una pausa utile per riprendere fiato.
-Sei tu il mio caffé mamma!-
Con un rapido ed energico guizzo mi aveva sollevata e distesa sul letto poi,accucciandosi tra le mie gambe,aveva infilato la testa tra le mie cosce e mi aveva leccata sino a farmi godere poi,mi era montato sopra e mi aveva fatto l'amore.
Il caffé era oramai freddo quando abbiamo finito e così,nudi e senza lavarci,siamo andati in cucina a fare colazione.
segue
Mi ero alzata ed ero andata in bagno per le normali esigenze mattutine portandomi addosso tutti i suoi odori.
Dopo la doccia senza svegliarlo,stavo andando in cucina per preparargli una colazione adatta a restiturgli le energie spese in quella faticosa ed indimenticabile notte.
Lo avevo osservato già a lungo prima di andare in bagno e coperto dal lenzuolo appena sopra l'ombelico,dormiva girato su un fianco con la testa annegata al guanciale di piuma e con le braccia protese verso il mio posto ormai vuoto.
Per un momento avevo avuto l'impressione che stesse sognando e che quella postura era dovuta al fatto che mi stesse cercando.
Quel pensiero di prima mattina,mi aveva resa felice ed ero certa che sarebbe stato di buon auspicio per il prosieguo per quella che si prospettava come una splendida domenica di sole.
Uscendo dal bagno,mentre passavo accanto al letto,lo avevo guardato ancora rimanendo senza fiato dallo spettacolo che si apriva davanti ai miei occhi.
Aveva cambiato postura assumendo una posizione supina e nel muoversi,forse anche per via del caldo che già a quell'ora cominciava a farsi sentire,si era scoperto completamente.
Francamente non è facile per me descrivere lo stupore che mi aveva pietrificata lasciandomi immobile e incantata davanti allo spettacolo della sua erezione mattutina.
Naturalmente,quelle non era la prima volta che vedevo il membro di un maschio al mattino.
In verità sino a quel momento avevo visto solo mio marito e mai comunque,in una postura così spattacolare!
L'erezione mattutina è un fenomeno naturale ed involontario che capita a quasi tutti i maschi.
La visione di mio figlio però,mi aveva davvero magnetizzata col suo corpo tonico e abbronzato,la pelle liscia addolcita da un velo di peli scuri che dal petto scendeva sino al monte di venere avvolgendo i gonfi testicoli.
Un vero spettacolo quel corpo così fresco e giovane eppure così virile con quella verga dalle vene bluastre appena percepibili sotto la pelle tesa e col glande roseo e scappellato che risaliva sino a lambire l'ombelico.
Io mi ero sposata che ero ancora vergine ed essendo sempre stata fedele a mio marito,non avevo mai visto altri membri altre il suo.
Lo spettacolo che involontariamente mi stava offrendo mio figlio,mi aveva lusingata nella illusione(Che diveniva certezza nella mia mente),che lui così giovane e desiderabile,stesse sognando me,la sua nuova mamma....la sua mamma in veste di amante!
Un brivido aveva scosso tutto il mio corpo ed a stenti ero riuscita a resistere alla tentazione di chinarmi su di lui e prenderglielo in bocca come avevo già fatto quella notte senza rendermi pienamente conto però,tanto ero confusa nella mente,di quale incredibile e prezioso strumento si trattasse.
Quando dopo circa mezz'ora ero tornata da lui con un fumante caffè dall'aroma pungente.
Dopo aver appoggiato il vassoio sul comodino,lo avevo svegliato sfiorandogli la bocca con le labbra mentre gli accarezzavo i capelli.
La sua verga svettava,appoggiata alla sua pancia,turgida e orgogliosa come prima ed io in un impeto di pudore materno,prima di svegliarlo col mio bacio,lo avevo ricoperto col lenzuolo.
China sul suo viso stavo per pronunciare il suo nome quando lui,aprendo gli occhi e vedendomi così vicina alla sua bocca,mi aveva messo la mano dietro la nuca e mi aveva stretta a se con le labbra dischiuse e la lingua che come una saetta era schizzata nella mia bocca.
Quel bacio così improvviso,intenso,lungo e appassionato,come una scossa elettrica,mi aveva provocato un lieve tremore mentre tra le cosce mi accendevo di un caldo umido.
-Amore c'è il caffé-
Avevo cercato di dirgli in una pausa utile per riprendere fiato.
-Sei tu il mio caffé mamma!-
Con un rapido ed energico guizzo mi aveva sollevata e distesa sul letto poi,accucciandosi tra le mie gambe,aveva infilato la testa tra le mie cosce e mi aveva leccata sino a farmi godere poi,mi era montato sopra e mi aveva fatto l'amore.
Il caffé era oramai freddo quando abbiamo finito e così,nudi e senza lavarci,siamo andati in cucina a fare colazione.
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