Niente pillola 18 - Le mamme sodomizzano i loro figli.

di
genere
incesti

Nel grande divano del soggiorno,io ero seduta al centro tra i due ragazzi che tra un sorso e l'altro,si dedicavano al mio piacere baciandomi ed accarezzandomi dove quella postura permetteva loro di raggiungermi con le mani e la bocca.

Io ero languidamente rilassata e li lascivo fare accarezzandoli entrambi con le mani sui loro caldi e morbidi arnesi.

Mentre immersa nel mio Eden,mi godevo ad occhi chiusi quelle attenzioni ed i profumi di maschio e di pulito che emanavano i loro corpi,non mi ero accorta dell'arrivo di Paola la quale,dopo aver appoggiato gli "arnesi" sul tavolino del salotto,si era inginocchiata davanti a me ed aveva cominciato a leccarmi tra le cosce mentre con le mani unite alle mie,aveva preso anche lei ad accarezzare e masturbare e risvegliare le verghe dei nostri figli.

Devo dire che benché ad occhi chiusi avevo subito percepito tra le dita il rapido rinvigorire dei cazzi dei due giovanotti mentre io stessa non avevo tardato ad avere un orgasmo grazie alle sapienti irruzioni della sua lingua tra le labbra della mia fica e le pennellate sulla mia clitoride irta,bagnata e dura come un piccolo pene.

Quando le convulsioni del mio corpo si erano chetate Paola,appoggiando le mani sulle mie ginocchia si era tirata su ed unendo i suoi seni ai miei,si era chinata sul mio viso congiungendo le sue labbra alla mia bocca per trasferire sulla mia lingua il gustoso sapore dei miei stessi umori.

L'intreccio delle nostre lingue era stato deciso ed appassionato al pari delle mie mani che,oramai piene dei membri gonfi dei due giovani,avevano cominciato a masturbarli con decisione.

-Cosa ne dici Silvia di dare soddisfazione a questi due porcelli arrapati facendogli assaggiare i nostri buchetti lindi e profumati?!-

Detto fatto!

Senza ulteriori indugi,mi ero inginocchiata davanti a mio figlio ed insieme a lei che si era spostata tra le gambe di Fede,avevamo cominciato a succhiarli per renderli più duri e scivolosi con la nostra saliva.

Le pilloline blu che Paola aveva messo nei loro bicchieri,avevano già fatto il loro effetto e tra le dita ed in bocca avevamo davvero due paletti di carne caldi e nerboruti.

Con una naturalezza che in altri tempi avrei trovato sconvolgente,ci siamo alzate e rivolgendo la schiena ai nostri rispettivi figli,dopo esserci bagnate con la nostra stessa saliva,ci siamo impalate sui loro cazzi.

A quel punto anche se erano venuti non troppo tempo prima,erano entrambi particolarmente infoiati.

Coi mie movimenti su e giù sentivo la verga di mio figlio dentro di me come fosse un pistone mentre sbuffando,mi stringeva dolorosamente i fianchi accompagnandomi nei miei movimenti.

Di fianco a me sentivo ansimare anche Fede mentre dalle labbra di sua madre sortivano sibilii simili a lamenti.

Io e Paola,con uno scambio di sguardi ci eravamo tacitamente accordate che avremmo cercato di far durare quella "sessione" anale il più a lungo possibile concedendo ai nostri stalloni dei momenti di tregua e così,quando li avevamo sentiti pericolosamente vicini al momento di non ritorno,ce li siamo sfilati e per riprendere fiato e forze, ci eravamo sedute sul tavolino ed avevamo bevuto qualcosa.

Alla ripresa,avevamo cambiato cavaliere e postura impalandoci e guardandoci negli occhi con desiderio lubrico.

In quella nuova postura,mi sentivo più piena col cazzo di Fede che era più spesso di quello di mio figlio ed il fatto che fosse più corto ed a stenti sfiorava la bocca del mio utero,mi permetteva di lasciarmi cadere senza controllo provando un piacere diverso (più da porca direi) di quello con mio figlio col quale dovevo dosare l'affondo per non lacerermi l'utero.

La ripresa della cavalcata era stata un crescendo di ansimi,ed altri rumori mentre l'ambiente si saturava del profumo di sesso,aromi dei clisteri e sudore.

Le mie cadute sul bacino di Fede erano caratterizzate dallo schiocco delle mie chiappe sulle sue gambe mentre dalla bocca di Paola,uscivano suoni misti di goduria e di dolore a causa degli urti della cappalla di mio figlio sul suo utero.

Il primo a venire era stato mio figlio che con un grugnito aveva infilzato Paola strappandole un sordo grido di dolore e subito dopo Fede,infilandomi le unghie sulla carne dei fianchi e mordendomi le labbra,mi aveva scaricato nelle visceri i suoi caldi fiotti di sborra.

Siamo rimasti così attaccati un bel po a limonare e scambiarci carezze prima che io e Paola accoppiate in un 69 sul tappeto,non ci gustassimo la cremina che colava dai nostri dilatati sfinteri anali.

Altra pausa,altri aperitivi e poi a tavola a mangiare le leccornie della cucina giapponese a base di Suchi ed altre specialità di pesce crudo.

Durante la cena Paola ci aveva spiegato quali erano i suoi progetti per il prosiegue della nottata ed eventualmente del giorno dopo.

-Ragazzi,chiarito il fatto che essendo Silvia già incinta e che non c'è l'esigenza di particolari precauzioni,possiamom cominciare ad immaginare anche giuochi nuovi.-

A quel punto l'aveva interrotta suo figlio:

-Silvia è gravida ok!

E tu mamma?-

-Non preoccuparti per me,adesso dobbiamo solo pensare a godere senza altre preoccupazioni.-

Gli aveva risposto lei aggiungendo poi:

-Avete visto tutti come ci siamo divertiti oggi.

Noi femmine"Le vostre madri" ci siamo concesse senza riserve ad entrambi avete anche visto però che io e Silvia abbiamo giocato anche tra noi lesbicando con grande godimento nostro e vostro che vi siete eccitati facendo i guardoni.

Dunque,dando per scontato che siamo due coppie libere da ottusi pregiudizi,siamo trasgressive ,incestuose ed anche saffiche,mi piacerebbe che anche voi superaste il tabù della sessualità gay tra maschi.

Immagino che entrambi non abbiate esperienze in questo senso e dunque,i vostri buchini siano ancora vergini e non adatti ad accoppiarvi tra voi.

Se anche voi siete d'accordo,avrei pensato che ci occuperemo noi,le vostre madri ad iniziarvi aprendovi con quei vibratori e questi strap-on iniziando dai più piccoli sino ad arrivare alle vostre misure.-

A quelle parole mio figlio era diventato tutto rosso in viso mentre Fede,si era stretto alla mamma e baciandola sulla bocca le aveva detto:

-Ok mamma,se ad incularci sarete voi,non ci sentiremo certo dei froci....in fondo non sarebbe che allargare i nostri giochi nevvero Matteo?-

-Allargheremo anche i vostri culi a dire il vero!-

Aveva aggiunto la mamma e strappandoci una risata aveva concluso rivolgendosi a mio figlio che aveva annuito.

In camera da letto tutto era già pronto.

Un grande telo bianco era steso a riparare il copriletto da macchie di olio o altri umori.

Sui comodini vi erano alcuni lubrificanti,guanti chirurgici e fazzoletti di carta e lavette di spugna.

Su un tavolino erano stati messi i cazzi finti di tutti i colori fogge e misure.

I ragazzi si erano inginocchiati in posizione fetale l'uno accanto all'altro sul letto con le natiche a filo del materasso rivolte verso di noi.

Io e Paola avevamo indossato delle cintura con applicati dei piccoli cazzi di lattice.

Io ero completamente digiuna di certe pratiche "attive" avendo sempre preso il cazzo di mio figlio e pochi altri nel culo oltre a quello di Fede quel giorno stesso e dunque mi muovevo imitando ciò che faceva Paola.

Per prima cosa avevamo indossato i guanti chirurgici e dopo spalmato un po di crema sulle dita,abbiamo lubrificato lo sfintere anale delle due vittime sacrificali ed abbiamo cominciato a massaggiarli per farli rilassare.

Paola era già riuscita ad infilare un dito nel culo del figlio senza che succedesse niente.

La mia prima entrata invece,aveva provocato un grido di mio figlio seguito da uno scatto che me l'aveva rispinto fuori.

-Sei troppo teso Matteo.

Ti devi rilassare e vedrai che sarà più facile di quanto pensi.

Quando senti la pressione del dito,spingi come se dovessi defecare e vedrai che ti scivolerò dentro senza che te ne accorgi.-

Aveva detto Paola a mio figlio prendendo il mio posto.

Miracolosamente dopo pochi secondi,Paola aveva antrambe la mani impegnate con le dita dentro il culo di mio figlio e del suo.

Dopo quella prima difficile prova,tutto era scorso senza altri problemi: Due dita...poi tre a stantuffare e roteare per facilitare la dilatazione di quei forellini vergini.

Quando abbiamo inserito i cazzi di gomma i due ragazzi li accoglievano come fossero provetti rottinculo e mentre noi donne li stantuffavamo sentivamo anche i loro gemiti di piacere ed il rinculo delle loro chiappe per ricevere meglio le nostre spinte.

Io godevo da morire mentre inculavo mio figlio tenendogli il cazzo con una mano esentendomi bagnare le dita con il liquido che fuorusciva dalla cappella.

In meno tempo del previsto eravamo riuscite ad aprirli con degli strap-on dalle misure simili ai loro cazzi.

Come dimenticare il momento in cui mio figlio in posizione supina e con le gambe che io e Paola tenevamo sollevate,era stato penetrato dal cazzo (quello vero) di Fede che aveva cominciato ad incularlo con un inarrestabile crescendo che l'aveva portato di li a poco a scaricargli nelle budella un mare di sperma.

Fede mentre pompava sbuffava e grugniva come una bestia mentre mio figlio travolto da nuove sensazioni di piacere si agitava e si contorceva a tal punto che io a Paola a stenti riuscivamo a trattenerlo evitando così che potesse cadere dal letto.

-Sarebbe bello ripulire il cazzo di Fede con la bocca e bere il suo seme direttamente dal buchino di Matteo ma non è opportuno in questo momento giacché il sapore del lubrificante è disgustoso.

Non mancherà comunque in seguito bagnandolo solo con la saliva come abbiamo fatto noi, gustere quel ben di Dio che sgorga direttamente dal centro del corpo dei nostri amati maschioni.

Giunto il suo turno,mio figlio era ingrifato come uno stallone ed infilzando Fede con la sua lunga spada da dietro,l'aveva montato come fosse la sua cagna sino a riempirlo coi suoi bollenti getti di sperma.

Segue





scritto il
2021-01-08
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