Io mia madre e mia sorella, quelle due gran troie
di
Adolfo
genere
orge
Salve sono un ragazzo di 18 anni, mi chiamo Enrico e vivo con mia madre Donatella e mia sorella Patrizia.
Mia madre è una bella quarantenne mora : alta 1.74 m e ben in carne ma non grassa (60 kg) e con due tette sode e prosperose (quarta misura), gambe lunghe ed un culo notevole.Anche mia sorella corrisponde alle caratteristica sopraindicate , salvo per l’età , ha 24 anni e per l’altezza , infatti è 2 cm più alta di mamma 1.76 cm.
Io invece sono un tappetto esile e magrolino1.60 cm x 55 kg e sono pure molto complessato dalle dimensioni ridicole del mio pisellino : non più di 6 centimetri, sono privo completamente di peli (ad esclusione dei capelli), infatti sia gambe che petto sono completamente privi di peli ed anche in faccia non vi è nessun segno di barba e come mia sorella e mia madre sono dotato proprio di un bel culo che suscita spesso i commenti dei miei compagni di classe, anche i lineamenti del viso sono molto femminili dove spiccano due labbra carnose, anche questa caratteristica sembra anch’essa mutuata da mia madre e mia sorella.
Tre giorni fa sono venuti a casa mia tre miei compagni di classe , Salvatore, Roberto e Maurizio.
Questi ragazzi sono ripetenti, infatti hanno più di venti anni e a differenza di me hanno un aspetto molto virile barbe folte, petti villosi ciò gli fa dimostrare qualche anno in più di quelli che hanno realtà.
Tornando ai fatti suonarono alla porta , in casa ero da solo ed indossando solo un paio di pantaloncini aderenti andai ad aprire la porta, ero solo in casa sia mia madre che mia sorella erano all’estero per lavoro :
- Buongiorno Enrichetta – dissero i ragazzi in tono canzonatorio
- Cosa volete ? – risposi io molto preoccupato
- Dai facci entrare che ti dobbiamo parlare –
Li feci entrare e poi accomodare nel soggiorno e mentre li precedevo iniziarono a fare commenti sul mio culetto :
- guardare ragazzi che belle chiappe che ha Enrichetta , non glieli dareste volentieri due colpi –disse Roberto
- anche più di due - risposero in coro gli altri due mentre con le mani mi allungavano qualche manata sulle chiappe
Si accomodarono sul divano e con quei sorrisi strafottenti stampati sul volto mi fissavano le gambe.
- Allora cosa dovete dirmi – dissi io
A questo punto Maurizio estrasse 6 fotografie che ritraevano mia madre mentre praticava un bocchino ad un uomo di colore e le sbatte sul tavolino dinnanzi al divano , poi anche Salvatore estrasse altre fotografie e queste ritraevano mia sorella mentre veniva inculata sempre dallo stesso negrone.E’ evidente che davanti a queste foto io rimasi completamente basito.
- Allora Enrichetta hai visto che razza di troie sono tua madre e tua sorella? –
- Adesso per cominciare inizi a farci divertire tu, poi quando quelle due troie torneranno ci sollazzeremo anche con loro –
- Ma sono fuori per lavoro e non torneranno che dopodomani – risposi io
- Bene vuol dire che ci divertiremo con te con tutta calma – risposero loro
Estrassero da una borsa delle calze nere con la riga un reggicalze e delle scarpe con un tacco di 13 cm ed un paio di mutandine microscopiche mi fecero prima spogliare e poi indossare i sopraindicati capi. Mi costrinsero a dipingermi con dello smalto rosso sia le unghie dei piedi che quelle delle mani, mi misi un rossetto di color rosso fuoco e mi truccai pure gli occhi.
Così agghindata mi guardai allo specchio sembravo veramente una femmina, unico neo la mancanza di tette.
Le scarpe n°37 mi calzavano perfettamente quindi così agghindato sculettai davanti ai ragazzi fino a quando mi richiamarono all’ordine e mi fecero inginocchiare ai loro piedi :
- bene troietta adesso tiraci fuori i cazzoni ed inizia a succhiarceli che per prima cosa ti facciamo conoscere il sapore della sborra poi in un secondo tempo ti spaccheremo il culo – dissero i tre maschioni
Così emozionatissimo ed eccitato al tempo stesso estrassi i tre stupendi cazzoni dai loro pantaloni ed iniziai a leccarli voracemente.
- brava troietta succhiaci il cazzo , leccali con cura , ingoiali che poi ti affoghiamo con la sborra –
Io mi sforzavo per ingoiarli quasi per intero, loro mi prendevano per le orecchie e mi ficcavano i loro cazzoni in gola , mi alternai tra un cazzo e l’altro per oltre mezz’ora , fino a che i tre maschioni conclusero in contemporanea , segandosi i loro nodosi bastoni fino a coprire di sborra la mia faccia.
- si troietta godo bevi la mia sborra-
- pigliati sta sborrata figlio di una gran puttana –
- sei meglio di quelle troie di tua madre e di tua sorella -
io ricevetti passivamente la sborra in faccia ed in bocca e poi con la lingua gli nettai i superbi cazzoni.
I tre maschioni dopo aver placato la loro libidine iniziarono a progettare qualche altro giochino per umiliarmi maggiormente.
Mi fecero dapprima raccogliere la sborra dalla mia faccia per poi farmela bere , poi mi fecero lavare e mi costrinsero a truccarmi nuovamente.
Quindi messomi a quattro zampe mi ficcarono un cetriolone nel culo e con questo ficcato nel culo mi fecero zampettare per casa.
Mentre procedevo a quattro zampe come una cagnetta i tre maschi si divertivano a darmi delle sonore pacche sul culo o in alternativa a colpirmi sempre le chiappe con delle cinghiate.
Continuarono a divertirsi in tal maniera fino a che non furono rinvigoriti , a questo punto mi fecero accomodare alla pecorina sul divano e mi ficcarono un cazzo in culo , i tre maschioni si alternavano nel mio buco del culo per non più di tre minuti a testa. In questa maniera la loro resistenza veniva moltiplicata a dismisura, infatti mi pistonarono l’ano per 2 ore intere e conclusero infine segandosi sulla mia faccia e coprendola nuovamente di sborra.
Quindi terminarono la visita sciacquandomi il viso con il loro piscio e andandosene dissero :
- questo è solo l’inizio cara Enrichetta, di a quelle grandissime troie di tua sorella e di tua madre che dopodomani torniamo a farvi visita e per l’occasione vi vogliamo trovare agghindate come si conviene a delle grandissime zoccole quali voi siete –
- ha capito puttanella ? –
- ho capito ragazzi - risposi io mentre mi menavo il pisellino .
Infatti, io non avevo ancora goduto ed ero a quel punto estremamente eccitato e solo davanti alle foto che ritraevano mia sorella e mia madre godetti nella mia mano.
Riamasi in casa indossando gli abiti femminili che i ragazzi mi avevano portato e attesi la telefonata di mia madre per aggiornarla dei nuovi accadimenti.
Alle nove in punto la mamma chiamò e io l’informai su quanto successo. A sentire queste notizie ,non si scompose minimamente anzi chiese informazioni sulle dimensioni dei cazzoni dei ragazzi e una volta saputolo (oltre 25 cm) commentò:
- vedrai “Enrichetta , ci divertiremo parecchio con i tuoi amici ed io e tua sorella ti insegneremo ad essere una brava troietta , proprio come noi – e poi aggiunse
- di hai tuoi amici che portino anche altri maschioni perché solo tre per delle puttane come noi non sono abbastanza –
Io rimasi letteralmente stupito dalla reazione di mia madre , infatti la credevo una fredda donna d’affari , invece come stavo e come avrei meglio scoperto più avanti era solo una grandissima troia.
Passai il resto della serata a masturbarmi pensando a quanto mi stava accadendo e a quello che sarebbe successo nei giorni successivi.
Il giorno dopo mia madre e mia sorella rientrarono, arrivarono a casa verso le 2 del pomeriggio.
Erano veramente splendide, fasciate nei in due aderenti miniabiti che le coprivano solo fino a metà coscia e le cui generose scollature mostravano nella loro bellezza le splendide tette.
Naturalmente sculettavano su dei vertiginosissimi tacchi (15 cm) fornendo uno spettacolo veramente stupendo.
Appena entrate in case mi salutarono calorosamente abbracciandomi e baciandomi sulle guance.
- Su Enrico mettiti gli abiti che ti hanno regalato i tuoi amici e facci vedere come diventi
Enrichetta – disse mia madre
- Si fratellino fammi vedere che femminuccia sei – aggiunse mia sorella
Così obbedendo a mia madre indossai le calze e scarpe e le mutandine che i tre maschioni mi avevano regalato, poi loro mi aiutarono con il trucco e mi raccolsero i capelli, che portavo lunghi, in uno chignon e mi invitarono a sculettare per casa.
- ma guarda che bella sorellina che ho – esclamò mia sorella ed aggiunse
- mi sa che è più troia di me –
- più troia di te è difficile , però la faremo diventare una brava troietta – intervenne la mamma
Iniziarono a toccarmi il culetto forzandomi l’ano con le dita , mi toccavano il pisellino
- guarda come ce l’ ha piccolo mamma –
- lo so è addirittura più piccolo di quello di vostro padre – e proseguì
- Patrizia vai a prendere un righello che glielo misuriamo –
Mia sorella ridendo andò a prendere un righello e quando torno mi misurò l’uccelletto che nel frattempo si era irrigidito tutto, ma nonostante l’erezione sempre un cazzettino rimase.
- sei centimetri , sei centimetri più che un cazzettino sembra un clitoride –
A questo punto mentre Patrizia mi menava l’uccelletto mia madre mi ficcò il dito medio nel culo
ed io non resistetti a questa doppia stimolazione e venni nelle mani di mia sorella tra le risate di scherno delle due troie.
- è proprio un bravo frocetto il nostro Enrichetto – disse mia sorella fissandomi negli occhi
- già i suoi amici con i loro cazzoni l’ hanno sverginato per bene – rispose la mamma
- allora ricchioncello li hai avvertiti che è meglio che domani portino qualche altro amico ? –
- si mamma , li ho avvertiti e loro mi hanno risposto che domani verranno loro tre più altri cinque loro amici – e aggiunsi
- hanno detto che il cazzo più piccolo è di 24 cm mentre il più grande è di 30 cm ed è riservato per il tuo buco del culo mamma, anzi mi hanno pregato di dirti, che non devi metterti nessun tipo di crema , perché il negrone con il cazzo da trenta centimetri ti vuole sfondare il culo a secco –
- alla mamma piacciono molto i cazzoni neri , soprattutto se belli grossi – intervenne mia sorella
- già ma mi sa che questo le farà fare proprio una bella indigestione – risposi io
La mamma invece a sentire queste notizie si era eccitata ulteriormente, infatti si era ficcata una mano in fica masturbandosi furiosamente.Mia sorella andò in camera e dopo poco istanti tornò con due cazzoni di plastica proprio di trenta centimetri, ne porse uno alla mamma e poi tutte e due all’unisono se li ficcarono in culo in un attimo.
- guarda frocetto come ci “spaventano” i cazzi di trenta centimetri – disse quella troia di mia sorella mentre lei e quell’atra troia di mia madre si stantuffavano i cazzoni in culo.
- Si figliolo domani i tuoi amici li spompiamo tutti , quando usciranno di qui non gli tirerà per almeno due giorni – disse mia madre
Quindi continuarono a ficcarsi i cazzoni nel culo per una decina di minuti fino ad arrivare insieme all’orgasmo.
Dopo aver goduto le due troie si ricomposero e tornarono ad essere quelle austere donne di sempre.
A me imposero di rimanere vestita da donna sopra i miei altissimi tacchi ,per farmi abituare dissero, mentre si rivolgevano a me al femminile, infatti anche per loro oramai ero diventata Enrichetta.
Si informarono sull’ora che sarebbero arrivati i ragazzi (le nove della mattina seguente), poi come se non fosse accaduto nulla passammo il resto della giornata come una normale famiglia composta da madre e due figlie, io ero definitivamente diventata Enrichetta.
La mattina seguente ci alzammo molto presto (verso le sette) e ci preparammo accuratamente per ricevere i maschioni.
Naturalmente la preparazione consisteva nel truccarci il viso , in quanto la vestizione era proprio minima: scarpe con tacchi vertiginosi (15 cm), calze nere con la riga e giarrettiere e gioielli vari , orecchini ,collane anelli , in modo da ostentare il nostro essere di TROIE BORGHESI.
Alle nove in punto arrivarono i tre maschioni con i loro amici .Questi erano 5 extracomunitari di colore.
Appena entrati mia madre e mia sorella gli sculettarono incontro e subito i maschioni ne approfittarono per palpeggiarle tutte:
- ma che belle vaccone, siete meglio che in fotografia – disse uno dei ragazzi mentre toccava il culo a mia madre.
- visto ragazzi vi avevo detto che vi portavo da tre belle troie e sono stato di parola – disse un altro dei ragazzi rivolgendosi agli extracomunitari
- belle fighe si, ma noi ne vedere solo 2 dove essere terza bella figa ? – rispose uno degli extracomunitari
- sta arrivando rispose mia madre – che mi chiamò
- Enrichetta vieni in soggiorno che ci sono dei bei ragazzi che ti vogliono vedere –
Io tutta timorosa (ormai sono una femmina) entrai camminando su i miei altissimi tacchi
- bella la troietta , ma non avere tette –
- anzi avere pure piccolo pisellino –
- non vi piace? Guardate che ha un culetto molto gustoso e fa dei bocchino da favola –
- provare per credere –
Così appena fatto il mio ingresso nel soggiorno anche io fui oggetto come quelle troie di mia sorella e mia madre di manate sul culo e palpate di ogni genere.
- che bel culetto che ha la signorina col cazzettino –
- su troietta fatti ammirare –
Seguendo queste scurrili esortazioni iniziammo tutte e tre a sculettare tra i maschioni che si dilettavano nel frattempo a darci delle sonore pacche sulle chiappe.
Dopo qualche minuto di questo andazzo gli uomini si spogliarono completamente, esibendo dei cazzoni, già in erezione, da paura : 24 cm il più piccolo e 30 cm il più grande.
Si sedettero sui divani e ci invitarono ad inginocchiarci ai loro piedi :
- care troiacce per cominciare ci sucate le minchie, la prima sborrata ve la facciamo bere e poi vi sfondiamo glia altri buchi –
Così come tre puttane ubbidienti ci inginocchiammo ai loro piedi ed abboccammo ai loro superbi cazzoni . Io avevo due cazzi da soddisfare , mia sorella e mia madre ne avevamo tre a testa .
Ci avventammo sui cazzi come delle troie assatanate : li leccavamo dalle palle alla cappella , per poi ficcarcelo in bocca fino a raggiungere con la cappella la gola.
Alternavamo dolci leccate a ingoi totali fino a che i maschioni smisero di subire passivamente i nostri assalti e bloccandoci le teste iniziarono a scoparci violentemente in gola.
Continuarono a fotterci in bocca per oltre mezzora alternandosi tra di loro fino a che uno dopo l’altro scaricarono le loro copiose sborrate nelle nostre laide bocche.
Dopo aver sborrato pretesero che gli pulissimo con la lingua i superbi cazzoni, cosa che noi facemmo come delle solerti servette.
- brave succhiacazzi adesso che ci siamo sfogati possiamo iniziare a divertirci con tutta calma – disse uno degli aguzzini
- per prima cosa ricomponetevi il viso, poi chinatevi in avanti sporgendo il culo in fuori , che ve lo scaldiamo per bene –
Noi come delle ubbidienti puttanelle eseguimmo diligentemente e ci ponemmo come ordinatoci.
Loro a questo punto iniziarono a colpirci le chiappe con dei frustini da cavallo, procurandoci delle fitte dolorose sui nostri fondoschiena.
- bene troione, beccatevi queste nerbate , stack stack stack stack …….. –
- piano ci fate male –
- zitte troie voi oggi dovete solo subire , alla prossima lamentela vi raddoppiamo la dose –
Ci colpirono con più di una ventina di fendenti a testa poi fatteci mettere a quattro zampe ci obbligarono sculettare per casa come delle cagne , mentre loro ci seguivano e per spronarci, ad aumentare la velocità, ci assestavano qualche altro colpo di frustino , sempre sulle chiappe, naturalmente fummo anche obbligate ad abbaiare.
- su cagnette fateci sentire come abbaiate -
e stack stack una nerbata sul culo per sottolineare l’ordine
- bau – bau – bau – rispondevamo noi
- visto che brave cagne , come abbaiano bene –
- adesso le abbiamo riscaldate abbastanza , tocca a te ABDUL –
- si ora mi debbo inculare quella troiona della madre –
- hai sentito troia, ora ABDUL ti sbatte in culo il suo cazzone da 30 cm -
Cosi il negrone superdotato si pose dietro la mamma , gli puntò il cazzo sul buco del culo e con un colpo secco introdusse tutta la sua nerchia nel buco del culo della mamma, che lancio un urlo lancinante appena il maschione gli spinse il membro nel culo.
- fai piano con quel cazzone – implorava la mamma
- zitta lurida troia bianca ora ABDUL ti sonda per bene il culo –
- si negraccio sfondami il culo , si sono la tua troia bianca , fammi male rompimi tutta –
Ora era chiaro che la mamma aveva smesso di soffrire e si stava godendo quell’inculata.
Il negro stantuffò la mamma in culo per quasi mezzora poi esplose in una copiosa sborrata che riempi di sperma il culo della troia.
Quello fu l’inizio dell’orgia infatti anche io e mia sorella fummo “sodomizzate” violentemente da 2 negroni di turno , tutti gli otto maschi si alternarono nei nostri buchi. Io venivo presa contemporaneamente in culo ed in bocca mentre mia sorella e mia madre subivano delle doppie penetrazioni(davanti e dietro).
Arrivammo all’orgasmo varie volte e soprattutto, li facemmo ancora godere almeno quattro volte a testa e nel giro di un paio d’ore gli otto maschioni erano belli spompati (il bocchini iniziale e le quattro sborrate successive) quindi pensarono di divertirsi in maniera differente.
- luride troie ci avete rotto il cazzo adesso vi facciamo un bel clisterone così vi puliamo dalla sborra che vi abbiamo iniettato nell’intestino – disse uno dei ragazzi
- si gli facciamo un bel clisterone di alcool puro così le disinfettiamo per bene – risposero gli altri in coro mentre sghignazzavano
- siete pazzi – disse mia madre preoccupata dalla piega che stavano prendendo le cose
- zitta troia cosa dobbiamo fare lo decidiamo noi , voi troione dovete solo obbedire – le risposero i ragazzi
Estrassero da dai borsoni l’armamentario per i clisteri ci infilarono le cannule nel culo e dopo aver riempito le bottiglie collegate alle cannule con due litri di alcool etilico, aprirono le valvolina facendo fluire nei nostri intestini il liquido sopramenzionato.
Naturalmente per evitare che in qualche modo sfuggissimo al supplizio venimmo immobilizzate.
Il liquido quindi inizio a penetrare nei nostri culi e nel giro di pochi secondi iniziammo a sentire un forte bruciore.
Mia madre inizio a scongiurare i ragazzi di mettere fine a quel supplizio :
- basta vi prego brucia troppo , finitela con questa tortura fateci quello che volete ma non questo , vi scongiuro –
- zitta troia quello che vi faremo lo decidiamo noi , vedi di risparmiare il fiato perché non la smetteremo fino a che non vi avremo riempito il culo con due litri di alcool , quindi stai muta e rassegnata che tanto ad avere il fuoco al culo dovresti essere abituata grandissima vacca che non sei altro –
Come promessoci ci iniettarono nell’intestino di litri di alcool puro , terminata l’introduzione del liquido sfilarono le cannule e ci chiusero i buchi del culo con dei tappi di sughero.
A questo punto ci fecero alzare e ci invitarono a camminare con l’infuocato liquido nell’intestino , per spronarci maggiormente ci colpivano le chiappe con i frustini da cavallo in modo da ingigantire il nostro supplizio.
- su luride troie sculettate , fateci vedere come muovete quelle chiappe –
- guarda che scrofe sembrano incinte –
Ci fecero sculettare per casa per più di un ora , le sofferenze erano arrivate ad un livello indicibile , ma purtroppo , non erano ancora finite.Infatti ci rifecero mettere nuovamente a quattro zampe e toltoci i tappi ci infilarono nuovamente le cannule in culo e aprirono nuovamente le valvoline.
Questa volta ci fecero fluire nell’intestino dell’acqua fresca, ciò da una parte leniva il bruciore dall’altra aumentava il senso di riempimento, che ci dava l’impressione di esplodere da un momento all’altro.Infatti avevamo un totale di quattro litri di liquidi all’interno dell’intestino , due di alcool e due di acqua.
Ci chiusero nuovamente i buchi del culo con i tappi e ci invitarono nuovamente a sculettare per casa , sempre spronandoci a suon di nerbate sulle chiappe.
Stavolta la deambulazione era ancora più complicata della volta precedente, le pance era molto più accentuate lo stimolo di evacuare , frustrato dal tappo nel culo, era sempre più incessante.
Infine tra insulti e risate i nostri aguzzini ci fecero uscire di casa , nel giardino della nostra villetta, e solo li ci permisero di toglierci i tappi dal culo e di liberarci l’intestino davanti a loro , sempre tra le loro risate ed i loro insulti.
A quel punto ci vennero intorno e dopo averci invitato ad aprire le bocche hanno iniziato a riempircele con il loro piscio, poi come se niente fosse,dopo aver riposto i loro uccelli nei pantaloni se ne sono andati salutandoci.
- ciao troie arrivederci alla prossima –
lasciandoci li sull’erba nude ed insozzate dalle loro pisciate.
Rientrate in casa mamma e Patrizia erano molto eccitate infatti andarono a prendere alcuni dei loro cazzoni di plastica e iniziarono ad infilarseli in tutti i loro buchi , invitando me a fare altrettanto mentre mi menavo il pisellino, così godemmo per l’ennesima volta in quella giornata .
Dopo ci ricomponemmo e parlammo di quanto ci era successo , loro mi spiegarono che in realtà facevano le troie , si esibivano in spettacoli pornografici in locali molto particolari ed anche facevano film pornografici di ogni genere , Lesbo, gang- bang, pissing ed anche con animali. Poi aggiunsero che ero molto carina e con una appropriata cura ormonale per farmi crescere il seno mi sarei potuta aggiungere a loro per formare proprio un gran bel trio di troie.
Ecco come io grazie a mia mamma e mia sorella sono diventato/a una grandissima puttana.
Mia madre è una bella quarantenne mora : alta 1.74 m e ben in carne ma non grassa (60 kg) e con due tette sode e prosperose (quarta misura), gambe lunghe ed un culo notevole.Anche mia sorella corrisponde alle caratteristica sopraindicate , salvo per l’età , ha 24 anni e per l’altezza , infatti è 2 cm più alta di mamma 1.76 cm.
Io invece sono un tappetto esile e magrolino1.60 cm x 55 kg e sono pure molto complessato dalle dimensioni ridicole del mio pisellino : non più di 6 centimetri, sono privo completamente di peli (ad esclusione dei capelli), infatti sia gambe che petto sono completamente privi di peli ed anche in faccia non vi è nessun segno di barba e come mia sorella e mia madre sono dotato proprio di un bel culo che suscita spesso i commenti dei miei compagni di classe, anche i lineamenti del viso sono molto femminili dove spiccano due labbra carnose, anche questa caratteristica sembra anch’essa mutuata da mia madre e mia sorella.
Tre giorni fa sono venuti a casa mia tre miei compagni di classe , Salvatore, Roberto e Maurizio.
Questi ragazzi sono ripetenti, infatti hanno più di venti anni e a differenza di me hanno un aspetto molto virile barbe folte, petti villosi ciò gli fa dimostrare qualche anno in più di quelli che hanno realtà.
Tornando ai fatti suonarono alla porta , in casa ero da solo ed indossando solo un paio di pantaloncini aderenti andai ad aprire la porta, ero solo in casa sia mia madre che mia sorella erano all’estero per lavoro :
- Buongiorno Enrichetta – dissero i ragazzi in tono canzonatorio
- Cosa volete ? – risposi io molto preoccupato
- Dai facci entrare che ti dobbiamo parlare –
Li feci entrare e poi accomodare nel soggiorno e mentre li precedevo iniziarono a fare commenti sul mio culetto :
- guardare ragazzi che belle chiappe che ha Enrichetta , non glieli dareste volentieri due colpi –disse Roberto
- anche più di due - risposero in coro gli altri due mentre con le mani mi allungavano qualche manata sulle chiappe
Si accomodarono sul divano e con quei sorrisi strafottenti stampati sul volto mi fissavano le gambe.
- Allora cosa dovete dirmi – dissi io
A questo punto Maurizio estrasse 6 fotografie che ritraevano mia madre mentre praticava un bocchino ad un uomo di colore e le sbatte sul tavolino dinnanzi al divano , poi anche Salvatore estrasse altre fotografie e queste ritraevano mia sorella mentre veniva inculata sempre dallo stesso negrone.E’ evidente che davanti a queste foto io rimasi completamente basito.
- Allora Enrichetta hai visto che razza di troie sono tua madre e tua sorella? –
- Adesso per cominciare inizi a farci divertire tu, poi quando quelle due troie torneranno ci sollazzeremo anche con loro –
- Ma sono fuori per lavoro e non torneranno che dopodomani – risposi io
- Bene vuol dire che ci divertiremo con te con tutta calma – risposero loro
Estrassero da una borsa delle calze nere con la riga un reggicalze e delle scarpe con un tacco di 13 cm ed un paio di mutandine microscopiche mi fecero prima spogliare e poi indossare i sopraindicati capi. Mi costrinsero a dipingermi con dello smalto rosso sia le unghie dei piedi che quelle delle mani, mi misi un rossetto di color rosso fuoco e mi truccai pure gli occhi.
Così agghindata mi guardai allo specchio sembravo veramente una femmina, unico neo la mancanza di tette.
Le scarpe n°37 mi calzavano perfettamente quindi così agghindato sculettai davanti ai ragazzi fino a quando mi richiamarono all’ordine e mi fecero inginocchiare ai loro piedi :
- bene troietta adesso tiraci fuori i cazzoni ed inizia a succhiarceli che per prima cosa ti facciamo conoscere il sapore della sborra poi in un secondo tempo ti spaccheremo il culo – dissero i tre maschioni
Così emozionatissimo ed eccitato al tempo stesso estrassi i tre stupendi cazzoni dai loro pantaloni ed iniziai a leccarli voracemente.
- brava troietta succhiaci il cazzo , leccali con cura , ingoiali che poi ti affoghiamo con la sborra –
Io mi sforzavo per ingoiarli quasi per intero, loro mi prendevano per le orecchie e mi ficcavano i loro cazzoni in gola , mi alternai tra un cazzo e l’altro per oltre mezz’ora , fino a che i tre maschioni conclusero in contemporanea , segandosi i loro nodosi bastoni fino a coprire di sborra la mia faccia.
- si troietta godo bevi la mia sborra-
- pigliati sta sborrata figlio di una gran puttana –
- sei meglio di quelle troie di tua madre e di tua sorella -
io ricevetti passivamente la sborra in faccia ed in bocca e poi con la lingua gli nettai i superbi cazzoni.
I tre maschioni dopo aver placato la loro libidine iniziarono a progettare qualche altro giochino per umiliarmi maggiormente.
Mi fecero dapprima raccogliere la sborra dalla mia faccia per poi farmela bere , poi mi fecero lavare e mi costrinsero a truccarmi nuovamente.
Quindi messomi a quattro zampe mi ficcarono un cetriolone nel culo e con questo ficcato nel culo mi fecero zampettare per casa.
Mentre procedevo a quattro zampe come una cagnetta i tre maschi si divertivano a darmi delle sonore pacche sul culo o in alternativa a colpirmi sempre le chiappe con delle cinghiate.
Continuarono a divertirsi in tal maniera fino a che non furono rinvigoriti , a questo punto mi fecero accomodare alla pecorina sul divano e mi ficcarono un cazzo in culo , i tre maschioni si alternavano nel mio buco del culo per non più di tre minuti a testa. In questa maniera la loro resistenza veniva moltiplicata a dismisura, infatti mi pistonarono l’ano per 2 ore intere e conclusero infine segandosi sulla mia faccia e coprendola nuovamente di sborra.
Quindi terminarono la visita sciacquandomi il viso con il loro piscio e andandosene dissero :
- questo è solo l’inizio cara Enrichetta, di a quelle grandissime troie di tua sorella e di tua madre che dopodomani torniamo a farvi visita e per l’occasione vi vogliamo trovare agghindate come si conviene a delle grandissime zoccole quali voi siete –
- ha capito puttanella ? –
- ho capito ragazzi - risposi io mentre mi menavo il pisellino .
Infatti, io non avevo ancora goduto ed ero a quel punto estremamente eccitato e solo davanti alle foto che ritraevano mia sorella e mia madre godetti nella mia mano.
Riamasi in casa indossando gli abiti femminili che i ragazzi mi avevano portato e attesi la telefonata di mia madre per aggiornarla dei nuovi accadimenti.
Alle nove in punto la mamma chiamò e io l’informai su quanto successo. A sentire queste notizie ,non si scompose minimamente anzi chiese informazioni sulle dimensioni dei cazzoni dei ragazzi e una volta saputolo (oltre 25 cm) commentò:
- vedrai “Enrichetta , ci divertiremo parecchio con i tuoi amici ed io e tua sorella ti insegneremo ad essere una brava troietta , proprio come noi – e poi aggiunse
- di hai tuoi amici che portino anche altri maschioni perché solo tre per delle puttane come noi non sono abbastanza –
Io rimasi letteralmente stupito dalla reazione di mia madre , infatti la credevo una fredda donna d’affari , invece come stavo e come avrei meglio scoperto più avanti era solo una grandissima troia.
Passai il resto della serata a masturbarmi pensando a quanto mi stava accadendo e a quello che sarebbe successo nei giorni successivi.
Il giorno dopo mia madre e mia sorella rientrarono, arrivarono a casa verso le 2 del pomeriggio.
Erano veramente splendide, fasciate nei in due aderenti miniabiti che le coprivano solo fino a metà coscia e le cui generose scollature mostravano nella loro bellezza le splendide tette.
Naturalmente sculettavano su dei vertiginosissimi tacchi (15 cm) fornendo uno spettacolo veramente stupendo.
Appena entrate in case mi salutarono calorosamente abbracciandomi e baciandomi sulle guance.
- Su Enrico mettiti gli abiti che ti hanno regalato i tuoi amici e facci vedere come diventi
Enrichetta – disse mia madre
- Si fratellino fammi vedere che femminuccia sei – aggiunse mia sorella
Così obbedendo a mia madre indossai le calze e scarpe e le mutandine che i tre maschioni mi avevano regalato, poi loro mi aiutarono con il trucco e mi raccolsero i capelli, che portavo lunghi, in uno chignon e mi invitarono a sculettare per casa.
- ma guarda che bella sorellina che ho – esclamò mia sorella ed aggiunse
- mi sa che è più troia di me –
- più troia di te è difficile , però la faremo diventare una brava troietta – intervenne la mamma
Iniziarono a toccarmi il culetto forzandomi l’ano con le dita , mi toccavano il pisellino
- guarda come ce l’ ha piccolo mamma –
- lo so è addirittura più piccolo di quello di vostro padre – e proseguì
- Patrizia vai a prendere un righello che glielo misuriamo –
Mia sorella ridendo andò a prendere un righello e quando torno mi misurò l’uccelletto che nel frattempo si era irrigidito tutto, ma nonostante l’erezione sempre un cazzettino rimase.
- sei centimetri , sei centimetri più che un cazzettino sembra un clitoride –
A questo punto mentre Patrizia mi menava l’uccelletto mia madre mi ficcò il dito medio nel culo
ed io non resistetti a questa doppia stimolazione e venni nelle mani di mia sorella tra le risate di scherno delle due troie.
- è proprio un bravo frocetto il nostro Enrichetto – disse mia sorella fissandomi negli occhi
- già i suoi amici con i loro cazzoni l’ hanno sverginato per bene – rispose la mamma
- allora ricchioncello li hai avvertiti che è meglio che domani portino qualche altro amico ? –
- si mamma , li ho avvertiti e loro mi hanno risposto che domani verranno loro tre più altri cinque loro amici – e aggiunsi
- hanno detto che il cazzo più piccolo è di 24 cm mentre il più grande è di 30 cm ed è riservato per il tuo buco del culo mamma, anzi mi hanno pregato di dirti, che non devi metterti nessun tipo di crema , perché il negrone con il cazzo da trenta centimetri ti vuole sfondare il culo a secco –
- alla mamma piacciono molto i cazzoni neri , soprattutto se belli grossi – intervenne mia sorella
- già ma mi sa che questo le farà fare proprio una bella indigestione – risposi io
La mamma invece a sentire queste notizie si era eccitata ulteriormente, infatti si era ficcata una mano in fica masturbandosi furiosamente.Mia sorella andò in camera e dopo poco istanti tornò con due cazzoni di plastica proprio di trenta centimetri, ne porse uno alla mamma e poi tutte e due all’unisono se li ficcarono in culo in un attimo.
- guarda frocetto come ci “spaventano” i cazzi di trenta centimetri – disse quella troia di mia sorella mentre lei e quell’atra troia di mia madre si stantuffavano i cazzoni in culo.
- Si figliolo domani i tuoi amici li spompiamo tutti , quando usciranno di qui non gli tirerà per almeno due giorni – disse mia madre
Quindi continuarono a ficcarsi i cazzoni nel culo per una decina di minuti fino ad arrivare insieme all’orgasmo.
Dopo aver goduto le due troie si ricomposero e tornarono ad essere quelle austere donne di sempre.
A me imposero di rimanere vestita da donna sopra i miei altissimi tacchi ,per farmi abituare dissero, mentre si rivolgevano a me al femminile, infatti anche per loro oramai ero diventata Enrichetta.
Si informarono sull’ora che sarebbero arrivati i ragazzi (le nove della mattina seguente), poi come se non fosse accaduto nulla passammo il resto della giornata come una normale famiglia composta da madre e due figlie, io ero definitivamente diventata Enrichetta.
La mattina seguente ci alzammo molto presto (verso le sette) e ci preparammo accuratamente per ricevere i maschioni.
Naturalmente la preparazione consisteva nel truccarci il viso , in quanto la vestizione era proprio minima: scarpe con tacchi vertiginosi (15 cm), calze nere con la riga e giarrettiere e gioielli vari , orecchini ,collane anelli , in modo da ostentare il nostro essere di TROIE BORGHESI.
Alle nove in punto arrivarono i tre maschioni con i loro amici .Questi erano 5 extracomunitari di colore.
Appena entrati mia madre e mia sorella gli sculettarono incontro e subito i maschioni ne approfittarono per palpeggiarle tutte:
- ma che belle vaccone, siete meglio che in fotografia – disse uno dei ragazzi mentre toccava il culo a mia madre.
- visto ragazzi vi avevo detto che vi portavo da tre belle troie e sono stato di parola – disse un altro dei ragazzi rivolgendosi agli extracomunitari
- belle fighe si, ma noi ne vedere solo 2 dove essere terza bella figa ? – rispose uno degli extracomunitari
- sta arrivando rispose mia madre – che mi chiamò
- Enrichetta vieni in soggiorno che ci sono dei bei ragazzi che ti vogliono vedere –
Io tutta timorosa (ormai sono una femmina) entrai camminando su i miei altissimi tacchi
- bella la troietta , ma non avere tette –
- anzi avere pure piccolo pisellino –
- non vi piace? Guardate che ha un culetto molto gustoso e fa dei bocchino da favola –
- provare per credere –
Così appena fatto il mio ingresso nel soggiorno anche io fui oggetto come quelle troie di mia sorella e mia madre di manate sul culo e palpate di ogni genere.
- che bel culetto che ha la signorina col cazzettino –
- su troietta fatti ammirare –
Seguendo queste scurrili esortazioni iniziammo tutte e tre a sculettare tra i maschioni che si dilettavano nel frattempo a darci delle sonore pacche sulle chiappe.
Dopo qualche minuto di questo andazzo gli uomini si spogliarono completamente, esibendo dei cazzoni, già in erezione, da paura : 24 cm il più piccolo e 30 cm il più grande.
Si sedettero sui divani e ci invitarono ad inginocchiarci ai loro piedi :
- care troiacce per cominciare ci sucate le minchie, la prima sborrata ve la facciamo bere e poi vi sfondiamo glia altri buchi –
Così come tre puttane ubbidienti ci inginocchiammo ai loro piedi ed abboccammo ai loro superbi cazzoni . Io avevo due cazzi da soddisfare , mia sorella e mia madre ne avevamo tre a testa .
Ci avventammo sui cazzi come delle troie assatanate : li leccavamo dalle palle alla cappella , per poi ficcarcelo in bocca fino a raggiungere con la cappella la gola.
Alternavamo dolci leccate a ingoi totali fino a che i maschioni smisero di subire passivamente i nostri assalti e bloccandoci le teste iniziarono a scoparci violentemente in gola.
Continuarono a fotterci in bocca per oltre mezzora alternandosi tra di loro fino a che uno dopo l’altro scaricarono le loro copiose sborrate nelle nostre laide bocche.
Dopo aver sborrato pretesero che gli pulissimo con la lingua i superbi cazzoni, cosa che noi facemmo come delle solerti servette.
- brave succhiacazzi adesso che ci siamo sfogati possiamo iniziare a divertirci con tutta calma – disse uno degli aguzzini
- per prima cosa ricomponetevi il viso, poi chinatevi in avanti sporgendo il culo in fuori , che ve lo scaldiamo per bene –
Noi come delle ubbidienti puttanelle eseguimmo diligentemente e ci ponemmo come ordinatoci.
Loro a questo punto iniziarono a colpirci le chiappe con dei frustini da cavallo, procurandoci delle fitte dolorose sui nostri fondoschiena.
- bene troione, beccatevi queste nerbate , stack stack stack stack …….. –
- piano ci fate male –
- zitte troie voi oggi dovete solo subire , alla prossima lamentela vi raddoppiamo la dose –
Ci colpirono con più di una ventina di fendenti a testa poi fatteci mettere a quattro zampe ci obbligarono sculettare per casa come delle cagne , mentre loro ci seguivano e per spronarci, ad aumentare la velocità, ci assestavano qualche altro colpo di frustino , sempre sulle chiappe, naturalmente fummo anche obbligate ad abbaiare.
- su cagnette fateci sentire come abbaiate -
e stack stack una nerbata sul culo per sottolineare l’ordine
- bau – bau – bau – rispondevamo noi
- visto che brave cagne , come abbaiano bene –
- adesso le abbiamo riscaldate abbastanza , tocca a te ABDUL –
- si ora mi debbo inculare quella troiona della madre –
- hai sentito troia, ora ABDUL ti sbatte in culo il suo cazzone da 30 cm -
Cosi il negrone superdotato si pose dietro la mamma , gli puntò il cazzo sul buco del culo e con un colpo secco introdusse tutta la sua nerchia nel buco del culo della mamma, che lancio un urlo lancinante appena il maschione gli spinse il membro nel culo.
- fai piano con quel cazzone – implorava la mamma
- zitta lurida troia bianca ora ABDUL ti sonda per bene il culo –
- si negraccio sfondami il culo , si sono la tua troia bianca , fammi male rompimi tutta –
Ora era chiaro che la mamma aveva smesso di soffrire e si stava godendo quell’inculata.
Il negro stantuffò la mamma in culo per quasi mezzora poi esplose in una copiosa sborrata che riempi di sperma il culo della troia.
Quello fu l’inizio dell’orgia infatti anche io e mia sorella fummo “sodomizzate” violentemente da 2 negroni di turno , tutti gli otto maschi si alternarono nei nostri buchi. Io venivo presa contemporaneamente in culo ed in bocca mentre mia sorella e mia madre subivano delle doppie penetrazioni(davanti e dietro).
Arrivammo all’orgasmo varie volte e soprattutto, li facemmo ancora godere almeno quattro volte a testa e nel giro di un paio d’ore gli otto maschioni erano belli spompati (il bocchini iniziale e le quattro sborrate successive) quindi pensarono di divertirsi in maniera differente.
- luride troie ci avete rotto il cazzo adesso vi facciamo un bel clisterone così vi puliamo dalla sborra che vi abbiamo iniettato nell’intestino – disse uno dei ragazzi
- si gli facciamo un bel clisterone di alcool puro così le disinfettiamo per bene – risposero gli altri in coro mentre sghignazzavano
- siete pazzi – disse mia madre preoccupata dalla piega che stavano prendendo le cose
- zitta troia cosa dobbiamo fare lo decidiamo noi , voi troione dovete solo obbedire – le risposero i ragazzi
Estrassero da dai borsoni l’armamentario per i clisteri ci infilarono le cannule nel culo e dopo aver riempito le bottiglie collegate alle cannule con due litri di alcool etilico, aprirono le valvolina facendo fluire nei nostri intestini il liquido sopramenzionato.
Naturalmente per evitare che in qualche modo sfuggissimo al supplizio venimmo immobilizzate.
Il liquido quindi inizio a penetrare nei nostri culi e nel giro di pochi secondi iniziammo a sentire un forte bruciore.
Mia madre inizio a scongiurare i ragazzi di mettere fine a quel supplizio :
- basta vi prego brucia troppo , finitela con questa tortura fateci quello che volete ma non questo , vi scongiuro –
- zitta troia quello che vi faremo lo decidiamo noi , vedi di risparmiare il fiato perché non la smetteremo fino a che non vi avremo riempito il culo con due litri di alcool , quindi stai muta e rassegnata che tanto ad avere il fuoco al culo dovresti essere abituata grandissima vacca che non sei altro –
Come promessoci ci iniettarono nell’intestino di litri di alcool puro , terminata l’introduzione del liquido sfilarono le cannule e ci chiusero i buchi del culo con dei tappi di sughero.
A questo punto ci fecero alzare e ci invitarono a camminare con l’infuocato liquido nell’intestino , per spronarci maggiormente ci colpivano le chiappe con i frustini da cavallo in modo da ingigantire il nostro supplizio.
- su luride troie sculettate , fateci vedere come muovete quelle chiappe –
- guarda che scrofe sembrano incinte –
Ci fecero sculettare per casa per più di un ora , le sofferenze erano arrivate ad un livello indicibile , ma purtroppo , non erano ancora finite.Infatti ci rifecero mettere nuovamente a quattro zampe e toltoci i tappi ci infilarono nuovamente le cannule in culo e aprirono nuovamente le valvoline.
Questa volta ci fecero fluire nell’intestino dell’acqua fresca, ciò da una parte leniva il bruciore dall’altra aumentava il senso di riempimento, che ci dava l’impressione di esplodere da un momento all’altro.Infatti avevamo un totale di quattro litri di liquidi all’interno dell’intestino , due di alcool e due di acqua.
Ci chiusero nuovamente i buchi del culo con i tappi e ci invitarono nuovamente a sculettare per casa , sempre spronandoci a suon di nerbate sulle chiappe.
Stavolta la deambulazione era ancora più complicata della volta precedente, le pance era molto più accentuate lo stimolo di evacuare , frustrato dal tappo nel culo, era sempre più incessante.
Infine tra insulti e risate i nostri aguzzini ci fecero uscire di casa , nel giardino della nostra villetta, e solo li ci permisero di toglierci i tappi dal culo e di liberarci l’intestino davanti a loro , sempre tra le loro risate ed i loro insulti.
A quel punto ci vennero intorno e dopo averci invitato ad aprire le bocche hanno iniziato a riempircele con il loro piscio, poi come se niente fosse,dopo aver riposto i loro uccelli nei pantaloni se ne sono andati salutandoci.
- ciao troie arrivederci alla prossima –
lasciandoci li sull’erba nude ed insozzate dalle loro pisciate.
Rientrate in casa mamma e Patrizia erano molto eccitate infatti andarono a prendere alcuni dei loro cazzoni di plastica e iniziarono ad infilarseli in tutti i loro buchi , invitando me a fare altrettanto mentre mi menavo il pisellino, così godemmo per l’ennesima volta in quella giornata .
Dopo ci ricomponemmo e parlammo di quanto ci era successo , loro mi spiegarono che in realtà facevano le troie , si esibivano in spettacoli pornografici in locali molto particolari ed anche facevano film pornografici di ogni genere , Lesbo, gang- bang, pissing ed anche con animali. Poi aggiunsero che ero molto carina e con una appropriata cura ormonale per farmi crescere il seno mi sarei potuta aggiungere a loro per formare proprio un gran bel trio di troie.
Ecco come io grazie a mia mamma e mia sorella sono diventato/a una grandissima puttana.
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