Umiliato da una stronzetta viziata
di
Huber
genere
orge
Una storia vera capitata. Era bionda e bella, ma aveva un carattere insopportabile, viziata ed egoista, finalmente ci eravamo lasciati, ma una domenica sera d'estate capita nella birreria dove andavo, viene al mio tavolo, dice che è venuta con due amiche ma loro avevano proseguito per la discoteca e lei invece ha preferito fermarsi lì, io stavo parlando di musica con due ragazzi , Claudio e Sergio, che conoscevo da poco, erano due ventenni con una decina d'anni in meno di me e lei, facevano entrambi i meccanici nella stessa officina. Lei si siede con noi, di fronte a me accanto a Claudio, che guarda caso è il più alto e bello del gruppo, continuiamo a bere e lei comincia subito a scherzare con Claudio, finisce che lei versa la bottiglia di birra sul petto a lui tra la camicia sbottonata, lui ridendo le tira lo scollo della t-shirt di lei e versa al sua birra dentro, ridiamo tutti. Poco dopo lei si alza e ci dice che va in bagno ad asciugarsi e a fare la pipì. Poi quando torna chiede di accompagnarla a casa, abita a 40 km da lì, io sono senza macchina, di noi tre l'unico che ha la macchina è proprio Claudio, si offre di accompagnarla ma lei chiede che andiamo anche io e Sergio. Claudio si mette alla guida e lei a fianco, io e Sergio ci sediamo dietro, ci avviamo e per strada e continua a fare la stupida con lui, trova dei cioccolatini al caffè nel portaoggetti, ne apre uno e glielo versa sul petto, lui si lamenta, allora lei inizia a leccarglielo via, poi scende, e davanti a tutti gli tira fuori il cazzo e inizia a succhiarglielo. Claudio si ferma in un piazzale fuori mano dietro a degli alberi. Lei scende, scendiamo tutti, Claudio e Sergio sono in un batter d'occhio nudi, hanno due fisici perfetti da palestra e lavoro manuale, e come non bastasse hanno entrambi due cazzi più lunghi del mio, io mi sento imbarazzato col mio fisico da impiegato e un po' di pancia, rimango vestito, anche lei è ancora vestita, si allontana da loro e viene da me, mi dice "Ti amo" e mi bacia con la lingua in bocca, ci spogliamo a vicenda ma quando arrivo a toglierle gli slip lei mi ferma la mano, mi si avvicina a un orecchio con la bocca e mi sussurra supplicante : "Sono sporca, prima ho fatto la pipì, per favore, se ti va, puliscimi." Senza pensarci istintivamente mi inginocchio, lei abbassa e toglie gli slip e inizio a leccargliela con le mani appoggiate ai fianchi, sa proprio da piscio e birra, ma continuo. Nel frattempo vedo i miei amici nudi uno per lato con lei in mezzo che mena un cazzo per mano, io inginocchiato continuo a leccarla tenendola vicina con le mani sulle sue chiappe. Dopo qualche minuto così mi appoggia una mano in testa e si siede a terra con le gambe aperte, mi spinge con la faccia sulla figa. "Sei bravo a leccare, continua, mi fai impazzire, ti amo" e mentre sono chinato con la bocca sulla sua figa si mette da seduta a succhiare i cazzi di loro rimasti in piedi, che si piegano con le gambe per infilarglielo in bocca, se li alterna in bocca, sento che si bagna, le piace le situazione. Io continuo a leccare, finché sento gocce si sperma caldo sul dorso, vengono entrambi gocciolandomi addosso, sento lo sperma che mi cola lungo la schiena e mi dà un senso di umiliazione e fastidio. Mi stacco da leccargliela, subito lei si mette in ginocchio e glieli pulisce dallo sperma con la bocca, poi si solleva, chiede a Claudio di tirare fuori i profilattici e una volta infilati a tutti e tre aiutati da lei, Sergio si siede, lei si siede sopra infilandoselo nel culo, e Claudio la prende da davanti, io col profilattico infilato rimango a guardare, lei mi mette il piede destro davanti alla bocca, inizio a leccarlo, è sudato e sporco ma sento che dice un "Sì" contenta e continuo, intanto loro se le scopano alla grande davanti e dietro, e io devo leccarle anche l'altro piede che mi appoggia in faccia, spostandosi da come era messa. Quando loro due finalmente finiscono e si tolgono mi alzo per penetrarla, ma vedo che inizia a raccogliere i suoi vestiti, "Mi dispiace è tardi, domani devo andare al lavoro" mi dice. Si rivestono tutti, mi rivesto malvolentieri anch'io triste e arrabbiato, mi sento usato. Claudio la accompagna a casa, io deluso seduto dietro, quando scende bacia solo me dicendomi "Ti amo!" Non l'ho più vista per alcuni mesi, e Sergio e Claudio ho notato da quella sera che mi trattavano con una certa superiorità. Poi quando l'ho rivista anche lei mi trattava con freddezza e vedevo che le sue amiche mi guardavano con dei sorrisini e con aria diversa, la stronza aveva raccontato tutto. Ero caduto come un fesso nella sua trappola, fatto cornuto e umiliato.
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