Nel parcheggio dell'autogrill
di
Marco Limoni
genere
tradimenti
Autostrada A4, stai viaggiando su una Mercedes SLK, argento.
L'auto è del tuo compagno. Avete trascorso una piacevole giornata di sesso a Venezia. E' ora di rientrare. La Mercedes ha superato Brescia, direzione Bergamo. D'un tratto senti azionare la freccia, il veicolo rallenta... "Tutto ok?" domandi. Lui ti sorride, ti prende la mano "Certo. Solo un pò di stanchezza. Mi fermo un'oretta a riposare". L'auto si ferma all'autogrill. Tu non hai sonno. Il sedile del tuo amante scende. "Perchè non ti riposi anche tu?" "No grazie, magari vado a prendere qualcosa da bere".
E' ormai notte. L'aria è frizzante. La temperatura estiva rinfrescata da qualche temporale in zona. Una leggera brezza s'insinua tra le gambe, sotto la minigonna bianca, accarezza dolcemente le tue natiche e risveglia ti tuoi sensi.
Sicura attraversi il parcheggio, mentre i fari di un'auto illuminano le tue gambe, i tuoi glutei, il tuo ancheggiare provocante... poi svoltano e si spengono, mentre la vettura si ferma a pochi parcheggi dalla Mercedes.
Riprendi il tuo cammino, entri nell'autogrill e sali le scale. Senti la porta aprirsi nuovamente alle tue spalle. Forse l'autista dell'auto che si è appena fermata. Poco t'importa... continui a salire. Ti fermi al banco del bar. Ordini qualcosa di forte. "Un whisky". "Spiacente signora, non possiamo servire superalcolici in autogrill..."
Interrompi la risposta del cameriere con cordialità e decisione "Tranquillo! Non guido io". Nessuna replica ulteriore, solo un sorriso e il bicchiere viene servito di fronte a te.
Mi accosto al bancone. Mi guardi e il tuo sguardo mi valuta: circa 1,75 di altezza, carnagione chiara, occhi chiari, fisico 'quasi asciutto', capelli corti, brizzolati! Tutto sommato mi giudichi un bell'uomo. Non curante Scambia due parole di convenevoli con il barista, ordina il solito. Il cameriere si allontana per qualche secondo e versa un bicchiere di VOV. L'uomo si gira verso te "Alla salute di una bella donna". Sempre, cordiale ma sicura di te rispondi "Grazie, ma non sono abituata a brindare con gli sconosciuti". "Piacere, mi chiamo..." Interrompi immediatamente il suo approccio "Lei è un bell'uomo, ma sono qui con il mio compagno!" "Come desidera, non volevo importunarla più del dovuto. Solo è davvero molto bella e... provocante!" Ti ricordi che indossi una mini bianca, che fascia e mette in risalto il tuo fondo schiena. Il top del medesimo colore rigorosamente senza reggiseno e i capezzoli, stuzzicati dalla brezza notturna, induriti a tal punto che invitano a essere desiderati accarezzati e leccati. I tacchi a spillo e le gambe leggermente abbronzate completano un quadro di bellezza e desiderio di qualunque uomo degno di quel nome!
"Non volevo essere sgarbata, ma non ritengo che sia appropriato proseguire oltre". Termini il tuo drink, e fai per allontanarti, poi ti blocchi, ti giri verso l'uomo "Comunque, grazie per il complimento. Fa sempre piacere. Buona notte." "Buona notte a lei e... al suo fortunato compagno". Rientri in macchina. Il complimento, l'approccio gentile ma evidente, la brezza ti hanno ridato nuova energia e... nuovi desideri! Slacci i pantaloni del tuo uomo, scosti gli slip e prendi in bocca il suo membro... lo desideri, ma lui sembra non reagire, il sonno è troppo pesante. Continui nel tuo gioco, quando all'improvviso Clak! La portiera alle tue spalle si apre, un braccio ti afferra e ti trascina fuori dalla macchina.
Il terrore momentaneo t'impedisce di gridare e reagire. E' l'uomo del bar. Il suo sguardo è deciso, ma non sembra ostile, anzi infonde sicurezza "Il suo compagno è fortunato. Lei un po’ meno... a quanto sembra" indicando con un cenno del viso il pene floscio "Mi dia la possibilità di sostituirmi a lui" Intanto una sua mano si è insinuata sotto il top: accarezza, strizza, gioca con il capezzolo. Hai dei bellissimi seni, sodi, pieni di desiderio e di passione.
Poi le labbra si avvicinano alla tua bocca. Il suo respiro è il suo desiderio "Dimmi di andarmene e me ne andrò" un attimo che sembra un'eternità poi le labbra si uniscono, le lingue che si cercano con impeto e dolcezza contemporaneamente.
Dalla tua bocca esce un rauco "Scopami!" La sua bocca si sposta subito sul collo, lecca succhia. Poi si sposta sul capezzolo ormai nudo e dritto.
L'altra mano dello sconosciuto solleva la gonna e scosta il perizoma. Un dito solletica le labbra già bagnate, poi s'insinua dentro te e scava e ti eccita, mentre un secondo dito, inumidito dai tuoi umori, stuzzica il tuo buchino. Le tue mani slacciano i pantaloni e tirano fuori un cazzo oscenamente dritto e madido di desiderio. Lo masturbi. Lui masturba e bacia te, il tuo seno, il tuo corpo. Dopo qualche minuto ti gira appoggia le tue braccia sul tetto della Mercedes.
Ti solleva la mini. Un attimo di esitazione, s’infila il preservativo. Scosta il tanga, ti penetra, mentre le sue mani tornano a stuzzicare capezzoli e clitoride. I colpi sono forti e decisi, poi rallentano. Le sue labbra sono sul tuo collo. Le mani percorrono freneticamente il tuo corpo. Il ritmo dei colpi riprende, nuovamente rallenta e ancora riprende incalzante sino a che entrambi non raggiungete l'orgasmo. Qualche istante in cui i cuori rallentano il battito, i polmoni riprendono fiato, poi scivola fuori di te! Ti giri, vi guardate negli occhi, lo baci. Vi baciate. "Come ti chiami?" chiede l'uomo. Semplicemente gli rispondi "Io…" per un attimo sei titubante "…sono Susanna!" Sorridi. Poi lui si stacca. Scende. S'inginocchia di fronte a te: due dita raccolgono gli umori del tuo piacere appena raggiunto, le mani divaricano bene le tue cosce, poi l'uomo inizia a leccare e succhiare la clitoride. Poi minuti e il suo membro torna duro. Ti lecca e ti masturba fino a farti godere di nuovo. Poi si alza e ti guarda nuovamente negli occhi. Ora sei tu a prendere l'iniziativa. Scendi, t'inginocchi di fronte a lui. Le gambe divaricate, la mini arrotolata sul bacino. Il tanga ancora scostato e bagnato dell’orgasmo. Lo succhi e lo lecchi prima lentamente, poi velocemente e con avidità. Una tua mano corre tra le cosce. Ti masturbi mentre lo succhi. Un nuovo orgasmo sopraggiunge anche per lui. Lo tieni dentro le tue labbra, ne bevi lo sperma. Poi ti rialzi e lo baci. Vuoi che senta il sapore del suo sesso. Un bacio lungo e passionale "Addio, mia bella signora" "E tu come ti chiami?" "Io sono il tuo piacere" Sorridi. Solo ora ti rendi conto che sei nuda nel parcheggio di un autogrill. "Addio mio piacere". Rientri in macchina e aspetti, soddisfatta, di ripartire.
L'auto è del tuo compagno. Avete trascorso una piacevole giornata di sesso a Venezia. E' ora di rientrare. La Mercedes ha superato Brescia, direzione Bergamo. D'un tratto senti azionare la freccia, il veicolo rallenta... "Tutto ok?" domandi. Lui ti sorride, ti prende la mano "Certo. Solo un pò di stanchezza. Mi fermo un'oretta a riposare". L'auto si ferma all'autogrill. Tu non hai sonno. Il sedile del tuo amante scende. "Perchè non ti riposi anche tu?" "No grazie, magari vado a prendere qualcosa da bere".
E' ormai notte. L'aria è frizzante. La temperatura estiva rinfrescata da qualche temporale in zona. Una leggera brezza s'insinua tra le gambe, sotto la minigonna bianca, accarezza dolcemente le tue natiche e risveglia ti tuoi sensi.
Sicura attraversi il parcheggio, mentre i fari di un'auto illuminano le tue gambe, i tuoi glutei, il tuo ancheggiare provocante... poi svoltano e si spengono, mentre la vettura si ferma a pochi parcheggi dalla Mercedes.
Riprendi il tuo cammino, entri nell'autogrill e sali le scale. Senti la porta aprirsi nuovamente alle tue spalle. Forse l'autista dell'auto che si è appena fermata. Poco t'importa... continui a salire. Ti fermi al banco del bar. Ordini qualcosa di forte. "Un whisky". "Spiacente signora, non possiamo servire superalcolici in autogrill..."
Interrompi la risposta del cameriere con cordialità e decisione "Tranquillo! Non guido io". Nessuna replica ulteriore, solo un sorriso e il bicchiere viene servito di fronte a te.
Mi accosto al bancone. Mi guardi e il tuo sguardo mi valuta: circa 1,75 di altezza, carnagione chiara, occhi chiari, fisico 'quasi asciutto', capelli corti, brizzolati! Tutto sommato mi giudichi un bell'uomo. Non curante Scambia due parole di convenevoli con il barista, ordina il solito. Il cameriere si allontana per qualche secondo e versa un bicchiere di VOV. L'uomo si gira verso te "Alla salute di una bella donna". Sempre, cordiale ma sicura di te rispondi "Grazie, ma non sono abituata a brindare con gli sconosciuti". "Piacere, mi chiamo..." Interrompi immediatamente il suo approccio "Lei è un bell'uomo, ma sono qui con il mio compagno!" "Come desidera, non volevo importunarla più del dovuto. Solo è davvero molto bella e... provocante!" Ti ricordi che indossi una mini bianca, che fascia e mette in risalto il tuo fondo schiena. Il top del medesimo colore rigorosamente senza reggiseno e i capezzoli, stuzzicati dalla brezza notturna, induriti a tal punto che invitano a essere desiderati accarezzati e leccati. I tacchi a spillo e le gambe leggermente abbronzate completano un quadro di bellezza e desiderio di qualunque uomo degno di quel nome!
"Non volevo essere sgarbata, ma non ritengo che sia appropriato proseguire oltre". Termini il tuo drink, e fai per allontanarti, poi ti blocchi, ti giri verso l'uomo "Comunque, grazie per il complimento. Fa sempre piacere. Buona notte." "Buona notte a lei e... al suo fortunato compagno". Rientri in macchina. Il complimento, l'approccio gentile ma evidente, la brezza ti hanno ridato nuova energia e... nuovi desideri! Slacci i pantaloni del tuo uomo, scosti gli slip e prendi in bocca il suo membro... lo desideri, ma lui sembra non reagire, il sonno è troppo pesante. Continui nel tuo gioco, quando all'improvviso Clak! La portiera alle tue spalle si apre, un braccio ti afferra e ti trascina fuori dalla macchina.
Il terrore momentaneo t'impedisce di gridare e reagire. E' l'uomo del bar. Il suo sguardo è deciso, ma non sembra ostile, anzi infonde sicurezza "Il suo compagno è fortunato. Lei un po’ meno... a quanto sembra" indicando con un cenno del viso il pene floscio "Mi dia la possibilità di sostituirmi a lui" Intanto una sua mano si è insinuata sotto il top: accarezza, strizza, gioca con il capezzolo. Hai dei bellissimi seni, sodi, pieni di desiderio e di passione.
Poi le labbra si avvicinano alla tua bocca. Il suo respiro è il suo desiderio "Dimmi di andarmene e me ne andrò" un attimo che sembra un'eternità poi le labbra si uniscono, le lingue che si cercano con impeto e dolcezza contemporaneamente.
Dalla tua bocca esce un rauco "Scopami!" La sua bocca si sposta subito sul collo, lecca succhia. Poi si sposta sul capezzolo ormai nudo e dritto.
L'altra mano dello sconosciuto solleva la gonna e scosta il perizoma. Un dito solletica le labbra già bagnate, poi s'insinua dentro te e scava e ti eccita, mentre un secondo dito, inumidito dai tuoi umori, stuzzica il tuo buchino. Le tue mani slacciano i pantaloni e tirano fuori un cazzo oscenamente dritto e madido di desiderio. Lo masturbi. Lui masturba e bacia te, il tuo seno, il tuo corpo. Dopo qualche minuto ti gira appoggia le tue braccia sul tetto della Mercedes.
Ti solleva la mini. Un attimo di esitazione, s’infila il preservativo. Scosta il tanga, ti penetra, mentre le sue mani tornano a stuzzicare capezzoli e clitoride. I colpi sono forti e decisi, poi rallentano. Le sue labbra sono sul tuo collo. Le mani percorrono freneticamente il tuo corpo. Il ritmo dei colpi riprende, nuovamente rallenta e ancora riprende incalzante sino a che entrambi non raggiungete l'orgasmo. Qualche istante in cui i cuori rallentano il battito, i polmoni riprendono fiato, poi scivola fuori di te! Ti giri, vi guardate negli occhi, lo baci. Vi baciate. "Come ti chiami?" chiede l'uomo. Semplicemente gli rispondi "Io…" per un attimo sei titubante "…sono Susanna!" Sorridi. Poi lui si stacca. Scende. S'inginocchia di fronte a te: due dita raccolgono gli umori del tuo piacere appena raggiunto, le mani divaricano bene le tue cosce, poi l'uomo inizia a leccare e succhiare la clitoride. Poi minuti e il suo membro torna duro. Ti lecca e ti masturba fino a farti godere di nuovo. Poi si alza e ti guarda nuovamente negli occhi. Ora sei tu a prendere l'iniziativa. Scendi, t'inginocchi di fronte a lui. Le gambe divaricate, la mini arrotolata sul bacino. Il tanga ancora scostato e bagnato dell’orgasmo. Lo succhi e lo lecchi prima lentamente, poi velocemente e con avidità. Una tua mano corre tra le cosce. Ti masturbi mentre lo succhi. Un nuovo orgasmo sopraggiunge anche per lui. Lo tieni dentro le tue labbra, ne bevi lo sperma. Poi ti rialzi e lo baci. Vuoi che senta il sapore del suo sesso. Un bacio lungo e passionale "Addio, mia bella signora" "E tu come ti chiami?" "Io sono il tuo piacere" Sorridi. Solo ora ti rendi conto che sei nuda nel parcheggio di un autogrill. "Addio mio piacere". Rientri in macchina e aspetti, soddisfatta, di ripartire.
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