Jessika - La sua prima volta (prima parte)

di
genere
prime esperienze

C’era stato uno scambio di messaggi per alcuni giorni, ad un certo punto sembrò quasi che tutto questo non dovesse portare da nessuna parte. Il tono risoluto di alcune risposte dell’uomo l’avevano un po’ disorientata, aveva pensato di non essere adeguata, si sentiva inesperta a fronteggiare un uomo così determinato e sicuro di se.
Era alle “prime armi”, in un mondo in cui si muoveva appena in punta di piedi, timorosa ed allo stesso tempo un po’ diffidente. Non era affatto facile per lei, ancora vergine, lasciarsi andare. E’ vero che in passato aveva avuto un paio di esperienze di travestimento e sottomissione, ma era si era trattato di brevi episodi, che non erano andati oltre l’umiliazione verbale e comunque senza sesso, tranne in un’occasione in cui fu solo masturbata. In ogni caso, quelle occasionali esperienze le avevano fatto capire quanto le piacesse essere umiliata e sottomessa.
Il piacere della penetrazione l’aveva provata esclusivamente da sola, prima usando le dita e poi, non più soddisfatta, usando oggetti di ogni tipo che assomigliassero ad un fallo. Tutto ebbe inizio per curiosità, per sentire cosa provano le femmine, ma poi il sottile piacere del sentirsi il buchetto pieno la spinsero a provare penetrazioni sempre più profonde, al limite della soglia di sopportazione del dolore. In quelle rare quelle occasioni aveva fantasticato di essere posseduta da un maschio, che la riempiva tutta e la faceva sentire completamente femmina, questa sensazione l’eccitava tantissimo, a tal punto che subito dopo doveva masturbarsi furiosamente.
Nonostante ciò, sinora il tutto erano rimasto solo nelle sue più intime fantasie, a quei giochini ricorreva solo quando le saliva addosso la voglia di sentirsi femmina, era una sensazione difficile da descrivere, però in quel momento era come se il suo cervello andasse in tilt, il suo corpo reagiva a quelle sensazioni, sentiva la rosetta del suo culetto contrarsi, si sentiva calda ed umida, pronta a ricevere il maschio…
Negli ultima tempi avvertiva quelle sensazioni ogni qualvolta si ritrovava a pensare a quell'uomo, non riusciva a spiegarsi nemmeno la ragione, però era così. Quell'uomo, oltre a farla sentire disorientata e vulnerabile, aveva la capacità di farla sentire femmina e nelle sue più intime fantasie, il maschio tanto desiderato aveva assunto le sembianze di quell'uomo, di cui aveva visto solo alcune foto.
In quei giorni spesso si soffermava sempre più spesso davanti allo specchio a guardarsi nel riflesso mentre era nuda. Si sollevava sulla punta delle dita, inarcando la schiena, in modo che il suo culetto sporgesse di più. Poteva compiacersi, aveva proprio delle belle gambe, lunghe ed affusolate anche un bel culetto, quelle natiche rotonde e sode, frutto di tanti anni di allenamento in bici. Il suo corpo era quasi del tutto glabro, da tempo era abituata a depilarsi completamente, inizialmente alle gambe per ragioni agonistiche, poi aveva esteso la depilazione anche alla zona dell’inguine e del culetto, che in quel modo apparivano con la pelle liscia e morbida come quella di una fanciulla.
In passato, nelle poche occasioni di quegli incontri, le era capitato di indossare dell’intimo femminile. In lei è ancora vivo il ricordo del piacere che le procurava il contatto sulla sua pelle del nylon di quelle autoreggenti mentre venivano srotolate prima su una gamba e poi sull'altra, fasciandole sino a poco oltre metà coscia. In quel periodo aveva scoperto il suo piacere feticistico nell'indossare gonne, calze di nylon e scarpe coi tacchi…

Jessika ha voglia di riprovare quelle sensazioni, mentre lo sta pensando associa quei gesti al desiderio di compiacere a quell'uomo, a cui vuole apparire il più possibile femmina, per sedurlo. Si proprio così, ha voglia di sentirsi bella e seducente per lui, proprio in quel momento, ne percepisce finalmente la consapevolezza: desidera diventare la sua femmina e si sente disposta a tutto pur di averlo. Come se volesse ribadirlo anche a se stessa, con un filo di voce, ripete la frase: “sono disposta a tutto… si anche a… farmi possedere”… il suo corpo sussulta, un brivido la scuote attraversandola completamente.

“Se ti va d’incontrami sono libero anche stasera stessa” questo il testo del messaggio che lampeggia sul suo smartphone, nella testa di Jessika mille sensazioni la mandano in confusione totale “come stasera??... sono in disordine dovrò depilarmi… non ho nulla da mettere… ” – cerca di giustificarsi all'uomo - “…e poi non potrei liberarmi prima delle 21… anche volendo a quell'ora non riuscirei a trovare un negozio aperto per comprare qualcosa da indossare” – La risposta dell’uomo non si fece attendere: “facciamo così... mi fai sapere tu quando potrai”.
Il tono piuttosto risentito preoccupa un po’ Jessika, teme di averlo deluso col rischio che quell'uomo si possa allontanare da lei, proprio nel momento in cui ha finalmente accettato di ammettere, anche a se stessa, di essere attratta da quell'uomo e di desiderarlo.
Il smartphone per qualche ora non segnala messaggi in arrivo, Jessika è sempre più preoccupata. Decide di fare una doccia, cerca così di rilassarsi lasciandosi massaggiare dal getto d'acqua calda sul suo corpo, appena uscita dal box doccia infila l’accappatoio di spugna che tampona sul suo corpo per asciugarsi. Subito dopo, dal cassetto del mobiletto, tira fuori l’epilatore elettrico passandolo sulle parti più critiche del suo corpo. Uno sguardo veloce all'immagine riflessa nello specchio, appare un bel corpo liscio e tonico. Poi spalma su tutto il corpo la crema nutriente che aveva acquistato poco tempo fa e che usava dopo le lunghe sedute di allenamento in bici sotto il sole. Aveva un buon profumo, ora il suo corpo era liscio e profumato.
Il leggero bip dello smartphone segnala l’arrivo di un messaggio, Jessika sobbalza apre subito il messaggio, che contiene una foto in allegato: “ho preso qualcosa per te… delle autoreggenti e delle culottes ed infine un body molto sexy…” – Jessika apre la foto e resta a bocca aperta: “Oh daddy grazieeeeeee… sono cose così carine… non vedo l’ora d’indossarle per te”
“lo farai stasera… ti aspetto alle 21.30 davanti alla chiesa… cerca di essere puntuale”

Continua…

daddyxsissy@yahoo.it
scritto il
2015-04-09
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