Capodanno di fuoco

di
genere
tradimenti

Tutto in una notte… la notte di capodanno.
Io Michele lei Anna entrambi viviamo in un paese della provincia di Taranto siamo fidanzati da sei anni, entrambi venticinquenni a cui piace molto divertirci.
Anna la mia ragazza è una ragazza poco in carne, con una terza abbondante di seno culetto bel messo alta 1,60. Quando l’ho conosciuta era una romanticona facevamo l’amore piuttosto che il sesso, durante il rapporto ci dicevamo frasi romantiche e amorose.
Poi le cose sono cambiate anche perché io ho insistito affinché lei assecondasse questi miei desideri e cioè le imponevo inizialmente ma adesso lo fa da sola anche dato che piace anche a lei di vestirsi quando più provocante possibile quando avesse voglia di far sesso oppure l’avessi io… magliette scollate gonna corta e autoreggenti quelle per le quali vado matte, insieme al reggiseno e al perizoma in pizzo.
Questo solo quando stavamo insieme da sola non se mai uscita cosi.
La sera di capodanno andammo a cenare dai suoi per poi andare in discoteca dopo la mezzanotte in un paese vicino Bari. Optammo per la cena in famiglia dato che a natale ero a lavoro e in famiglia non ci stetti, ma dopo la mezzanotte ci liberammo dei parenti e ci dirigemmo verso la discoteca.
Avevo bevuto un paio di birre e un bel po’ di vino a tavola, dopo aver dato li auguri a tutti salutai e scesi in macchina a farla riscaldare mi accesi una sigaretta nel frattempo che Anna si finiva…dopo un dieci minuti aprii la portiera ed io quando la vidi rimasi a bocca aperta. Si era vestita davvero da troia un vestitino cortissimo sia da sotto che da sopra aveva quelle tette pressate e in mostra le autoreggenti che uscivano con facilità da sotto le infilai la mano in messo le gambe e ci baciammo le proposi subito di appartarci in pineta e far sesso ma lei NO. non voleva guastarsi mi disse.
Mi feci sessanta km con un erezione da urlo si era tolta il giubbotto e stava col sedile sdraiato disse che il vino li stava dando alla testa… se avrei insistito avremmo fatto sesso subito ma non volli perdere tempo perché sapevo che ci sarebbe stata la coda per entrare in disco e mi volli avvantaggiare sulla strada.
Mancavano pochi km e lei nel darsi li auguri col cellulare venne a sapere che lì in quella discoteca stavano altre due coppie del nostro paese… noi non eravamo mai stati l’avevamo solo vista su facebook questo posto… arrivammo pagai il parcheggio uscii e mentre mi aggiustavo la camicia nel pantalone mi sento chiamare erano lì altri che già stavano li.
Anna si mette il cappotto ci scambiamo li auguri con li altri… Annalisa era la ragazza di giulio e Michela la ragazza di Mario i primi due erano fidanzati da parecchio infatti sono prossimi al matrimonio, mentre Michela che ha una reputazione da gran zoccola era da poco con Mario il fesso di turno proveniente da un paese lontano dal nostro, e che quindi non conosceva la fama della ragazza.
C’incamminiamo verso l entrata vediamo il parcheggio pieno di ragazzi che bevono alcool ragazze vestite da troie davanti a me le nostre tre ragazze che vanno piano per via dei tacchi io tra Anna e Michela che sono le più porche inizio di nuovo ad arraparmi. Paghiamo l ingresso avendo tre drink a testa i miei sarebbero poi diventati quattro perché Mario non beveva più di un cocktail mentre la sua troia beveva a spugna quindi uno lo regalo a me e uno a Michela.
Dopo un quarto d ora ero in fila al bar quando mi sento toccare sulla spalla mi giro e mi trovo davanti a me tre miei amici anche loro del nostro paese ci salutiamo ci diamo li auguri, loro erano single, uno dei tre Giuseppe era un pervertito totale andava spesso a puttane cerava sempre le ragazze facili, iniziò a fare lo scemo con Anna lei pero forse presa dall’alcool non sembrava scansarsi più di tanto io me la presi e me la portai in pista perdendolo… di vista era pienissima la discoteca si ballava sfrusciandosi l uno con l'altro dopo un po’ dietro Anna riapparve Giuseppe con una mano sul suo fianco e lei che se la teneva….ancora una volta non volli fare sceneggiate la presi e ci allontanammo.
Guardavo Anna e mi arrapavo sempre più, ballavo con la mano ficcata tra le sue gambe..la figa era già umida ero sicuro che da lì a poco saremo andati in bagno oppure in macchina a fare sesso… dopo il terzo cocktail ero davvero su di giri, mi resi conto che avevo perso di vista Anna l’unico che trovavo sempre al solito posto era Mario, seduto su un divano a parlare con un altro ragazzo, era evidente che non li piacesse la discoteca, Michela nel frattempo si stava sfrusciando chissà con chi là in mezzo.. continuo a cercare Anna ma non la trovo nel frattempo mi accorgo di non avere le sigarette quindi vado da solo in macchina per prenderle… c’erano delle palme in quel parcheggio dopo la quinta ricordo avevo la mia macchina ma arrivai alla terza e sentii una risata conosciuta provenire da un’auto…quella di Anna…inizialmente credevo fosse l alcool che mi faceva strani effetti ma dopo pochi istanti ancora… “che vuoi fare ma ti rendi conto” diceva ed era Anna… c’era una fiat stilo blu con la portiera aperta dietro e due ombre sicuramente una coppietta ma la voce era di Anna però…per questo mi avvicinai poggiandomi dietro la palma e la scena che si presentò a i miei occhi fu allucinante….Giuseppe che baciava Anna tenendola in braccio e lei con le gambe attorno al suo busto….subito le scivolò d’addosso ma lui arrapatissimo le tirò giù il top succhiandoli i capezzoli come un dannato…. Avevo il sangue al cervello ricordo tremavo ma ero anche arrapato stava facendo quello che desideravo io dal inizio della serata… volevo intervenire l’avrei ammazzato ma qualcosa mi fermava come a non volerli interrompere, era come se mi mettessi nei suoi panni… nel frattempo lui la scaraventò sui sedili posteriori si slacciò i pantaloni e si butto in mezzo alle sue gambe so benissimo come fosse bagnata quella troia… li tolse le mutande la baciò e poi ficcò la testa in mezzo alle sue gambe… stette per un paio di minuti a leccarli la figa poi si ficcò anche lui in macchina io non riuscivo a vedere bene anche perché erano piuttosto appannati i vetri…ma sentii gridare Anna “mi vieni dentro mi vieni dentro bruto”…
Andai nella mia macchina mi accesi due sigarette una dietro l’altra a pochi metri da me quelli stavano scopando intensamente ero nervosissimo non sapevo che fare ma ero anche eccitatissimo avere visto la mia ragazza sotto un atro, sapendo le sensazione che stava provando lui mi arrapava chi l’ avrebbe detto mai…me ne tornai dentro nel passare la fiat stilo era chiusa, i vetri appannati, intravedevo dalle ombre lei su di lui che si dimenava come una troia, lui che li diceva “sei una troia vero??? Stai godendo troiaa” e lei evidentemente in preda ad un orgasmo acconsentiva.
Entrai in disco erano le tre e mezza ed io stavo di merda… la prima persona che vidi fu Mario ancora sul divano ed ancora da solo… e lui che mi fece scattare qualcosa dentro di me. Michela!!! Devo trovarla prima che se la scopi qualcuna altro, lo posso farlo io sapevo che non avrei trovato difficolta non l’ avevo mai fatto perché la mia ragazza non mi faceva mancar niente e poi erano amiche ma visto che ha iniziato lei io continuo pensai....dopo un bel po’ a frugare tra la gente la vedo con un cocktail in mano a farsi una foto con un'altra ragazza….mi unisco…( infatti abbiamo su facebook una foto tutti e tre)… l’unica come ricordo di quella serata e che ricordo…inizio a ballare attorno a Michela lei mi prende dal mento e mi dice che hai??? Vedo l’amica sua che le fa un cenno da dietro non vedo cosa, ma credo che volesse comunicarli che ero disponibile per qualcosa di più della semplice foto…ballavamo molto vicini le alzai la coscia e me la portai sotto il ventre ero arrapatissimo ancora pensavo ad Anna con quello schifoso nella stilo…ma Michela ci stava le presi il collo e la baciai tutta. Iniziammo a limonare in mezzo a tutti, poi la presi dal braccio feci il giro più lungo per uscire per non passare dal divano dove stava Mario credo anche lei l’avesse capito, andammo nel bagno…ci chiudemmo dentro era pieno di urina per terra ma a me non importava ero troppo arrapato…le sbottonai la camicia e li leccai i capezzoli alterando la lingua su uno e il pollice della mano sul altro…lei mi staccò la cinta e mi tirò fuori il cazzo…mi diede un bacio a stampo e mi scivolò giù lo afferrò con la mano destra ed inizio a sponmpinarlo per bene…vedevo le stelle…la dovetti fermare due volte perché non le volevo venire subito in bocca ero davvero arrapato, si alzo si sfilò le calze lei non portava autoreggenti, come la mia troia che le aveva fatte godere ad un aro quella sera, levò anche le mutante se le tenne in mano strette si mise a pecora davanti a me la penetrai con forza, sentivo che stavo per venirle dentro….ma mi trattenevo….al rimbombo della musica provenire dalla pista si univa il suono che facevano le mie palle nello sbatterle contro, e dello scivolare del mio cazzo nella sua bagnatissima figa.. Ma quando mi prese le mie mani e se le porto al seno il mio cazzo li espose dentro inondandola di sperma, le stringevo forte il seno, lei si girò e mi iniziò a baciare…ci ricomponemmo ed uscimmo fuori dove ci separammo… finalmente rivedo la mia troia mi dice “dove sei stato?”ed io….”a cercare te “anche io mi risponde…la prendo e ci mettiamo a ballare.

Da quella sera ogni volta che si mette quel vestito mentre la scopo ricordo la notte del 31 dicembre eccitandomi tantissimo.
di
scritto il
2015-05-05
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