Le due sconosciute amiche perfette
di
adventurer,
genere
etero
Sempre in compagnia del mio amico,ai tempi 19 enni decisi di andare in una discoteca della zona, nel tragitto parlando di gnocca, nostro principale argomento, pensando appunto alla gnocca, decisi di chiamare una ragazza di nome K. che avevo conosciuto la settimana prima in un locale in centro, parlando con K. la invitai nel locale dove ci stavamo dirigendo, mi disse che tempo due ore e mi avrebbe raggiunto con una sua amica,non essendo della zona mi chiese se potessi aspettarla in un punto della città conosciuto da entrambi per poi andare insieme in discoteca, gli dissi chiaramente di si.
In quell'istante nella mia testa girava l'immagine di K., ragazza 26 mora, affascinante, sensuale con due tette perfette, fisico statuario e tutto al posto giusto, una figa colossale per i tempi, il sogno.
Premetto che il mio amico dopo la chiamata con K. insisteva nel dire che non volesse venire all'incontro perché ci fossero due ore da aspettare e perché convinto che l'amica di K. non fosse gnocca. Alla fine lo convinsi ad aspettare e si rilevò saggio, perché quando arrivò K. dalla macchina non scese solo una gnocca ma scesero due gnocche colossali da voto 10! L'amica di K. di origini straniere, anche lei bel seno e bel fisico, viso entrambe da modelle.
Dopo i complimenti e le celebrazioni ci dirigiamo con le rispettive macchine al locale, K. mi seguiva guidando. Arrivati, durante la serata nel locale dove c'erano anche altri nostri amici, passo si o no mezz'ora e si presentò a me il mio amico insieme all'amica di K., chiedendomi le chiavi della macchina per appartarsi, gli diedi le chiavi desolato e incredulo, e il mio amico si dileguo, K. mi non perse tempo tempo e mi disse: Noi andiamo nella mia macchina tesoro.SI!, era quello che aspettavo, felice mi diressi verso l'uscita e salimmo sulla sua macchina, ci spostammo in un luogo appartato in mezzo alle ditte e iniziammo a baciarci, sentivo il suo seno duro che esplodeva sotto la camicetta blu elettrico, gli tolsi la camicetta e iniziai a baciarla sui capezzoli rosa e chiari, dandole dei morsi anche sul collo,lei gemeva e palpava il mio cazzo, mi sbottono i pantaloni e inizio a farmi una sega, diceva che cazzone duro che hai, mentre io mi preoccupavo di tastarli la figa dolcissima che ricordo anche ora, inizio a farmi un pompino e godeva guardandomi con gli occhi di un assatanata, gli occhi di sesso, per i tempi era pur sempre una donna più grande di me, ci ritrovammo con i sedili della macchina sdraiati e noi sopra che ci giravamo e rigiravamo, scendemmo dalla macchina in mezzo al posto imboscati, e la appoggiai a 90 sul fronte della sua auto, penetrandola forte fino allo stomaco,lei libera di godere in modo libero essendo in un posto isolato solo tra ditte chiuse, dopo averla penetrata in figa mi disse chiaramente: Ti voglio nel culo, in quell'istante mi sentii dentro ad un sogno, ero incredulo e allora la presi appoggiandola ad un muretto e iniziai ad entrare, in modo ricordo difficile, senza vasellina, quindi tanta saliva, ma riuscii ad entrare e fu una libidine, aveva veramente anche un bellissimo culo! E stringerli le tettone mentre la inculavo mi fece andare fuori di testa, la trombata del secolo, memorabile ancora ora che mi ritrovo qui a raccontarla.
Finimmo tutto dove e tornammo al locale, e ognuno torno nelle rispettive abitazioni, nel tragitto del ritorno vedendo il mio amico felice, gli dissi:
Coglione, hai visto se non mi ascoltavi cosa ti perdevi. Ho il sesto senso.
I bei tempi da single.
In quell'istante nella mia testa girava l'immagine di K., ragazza 26 mora, affascinante, sensuale con due tette perfette, fisico statuario e tutto al posto giusto, una figa colossale per i tempi, il sogno.
Premetto che il mio amico dopo la chiamata con K. insisteva nel dire che non volesse venire all'incontro perché ci fossero due ore da aspettare e perché convinto che l'amica di K. non fosse gnocca. Alla fine lo convinsi ad aspettare e si rilevò saggio, perché quando arrivò K. dalla macchina non scese solo una gnocca ma scesero due gnocche colossali da voto 10! L'amica di K. di origini straniere, anche lei bel seno e bel fisico, viso entrambe da modelle.
Dopo i complimenti e le celebrazioni ci dirigiamo con le rispettive macchine al locale, K. mi seguiva guidando. Arrivati, durante la serata nel locale dove c'erano anche altri nostri amici, passo si o no mezz'ora e si presentò a me il mio amico insieme all'amica di K., chiedendomi le chiavi della macchina per appartarsi, gli diedi le chiavi desolato e incredulo, e il mio amico si dileguo, K. mi non perse tempo tempo e mi disse: Noi andiamo nella mia macchina tesoro.SI!, era quello che aspettavo, felice mi diressi verso l'uscita e salimmo sulla sua macchina, ci spostammo in un luogo appartato in mezzo alle ditte e iniziammo a baciarci, sentivo il suo seno duro che esplodeva sotto la camicetta blu elettrico, gli tolsi la camicetta e iniziai a baciarla sui capezzoli rosa e chiari, dandole dei morsi anche sul collo,lei gemeva e palpava il mio cazzo, mi sbottono i pantaloni e inizio a farmi una sega, diceva che cazzone duro che hai, mentre io mi preoccupavo di tastarli la figa dolcissima che ricordo anche ora, inizio a farmi un pompino e godeva guardandomi con gli occhi di un assatanata, gli occhi di sesso, per i tempi era pur sempre una donna più grande di me, ci ritrovammo con i sedili della macchina sdraiati e noi sopra che ci giravamo e rigiravamo, scendemmo dalla macchina in mezzo al posto imboscati, e la appoggiai a 90 sul fronte della sua auto, penetrandola forte fino allo stomaco,lei libera di godere in modo libero essendo in un posto isolato solo tra ditte chiuse, dopo averla penetrata in figa mi disse chiaramente: Ti voglio nel culo, in quell'istante mi sentii dentro ad un sogno, ero incredulo e allora la presi appoggiandola ad un muretto e iniziai ad entrare, in modo ricordo difficile, senza vasellina, quindi tanta saliva, ma riuscii ad entrare e fu una libidine, aveva veramente anche un bellissimo culo! E stringerli le tettone mentre la inculavo mi fece andare fuori di testa, la trombata del secolo, memorabile ancora ora che mi ritrovo qui a raccontarla.
Finimmo tutto dove e tornammo al locale, e ognuno torno nelle rispettive abitazioni, nel tragitto del ritorno vedendo il mio amico felice, gli dissi:
Coglione, hai visto se non mi ascoltavi cosa ti perdevi. Ho il sesto senso.
I bei tempi da single.
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