Il nuovo vicino
di
Orchidea
genere
etero
* Racconto di fantasia. Il racconto e i personaggi sono frutto della mia immaginazione *
Ciao! Mi chiamo Roberta, ho 24 anni, sono una studentessa universitaria e vivo con i miei genitori. Mia sorella è andata a studiare all’estero quindi finalmente ho la camera tutta per me. Da poco nella casa di fronte alla mia è venuto a vivere Mario, un signore di 65 anni, separato, ha una figlia di 35 anni che lo ha aiutato per il trasloco ed è molto simpatia, è sposata con un uomo niente male.
È giugno e fa già caldo, tra poco inizia la sessione estiva quindi mi chiudo in camera a studiare, a volte per distrarmi guardo dalla finestra e spesso mi cade l’occhio sulla casa di fronte. Mi soffermo a guardare come procede il trasloco, vedo il signor Mario che sistema i mobili, i vestiti e a volte lo vedo al pc e mi domando che siti possa frequentare un uomo della sua età.
Io non ho molti amici e sono single da più di un anno anche se non sono male, sono alta 1.70, magra, capelli lunghi castani, occhi nocciola e porto una terza e anche il mio sedere non è niente male.
Si sa, le sessioni d’esami stressano, così a volte per rilassarmi mi stendo sul letto e inizio a masturbarmi, da anni mi eccita immaginare un uomo maturo, sui 50 anni, che mi possiede, immagino quanto possa farmi sentire troia… a questo pensiero mi masturbo con foga e finisce sempre che godo tantissimo.
Mi masturbo sempre con la finestra aperta per far entrare aria in camera, una volta subito dopo essere venuta ho visto che il signor Mario era alla finestra e stava rientrando in casa. Non penso che mi abbia vista, ma se anche fosse, ha 65 anni, avrà raggiunto la pace dei sensi…
I giorni proseguono tutti uguali, lo stress si impadronisce di me e mi masturbo anche 2-3 volte al giorno, non riesco a farne a meno, solo così dopo riesco a rimettermi sui libri.
Un giorno durante una delle mie solite pause ho guardato fuori dalla finestra e il signor Mario era al pc ma questa volta era nudo e si stava segando, probabilmente stava guardando un porno. Lo guardavo mentre con la mano sul cazzo lo muoveva su e giù, aveva la bocca aperta, probabilmente stava ansimando… a un tratto ho sentito il bisogno impellente di masturbarmi. Ho spalancato le gambe e ho iniziato a toccarmi mente lo guardavo darsi piacere, avrei voluto essere con lui e essere io a procurargli quel piacere… immaginavo di averlo tra le mie cosce… ho messo tre dita dentro immaginando il suo cazzone maturo che mi scopava con foga… l’ho visto sborrare portando la testa indietro… subito dopo sono venuta anch’io immaginando la sua sborra in bocca che mi dissetava…
Anche i giorni successivi l’ho visto segarsi… sempre alla stessa ora… e con lui mi masturbavo anch’io… era diventato quasi un rito quotidiano, solo che avevo sempre voglia e da quando mi masturbavo con lui avevo sempre più voglia…
Intanto è arrivato il giorno dell’esame, faceva veramente caldo e ho optato per una minigonna e una maglietta scollata. L’esame è andato bene, ho preso 28 e avrei avuto voglia di festeggiare, ma proprio oggi i miei genitori sono fuori per lavoro e non torneranno prima di domani. Tornando a casa ho incrociato il signor Mario che stava rincasando.
- “Ciao Roberta! Come stai?”
- “Molto bene, grazie. Lei? “
- “Tutto bene. Ti vedo particolarmente allegra oggi…”
- “Si, ho appena fatto un esame, ho preso 28.”
- “Wow! Complimenti! Allora festeggerai oggi!”
- “Purtroppo no, non ho molti amici e i miei stanno fuori fino a domani per lavoro. Mi sa che dovrò festeggiare da sola con una vaschetta di gelato al cioccolato.”
- “Beh non è proprio il massimo… se vuoi puoi venire da me, oggi ho preparato le lasagne, possiamo farci compagnia e festeggiare il tuo risultato.”
- “Si, volentieri!”
Ci avviammo verso casa del signor Mario. Arrivati lo aiutai ad apparecchiare la tavola mente lui ha messo in forno le lasagne. Pranziamo parlando delle nostre vite, quando gli dico: - “Signor Mario sono proprio buone le lasagne che ha preparato.”
- “Ma ancora mi dai del lei? Chiamami Mario e dammi del tu!”
- “Ok, grazie Mario. Ma ora stai comodo che i piatti li lavo io!”
- “Ma scherzi? Non se ne parla proprio! Sei un ospite, li laverò dopo.”
- “No, insisto, e poi a me piace lavare i piatti, è l’unico lavoro di casa che faccio volentieri. Stai lì che ci penso io.”
Dopo aver insistito parecchio mi ha lasciato lavare i piatti. Per muovermi più agilmente ho divaricato un po’ le gambe e la minigonna è salita un po’ lasciando ancora più scoperte le mie gambe. Sentivo i suoi occhi sul mio sedere mentre continuavamo a chiacchierare. Ogni tanto mi giravo a guardarlo e lo beccavo con gli occhi piantati sul mio fondoschiena. A un tratto mi domanda: - “Come mai non hai il ragazzo?”
- “Da quando mi sono lasciata non ho trovato nessuno che mi piace. E tu non hai una donna?”
- “No, e chi mi prende?”
- “Beh sei un ottimo cuoco e poi sei un bell’uomo… ci sarà sicuramente qualcuna a cui piaci…”
- “Oh grazie per i complimenti, ma ti sbagli, non sono niente di eccezionale… e come vedi sono solo, ma sto bene così.”
Continuo a lavare i piatti quando mi viene una forte curiosità di sapere come appaga le sue voglie: - “Mario, posso farti una domanda un po’ personale?”
- “Certo, tutto quello che vuoi.”
- “Non ti manca avere una donna?”
- “Ma no, io cucino, lavo, stiro, sono un bravo casalingo, faccio tutto da solo.”
- “No, intendo in tutti i sensi, anche nell’intimità.”
Lui imbarazzato: - “Un po’… forse… magari prima… ma ormai sono vecchietto… non penso più a certe cose…”
Con la coda dell’occhio vedo che intanto sta fissando il mio sedere: - “Dai non è vero che sei vecchio e poi è normale… tutti abbiamo voglia…”
Lui sempre più imbarazzato: - “Ma si, da giovani si ha molta voglia…. Ma alla mia età poi ci si abitua…”
Continuo a insistere: - “Dai Mario lo so che non è così… lo so per certo.”
- “Sei ancora giovane, più avanti capirai….”
- “Mario lo sai che io sto sempre in camera mia a studiare, soprattutto in questo periodo, e l’ho visto che hai voglia. Ti ho visto mentre ti davi piacere… mentre godevi…”
Lui non se l’aspettava: - “Cosa?? Ma che dici??”
- “Dico la verità! E dico che con te mi sono toccata anch’io mentre ti guardavo. Lo so che ogni tanto mi guardi mentre mi tocco….”
- “Ma… sei più piccola di mia figlia….non….”
Lo interrompo: - “Sono più piccola e più porca….”
Mi avvicino a lui: - “Lo so che hai voglia tanto quanto me… e che non hai smesso per un attimo di guardarmi il culo…. e…”
Sono vicinissima a lui… gli tocco il pacco e gli sussurro: - “Si vede che ti sta crescendo nei pantaloni…”
Imbarazzato al massimo: - “Roberta, mi dispiace….”
Lo interrompo: - “A me no…”
E intanto glielo massaggio sui pantaloni….
- “Dai Roberta…. non è il caso….”
- “Sai quante volte mi sono masturbata pensando al tuo cazzo? Pensando di essere io a farti godere…. Direi proprio che è il caso….”
A queste parole mentre continuavo a massaggiarglielo lo sento sospirare e – “Mmmm”.
Lo bacio in bocca. Le nostre lingue si toccano, si cercano… Gli apro i pantaloni e gli sposto le mutande. Se li fa abbassare fino alle caviglie. Inizio a segarlo…. Mi avvicino…. Gli bacio la cappella e inizio a leccare tutta l’asta. Lo insalivo tutto, poi lo prendo in bocca. Sento il suo “Aah” lo spompino. Intanto inizio ad accarezzargli le palle… le soppeso… mi sposto a leccargli i testicoli mentre lo sego. Il suo respiro è affannoso lo sento mugolare ad occhi chiusi. Prendo le palle in bocca, le succhio, scendo all’attaccatura delle palle… lecco tra le palle e il buco del culo…. sento il suo respiro sempre più affannoso “siiii Roberta….” quanto ho bramato il suo piacere…. Riprendo a succhiargli il cazzo. Sento la cappella in gola e succhio… lui mi accarezza la testa. Mi dice “Alzati!” mi alzo. Si toglie le scarpe e i pantaloni che aveva alle caviglie. Mi bacia con passione…. mi palpa le tette, mi toglie la maglietta, mi bacia il collo. Intanto la mini si è alzata fino alla vita lasciando in vista il mio perizoma. Mi toglie la mini e mi accarezza le cosce, mi dice “Vieni con me” mi porta in camera sua…. Mi fa sdraiare, mi toglie il reggiseno e inizia a succhiarmi le tette, le palpa, le bacia, le morde e le succhia. Ho i capezzoli durissimi. Comincio ad ansimare. Lui scende a baciarmi il pancino…. Scende sempre più giù fino al perizoma…. Lo bacia e me lo toglie “Mmmmm sei tutta depilata!” a queste parole si fionda a baciarmela. D’istinto apro le gambe. Inizia a baciarmi le mie grandi labbra carnose e depilate, le lecca… con la lingua mi schiude la patatina, la lecca tutta… sono già bagnata… mi lecca a lungo, poi si sposta a torturarmi il clitoride con la punta della lingua…. Ansimo forte. Mi succhia il clito. Impazzisco. Inizio a tremare. Gli spino la testa sulla fica. Mi fa impazzire. Sento salire l’orgasmo… inizio a urlare…. “Aaaahhhh siiiii…. non ti fermare Mario…. godooo…. siiii mmmmm” Gli godo in bocca. Lui prontamente lecca tutto il mio piacere. Ricomincia a baciarmi piano…. dalla pancia…. sale al seno… al collo… alaa bocca… sento che ha il mio sapore in bocca. Gli dico “Nessuno mi aveva fatto godere cosi” mi bacia ancora, si mette su di me, accarezza la figa col suo cazzo duro.
Lo fa andare su e giù lungo tutta la fica fin quando non gli dico “ti pregoooo… non resisto… mettimelo dentro…” mi entra dentro in un colpo, tanto ero bagnata… mente insieme mugoliamo “mmmmm”. Lo sento grosso… mi riempie tutta…. Lui mi bacia stando fermo dentro me, poi inizia a muoversi piano... Mmmm ha un ritmo lento ma costante…. Mi piaceee… ansimo “siiii mmmmm Mario….” Lo sento ansimare…. “Siii Mario scopamiiiii daiiiii…” inizia a muoversi più veloce…. “Dai scopamiiiii forteeeee”
- “Aaaahhhh Robertaaaaa…. Siiiii… sei così stretta…..”
- “Siiii Mario sbattimiiiii ti pregoooo di piùùùù…..”
Lo sento più forte dentro me….
- “Siiii sei proprio una troietta…. Godiii…..”
- “Mmmm…. Siiii sono la tua troia…. Spaccami la figa daiiiii ti voglio…. Violentami…..”
- “Ti piace troia? …. Ti piace il cazzo maturo puttanella??”
- “Siiii sono la tua puttanaaaa… ancoraaaa mmmmmm…. Mi stai sfondandoooo siiii godoooo mmmmm”
- “Siiii puttana vieni…. Vieni sul mio cazzooo….”
- “Siiiiii siiiii godooooo”
Sento i muscoli della vagina contrarsi sempre di più sotto le spinte del suo cazzo…. Esplodo in un orgasmo strepitoso…. Il suo cazzo continua a pomparmi…
- “Siiiii…puttanaaaa….”
Lo tira fuori. Si avvicina alla mia bocca. Gli spompino il cazzo con foga… voglio ke esplode tutto il suo piacere… voglio essere io finalmente la fonte del suo godimento…..lo succhio sempre di più…. Me lo spinge in gola…. Mi sta scopando la bocca…. Finchè non grugnisce. “Aaaaahhhh siiiiii beviii beviii beviiiiii aaahhh”
Un ondata di sborra quasi mi soffoca…. Inizio a berla attaccata al suo cazzo. Mmmm quanto mi piace…. Non mi lascio scappare neanche una goccia…. Lui si lascia andare sul letto. Io mi distendo insieme a lui. Mi abbraccia e mi accarezza i capelli: - “Roberta sei stupenda…. Non sai da quanto non godevo cosi con una donna”
- “Possiamo rifarlo quando vuoi… voglio essere la tua troia…”
- “Lo sei sempre stata…. La mia giovane troia vogliosa…. ho sempre pensato a te che ti masturbavi e che ti concedevi a me nella tua stanzetta quando mi segavo….”
Lo baciai…. Era quello che ho sempre voluto… un vicino vecchio porco che mi desiderava tanto da godere per me….
…
* Questo è il mio primo racconto, fatemi sapere che ne pensate… (la protagonista non sono io, anche lei, come la storia, è frutto della mia immaginazione) *
Ciao! Mi chiamo Roberta, ho 24 anni, sono una studentessa universitaria e vivo con i miei genitori. Mia sorella è andata a studiare all’estero quindi finalmente ho la camera tutta per me. Da poco nella casa di fronte alla mia è venuto a vivere Mario, un signore di 65 anni, separato, ha una figlia di 35 anni che lo ha aiutato per il trasloco ed è molto simpatia, è sposata con un uomo niente male.
È giugno e fa già caldo, tra poco inizia la sessione estiva quindi mi chiudo in camera a studiare, a volte per distrarmi guardo dalla finestra e spesso mi cade l’occhio sulla casa di fronte. Mi soffermo a guardare come procede il trasloco, vedo il signor Mario che sistema i mobili, i vestiti e a volte lo vedo al pc e mi domando che siti possa frequentare un uomo della sua età.
Io non ho molti amici e sono single da più di un anno anche se non sono male, sono alta 1.70, magra, capelli lunghi castani, occhi nocciola e porto una terza e anche il mio sedere non è niente male.
Si sa, le sessioni d’esami stressano, così a volte per rilassarmi mi stendo sul letto e inizio a masturbarmi, da anni mi eccita immaginare un uomo maturo, sui 50 anni, che mi possiede, immagino quanto possa farmi sentire troia… a questo pensiero mi masturbo con foga e finisce sempre che godo tantissimo.
Mi masturbo sempre con la finestra aperta per far entrare aria in camera, una volta subito dopo essere venuta ho visto che il signor Mario era alla finestra e stava rientrando in casa. Non penso che mi abbia vista, ma se anche fosse, ha 65 anni, avrà raggiunto la pace dei sensi…
I giorni proseguono tutti uguali, lo stress si impadronisce di me e mi masturbo anche 2-3 volte al giorno, non riesco a farne a meno, solo così dopo riesco a rimettermi sui libri.
Un giorno durante una delle mie solite pause ho guardato fuori dalla finestra e il signor Mario era al pc ma questa volta era nudo e si stava segando, probabilmente stava guardando un porno. Lo guardavo mentre con la mano sul cazzo lo muoveva su e giù, aveva la bocca aperta, probabilmente stava ansimando… a un tratto ho sentito il bisogno impellente di masturbarmi. Ho spalancato le gambe e ho iniziato a toccarmi mente lo guardavo darsi piacere, avrei voluto essere con lui e essere io a procurargli quel piacere… immaginavo di averlo tra le mie cosce… ho messo tre dita dentro immaginando il suo cazzone maturo che mi scopava con foga… l’ho visto sborrare portando la testa indietro… subito dopo sono venuta anch’io immaginando la sua sborra in bocca che mi dissetava…
Anche i giorni successivi l’ho visto segarsi… sempre alla stessa ora… e con lui mi masturbavo anch’io… era diventato quasi un rito quotidiano, solo che avevo sempre voglia e da quando mi masturbavo con lui avevo sempre più voglia…
Intanto è arrivato il giorno dell’esame, faceva veramente caldo e ho optato per una minigonna e una maglietta scollata. L’esame è andato bene, ho preso 28 e avrei avuto voglia di festeggiare, ma proprio oggi i miei genitori sono fuori per lavoro e non torneranno prima di domani. Tornando a casa ho incrociato il signor Mario che stava rincasando.
- “Ciao Roberta! Come stai?”
- “Molto bene, grazie. Lei? “
- “Tutto bene. Ti vedo particolarmente allegra oggi…”
- “Si, ho appena fatto un esame, ho preso 28.”
- “Wow! Complimenti! Allora festeggerai oggi!”
- “Purtroppo no, non ho molti amici e i miei stanno fuori fino a domani per lavoro. Mi sa che dovrò festeggiare da sola con una vaschetta di gelato al cioccolato.”
- “Beh non è proprio il massimo… se vuoi puoi venire da me, oggi ho preparato le lasagne, possiamo farci compagnia e festeggiare il tuo risultato.”
- “Si, volentieri!”
Ci avviammo verso casa del signor Mario. Arrivati lo aiutai ad apparecchiare la tavola mente lui ha messo in forno le lasagne. Pranziamo parlando delle nostre vite, quando gli dico: - “Signor Mario sono proprio buone le lasagne che ha preparato.”
- “Ma ancora mi dai del lei? Chiamami Mario e dammi del tu!”
- “Ok, grazie Mario. Ma ora stai comodo che i piatti li lavo io!”
- “Ma scherzi? Non se ne parla proprio! Sei un ospite, li laverò dopo.”
- “No, insisto, e poi a me piace lavare i piatti, è l’unico lavoro di casa che faccio volentieri. Stai lì che ci penso io.”
Dopo aver insistito parecchio mi ha lasciato lavare i piatti. Per muovermi più agilmente ho divaricato un po’ le gambe e la minigonna è salita un po’ lasciando ancora più scoperte le mie gambe. Sentivo i suoi occhi sul mio sedere mentre continuavamo a chiacchierare. Ogni tanto mi giravo a guardarlo e lo beccavo con gli occhi piantati sul mio fondoschiena. A un tratto mi domanda: - “Come mai non hai il ragazzo?”
- “Da quando mi sono lasciata non ho trovato nessuno che mi piace. E tu non hai una donna?”
- “No, e chi mi prende?”
- “Beh sei un ottimo cuoco e poi sei un bell’uomo… ci sarà sicuramente qualcuna a cui piaci…”
- “Oh grazie per i complimenti, ma ti sbagli, non sono niente di eccezionale… e come vedi sono solo, ma sto bene così.”
Continuo a lavare i piatti quando mi viene una forte curiosità di sapere come appaga le sue voglie: - “Mario, posso farti una domanda un po’ personale?”
- “Certo, tutto quello che vuoi.”
- “Non ti manca avere una donna?”
- “Ma no, io cucino, lavo, stiro, sono un bravo casalingo, faccio tutto da solo.”
- “No, intendo in tutti i sensi, anche nell’intimità.”
Lui imbarazzato: - “Un po’… forse… magari prima… ma ormai sono vecchietto… non penso più a certe cose…”
Con la coda dell’occhio vedo che intanto sta fissando il mio sedere: - “Dai non è vero che sei vecchio e poi è normale… tutti abbiamo voglia…”
Lui sempre più imbarazzato: - “Ma si, da giovani si ha molta voglia…. Ma alla mia età poi ci si abitua…”
Continuo a insistere: - “Dai Mario lo so che non è così… lo so per certo.”
- “Sei ancora giovane, più avanti capirai….”
- “Mario lo sai che io sto sempre in camera mia a studiare, soprattutto in questo periodo, e l’ho visto che hai voglia. Ti ho visto mentre ti davi piacere… mentre godevi…”
Lui non se l’aspettava: - “Cosa?? Ma che dici??”
- “Dico la verità! E dico che con te mi sono toccata anch’io mentre ti guardavo. Lo so che ogni tanto mi guardi mentre mi tocco….”
- “Ma… sei più piccola di mia figlia….non….”
Lo interrompo: - “Sono più piccola e più porca….”
Mi avvicino a lui: - “Lo so che hai voglia tanto quanto me… e che non hai smesso per un attimo di guardarmi il culo…. e…”
Sono vicinissima a lui… gli tocco il pacco e gli sussurro: - “Si vede che ti sta crescendo nei pantaloni…”
Imbarazzato al massimo: - “Roberta, mi dispiace….”
Lo interrompo: - “A me no…”
E intanto glielo massaggio sui pantaloni….
- “Dai Roberta…. non è il caso….”
- “Sai quante volte mi sono masturbata pensando al tuo cazzo? Pensando di essere io a farti godere…. Direi proprio che è il caso….”
A queste parole mentre continuavo a massaggiarglielo lo sento sospirare e – “Mmmm”.
Lo bacio in bocca. Le nostre lingue si toccano, si cercano… Gli apro i pantaloni e gli sposto le mutande. Se li fa abbassare fino alle caviglie. Inizio a segarlo…. Mi avvicino…. Gli bacio la cappella e inizio a leccare tutta l’asta. Lo insalivo tutto, poi lo prendo in bocca. Sento il suo “Aah” lo spompino. Intanto inizio ad accarezzargli le palle… le soppeso… mi sposto a leccargli i testicoli mentre lo sego. Il suo respiro è affannoso lo sento mugolare ad occhi chiusi. Prendo le palle in bocca, le succhio, scendo all’attaccatura delle palle… lecco tra le palle e il buco del culo…. sento il suo respiro sempre più affannoso “siiii Roberta….” quanto ho bramato il suo piacere…. Riprendo a succhiargli il cazzo. Sento la cappella in gola e succhio… lui mi accarezza la testa. Mi dice “Alzati!” mi alzo. Si toglie le scarpe e i pantaloni che aveva alle caviglie. Mi bacia con passione…. mi palpa le tette, mi toglie la maglietta, mi bacia il collo. Intanto la mini si è alzata fino alla vita lasciando in vista il mio perizoma. Mi toglie la mini e mi accarezza le cosce, mi dice “Vieni con me” mi porta in camera sua…. Mi fa sdraiare, mi toglie il reggiseno e inizia a succhiarmi le tette, le palpa, le bacia, le morde e le succhia. Ho i capezzoli durissimi. Comincio ad ansimare. Lui scende a baciarmi il pancino…. Scende sempre più giù fino al perizoma…. Lo bacia e me lo toglie “Mmmmm sei tutta depilata!” a queste parole si fionda a baciarmela. D’istinto apro le gambe. Inizia a baciarmi le mie grandi labbra carnose e depilate, le lecca… con la lingua mi schiude la patatina, la lecca tutta… sono già bagnata… mi lecca a lungo, poi si sposta a torturarmi il clitoride con la punta della lingua…. Ansimo forte. Mi succhia il clito. Impazzisco. Inizio a tremare. Gli spino la testa sulla fica. Mi fa impazzire. Sento salire l’orgasmo… inizio a urlare…. “Aaaahhhh siiiii…. non ti fermare Mario…. godooo…. siiii mmmmm” Gli godo in bocca. Lui prontamente lecca tutto il mio piacere. Ricomincia a baciarmi piano…. dalla pancia…. sale al seno… al collo… alaa bocca… sento che ha il mio sapore in bocca. Gli dico “Nessuno mi aveva fatto godere cosi” mi bacia ancora, si mette su di me, accarezza la figa col suo cazzo duro.
Lo fa andare su e giù lungo tutta la fica fin quando non gli dico “ti pregoooo… non resisto… mettimelo dentro…” mi entra dentro in un colpo, tanto ero bagnata… mente insieme mugoliamo “mmmmm”. Lo sento grosso… mi riempie tutta…. Lui mi bacia stando fermo dentro me, poi inizia a muoversi piano... Mmmm ha un ritmo lento ma costante…. Mi piaceee… ansimo “siiii mmmmm Mario….” Lo sento ansimare…. “Siii Mario scopamiiiii daiiiii…” inizia a muoversi più veloce…. “Dai scopamiiiii forteeeee”
- “Aaaahhhh Robertaaaaa…. Siiiii… sei così stretta…..”
- “Siiii Mario sbattimiiiii ti pregoooo di piùùùù…..”
Lo sento più forte dentro me….
- “Siiii sei proprio una troietta…. Godiii…..”
- “Mmmm…. Siiii sono la tua troia…. Spaccami la figa daiiiii ti voglio…. Violentami…..”
- “Ti piace troia? …. Ti piace il cazzo maturo puttanella??”
- “Siiii sono la tua puttanaaaa… ancoraaaa mmmmmm…. Mi stai sfondandoooo siiii godoooo mmmmm”
- “Siiii puttana vieni…. Vieni sul mio cazzooo….”
- “Siiiiii siiiii godooooo”
Sento i muscoli della vagina contrarsi sempre di più sotto le spinte del suo cazzo…. Esplodo in un orgasmo strepitoso…. Il suo cazzo continua a pomparmi…
- “Siiiii…puttanaaaa….”
Lo tira fuori. Si avvicina alla mia bocca. Gli spompino il cazzo con foga… voglio ke esplode tutto il suo piacere… voglio essere io finalmente la fonte del suo godimento…..lo succhio sempre di più…. Me lo spinge in gola…. Mi sta scopando la bocca…. Finchè non grugnisce. “Aaaaahhhh siiiiii beviii beviii beviiiiii aaahhh”
Un ondata di sborra quasi mi soffoca…. Inizio a berla attaccata al suo cazzo. Mmmm quanto mi piace…. Non mi lascio scappare neanche una goccia…. Lui si lascia andare sul letto. Io mi distendo insieme a lui. Mi abbraccia e mi accarezza i capelli: - “Roberta sei stupenda…. Non sai da quanto non godevo cosi con una donna”
- “Possiamo rifarlo quando vuoi… voglio essere la tua troia…”
- “Lo sei sempre stata…. La mia giovane troia vogliosa…. ho sempre pensato a te che ti masturbavi e che ti concedevi a me nella tua stanzetta quando mi segavo….”
Lo baciai…. Era quello che ho sempre voluto… un vicino vecchio porco che mi desiderava tanto da godere per me….
…
* Questo è il mio primo racconto, fatemi sapere che ne pensate… (la protagonista non sono io, anche lei, come la storia, è frutto della mia immaginazione) *
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