Lettera a mia moglie.

di
genere
confessioni

Mia adorata
Finalmente riesco ad esprimere l’amore che ho per te, se non l’avessi avuto probabilmente non saremmo riusciti a stare insieme per una vita intera. Dal primo giorno ho dovuto fare affidamento sul perdono, se non avessi avuto quel dono, non avremmo fatto altro che litigare, invece ho subito tutto da te. Già dal primo giorno hai mostrato la tua indole, Quell’indimenticabile pompino che mi ha aperto la strada del sesso, era la prima volta per me, ed è stato l’inizio di tutto. Tu eri già navigata, sapevi come prendermi, eravamo ragazzi entrambi, io totalmente inesperto, tu all’apice delle esperienze sessuali. Mi hai travolto, mi sono adeguato ai tuoi modi, non potevo stare senza te. Contro il volere dei miei ci siamo uniti prestissimo, sei rimasta incinta, una felicità immensa salvo
poi a rendermi conto che quel figlio non era mio, ho accettato anche quello. Ricordo perfettamente la prima richiesta che ti ho fatto, quella di sapere il sesso che facevi a mia insaputa, volevo che mi informassi, sei stata brava. Ricordi Marcello che con la
macchina ci accompagnava dappertutto? Non ancora riuscivamo a comprarla, lui si è offerto, un amico vero, ti voleva vedere poco vestita, tu esageravi, a volte ti sei mostrata nuda. Quel lunedì di Pasqua che siamo andati a Colle San Giorgio mentre guidava gli hai fatto un pompino sotto i miei occhi mentre io seduto dietro giocavo col bambino. Da quel giorno voleva stare sempre con noi. Quella sera dopo cena che voleva che glielo facessi ancora? Ricordi com’è finita? Ho dovuto farglielo io altrimenti non andava via. Finalmente abbiamo acquistato la prima macchina, Marcello voleva accompagnarci ancora, naturalmente l’abbiamo isolato, ti ricordi cosa è successo? Ha messo in giro la voce che l’avevo autorizzato a scoparti, mi chiamavano cornuto, era un onore per me, mi fregiavo di quell’aggettivo perché eri tu a volerlo. Potevi concederti a tutti, ma la notte eri solo per me. Notti paradisiache, orgasmi a ripetizione, programmi per il giorno successivo. Al mare con i costumi ridottissimi, quella volta che lo abbiamo disegnato con i colori adatti, eri nuda, qualcuno si è accorto, molti altri no, guardavano la tua bellezza. Quella volta sul treno? Ti ricordi che hai legato il bikini allo zaino e sotto la minigonna eri nuda? Ti ricordi il ragazzo che si è unito a noi, ti ricordi che aveva il cazzo enorme, ti ricordi quanti orgasmi hai avuto? Il matrimonio di Mirko tuo cugino ti ricordi cosa è successo? Sei venuta con la minigonna ascellare, gli invitati cercavano te quasi ignorando la sposa. Mi rendo conto che una lettera non basta, per ricordare tutto si completerebbe un libro, vedremo!!!
scritto il
2024-12-12
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