A
di
WW
genere
tradimenti
Era da tanto che la ammiravo: Bellissima, alta, capelli neri, classe innata. Una di quelle donne che quando la osservi non puoi far meno di apprezzarne a bocca aperta il portamento. Fisico mozzafiato, poche parole e ben dosate. Confidenza zero. Chiesi informazioni ad una comune conoscente e mi disse che era stata lasciata da poco dal marito, aveva 27 anni ed aveva un figlio di tre anni. L'intera città le ronzava e le sbavava attorno ma lei non dava alcuno spazio a nessuno. Spietata fino alla freddezza. Era bellissima. A. era il sogno e l'incubo di tanti. Mi limitai a guardarne lo splendore per sei mesi... poi un giorno, quando la mia ragazza mi creò delle storie per fatti che nemmeno conoscevo, incavolatomi decisi di vendicarmi. Inviai alla splendida signora un gran bel mazzo di rose rosse...senza alcun messaggio che lo accompagnasse. Immaginavo i pensieri che le solcavano la mente... Attesi due mesi, poi comprai una nuova scheda telefonica e le inviai una lettera dicendole che era una donna bellissima e, nel caso volesse sentirmi, dandole il mio numero. La sera che le giunse la lettera lei mi chiamò, spinta da curiosità per quell'individuo tanto gentile tanto misterioso. Era una telefonata giusto per ringraiare ma da quel momento non seppe fare a meno della mia calda voce e delle mie parole. Le numerosissime telefonate continuarono per sei mesi e quando lei mi obbligò ad incontrarla avevo il cuore in gola! Temevo di non piacerle, di deluderla, di non essere il suo tipo. Accadde invece che la serata divenne indimenticabile: restammo tutto il tempo nella mia auto, in una campagna lontana da orecchie indiscrete, ...parlammo tanto, da complici che eravamo divenimmo molto di più, ci avvicinammo, accarezzammo, coccolammo e baciammo, accarezandoci ancora le mie mani la toccarono nelle sue intimità e lei sbottonò la cerniera dei miei pantaloni. Io ero eccitatissimo! Non toccava un uomo da due anni(il marito l'aveva lasciata appena nato il bimbo) e la sua bocca divenne dolce quanto ingorda! Non ricordo una donna tanto felice ed avida di prendere il mio pene in bocca, lo baciò succhiò, fino ad ingoiarlo interamente con immensa gioia! Sembrava non stancarsi mai di possederlo nella sua bocca. Avevo posseduto diverse donne ma una esperienza del genere non mi era mai capitata! Baciava i miei testicoli, li assaporava e li ingoiava, sembrava vivere per darmi l'estasi! Poi la penetrai...dopo averle baciato i seni sino a morderglieli. Facemmo l'amore per tanto...non volevo sfigurare. Stavo molto attento a non godere ...volevo che tutto restasse memorabile per lei e la feci godere immensamente almeno due volte, nei suoi gemiti mi stringeva, mordeva, graffiava! Le sue unghie penetravano la mia schiena. Poi mi fermai... la lasciai rantolare ancora un pochino mentre le ero dentro e le chiesi di girarsi. La penetrai ancora da ditro, sbattendola con tutta la mia forza e strappandole i seni, sentendola gemere ed urlare per il piacere...poi... dopo diversi minuti di tale sfiancante ritmo glielo tirai fuori... il mio pene durissimo andò a cercare qualcosa di più stretto...pensai se non me lo da oggi che siamo in totale emozione non me lo darà mi più! Cercai e trovai...era strettissimo! Spinsi...le gemette di dolore e mi disse, quasi vergognandosi, di far piano...che così non l'aveva mai fatto... Le chiesi come mai suo marito non l'aveva mai inculata e lei disse che probabilmente non l'aveva mai fatto perché si vergognava di chiederglielo. ...Mi disse di essere molto dolce...le faceva male. Ci misi tutta la mia dolceza sino alla penetrazione di metà della mia asta...ma sinceramente il pensiero che la prima volta di una donna potesse essere del tutto indolore mi dava fastidio... l'idea di non farla rantolare di dolore alcuni istanti prima che il piacere si impadronisse di lei era insopportabile ! Una donna non é una donna se non viene inculata, posseduta sin nell'animo da dietro! ...e forzai il suo strettissimo buchino, la feci strillare, continuando a stantuffarla...le sentivo i muscoli tesi sino allo spasmo, il respiro alternare grandi fiati a momenti di silenzio...ed io la sfondavo con una foga innaturale! poi passò dal dolore al piacere nuovo per quell'esperienza mai provata prima! Credo la la verginità anale sia quanto di più bello ci sia.... ...continuai a sfondarle l'intestino per diversi minuti sino a quando, oramai a corto di forze e di ragione, non riuscii più a trattenermi e le versai dentro tutto il mio brodo mentre le mie braccia la stringevano sino a farle del male. ... Lei rimase stordita da tale esperienza... il giorno dopo scherzando mi elencava la lista delle pomate che stava usando per lenire il dolore........
"Ci vedemmo quasi ogni sera, e la sua passione non calava. Si era follemente innamorata di me, mi dava la sua anima mentre facevamo l'amore. Faceva con me cose che con suo marito non avrebbe nemmeno immaginato di fare.Mi dava tutto di se e lo faceva con una gioia che rasentava la follia. Io facevo l'amore con molta calma, ma mi faceva impazzire la passione che ci metteva nel succhiarmelo.
Me lo facevo succhiare per più di mezz'ora prima di possederla, era troppo bello pensare che la sua bocca era a mia totale, completa disposizione.
Pensare che quelle stupende labbra e quel viso fantastico si inginocchiavano davanti a me ed adoravano il mio totem mi faceva uscir di senno al sol pensiero, guardarla china sul mio pene, a mia totale disposizione era un piacere immenso, sbatterle in gola il mio arnese, sentire quanto le urtava sul palato e si infilava nella gola, provocandole mancanza di fiato mi faceva impazzire.
A volte quando non ce la facevo più saltavo i preliminare per arrivare a ciò che più mi interessava: glielo sbattevo alcune volte sul viso, sulle guance, sulle labbra, la facevo alzare, la giravo, la facevo chinare e con dolcezza centravo il suo buchino,
e con forza lo violavo,
godendo dei suoi rantoli e degli urli che la iniziavano al piacere della sodomia.
Le scavavo nell'intestino con una voglia morbosa, mi avvicinavo al suo viso per sentir meglio i suoi rantoli.
Il suo respiro pieno di dolore e piacere mi appassiona fino all'indicibile.
Sentire i suoi muscoli tesi mentre la possedevo come ogni donna va veramente posseduta mi creava una gioia interna impagabile.
Non mi importava che dicesse frasi sconce, i suoi rantoli di piacere e la sua totale disponibilità parlavano più di mille parole.
Mi impegnavo ad infilarglielo dentro da ogni angolazione, a volte le infilavo una mano nel grembo per sentire dall'interno il passaggio del mio stantuffo mentre la penetravo.
A volte andavo da lei dopo aver fatto l'amore con la mia ragazza, dopo un'ora di folle sesso con la mia donna andavo di corsa a trovare A. e mi eccitava tantissimo l'idea di scopare, possedere sin nell'anima due donne una dopo l'altra bellissime entrambe, che mi adoravano entrambe, straordinarie a letto entrambe.
Una volta a letto, dopo diversi minuti in cui sfondavo l'adorabile buchino di A.
rallentai per riprendere fiato, il mio arnese entrava ed usciva dal suo splendido culetto in maniera dolce, .e lei disse: si, così per favore, .così mi piace da impazzire!, capii che le piaceva quel dolce massaggio interno,
Resistetti alcuni minuti, .poi l'istinto ebbe la meglio e ricominciai a cavalcarla con la mia massima potenza, sentendola gemere di piacere e dolore.
Una sera decisi di volerle godere in bocca, ero voglioso dall'idea che il mio sperma le inondasse il palato, le scivolasse sulla gola e le si depositasse nello stomaco, volevo che lei si nutrisse di me, mi piaceva l'idea di pensare che nutrendosi di me le sarei circolato dentro per sempre.
Gli dissi che quella sera avrebbe dovuto succhiarmelo fino a venirle in bocca ed avrebbe dovuto ingoiare il mio sperma, ma avrebbe dovuto farlo lentamente,
non volevo godere subito, ma volevo che i miei testicoli la inondassero di sperma gonfio dalla voglia. Lei lo fece in una maniera spettacolare, offuscò tutte le sue pur eccellenti prestazioni precedenti, fu una serata indimenticabile, mi faceva inarcare il corpo per il piacere e lo faceva con una voglia che non saprei descrivere.
Mai provato prima nulla del genere! Poi toccò ai miei testicoli e li leccò, baciò, succhiò e quasi morse, con una voglia ed una minuzia che non immaginavo.
Sembrava godesse anche ad avere i miei testicoli in bocca, probabilmente era la sola idea del piacere che mi stava regalando. Dopo circa un'ora di delicate e minuziose cure delle sue labbra e del suo meraviglioso palato decisi di lasciarmi andare, mi sentivo esplodere!
Le godetti in bocca con uno schizzo infinito che sembrava soffocarla, ma non ne volle perdere una sola goccia, e dopo averlo ingoiato con diverse sorsate tutto leccò con ingordigia per confermare che non ne dovesse uscire ancora, poi continuò a leccare fuori come per controllare che nella foga del momento non ne fosse fuoriuscita alcuna goccia e, tranquillizzatasi, me lo riprese in bocca come per non darmi lo choc del cambiamento, succhiandolo ora, però, con dolcezza,
Fu un regalo di inestimabile valore,
Io le dissi di tenermelo in bocca finché ce la faceva e lei continuò così ancora.
Cosa dirvi, quella notte per me resterà incisa nel mio cuore e nella mia mente!
"Ci vedemmo quasi ogni sera, e la sua passione non calava. Si era follemente innamorata di me, mi dava la sua anima mentre facevamo l'amore. Faceva con me cose che con suo marito non avrebbe nemmeno immaginato di fare.Mi dava tutto di se e lo faceva con una gioia che rasentava la follia. Io facevo l'amore con molta calma, ma mi faceva impazzire la passione che ci metteva nel succhiarmelo.
Me lo facevo succhiare per più di mezz'ora prima di possederla, era troppo bello pensare che la sua bocca era a mia totale, completa disposizione.
Pensare che quelle stupende labbra e quel viso fantastico si inginocchiavano davanti a me ed adoravano il mio totem mi faceva uscir di senno al sol pensiero, guardarla china sul mio pene, a mia totale disposizione era un piacere immenso, sbatterle in gola il mio arnese, sentire quanto le urtava sul palato e si infilava nella gola, provocandole mancanza di fiato mi faceva impazzire.
A volte quando non ce la facevo più saltavo i preliminare per arrivare a ciò che più mi interessava: glielo sbattevo alcune volte sul viso, sulle guance, sulle labbra, la facevo alzare, la giravo, la facevo chinare e con dolcezza centravo il suo buchino,
e con forza lo violavo,
godendo dei suoi rantoli e degli urli che la iniziavano al piacere della sodomia.
Le scavavo nell'intestino con una voglia morbosa, mi avvicinavo al suo viso per sentir meglio i suoi rantoli.
Il suo respiro pieno di dolore e piacere mi appassiona fino all'indicibile.
Sentire i suoi muscoli tesi mentre la possedevo come ogni donna va veramente posseduta mi creava una gioia interna impagabile.
Non mi importava che dicesse frasi sconce, i suoi rantoli di piacere e la sua totale disponibilità parlavano più di mille parole.
Mi impegnavo ad infilarglielo dentro da ogni angolazione, a volte le infilavo una mano nel grembo per sentire dall'interno il passaggio del mio stantuffo mentre la penetravo.
A volte andavo da lei dopo aver fatto l'amore con la mia ragazza, dopo un'ora di folle sesso con la mia donna andavo di corsa a trovare A. e mi eccitava tantissimo l'idea di scopare, possedere sin nell'anima due donne una dopo l'altra bellissime entrambe, che mi adoravano entrambe, straordinarie a letto entrambe.
Una volta a letto, dopo diversi minuti in cui sfondavo l'adorabile buchino di A.
rallentai per riprendere fiato, il mio arnese entrava ed usciva dal suo splendido culetto in maniera dolce, .e lei disse: si, così per favore, .così mi piace da impazzire!, capii che le piaceva quel dolce massaggio interno,
Resistetti alcuni minuti, .poi l'istinto ebbe la meglio e ricominciai a cavalcarla con la mia massima potenza, sentendola gemere di piacere e dolore.
Una sera decisi di volerle godere in bocca, ero voglioso dall'idea che il mio sperma le inondasse il palato, le scivolasse sulla gola e le si depositasse nello stomaco, volevo che lei si nutrisse di me, mi piaceva l'idea di pensare che nutrendosi di me le sarei circolato dentro per sempre.
Gli dissi che quella sera avrebbe dovuto succhiarmelo fino a venirle in bocca ed avrebbe dovuto ingoiare il mio sperma, ma avrebbe dovuto farlo lentamente,
non volevo godere subito, ma volevo che i miei testicoli la inondassero di sperma gonfio dalla voglia. Lei lo fece in una maniera spettacolare, offuscò tutte le sue pur eccellenti prestazioni precedenti, fu una serata indimenticabile, mi faceva inarcare il corpo per il piacere e lo faceva con una voglia che non saprei descrivere.
Mai provato prima nulla del genere! Poi toccò ai miei testicoli e li leccò, baciò, succhiò e quasi morse, con una voglia ed una minuzia che non immaginavo.
Sembrava godesse anche ad avere i miei testicoli in bocca, probabilmente era la sola idea del piacere che mi stava regalando. Dopo circa un'ora di delicate e minuziose cure delle sue labbra e del suo meraviglioso palato decisi di lasciarmi andare, mi sentivo esplodere!
Le godetti in bocca con uno schizzo infinito che sembrava soffocarla, ma non ne volle perdere una sola goccia, e dopo averlo ingoiato con diverse sorsate tutto leccò con ingordigia per confermare che non ne dovesse uscire ancora, poi continuò a leccare fuori come per controllare che nella foga del momento non ne fosse fuoriuscita alcuna goccia e, tranquillizzatasi, me lo riprese in bocca come per non darmi lo choc del cambiamento, succhiandolo ora, però, con dolcezza,
Fu un regalo di inestimabile valore,
Io le dissi di tenermelo in bocca finché ce la faceva e lei continuò così ancora.
Cosa dirvi, quella notte per me resterà incisa nel mio cuore e nella mia mente!
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