La cugina quarantenne
di
Carlo DC
genere
incesti
Ciao, mi chiamo CARLO, come raccontato nel mio precedente racconto “Incredibile epilogo di una cena tra amici” e “La ragazza della palestra”, ho 29 anni, fisico importante, 1.80 di altezza per 80 kg, come hobby faccio il triatleta e allenarmi per queste gare mi mantiene in forma.
Nell’ultimo periodo sto viaggiando tanto per lavoro, è capitato che dovessi andare a Milano due settimane per valutare un possibile lavoro per la mia azienda, avendo amici a Milano tutte le sere uscivo con persone differenti, tra le mie tante conoscenze c’è anche mia cugina grande Annalisa, splendida quarantenne, bruna 1.75 di altezza, 2° di seno, viso caruccio con occhiali da segretaria che mi fanno un sesso incredibile e un culo a mandolino che solo a guardarlo vorresti sborrare, oggettivamente è sempre stato il suo pezzo forte fin da ragazza. Sarebbe la classica Milf se avesse avuto bambini.
Negli anni ha presentato in famiglia diversi fidanzati, da uno molto giovane ad uno della sua età, finendo sposata con uno quasi 20 anni più grande di lei. Avendo più di 10 anni di differenza il nostro rapporto non è mai stato molto confidenziale, purtroppo causa distanza tra i luoghi in cui vivevamo, ci frequentavamo poco, ma ogni tanto ci trovavamo per rimpatriate di famiglia al mare era uno spettacolo vederla in costume; a memoria la prima volta che sono venuto è stato in suo onore alla tenera età di 13 anni dopo una giornata passata insieme al mio ritorno a casa la sera nel letto capii cosa significava provare la sensazione di una sborrata cosa che inizialmente mi spaventò ma poi non riuscii più a fare a meno.
Causa la mia timidezza da ragazzo non ci ho mai provato e lei non mi ha mai dato segnali, quindi per evitare figure di merda ho sempre tenuto rapporti “da familiari”.
Ma veniamo a noi. In una delle serate libere la contatto per dirle che sono a Milano e mi andrebbe di vederla per un caffè, di tutta risposta mi dice che le farebbe molto piacere avermi a cena a casa loro. Accetto molto volentieri l’invito. Mia cugina oltre essere una gran fica è anche una cuoca eccezionale mi prepara una cena a base di pesce incredibile, cavatelli alla pescatora, branzino, ostriche, una cena sublime che bagnata con il vino che ho portato va benissimo. Il marito, che è una persona di compagnia, infatti è sempre molto gentile e simpatico a cena finita si congeda dicendo che deve andare a passare dalla madre che abita a qualche isolato di distanza da casa loro, vedo Annalisa un po’ scura in volto a questa sua affermazione; saluta e dice che tornerà tra un paio d’ore.
Mia cugina si appresta sparecchiare la tavola ed impostare la lavastoviglie, la vedo scura in volto, fino a 5 minuti prima era molto più solare, aiutandola nel pulire le chiedo cosa ha.
Io: “Annalisa tutto ok? Tutto di un tratto ti sei incupita”
Annalisa: “E’ quello stronzo, sempre a perdere tempo con la madre. Forse ho sbagliato a sposare una persona molto più vecchia di me, sono arrivata a 40 anni e non ho neanche un figlio.”
Io: “Perché dici così? Gli uomini possono procreare fino a tarda età, e tu sei ancora giovane.”
Annalisa: “Carlo il problema è quello. A mio marito non tira più, abbiamo provato di tutto, sono mesi che non facciamo più l’amore, figurati fare un figlio.”
Io: “Neanche le pillole blu hanno aiutato?”
Annalisa: “Niente. Sto pensando che sono io che ormai sono da buttare e non si riesce più ad eccitare.” A sentire quella frase mi viene in mente il detto “chi ha il pane e non ha i denti”.
Io: “Spero che tu stia scherzando, se non fossi mia cugina in una situazione di noi due soli a casa due ore già sarei partito all’attacco” e le sorrido.
Annalisa: “Come no, lo so che lo dici solo per farmi sentire meglio”. Ci spostiamo nel soggiorno e ci sediamo uno vicino all’altro sul divano, lei è in shorts e canotta, ha due gambe da paura al momento e io comincio ad eccitarmi.
Io: “Assolutamente no. Ora ti confesso una cosa ma mi giurerai di non dirlo a nessuno altrimenti in famiglia partirebbe il processo del secolo. Sei stata la prima a cui ho dedicato….” e mimo il gesto di una sega.
Annalisa: “Veramente? Scommetto che è stato quando siamo andati al mare in estate qualche tempo fa, quanto avevi 13/14 anni, mi hai guardato il culo tutto il giorno, non immaginavo che ti avevo provocato addirittura un’erezione.” Mi abbraccia. “Sono contenta di essere stata la tua prima SEGA, è così che si chiama. Mi hai fatto sentire meglio”
Durante l’abbraccio il suo profumo mi inebria in una maniera unica, il mio soldato va sull’attenti, sono vestito con i pantaloni dell’abito e il gonfiore si intravede. Lei si stacca, io automaticamente porto gli occhi alla canotta che si è aperta leggermente e mi fa vedere le sue tettine. Lei se ne accorge e subito dopo mi schiocca le dita davanti agli occhi per farmi riprendere da quell’ipnosi. Sono tutto rosso in viso.
Annalisa: “Cuginetto non è che continui a farti le seghe?”
Io: “Sono 10 giorni che non faccio niente, è stato un momento di debolezza, sono mortificato” in maniera goffa mi alzo dal divano cercando andar via, nel fare questo inciampo sul tappeto e le vado a finire addosso; il mio cazzo finisce quasi come segno del destino sulla sua mano, che ha messo a protezione davanti al viso. Si è accorta sicuramente che sono eccitato.
Annalisa: “Sono io a farti questo effetto?” sono molto imbarazzato ma le rispondo con spavalderia
Io: “E’ tutta la sera che ancheggi con quelli shorts, faresti arrapare che un gay, poi questo abbraccio a dato il colpo di grazia”
Lei si ferma per dieci interminabili secondi poi con ancora la mano sulla mia patta comincia un lento su e giù. Mi sta ufficialmente segando. Non credo a quello che sta succedendo.
Annalisa: “Da quello che sento sei ben dotato, è arrivato il momento di liberarla la bestia”
Con una maestria che le facevo libera il mio cazzo, quando esce fuori lo vedo più grosso del solito (sarà stata un impressione, forse è stato il momento particolare, forse ha riconosciuto la prima a cui ho dedicato una sega).
Annalisa: “La mia valutazione era giusta, complimenti cuginetto” nel dire ciò comincia una lentissima sega, godo come un dannato, penso che questo incesto mi costerà un girone dell’inferno tra i peggiori, ma ormai sono in gioco e voglio giocare fino in fondo.
Annalisa: “Così ti facevi le seghe su di me? O la velocità era maggiore?” dicendo questo aumenta il ritmo, mi sta facendo impazzire. In preda all’eccitazione le urlo: “Veloce, veloce” lei parte a velocità supersonica, è una cosa incredibile. Io chiudo gli occhi e mi godo il momento, ad un tratto la sento rallentare e sento umido intorno al mio cazzo. Apro gli occhi e la vedo che mi guarda con aria da porca con gli occhiali che fanno su e giù, mi sta facendo un pompino da favola, le sue labbra avvolgono in maniera perfetta il mio cazzo.
Dopo altri 5 minuti voglio scoparmela, non penso ad altro. La faccio staccare dal mio cazzo, lei sembra non gradire inizialmente, poi le strappo gli shorts e perizoma e comincio a leccargli la fica, lei gode.
Annalisa: “Così, sono mesi che non provo queste sensazioni, continua” sono minuti di assoluta goduria per lei, quando ritengo che sia pronta per essere penetrata mi stacco, lei mi guarda e capisce cosa sto per fare, si toglie la canotta, come sospettavo è senza reggiseno, io tolgo la camicia e siamo entrambi nudi. Comincio a scoparla alla missionario, lei è una fornace, non mi entusiasma come posizione e sono sicuro che riuscirò a cambiarla a breve, è lei a prendere l’iniziativa, mi stacca mi fa sedere sul divano e si impala, detta il ritmo, lento con rotazioni di bacino che mi fanno andare in paradiso. Sono al culmine, lei se ne accorge aumenta il ritmo e mi fa venire direttamente nella fica, abbiamo un orgasmo simultaneo, mi dice che voleva sentirsi piena di me e di stare tranquillo perché prende la pillola.
Rimane su di me e cominciamo a baciarci, non l’avevamo ancora fatto, il mio cazzo si rigenera dentro la sua fica, dopo 5 minuti sono di nuovo carico, lei se ne accorge ed esclama: “Beata gioventù” e ricomincia a saltare sul mio cazzo. Io comincio a stimolarle il buco del culo, è quello il mio obbiettivo, la mia ossessione su di lei per tanti anni. Capisce dove voglio arrivare, si alza e va in bagno. Torna con un lubrificante e si mette a pecora sul tavolo.
Annalisa: “Lo voglio sentire tutto, oggi è la serata in cui realizzi i tuoi sogni da piccolo masturbatore”
Olio il buco del culo e comincio ad entrare, è stata già sfondata, entro abbastanza agevolmente e comincio a pompare. È uno spettacolo quel culo, lei accompagna i movimenti, si vede che è esperta nel prenderlo in culo.
Dopo 10 minuti di pompate sono al limite, le dico che sto per venire. Lei mi dice che vuole essere riempita anche nel culo dopo la fica, esaudirò la sua volontà. Do l’ultima pompata e vengo in un orgasmo animalesco.
In quel preciso istante sentiamo le chiavi nella porta di casa, mi ero completamente scodato del marito, che trova la moglie a pecora che si sta facendo scopare il culo da cugino. Ci guarda con aria smarrita, poi vedo un sorriso sulla sua bocca: “Finalmente sei riuscita a tornare la zoccola di un tempo, purtroppo io sono fuori gioco ormai, ma tu non devi rinunciare alla tua vita sessuale” poi si rivolge a me “Se ce la fai ancora vorrei vederla godere la mia mogliettina”. Io sono completamente scioccato dalla situazione, sono ancora col cazzo nel culo di mia cugina, mi è rimasto duro dopo la sborrata. Lei lo sente e prende l’iniziativa e comincia a fare avanti e indietro, io sono immobilizzato, il marito che si è preso un bicchiere di vino e si sta godendo la scena.
Dopo pochi minuti lei esce mi scaraventa a terra e si impala di nuovo su di me. Gode come una matta.
Annalisa: “Che cazzo ha il mio cuginetto! GODO” in preda all’eccitazione comincio a urlare anche io: “L’ho sempre sospettato che eri ZOCCOLA! CHE GODURIA”
Riprendo io la situazione in mano la rimetto a pecora e continuo a scoparla in fica, lei nel frattempo è venuta almeno 3 volte, quando sto per venire io, esco, la faccio girare e comincio a segarmi di fronte al suo viso.
Io: “Con una sega è cominciata e con una sega finirà ma stavolta la sborra non rimarrà nei miei pantaloni”
Finita questa frase comincio a sborrare sui suoi occhiali da segretaria sexy, gran sborrata con lei che raccoglie e si lecca il dito medio per farmi arrapare ancora di più.
Sono senza forze, mi accascio sul divano. Lei va dal marito e lo bacia, ringraziandolo per non essersi incazzato. Finito ciò va in bagno a farsi una doccia. Quando esce è più radiosa che mai, io mi sono rivestito e sto per andare via. Mi da un super bacio e mi accompagna alla porta dicendomi che mi aspettava a Milano e che la prossima volta dovevo rimanere a dormire da loro.
Nell’ultimo periodo sto viaggiando tanto per lavoro, è capitato che dovessi andare a Milano due settimane per valutare un possibile lavoro per la mia azienda, avendo amici a Milano tutte le sere uscivo con persone differenti, tra le mie tante conoscenze c’è anche mia cugina grande Annalisa, splendida quarantenne, bruna 1.75 di altezza, 2° di seno, viso caruccio con occhiali da segretaria che mi fanno un sesso incredibile e un culo a mandolino che solo a guardarlo vorresti sborrare, oggettivamente è sempre stato il suo pezzo forte fin da ragazza. Sarebbe la classica Milf se avesse avuto bambini.
Negli anni ha presentato in famiglia diversi fidanzati, da uno molto giovane ad uno della sua età, finendo sposata con uno quasi 20 anni più grande di lei. Avendo più di 10 anni di differenza il nostro rapporto non è mai stato molto confidenziale, purtroppo causa distanza tra i luoghi in cui vivevamo, ci frequentavamo poco, ma ogni tanto ci trovavamo per rimpatriate di famiglia al mare era uno spettacolo vederla in costume; a memoria la prima volta che sono venuto è stato in suo onore alla tenera età di 13 anni dopo una giornata passata insieme al mio ritorno a casa la sera nel letto capii cosa significava provare la sensazione di una sborrata cosa che inizialmente mi spaventò ma poi non riuscii più a fare a meno.
Causa la mia timidezza da ragazzo non ci ho mai provato e lei non mi ha mai dato segnali, quindi per evitare figure di merda ho sempre tenuto rapporti “da familiari”.
Ma veniamo a noi. In una delle serate libere la contatto per dirle che sono a Milano e mi andrebbe di vederla per un caffè, di tutta risposta mi dice che le farebbe molto piacere avermi a cena a casa loro. Accetto molto volentieri l’invito. Mia cugina oltre essere una gran fica è anche una cuoca eccezionale mi prepara una cena a base di pesce incredibile, cavatelli alla pescatora, branzino, ostriche, una cena sublime che bagnata con il vino che ho portato va benissimo. Il marito, che è una persona di compagnia, infatti è sempre molto gentile e simpatico a cena finita si congeda dicendo che deve andare a passare dalla madre che abita a qualche isolato di distanza da casa loro, vedo Annalisa un po’ scura in volto a questa sua affermazione; saluta e dice che tornerà tra un paio d’ore.
Mia cugina si appresta sparecchiare la tavola ed impostare la lavastoviglie, la vedo scura in volto, fino a 5 minuti prima era molto più solare, aiutandola nel pulire le chiedo cosa ha.
Io: “Annalisa tutto ok? Tutto di un tratto ti sei incupita”
Annalisa: “E’ quello stronzo, sempre a perdere tempo con la madre. Forse ho sbagliato a sposare una persona molto più vecchia di me, sono arrivata a 40 anni e non ho neanche un figlio.”
Io: “Perché dici così? Gli uomini possono procreare fino a tarda età, e tu sei ancora giovane.”
Annalisa: “Carlo il problema è quello. A mio marito non tira più, abbiamo provato di tutto, sono mesi che non facciamo più l’amore, figurati fare un figlio.”
Io: “Neanche le pillole blu hanno aiutato?”
Annalisa: “Niente. Sto pensando che sono io che ormai sono da buttare e non si riesce più ad eccitare.” A sentire quella frase mi viene in mente il detto “chi ha il pane e non ha i denti”.
Io: “Spero che tu stia scherzando, se non fossi mia cugina in una situazione di noi due soli a casa due ore già sarei partito all’attacco” e le sorrido.
Annalisa: “Come no, lo so che lo dici solo per farmi sentire meglio”. Ci spostiamo nel soggiorno e ci sediamo uno vicino all’altro sul divano, lei è in shorts e canotta, ha due gambe da paura al momento e io comincio ad eccitarmi.
Io: “Assolutamente no. Ora ti confesso una cosa ma mi giurerai di non dirlo a nessuno altrimenti in famiglia partirebbe il processo del secolo. Sei stata la prima a cui ho dedicato….” e mimo il gesto di una sega.
Annalisa: “Veramente? Scommetto che è stato quando siamo andati al mare in estate qualche tempo fa, quanto avevi 13/14 anni, mi hai guardato il culo tutto il giorno, non immaginavo che ti avevo provocato addirittura un’erezione.” Mi abbraccia. “Sono contenta di essere stata la tua prima SEGA, è così che si chiama. Mi hai fatto sentire meglio”
Durante l’abbraccio il suo profumo mi inebria in una maniera unica, il mio soldato va sull’attenti, sono vestito con i pantaloni dell’abito e il gonfiore si intravede. Lei si stacca, io automaticamente porto gli occhi alla canotta che si è aperta leggermente e mi fa vedere le sue tettine. Lei se ne accorge e subito dopo mi schiocca le dita davanti agli occhi per farmi riprendere da quell’ipnosi. Sono tutto rosso in viso.
Annalisa: “Cuginetto non è che continui a farti le seghe?”
Io: “Sono 10 giorni che non faccio niente, è stato un momento di debolezza, sono mortificato” in maniera goffa mi alzo dal divano cercando andar via, nel fare questo inciampo sul tappeto e le vado a finire addosso; il mio cazzo finisce quasi come segno del destino sulla sua mano, che ha messo a protezione davanti al viso. Si è accorta sicuramente che sono eccitato.
Annalisa: “Sono io a farti questo effetto?” sono molto imbarazzato ma le rispondo con spavalderia
Io: “E’ tutta la sera che ancheggi con quelli shorts, faresti arrapare che un gay, poi questo abbraccio a dato il colpo di grazia”
Lei si ferma per dieci interminabili secondi poi con ancora la mano sulla mia patta comincia un lento su e giù. Mi sta ufficialmente segando. Non credo a quello che sta succedendo.
Annalisa: “Da quello che sento sei ben dotato, è arrivato il momento di liberarla la bestia”
Con una maestria che le facevo libera il mio cazzo, quando esce fuori lo vedo più grosso del solito (sarà stata un impressione, forse è stato il momento particolare, forse ha riconosciuto la prima a cui ho dedicato una sega).
Annalisa: “La mia valutazione era giusta, complimenti cuginetto” nel dire ciò comincia una lentissima sega, godo come un dannato, penso che questo incesto mi costerà un girone dell’inferno tra i peggiori, ma ormai sono in gioco e voglio giocare fino in fondo.
Annalisa: “Così ti facevi le seghe su di me? O la velocità era maggiore?” dicendo questo aumenta il ritmo, mi sta facendo impazzire. In preda all’eccitazione le urlo: “Veloce, veloce” lei parte a velocità supersonica, è una cosa incredibile. Io chiudo gli occhi e mi godo il momento, ad un tratto la sento rallentare e sento umido intorno al mio cazzo. Apro gli occhi e la vedo che mi guarda con aria da porca con gli occhiali che fanno su e giù, mi sta facendo un pompino da favola, le sue labbra avvolgono in maniera perfetta il mio cazzo.
Dopo altri 5 minuti voglio scoparmela, non penso ad altro. La faccio staccare dal mio cazzo, lei sembra non gradire inizialmente, poi le strappo gli shorts e perizoma e comincio a leccargli la fica, lei gode.
Annalisa: “Così, sono mesi che non provo queste sensazioni, continua” sono minuti di assoluta goduria per lei, quando ritengo che sia pronta per essere penetrata mi stacco, lei mi guarda e capisce cosa sto per fare, si toglie la canotta, come sospettavo è senza reggiseno, io tolgo la camicia e siamo entrambi nudi. Comincio a scoparla alla missionario, lei è una fornace, non mi entusiasma come posizione e sono sicuro che riuscirò a cambiarla a breve, è lei a prendere l’iniziativa, mi stacca mi fa sedere sul divano e si impala, detta il ritmo, lento con rotazioni di bacino che mi fanno andare in paradiso. Sono al culmine, lei se ne accorge aumenta il ritmo e mi fa venire direttamente nella fica, abbiamo un orgasmo simultaneo, mi dice che voleva sentirsi piena di me e di stare tranquillo perché prende la pillola.
Rimane su di me e cominciamo a baciarci, non l’avevamo ancora fatto, il mio cazzo si rigenera dentro la sua fica, dopo 5 minuti sono di nuovo carico, lei se ne accorge ed esclama: “Beata gioventù” e ricomincia a saltare sul mio cazzo. Io comincio a stimolarle il buco del culo, è quello il mio obbiettivo, la mia ossessione su di lei per tanti anni. Capisce dove voglio arrivare, si alza e va in bagno. Torna con un lubrificante e si mette a pecora sul tavolo.
Annalisa: “Lo voglio sentire tutto, oggi è la serata in cui realizzi i tuoi sogni da piccolo masturbatore”
Olio il buco del culo e comincio ad entrare, è stata già sfondata, entro abbastanza agevolmente e comincio a pompare. È uno spettacolo quel culo, lei accompagna i movimenti, si vede che è esperta nel prenderlo in culo.
Dopo 10 minuti di pompate sono al limite, le dico che sto per venire. Lei mi dice che vuole essere riempita anche nel culo dopo la fica, esaudirò la sua volontà. Do l’ultima pompata e vengo in un orgasmo animalesco.
In quel preciso istante sentiamo le chiavi nella porta di casa, mi ero completamente scodato del marito, che trova la moglie a pecora che si sta facendo scopare il culo da cugino. Ci guarda con aria smarrita, poi vedo un sorriso sulla sua bocca: “Finalmente sei riuscita a tornare la zoccola di un tempo, purtroppo io sono fuori gioco ormai, ma tu non devi rinunciare alla tua vita sessuale” poi si rivolge a me “Se ce la fai ancora vorrei vederla godere la mia mogliettina”. Io sono completamente scioccato dalla situazione, sono ancora col cazzo nel culo di mia cugina, mi è rimasto duro dopo la sborrata. Lei lo sente e prende l’iniziativa e comincia a fare avanti e indietro, io sono immobilizzato, il marito che si è preso un bicchiere di vino e si sta godendo la scena.
Dopo pochi minuti lei esce mi scaraventa a terra e si impala di nuovo su di me. Gode come una matta.
Annalisa: “Che cazzo ha il mio cuginetto! GODO” in preda all’eccitazione comincio a urlare anche io: “L’ho sempre sospettato che eri ZOCCOLA! CHE GODURIA”
Riprendo io la situazione in mano la rimetto a pecora e continuo a scoparla in fica, lei nel frattempo è venuta almeno 3 volte, quando sto per venire io, esco, la faccio girare e comincio a segarmi di fronte al suo viso.
Io: “Con una sega è cominciata e con una sega finirà ma stavolta la sborra non rimarrà nei miei pantaloni”
Finita questa frase comincio a sborrare sui suoi occhiali da segretaria sexy, gran sborrata con lei che raccoglie e si lecca il dito medio per farmi arrapare ancora di più.
Sono senza forze, mi accascio sul divano. Lei va dal marito e lo bacia, ringraziandolo per non essersi incazzato. Finito ciò va in bagno a farsi una doccia. Quando esce è più radiosa che mai, io mi sono rivestito e sto per andare via. Mi da un super bacio e mi accompagna alla porta dicendomi che mi aspettava a Milano e che la prossima volta dovevo rimanere a dormire da loro.
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