Difesa per vendicare la mia parte innocente

di
genere
pulp

Mi chiamo Valentina e sono una donna abbastanza giovane. Bionda, fisico minuto. Non sono la tipica strafiga ma amo conciarmi da vacca in calore in molte occasioni... Per il gusto di suscitare reazioni altrui. Talvolta imprevedibili... Come quella sera di 12 anni fa, zona lungo Arno... Un uomo sulla 40ina si avvicino' per offrirmi uno spinello. Come rifiutare in una limpida notte stellata di mezza estate? Appartati dietro i cespugli... le sue mani sulle mie gambe non andavano affatto eccitandomi... Mi ero trattenuta in citta' per sballare e far credere ai miei di aver trovato impiego... non di certo per scopare con uno spaventapasseri... Era meglio avessi iniziato a prostituirmi gia' all'epoca... I suoi denti sul mio collo avevano ormai lasciato evidente segno. Coltello serramanico estratto all'improvviso puntato in volto... Grida di disperazione, ematomi, graffi. Persi i sensi. Coltellate al petto di cui ancora porto cicatrici. Caro Salvatore... Basta un'attività di distrazione per ritrovarti la lama della tua arma conficcata nella tua iride. Mi dileguai. Vestiti strappati. Sporchi di sangue e fango. Da allora amo tagliarmi le vene dei miei polsi per assaporare il dolce gusto che solo il sangue sa regalare. Per quanto riguarda te, caro evaso di galera, mi auguro che senza un'organizzazione essenziale ed un esame di coscienza, tu possa aver riabbracciato la tua scellerata famiglia.
scritto il
2015-09-14
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