La mia "prima volta" (Parte 3a)

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prime esperienze

LA MIA “PRIMA VOLTA” (Parte 3)

---- Racconto di fatti reali …..... raccontati da lei ----


Dopo i fatti narrati nei precedenti racconti, devo dire d'essermi sentita in preda ad un combattimento interiore.
La mia mente fu assalita da mille domande, dubbi e rimorsi, dovuti alla mia ferrea educazione religiosa che mi faceva sentire in colpa.
Avvertivo un senso di disagio e inadeguatezza.
Mi sentivo spinta a darci un taglio con la mia nuova condotta.

D'altro canto, le nuove emozioni, l'intenso piacere, il senso di libertà che ora provavo e la felicità d'avere finalmente appagato Massimo, mio marito, mi rendevano euforica.

Massimo, era evidentemente soddisfatto.
Aveva ripreso a dimostrarsi molto affettuoso e gentile con me.
Spesso mi lanciava sguardi estasiati.
Era come se ci fossimo appena innamorati; il nostro amore s'era risvegliato.

Dopo l'altra sera, non abbiamo parlato dell'accaduto, se non coi gesti e gli sguardi.

Perciò, dopo aversi pensato un po' su, decisi di non arrendermi e di impegnarmi per continuare a vincere i miei timori e il mio pudore.

Fu così che a distanza di tre giorni, decisi di sorprendere nuovamente Massimo, donandogli tutta me stessa come mai avevo fatto prima.
Quella sera mi preparai accuratamente, profumandomi, depilandomi e indossando della biancheria intima sexy, che sapevo piacere tantissimo a mio marito.

Dopo cena, trascorremmo un po' di tempo davanti alla tv, poi, facendo finta d'avere sonno, salutai Massimo dicendo che sarei andata a dormire; lui disse che mi avrebbe raggiunta entro poco tempo.
Infatti, pochi minuti dopo lo sentii entrare in camera e preparasi per la notte ….... nel frattempo io facevo finta d'essermi già addormentata.

Pochi istanti dopo che Massimo era venuto a letto, allungai furtivamente la mia mano appoggiandola sul suo pacco; sentii Massimo sussultare.
Lo strinsi delicatamente da sopra i boxer, tastando il suo membro ancora flaccido e i suoi testicoli.

Massimo disse: “credevo stessi già dormendo” …........, poi dopo qualche ulteriore attimo aggiunse: “Ma cos'hai Anna”, “non ti riconosco più”.
Io risposi chiedendogli: “ti dispiace?”.
“No certo che no!” fu la sua risposta, “ma dopo tutto questo tempo ti trovo improvvisamente cambiata”.

Strinsi con più decisione la mia presa sul suo pacco e accostatami alla sua bocca lo bacia appassionatamente.
Massimo gradiva, e mentre io introducevo le mie mani all'interno dei suoi boxer per prendergli in mano il cazzo, lui iniziò ad accarezzarmi freneticamente.
Presi a segarli il membro dapprima con delicatezza, poi con sempre maggior foga, poi mi abbassai e dopo aver baciato e leccato i suoi testicoli, risalii con la lingua per tutta l'asta fino a raggiungere la cappella.
Indugia con la lingua, facendola roteare attorno alla cappella e leccandogliela.
Di tanto in tanto alternavo questo gioco con rapidi colpi di lingua sul frenulo e con intense leccate sulla cappella.

Infine, lo presi in bocca e tenendolo ben saldo alla base inizia a scendere e risalire con la bocca sul cazzo di Massimo che nel frattempo era diventato duro come il marmo.
Accompagnavo questo movimento, aiutandomi con la mano con la quale tenevo stretto quel meraviglioso membro.

Andai avanti così per un po', leccando e succhiando il mio Massimo che nel frattempo stava gemendo di piacere.
Poi mi interruppi, e salii su di Massimo, accovacciandomi sulla sua faccia, in modo tale che la mia fighetta fosse proprio sulla sua bocca, e dissi: “leccamela”.
Massimo scostò leggermente il perizoma che indossavo e iniziò a leccarmi prima dolcemente, poi avidamente, la mia fighetta sempre più dilatata e bagnata.

Accolse nella sua bocca la mia clitoride e la succhiettò dolcemente, facendomi sobbalzare di piacere.
Poi introdusse la sua lingua frenetica all'interno delle piccole labbra, scopandomi la figa.
Leccò tutta la passerotto senza mai darsi pace, e ingerendo gli umori che stillava.

Le sue mani nel frattempo erano appoggiante sulle mie natiche e mi tenevano stretta a sé.

Il sapiente lavoro di lingua di Massimo non tardò a dare risultati, dopo pochi minuti, iniziai a respirare sempre più affannosamente e ad ansimare, stavo per raggiungere un orgasmo.
In preda al piacere, la mia mente si svuotò completamente e io mi abbandonai in preda a quella splendida sensazione.

Poco dopo non resistetti più, ed iniziai ad incoraggiare Massimo anche con le parole, dicendogli: “continua a leccare daì”, “non ti fermare”, fammi godere”.
Massimo apprezzò, e aumentò l'intensità del movimento e della pressione che stava facendo non più solo con la lingua, ma anche con tutta la bocca, stringendomi nel contempo le natiche.

In pochissimi secondi raggiunsi un orgasmo divino.
Iniziai a divincolarmi e ad urlare di piacere …......... sentivo che sotto di me stava scorrendo un fiume e che la faccia di Massimo era tutta inzuppata dei miei umori.

Fu un orgasmo lungo ed intenso.
Mi sollevai e senza dire una parola di rigirai distendendomi sul corpo di Massimo.
Sempre offrendogli la mia bagnatissima figa mi chinai sul suo bel cazzone e lo ripresi in bocca iniziando a succhiarglielo nuovamente.
Contemporaneamente, lui riprese a leccarmi la figa …..... ci ritrovammo così a fare il nostro primo 69.
In quella posizione, godetti una seconda volta, mentre continuavo a spompinare Massimo, che di lì a pochissimo mi inondò la cavità orale coi getti del suo caldo e vischioso sperma.
Dapprima dubbiosa e indecisa, decidetti di non sprecare quel prezioso nettare e di volerlo gustare fino in fondo ….................... ingoiai tutto, leccando ogni singola goccia e residuo …........ alla fine lascia il cazzo di Massimo pulito e lavato come se nulla fosse stato.

Il gusto del suo sperma, era leggermente acidulo, ma non disgustoso ….......... non provai particolarmente piacere ad ingerirlo, ma sentii Massimo impazzire nel sentirmelo fare e questo mi diede un'enorme soddisfazione.
Sentii Massimo dire: “Anna ........ sei diventata una splendida troietta sai?”, ed io “anche tu non schermi …....... sei proprio un porcello!”.

Mi rialzai e dissi: “adesso voglio scopre”, “voglio il tuo cazzo tutto dentro me” e così dicendo mi sedetti su Massimo dandogli le spalle.
Introdussi il suo cazzo nella mia figa, che non ebbe alcuna difficoltà ad accoglierlo dilatata e inzuppata com'era, ed entrambi iniziammo a muoverci ritmicamente........ il nostro primo “smorzacandela”.
Nel contempo incoraggiavo Massimo dicendo frasi del tipo: “dai scopami”, “sfondami la figa”, “fammi godere”.
Sentii il suo cazzo indurirsi nuovamente come se non avesse ancora provato piacere, come se fosse la prima volta di quella serata …......... era diventato un palo!

Dopo alcuni intensi minuti mi alzai sfilandomi da lui, inumidii il mio buchetto, vi introdussi un paio di dita per dilatarlo, e senza dire una parola, mi riabbassai sul cazzo di Massimo.
Lo tenevo saldo con una mano mentre con l'altra stavo appoggiata sul suo petto.

Sentii la dura cappella appoggiata al buchetto, mi abbassai ulteriormente, spinsi più volte, iniziò ad entrare …........... Massimo si accorse che stava per entrare in un buco diverso e inesplorato e disse. “ma Anna, che fai?” …........... “zitto e assecondami” risposi.

I miei movimenti fecero sì che il duro cazzo di Massimo entrasse dentro il mio culo …......... mi abbassai totalmente facendomelo entrare tutto, fino in fondo.

Appoggiai i miei piedi sulle gambe di Massimo, mi posizionai con le braccia e dissi: “adesso Massimo mi devi sfondare” …..... “si inculami”.
Massimo cominciò a stantuffarmi il culo con quell'arnese duro come il marmo. Lo sentivo tutto dentro me.

Mentre Massimo mi stava inculando, le sue mani iniziarono a sditalinarmi la figa e a tormentarmi la clitoride.
Fui pervasa da un piacere intenso, gemetti, urlai di goduria …............ “si Massimo, continua così, inculami, inculami, sfondami tutta, sborrami in culo”.
In breve raggiunsi un nuovo orgasmo. Sia il cazzo di Massimo nel mio culo, sia lo sditalinamento avevano prodotto il loro effetto …....... fu un orgasmo particolare, diverso dagli altri, intenso e piacevole.

Ancora qualche affondo, e anche Massimo venne nuovamente, urlando: “Anna, sei proprio una troia”.......... “ma quanto ti piace il cazzo!!!”, ….............. “godi, cagna!”.

Fu una serata fantastica.

Quella sera, dopo il sesso, trascorremmo un po' di tempo a parlare di quanto avevamo fatto, di come fossi cambiata.
Tuttavia, non dissi nulla a Massimo di Edoardo ….......... non era quello il momento …... non ancora.

Nei giorni successivi, ci furono altre occasioni.
Facemmo sesso varie volte, e tutto le volte sperimentammo posizioni diverse, senza negarci nulla.

Fu davvero un'esperienza fantastica......... ci sentivamo come nuovamente innamorati …...... erano piaceri ed emozioni del tutto nuove e non solo a livello fisico ma anche mentale …..... la nostra intesa era grandemente migliorata e la crisi del tutto superata.
Aveva davvero ragione Edoardo nel dire: “vedrai ora con Massimo andrà meglio!”

Nonostante le mie rassicurazioni però, Massimo non era del tutto convinto delle mie spiegazioni, ovvero del motivo da me fornito in merito al mio cambiamento di atteggiamento nei confronti del sesso.
A mia insaputa Massimo stava iniziando a tenermi d'occhio …..... c'era qualche cosa che gli sfuggiva …... e voleva capire cosa.


CONTINUA …......
di
scritto il
2015-09-14
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