Ragazzino al parco pubblico

di
genere
trio

Allora nella mia fantasia sono in parco con una ragazza mia coetanea (ho 33 anni) lei vestita in maniera vistosa, una mini molto corta, che fa risaltare delle belle cosce lisce, una camicetta bianca trasparente che lascia intravedere dei bei seni sodi, insomma una bella ragazza che non passa inosservata.
Girando per il parco ci fermiamo in un posto abbastanza appartato, non perdo tempo, e le mie mani sono subito sul suo corpo, faccio scivolare le mani sulle sue cosce, dal basso verso l'alto, adoro toccare la sua pelle fresca e liscia, salgo fino ai glutei sono veramente sodi, sento il mio cazzo indurirsi parecchio dentro i miei pantaloni, vedo una panchina e le chiedo se le va di sedersi.

Una volta seduti--le mie mani continuano ad esplorare il suo corpo, lei è lasciva, mi lascia toccare--le tocco le tette--approfittando per slacciare qualche bottone della camicetta.
Sono talmente infoiato che non mi accorgo che dietro ad un albero si è fermato un ragazzetto che girava per il parco in bicicletta, avrà circa 15 anni è magrolino, ma muscoloso. Da dietro l'albero inizia a spiarci, sembra che non abbia mai visto una figa da vicino e la situazione lo intriga parecchio.
Intanto la mia compagna ha iniziato a toccarmi a sua volta, il mio pacco duro è ben visibile attraverso il tessuto dei pantaloni e la sua mano si sta dando da fare.
Io muoio dalla voglia di liberare il mio cazzo e lei come leggendomi nel pensiero apre la zip--nel frattempo mi accorgo che non siamo soli qualcuno ci sta spiando. Vedo un ragazzino in tuta deve essere parecchio che ci osserva visto che ha un enorme bozzo all'altezza del pacco, penso che lo deve avere praticamente dritto e pure di dimensioni rilevanti. Non che mi interessino gli uomini, ma mi ricordo come anche io a quell'età mi segavo in continuazione pensando alle donne più grandi--.
Decido di lasciarlo divertire, non avrà mai visto una figa in vita sua, è ora che la veda così continua a pensare alla ragazza che nel frattempo ha aperto la mia zip, dove esce il mio cazzo duro, teso la ragazza si china su di me lasciando un buona vista del suo culo che esce fuori dalla mini al ragazzo che è qualche metro dietro di lei, riesco a vedere che lui si è leggermente avvicinato non è più nascosto dietro l'albero, è parecchio eccitato infatti lo vedo toccarsi il pacco da sopra la tuta.

La ragazza guardandomi in faccia si accorge che sono distratto da qualcosa si gira per guardare cosa sto guardando e si accorge anche lei della presenza del ragazzo, fa subito per abbassarsi la mini e ricomporsi, ma le faccio cenno di lasciarlo guardare, lei decide così di acconsentire e continua a dedicarsi al mio cazzo è tra le sue mani, duro, lucido inizia ad eccitarsi anche lei per la presenza del ragazzo, si rigira per vederlo meglio e nota subito l'eccitazione del
ragazzo, vede attraverso la tuta la forma della cappella è veramente grossa, l'eccitazione le sale in gola ad intravedere quel palo di carne dura che si nota dal rigonfiamento della tuta sembra che stia per scoppiare deve avere un gran bel cazzo pensa. Decide di sedersi in maniera da poter toccare il mio cazzo e vedere quello del ragazzo-- mentre mi sega, gli sorride maliziosa, inizia a sentirsi molto porca per la situazione che si sta creando. La punta del pene del ragazzo spinge forte contro l'elastico della tuta la cappella vuole uscire fuori. La ragazza non resiste e fa cenno al ragazzino di sedersi sulla panchina con noi--. Sul primo momento la cosa mi da fastidio, poi mi ricordo che sono stato giovane anche io e poi per me l'importante è vedere che la ragazza goda all'inverosimile. Appena seduto sulla panchina la mano libera della ragazza si appoggiano sulla patta del ragazzo vuole liberare quel cazzone, alza l'elastico della tuta ed esce un cazzone duro, veramente grosso, è impressionata dal fatto che un ragazzino così giovane abbia già un pacco ben sviluppato, da uomo, prende subito l'asta tra le mani ed inizia a segarlo, il ragazzo è
inebetito non crede ai suoi occhi.
Nel frattempo decido che stiamo andando oltre--siamo in un luogo dove tutti ci posso vedere--meglio andare nel capanno che è li vicino, dove saremo più riparati--
Appena entrati siamo ancora molto eccitati, la mia erezione è scesa un attimo ma quella del ragazzo è ancora vistosa, la ragazza ha voglia di leccarceli ci fa chiaramente segno di metterci uno di fronte l'altro ed inizia a leccarci con grande ingordigia vedo il ragazzo eccitatissimo quando sente le labbra della ragazza succhiarli tutto il pene--ci lecca con grande perizia ma decido che non voglio che ci faccia venire così. Faccio sedere il ragazzo su una sedia--gli dico di guardare--. Mentre metto lei a pecorina ed inizio a leccarla per bene lui inizia a segarsi alla vista di quella scena vede quelle tettone--e la mia lingua scomparire dentro la figa lei geme dal piacere, quando apre gli occhi vede le mani del ragazzo fare su e giù su quella asta lunghissima e grossa inizia a desiderare un sana penetrazione.
Gli umori della vagina mi bagnano la faccia sono inebriato dai suoi odori decido che è ora di dare una svolta a questo caldo pomeriggio le ordino di sedersi a cavalcioni sul ragazzo però senza farsi penetrare nel senso che la sua figa umida e fradicia è a contatto con la punta del pene del ragazzo, ma non voglio che ancora ci sia la penetrazione voglio vedere quanto può resistere--intanto il ragazzo lecca con passione le tette i capezzoli sono durissimi vedo che prova a muovere il bacino per far sentire quel cazzo penetrarla. L'eccitazione pervade il suo corpo all'inverosimile, muovendosi sente quella cappella sempre di più dentro, il ragazzo nel frattempo sta leccando con perizia le tette, ma sente la sua asta durissima a contatto con le labbra della fica della ragazza, le mani del ragazzino sono proprio sulle chiappe della ragazza, vedo chiaramente che vuole penetrarla, l'asta è enorme con la cappella praticamente dentro--urlo al ragazzino che non è ancora il momento di scoparla, ma se ne frega e con un colpo secco infila dentro parte del grosso cazzo--a quel punto vedo la ragazza iniziare a cavalcarlo come un'ossessa la sento urlare di piacere, inizia un
veloce su e giù su quell'uccello impressionante. Nel frattempo avvicino il cazzo alla sua bocca ed inizia a spompinarmi mentre cavalca il ragazzino. Dall'espressione del suo viso capisco che sta godendo come una porca--incita il ragazzino a darci dentro, urla che vuole la sua sborra fresca, dopo pochissimo il ragazzino inizia a gemere, in tempo a tirarlo fuori e a venergli sulle tettone. Lei non ancora sazia mi ordina di scoparla a pecorina con forza dentro, fuori sento che sta per godere anche lei è tutta sudata, umida, scivolosa ancora qualche colpo con forza e veniamo assieme, io sulla sua schiena. Nel frattempo il ragazzino se ne era già andato, ci vestiamo ed usciamo anche noi.
scritto il
2009-08-10
1 9 . 1 K
visite
1
voti
valutazione
3
il tuo voto
Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.