Al parco

di
genere
bisex

Vado spesso a correre al parco lungo il fiume della mia città, e mi piace vedere le coppiette che si isolano per starsene tranquille e amoreggiare. Intendiamoci, non sono un guardone, mi fanno tanta tenerezza, ricordandomi gli anni belli della mia giovinezza, quando con la mia donna abbiamo passato anni indimenticabili.
Ora sono di mezz'età, le donne quasi non mi guardano più, ma non me ne cruccio, così è la vita, non si può cambiare, a me per la verità le donne piacciono ancora molto, anche mature, ma sono tutte così diffidenti, è vero che noi uomini siamo attratti dalla sfera del sesso, e anche questo non si può cambiare, ma ci farebbe piacere non essere sempre scambiati per maniaci...
Vabbè, dicevo, stavo correndo verso la fine del percorso quando ho notato una coppia di ragazze che si tenevano affettuosamente per mano, un gesto che suggeriva forse un'intesa non solo amichevole, tantopiù che erano abbigliate in maniera un po' curiosa, con vestitini simili alle tenute delle tenniste, mini-abiti tutti di un pezzo di colore chiaro (grigio perla l'una, bianco crema l'altra), che ad ogni gesto si alzavano quel tanto che lasciava intravvedere ...
Insomma stavo notando questa bella e insolita coppia, entrambe more e capelli corti a caschetto, e rallentando il passo, vidi che si voltavano insieme con un bel sorriso verso di me; un po' imbarazzato ma lusingato corrisposi, ma feci appena in tempo a vederle scomparire nel verde del boschetto.
Nel giro di ritorno le cercai con circospezione, cercando di non far notare il mio intento, e finalmente le vidi, sdraiate, ancora tenedosi mano nella mano, e parlavano tra loro. Mi fermai per far finta di prendere fiato dietro ad un albero, cercando di non essere visto, era tardo pomeriggio e non c'era probabilmente più nessuno, feci qualche esercizio di stretching, sempre tenendole d'occhio, insomma ero proprio curioso di vedere cosa avrebbero fatto.
Una di loro, quella 'vestita' di bianco si mise sopra all'altra e la baciò delicatamente, poi si sfilò il vestitino, rimanendo in slip e reggiseno bianchi, non particolarmente sexy, per la verità. Forse non ci crederete, in quell'attimo all'eccitazione si sostituì un istinto di protezione verso quelle giovani lesbiche che avevano scelto secondo me il posto sbagliato per le loro effusioni, probabilmente vivevano ancora in famiglia, e non avevano trovato altro posto.
Decisi di rimanere, in fondo non avrei fatto del male a nessuno ma lo spettacolo era sicuramente interessante, ma in caso di pericolo per le ragazze mi sarei sentito di aiutarle, insomma ero stato un karateka di buona levatura.
Quella delle due a terra cominciò a carezzare l'altra sui seni, e mentre si adagiava su di lei, le slacciò il reggiseno, lasciando penzolare due belle tettine candide e appuntite, e mentre gliele baciava e leccava - specie i capezzoli - le carezzava il sederino, abbassandole le mutandine.
La scena era morbosa, eccitante, mi carezzavo il pene che si era ingrossato, con attenzione mi avvicinai cercando di non fare rumore per 'godere' meglio della scena, degna di un buon film porno-soft.
La ragazza che stava sopra si girò su se' stessa, col chiaro intento di un reciproco rapporto orale, insomma il classico 69, molto apprezzato anche dalle amanti del sesso saffico; nella nuova posizione la vidi far scivolare sulle cosce dell'amica le mutandine per poter ricambiare questo dolcissimo rapporto d'amore.
Avvicinandomi a pochi metri di distanza scoprii però una cosa sconcertante, che non mi sarei aspettato: sulle prime credetti di non aver visto bene, ma poi intravvidi la realtà della situazione, perché non mi spiegavo come mai stessero a 'distanza' francamente eccessiva per un soddisfacente cunnilingus: entrambe erano dotate di pene e testicoli, il primo piuttosto sottile e lungo, i secondi piccoli e tondeggianti, ovviamente depilati.
Guardando meglio, vidi anche le fattezze del viso di tipo orientale, belle e appena brunite, occhi leggermente obliqui (anche se per entrambe socchiusi nell'estasi del piacere reciproco), il culetto per aria della prima tradiva l'ambiguità sessuale delle due, era piuttosto stretto e con i fianchi poco pronunciati, insomma era una dolcissima e giovane coppia di trans!
Dopo quell'intenso spompinamento, la ragazza che ancora indossava il vestitino grigio smise il suo appassionato rapporto orale, carezzò per un po' i testicolini dell'amica/o, e poi le spalancò le gambe e le palpò delicatamente e a lungo i piccoli glutei, poi immerse letteralmente il visino tra le natiche, impegnata in un profondo leccamento, poi ingoiando le palline e leccandole all'interno della bocca.
Ritornò a profondi leccamenti anali, che distrassero l'amica che stava sotto dalla fellatio che le stava praticando, e facendole torcere il bacino verso l'alto, per assecondarla, mentre continuava con una sola mano a masturbarla, e con l'altra a spingerle verso il basso la testa.
Ben inumidito l'indice con la saliva della compagna, se lo mise senza tanti complimenti nell'ano, per poi tirarlo fuori e farselo leccare dall'amica...
Mentre si era girata mi aveva scorto, e sorriso in maniera incantevole, come solo gli orientali sanno fare, e con lo stesso ditino protagonista di quella delicata auto-penetrazione, mi fece l'esplicito gesto di avvicinarmi.
Non resistetti, anche se non sapevo come comportarmi, con due...femmine/maschi, non avevo alcuna esperienza in proposito! Mi tolsi la maglietta, scoprendo il mio robusto petto, mentre mi avvicinavo titubante della possibile reazione della compagna, e il mio pene ingrossato era evidente nei pantaloncini aderenti da corsa. La ragazza che mi aveva fatto avvicinare mi indicò di mettermi dietro a lei, insomma avrei compiuto il mio primo rapporto...omosessuale! Però quel visetto, quelle tettine che sobbalzavano ad ogni leccata della compagna che stava sotto (e che aveva il suo sottile pene ancora eretto, e che mi eccitava, con mio grande turbamento) vinsero ogni mia resistenza e mi posi dietro di lei.
La sua compagna mi guardava da sotto e cominciò a leccarmi i miei grossi testicoli pelosi, per poi praticarmi uno splendido bocchino, delicato ed intenso, tanto che stavo per sborrarle il bocca, ma lei indirizzò il mio cazzo umido della sua bocca verso il piccolo ano della sua amica; avevo timore di farle male, il mio membro di maschio adulto ha dimensioni rispettabili, insomma non ho mai scontentato nessuna donna che mi abbia concesso le sue grazie.
Mi sbagliavo, quel culetto era talmente elastico che entrai quasi subito, sempre accompagnato dai leccamenti sui testicoli - e perfino sul mio ano, esperienza incredibile, mai provata - mentre lei ricominciava l'interrotto sessantanove con la compagna distesa a terra.
Stavo inculando una giovane trans orientale alle prese con un reciproco rapporto orale con la sua compagna di giochi sessuali, confesso che era un'esperienza incredibile, per cercare di essere più collaborativo e contribuire al piacere a tre, masturbavo la prima, che manifestava con gridolini striduli di gradire grandemente, mentre l'altra la sbocchinava.
Nel momento cruciale mi estrasse il pene dal culetto dell'amica e se lo ficcò con decisione in bocca, facendosela riempire di calda sborra, che ingoiò senza fiatare, ansimando, mentre l'altra finiva di eiaculare sul suo pancino.
Mentre ci rivestivamo, le ringraziai per la disponibilità, temendo poi che pretendessero qualcosa, in realtà erano due studentesse di Archeologia, che si erano fatte trasformare in maschi, anche se non completamente! Io non mi ero quasi accorto di niente, ma sotto i piccoli testicoli le due ex-fanciulle si erano fatte conservare la fica!
Il resto alla prossima puntata...
di
scritto il
2016-01-04
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