Il mio ecografo
di
doretta68
genere
tradimenti
Questa seconda storia che vi racconto (verissima come le altre poche scritte e da scrivere) racconta dell’unica volta (fino ad oggi), in cui ho tradito nel vero senso etimologico della parola mio marito, nonostante lui già era un cuckold convinto e sapeva delle mie scopate con altri uomini (vedi il primo racconto). Ho tenuta nascosta questa mia relazione per circa 2 anni perché volevo avere il gusto di provare le emozioni di un vero tradimento e di un rapporto clandestino che in quel momento volevo condividere solo con il mio amante, a cui non ho mai detto di avere un marito cornuto contento. In verità, l’ho fatto, anche perché ero sicura che nessuno poteva scoprire questa mia relazione clandestina. Quando la stessa è finita, perché andammo via da quel luogo, il giorno del compleanno di mio marito ,decisi di rivelare questo tradimento, sapendo bene di fargli un grandissimo regalo di compleanno e facendolo eccitare all’ inverosimile raccontando tutto nei minimi dettagli consapevole che la sua reazione sarebbe stata di puro godimento, cioè di una mega sborrata.
Tutto inizia quando mi viene diagnosticata una malattia (nulla di serio fortunatamente) irreversibile, che dovevo però monitorare con delle ecografie (una ogni sei mesi). Chiesi ad una mia amica un medico ecografo di cui mi potevo fidare e mi fu indicato un medico molto bravo, serio e meticoloso una dei più bravi sulla piazza (confermo).
Telefonai, mi rispose lui (non ha segretaria chissà perché) mi diede un appuntamento per un giorno di mattina e mi chiese se era la prima volta che mi recavo da lui e mi raccomandò di portare tutte le analisi e diagnosi varie in mio possesso.
Visto che mi dovevo spogliare rimanendo solo in intimo, davanti ad una persona che non conoscevo affatto, non volevo andare da sola e visto che mio marito non sarebbe potuto venire, chiesi alla mia amica che mi aveva indicato il medico, se potava farmi compagnia per la visita, accettando la mia richiesta.
Ci ricevette un medico alto, pelato con un fisico muscoloso, palestrato con una età sui 55 anni circa. Non era bello, ma aveva un viso molto curato intrigante con due grandi occhi neri, labbra carnose , una voce sicura e due grandi mani. Mi fece la visita suscitando in me tanta fiducia era veramente molto meticoloso e preparato , mi spiegò tutto nei minimi dettagli, insomma un vero professionista. Dopo l’ecografia, approfittando del fatto che non aveva altre visite, si intrattenne con noi parlando di svariate cose, ci raccontò anche un po’ di lui, ci disse che era separato e adesso conviveva con un altra donna, che aveva avuto diverse donne non credendo nel matrimonio e che prendeva la vita come viene, quando poteva si divertiva, parlò di tante esperienze di vita avute. Mi diede impressione di un uomo che sapeva quel che voleva, deciso, sicuro ma anche molto professionale. Alla fine ci salutammo e quando andai via mi strinse la mano con un certo piacevole vigore sfiorandomi con le dita la mia internamente, aveva una mano molto grande.
Sulla via del ritorno, la mia amica mi dice “hai fatto colpo sul dottore hai visto come ti guardava? Che occhiate ti buttava”? Io risposi che era una sua impressione che non avevo fatto caso a quello che lei diceva. E lei” dai che è vero e poi non dirmi che non ti intriga un tipo così è un bel macho”. Io non ribattei, anche se ero d’accordo con lei in questa ultima affermazione; comunque tutto finì li.
Il passo decisivo di questa storia fu circa 4 mesi dopo, un giorno qualunque mentre per caso, parcheggiavo la mia auto nella piazzetta antistante lo studio medico, arrivò lui con la sua grossa moto e parcheggiò davanti al suo portone, io mi accorsi e gli feci cenno di saluto e lui non so se mi riconobbe, ma ricambiò il saluto e vidi che indugiò molto, rivolto verso di me buttandomi un intrigante e prolungato sguardo. Entrò nel suo portone insistendo nel suo sguardo e come se non bastasse arrivando sopra al suo studio indossando il camice si affaccia dal balcone e mi fissa passandosi flebilmente ma senza equivoci, la lingua tra le labbra. Quegli sguardi mi turbarono tanto in maniera piacevole , quell’uomo era veramente un conquistatore seriale, un vero sfacciato porco. Per circa una settimana pensai piacevolmente a quei vogliosi sguardi, poi col tempo si dissiparono.
Nell’imminenza della nuova visita, mi ricordai di nuovo di quell’incrocio di sguardi e pensavo spesso come dovevo comportarmi, il medico, dal giorno degli sguardi, mi intrigava molto devo dire e questa volta volevo andare da sola da lui per vedere come si sarebbe comportato. Così telefonai per l’appuntamento (non credo lui si ricordò del mio cognome) mi chiese se preferivo l’appuntamento di mattina o pomeriggio e se era la prima visita, io preferivo di mattina (ero sicura che sarei andata sola) e rimanemmo per il martedì successivo alle 11,15.
Andai da sola mi vesto in maniera elegante ma sobria, anche con un intimo bello molto fine ma non volgare, non volevo dare elementi di provocazione nei suoi confronti.
Quando arrivai allo studio, mi accoglie e colsi nel suo volto la piacevole sorpresa nel vedermi e mi disse che ora si ricordava di me. Mi fece accomodare e disse di aspettare che aveva un paziente in visita, dopo 5 minuti dal mio arrivo un ‘altra paziente anziana fu accolta dal dottore nello studio. Finì subito con il primo paziente e mi chiese se cortesemente potevo far passare l’anziana prima di me visto che era una visita veloce, invece con me avrebbe impiegato più tempo. Mio malgrado a malincuore consentivo, l’importante dissi era non perdere troppo tempo. Lui mi rassicurò mi disse “lo prometto”. Devo confermare, che appena 10 minuti dopo l’anziana donna era già fuori dallo studio medico, il dottore compiaciuto mi dice “sono stato di parola?” io confermai e così mi invita a passare nello studio, che lui sarebbe arrivato a breve, andò in bagno e quando tornò vidi che aveva tolto il camice (poi capì perché) aveva un pantalone in panno grigio e una bella camicia aperta di sopra che faceva intravedere una folta peluria nera e risaltava ancor di più i muscoli. Mi chiese come andava, io risposi bene, vide gli ultimi esami e mi invitò a spogliarmi ed accomodarmi sul lettino per l’ecografia, sinceramente ero tesa, ma mi piaceva stare con quell’uomo sola nella stanza semi buia; iniziò la visita e mi disse di rilassarmi il più possibile, che doveva approfondire degli aspetti che la prima volta erano stati tralasciati ed aveva bisogno di più tempo e della mia collaborazione nell’essere sciolta e rilassata e per rendere tutto ciò meglio possibile, contestualmente alla visita mi avrebbe aiutata a rilassarmi con dei leggeri massaggini in dei punti ben precisi e con della musica appropriata in sottofondo.
Iniziò l’ecografia e contestualmente alla visita cominciò a massaggiarmi lentamente in vari punti del corpo e proseguendo, capii che si soffermava insistentemente in punti ben precisi,che mi creavano dei lievi brividi di piacere che man mano si fecero sempre più intensi. Iniziai a respirare sempre con maggior affanno, e percepivo un piacere che mi pervadeva lungo il corpo e mi eccitava grazie a quell’uomo che mi stava “ VISITANDO”, lentamente ero diventata un vulcano, i capezzoli del mio abbondante seno si erano inturgiditi e sembravano voler oltrepassare il tessuto del mio reggiseno .
Lui si accorse di tutto, il suo lavoro stava dando i risultati da lui sperati e mi rassicurava, con voce suadente consapevole del fatto che mi stava portando dove lui voleva continuava a dirmi di rilassarmi e di stare tranquilla che al momento non aveva riscontrato nessuna anomalia a riguardo la mia malattia. Io ero in estasi , il mio respiro diventò affannoso, sentivo caldo, ero eccitata e lui lo sapeva e se ne accorgeva. Spesso mi faceva cambiare posizione e alcune volte mentre mi visitava, posizionava il suo pacco davanti al mio viso e qui notavo un notevole rigonfiamento e la sagoma del suo cazzo in evidente erezione che faceva intuire anche il suo stato di vogliosità e eccitazione nei miei confronti. Il suo viso si compiaceva quando capì ( e non era difficile) di avermi ormai in pugno e tutto si materializzò quando nell’ennesimo cambio di posizione, involontariamente, con il mio braccio toccai la sua patta e di riflesso il suo cazzo sentendo tutta la sua turgidità . Fu un attimo in cui incrociammo i nostri sguardi, io mi morsi il labbro pur di non ansimare e lui mi sorrise gettando via il suo aplomb. Mi disse “abbiamo finito è tutto ok” e nel medesimo istante prese la mia mano e me la portò sul suo rigonfiamento. Io non feci nessuna resistenza e accarezzai con cura il membro del dottore sentendolo duro e grosso nei pantaloni.
Mi fece alzare mi rassicurò che nella visita non aveva riscontrato nessuna criticità e da dietro appoggiandosi con il pacco al mio culo, palpandomi le tette e mettendo da parte il lei, mi disse “adesso ti faccio un’altra visita” baciandomi sul collo, “sei stata dura a resistere ma ci sono riuscito”. Mi spiegò poi che durante la specializzazione negli Stati Uniti aveva frequentato un corso di massaggio erotico e sapeva individuare i punti deboli di ognuno di noi, infatti diceva, che ogni persona ha delle parti erogene inconsapevoli e diverse uno dall’altro e, in quel corso gli avevano insegnato a individuare queste parti, e con me adesso e con qualche altra paziente prima di me che si era scopato, raccoglieva i frutti di quel corso.
Io ero ormai nelle sue mani in tutto e per tutto, e non mi ribellai a tutto questo, anzi ero accondiscendente in tutto, quell’uomo sicuro, deciso, muscoloso e quasi burbero mi intrigava tanto e soprattutto ormai, volevo ed essere scopata da quello che sentivo essere un grosso cazzo che premeva sul mio corpo. Non feci nessuna resistenza anzi, prima lo baciai in bocca e poi sbottonai e abbassai la cerniera dei pantaloni e lì, svettò un cazzone veramente dotato, (mi disse 23 cm), grosso, venoso, pulsante con una gran cappella violacea che subito impugnai (il porco non aveva mutande se li era tolti prima della visita quando andò in bagno consapevole delle sue intenzioni e sicuro di quello che sarebbe poi accaduto) e iniziai a leccare in lungo e in largo. Lo pompai bene ero veramente vogliosa di quel cazzo lo insalivai tutto persino le grosse palle pelose e nel mentre lo fissavo negli occhi. Dopo qualche minuto mi portò in un'altra stanza dove c’era un lettino ci spogliammo del tutto, aveva un petto molto villoso di peluria totalmente nera nonostante l’età non più verdissima, mi mise a pecora e iniziò a sbattermi con vigore, io godevo a sentire quel potente uccello che mi pompava senza soluzione di continuità e sentire i grossi coglioni che sbattevano sul mio culo, mi chiese signorilmente se mi andava il turpiloquio e quando io annuì, cominciò con frasi tipo” troia ti piace il mio cazzo” o “dove si trova adesso quel cornuto di tuo marito mentre ti fai sbattere da me” o ancora “tuo marito se lo sogna un cazzo come questo” “hai un viso da zoccola e vogliosa di minchia” altre frasi ancora che lodavano il suo ottimo uccello e le sue arti amatorie. Godevo tantissimo, urlavo di piacere e lui mi incitava ma purtroppo, mi accorsi che era tardi e dovevo andare via, lui molto pacatamente mi disse “ hai ragione è tardi ma non mi lasciare così, fammi sborrare, ci sarà più tempo per trombarti come si deve la prossima visita”. Così con un bel pompino solleticandogli anche i coglioni, lo feci sborrare e abbondanti fiotti di crema bianca e densa mi riempìrono la mano. Ci rivestimmo lui scrisse la relazione, ovviamente non pagai la visita e ci salutammo e mi disse che la prossima volta dovevo chiamarlo una settimana prima così avremmo trascorso una mattinata assieme a divertirci solo noi due senza nessun disturbo di altre visite e mi chiese anche di vestirmi in maniera sexy, “ ti voglio vestita da troia” mi disse.
Passarono i mesi e ogni tanto ripensavo a quella bella ma furtiva trombata arrivò il tempo della visita di controllo e telefonai una settimana prima, come mi aveva raccomandato lui, adesso non vedevo l’ora di farmi montare di nuovo da quell’energumeno. Questa volta si ricordò subito di me e mi diede appuntamento alle 09,30 del mercoledì successivo.
Mi vestii con un intimo molto sexy , reggicalze perizoma autoreggenti con il rigo dietro e con un reggiseno senza coppe, indossavo dei pantaloni attillatissimi che facevano intravedere lo spacco della mia fica eccitata e gonfia e delle scarpe con tacchi a spillo da 12 cm, truccata pesantemente ,devo ammettere ero eccitata e bagnata all’inverosimile.
Arrivai allo studio mi aprì lui e quando dopo avermi tolto galantemente il cappottino, mi vide così vestita e mi disse che ero bellissima e con rispetto “sembri una troia di alto bordo”. Ci baciammo in bocca subito e iniziammo a palpeggiarci entrambi, il suo cazzo diventò in un lampo turgidissimo, mi disse che la visita l’avremmo fatta dopo, adesso voleva dedicarsi interamente a me, io non aspettavo altro. Andammo nella stanza del lettino e sempre toccandoci a vicenda e baciandoci ci spogliammo, volle che io rimanessi in intimo con le scarpe indossate, mi disse che l’intimo sexy lo faceva arrapare da morire lui fece svettare il suo uccellone grosso e violaceo e me lo mise in bocca a pomparlo, lì iniziò un susseguirsi di porcate senza fine in cui il maiale mi fece godere come mai nessuno prima, mi penetrò in tutte le posizioni incitandomi ad essere sempre più porca era un fiume in piena di parole volgari e di sesso sublime ed io lo accompagnavo senza pudore alcuno, leccava la fica divinamente e gli venni diverse volte in bocca facendogli assaporare il mio liquido che deglutiva senza alcun tentennamento e anzi, baciandomi mi invitava ad assaporarlo anche io. Al culmine di una ora buona di porcate varie e goduria senza fine, mi sborrò in faccia con getti copiosi e violenti di nettare bianco e appiccicoso. Ci ripulimmo e sempre nudi andammo nella stanza della visita dove lui mi fece l’ecografia, era eccitante vedere il dottore visitarmi con quel bel cazzo penzolante che io ogni tanto toccavo e menavo e che faceva una gran bella figura anche a riposo. Quando la visita volgeva al termine fu lui, che per far risalire il grado di eccitazione di entrambi, con una mano me lo porgeva in bocca invitandomi a leccarlo per farlo indurire e allo stesso tempo con l’altra iniziava a solleticarmi la fica iniziandola a leccare. In un batter d’occhio eravamo di nuovo entrambi eccitati e vogliosi l’uno dell’altro. Alla fine della visita e rassicurandomi che tutto era regolare ci avviammo di nuovo nell’altra stanza a farci la seconda scopata del giorno. Anche qui il dottore mi scopò alla grande facendomi godere a voce alta mischiando il mio godimento alle sue consuete frasi di turpiloquio spinto, che mi facevano sentire una puttana nelle sue mani. Sembrava il set di un film porno dove le posizioni, le frasi sporche, la goduria vocale, i rumori tipici di due corpi in continuo contatto si susseguivano, quel 55 enne era un toro scatenato e libidinoso che faceva impazzire le sue prede la seconda volta non veniva mai.
Finalmente dopo tanto godemmo di nuovo entrambi alla grande e uscì dallo studio alle 12,30 ero a pezzi avevo le gambe tremolanti dopo i tanti colpi che avevo piacevolmente ricevuto da quell’uomo e da quell’uccello vigoroso ma ero molto soddisfatta. Con tutto il rispetto, mio marito, a letto aveva solo da imparare da un uomo così e non solo per le dimensioni del pene.
Alla terza visita dopo sei mesi, sempre unico appuntamento della mattina, quando suonai si accertò che ero da sola e infatti quando mi aprì il portone il porco si presentò solo con il camice bianco con sotto solo lo slip bianco in micro fibra (era molto attento anche ai minimi dettagli) e con il cazzo già in tiro, io sempre vestita da zoccola avevo una minigonna strecht aderentissima, tacchi a spillo, calze a rete aperte davanti e dietro, un mini perizoma truccata da porca e con le unghie lunghe laccate di smalto bianco. Ci baciammo ancora una volta in bocca ci toccammo come consuetudine le parti intime per riscaldare l’aria e andammo subito a scopare questa volta però volevo essere io a prendere l’iniziativa e farlo soffrire di piacere, infatti dopo avergli fatto il bidè, insaponandogli e lavandogli bene le parti intime stuzzicando allo stesso tempo grosso cazzo, lo feci mettere a pecora sul letto e iniziai a leccargli il culo ed a solleticargli i grossi coglioni penzolanti lui godeva e soffriva ma io non lo facevo muovere da quella posizione, anche a me eccitava vedere lui essere dominato da me, gli leccai tutto il solco peloso e il buco, lui godeva e voleva scoparmi ma io non desistevo, lo volevo portare alla massima eccitazione. Dopo 10 minuti circa di piacevolissima sofferenza lo feci girare e lo pompai ancora, per poi impalarmi sopra, lui mi sferrava forti colpi io godevo a più non posso mi palpava le tette me li succhiava era una furia di sesso i miei preliminari sul suo culo aveva sortito l’effetto sperato.. Come al solito dopo la prima sborrata in faccia, mi fece la visita per poi riprendere il secondo tempo, e dopo avermi scopata in tutte le posizioni come un forsennato, terminò con la solita copiosa sborrata tra faccia e tettone urlando tutta la sua goduria mentre spruzzava nettare.
Questa fu l’ultima scopata con il dottore in quanto mio marito fu trasferito dall’azienda per cui lavora, in altra sede e quindi ho dovuto cambiare ecografo e città, ma sicuramente il mio ecografo preferito rimarrà sempre lui.
Quando gli telefonai per comunicargli che sarei andata via mi sembrò molto rammaricato al telefono (chissà perché) e mi chiese se andavo per l’ultima volta ancora allo studio prima di partire, per farci l’ultima scopata ma anche se non a cuor leggero rifiutai l’invito e lo ringraziai per i momenti di splendido sesso passati assieme, ricambiandomi e affermando che non mi avrebbe dimenticata.
Anche da parte mia non dimenticherò quello splendido esemplare di uomo che a letto non lasciava nulla al caso e che mi ha fatto passare splendidi momenti di goduria senza fine. Devo confessare che ad oggi non ho trovato nessun uomo che mi abbia fatto godere come quel porco del mio ecografo malgrado qualche altra avventura libidinosa sia stata in seguito esitata, ma questa volta con il consenso di mio marito.
Tutto inizia quando mi viene diagnosticata una malattia (nulla di serio fortunatamente) irreversibile, che dovevo però monitorare con delle ecografie (una ogni sei mesi). Chiesi ad una mia amica un medico ecografo di cui mi potevo fidare e mi fu indicato un medico molto bravo, serio e meticoloso una dei più bravi sulla piazza (confermo).
Telefonai, mi rispose lui (non ha segretaria chissà perché) mi diede un appuntamento per un giorno di mattina e mi chiese se era la prima volta che mi recavo da lui e mi raccomandò di portare tutte le analisi e diagnosi varie in mio possesso.
Visto che mi dovevo spogliare rimanendo solo in intimo, davanti ad una persona che non conoscevo affatto, non volevo andare da sola e visto che mio marito non sarebbe potuto venire, chiesi alla mia amica che mi aveva indicato il medico, se potava farmi compagnia per la visita, accettando la mia richiesta.
Ci ricevette un medico alto, pelato con un fisico muscoloso, palestrato con una età sui 55 anni circa. Non era bello, ma aveva un viso molto curato intrigante con due grandi occhi neri, labbra carnose , una voce sicura e due grandi mani. Mi fece la visita suscitando in me tanta fiducia era veramente molto meticoloso e preparato , mi spiegò tutto nei minimi dettagli, insomma un vero professionista. Dopo l’ecografia, approfittando del fatto che non aveva altre visite, si intrattenne con noi parlando di svariate cose, ci raccontò anche un po’ di lui, ci disse che era separato e adesso conviveva con un altra donna, che aveva avuto diverse donne non credendo nel matrimonio e che prendeva la vita come viene, quando poteva si divertiva, parlò di tante esperienze di vita avute. Mi diede impressione di un uomo che sapeva quel che voleva, deciso, sicuro ma anche molto professionale. Alla fine ci salutammo e quando andai via mi strinse la mano con un certo piacevole vigore sfiorandomi con le dita la mia internamente, aveva una mano molto grande.
Sulla via del ritorno, la mia amica mi dice “hai fatto colpo sul dottore hai visto come ti guardava? Che occhiate ti buttava”? Io risposi che era una sua impressione che non avevo fatto caso a quello che lei diceva. E lei” dai che è vero e poi non dirmi che non ti intriga un tipo così è un bel macho”. Io non ribattei, anche se ero d’accordo con lei in questa ultima affermazione; comunque tutto finì li.
Il passo decisivo di questa storia fu circa 4 mesi dopo, un giorno qualunque mentre per caso, parcheggiavo la mia auto nella piazzetta antistante lo studio medico, arrivò lui con la sua grossa moto e parcheggiò davanti al suo portone, io mi accorsi e gli feci cenno di saluto e lui non so se mi riconobbe, ma ricambiò il saluto e vidi che indugiò molto, rivolto verso di me buttandomi un intrigante e prolungato sguardo. Entrò nel suo portone insistendo nel suo sguardo e come se non bastasse arrivando sopra al suo studio indossando il camice si affaccia dal balcone e mi fissa passandosi flebilmente ma senza equivoci, la lingua tra le labbra. Quegli sguardi mi turbarono tanto in maniera piacevole , quell’uomo era veramente un conquistatore seriale, un vero sfacciato porco. Per circa una settimana pensai piacevolmente a quei vogliosi sguardi, poi col tempo si dissiparono.
Nell’imminenza della nuova visita, mi ricordai di nuovo di quell’incrocio di sguardi e pensavo spesso come dovevo comportarmi, il medico, dal giorno degli sguardi, mi intrigava molto devo dire e questa volta volevo andare da sola da lui per vedere come si sarebbe comportato. Così telefonai per l’appuntamento (non credo lui si ricordò del mio cognome) mi chiese se preferivo l’appuntamento di mattina o pomeriggio e se era la prima visita, io preferivo di mattina (ero sicura che sarei andata sola) e rimanemmo per il martedì successivo alle 11,15.
Andai da sola mi vesto in maniera elegante ma sobria, anche con un intimo bello molto fine ma non volgare, non volevo dare elementi di provocazione nei suoi confronti.
Quando arrivai allo studio, mi accoglie e colsi nel suo volto la piacevole sorpresa nel vedermi e mi disse che ora si ricordava di me. Mi fece accomodare e disse di aspettare che aveva un paziente in visita, dopo 5 minuti dal mio arrivo un ‘altra paziente anziana fu accolta dal dottore nello studio. Finì subito con il primo paziente e mi chiese se cortesemente potevo far passare l’anziana prima di me visto che era una visita veloce, invece con me avrebbe impiegato più tempo. Mio malgrado a malincuore consentivo, l’importante dissi era non perdere troppo tempo. Lui mi rassicurò mi disse “lo prometto”. Devo confermare, che appena 10 minuti dopo l’anziana donna era già fuori dallo studio medico, il dottore compiaciuto mi dice “sono stato di parola?” io confermai e così mi invita a passare nello studio, che lui sarebbe arrivato a breve, andò in bagno e quando tornò vidi che aveva tolto il camice (poi capì perché) aveva un pantalone in panno grigio e una bella camicia aperta di sopra che faceva intravedere una folta peluria nera e risaltava ancor di più i muscoli. Mi chiese come andava, io risposi bene, vide gli ultimi esami e mi invitò a spogliarmi ed accomodarmi sul lettino per l’ecografia, sinceramente ero tesa, ma mi piaceva stare con quell’uomo sola nella stanza semi buia; iniziò la visita e mi disse di rilassarmi il più possibile, che doveva approfondire degli aspetti che la prima volta erano stati tralasciati ed aveva bisogno di più tempo e della mia collaborazione nell’essere sciolta e rilassata e per rendere tutto ciò meglio possibile, contestualmente alla visita mi avrebbe aiutata a rilassarmi con dei leggeri massaggini in dei punti ben precisi e con della musica appropriata in sottofondo.
Iniziò l’ecografia e contestualmente alla visita cominciò a massaggiarmi lentamente in vari punti del corpo e proseguendo, capii che si soffermava insistentemente in punti ben precisi,che mi creavano dei lievi brividi di piacere che man mano si fecero sempre più intensi. Iniziai a respirare sempre con maggior affanno, e percepivo un piacere che mi pervadeva lungo il corpo e mi eccitava grazie a quell’uomo che mi stava “ VISITANDO”, lentamente ero diventata un vulcano, i capezzoli del mio abbondante seno si erano inturgiditi e sembravano voler oltrepassare il tessuto del mio reggiseno .
Lui si accorse di tutto, il suo lavoro stava dando i risultati da lui sperati e mi rassicurava, con voce suadente consapevole del fatto che mi stava portando dove lui voleva continuava a dirmi di rilassarmi e di stare tranquilla che al momento non aveva riscontrato nessuna anomalia a riguardo la mia malattia. Io ero in estasi , il mio respiro diventò affannoso, sentivo caldo, ero eccitata e lui lo sapeva e se ne accorgeva. Spesso mi faceva cambiare posizione e alcune volte mentre mi visitava, posizionava il suo pacco davanti al mio viso e qui notavo un notevole rigonfiamento e la sagoma del suo cazzo in evidente erezione che faceva intuire anche il suo stato di vogliosità e eccitazione nei miei confronti. Il suo viso si compiaceva quando capì ( e non era difficile) di avermi ormai in pugno e tutto si materializzò quando nell’ennesimo cambio di posizione, involontariamente, con il mio braccio toccai la sua patta e di riflesso il suo cazzo sentendo tutta la sua turgidità . Fu un attimo in cui incrociammo i nostri sguardi, io mi morsi il labbro pur di non ansimare e lui mi sorrise gettando via il suo aplomb. Mi disse “abbiamo finito è tutto ok” e nel medesimo istante prese la mia mano e me la portò sul suo rigonfiamento. Io non feci nessuna resistenza e accarezzai con cura il membro del dottore sentendolo duro e grosso nei pantaloni.
Mi fece alzare mi rassicurò che nella visita non aveva riscontrato nessuna criticità e da dietro appoggiandosi con il pacco al mio culo, palpandomi le tette e mettendo da parte il lei, mi disse “adesso ti faccio un’altra visita” baciandomi sul collo, “sei stata dura a resistere ma ci sono riuscito”. Mi spiegò poi che durante la specializzazione negli Stati Uniti aveva frequentato un corso di massaggio erotico e sapeva individuare i punti deboli di ognuno di noi, infatti diceva, che ogni persona ha delle parti erogene inconsapevoli e diverse uno dall’altro e, in quel corso gli avevano insegnato a individuare queste parti, e con me adesso e con qualche altra paziente prima di me che si era scopato, raccoglieva i frutti di quel corso.
Io ero ormai nelle sue mani in tutto e per tutto, e non mi ribellai a tutto questo, anzi ero accondiscendente in tutto, quell’uomo sicuro, deciso, muscoloso e quasi burbero mi intrigava tanto e soprattutto ormai, volevo ed essere scopata da quello che sentivo essere un grosso cazzo che premeva sul mio corpo. Non feci nessuna resistenza anzi, prima lo baciai in bocca e poi sbottonai e abbassai la cerniera dei pantaloni e lì, svettò un cazzone veramente dotato, (mi disse 23 cm), grosso, venoso, pulsante con una gran cappella violacea che subito impugnai (il porco non aveva mutande se li era tolti prima della visita quando andò in bagno consapevole delle sue intenzioni e sicuro di quello che sarebbe poi accaduto) e iniziai a leccare in lungo e in largo. Lo pompai bene ero veramente vogliosa di quel cazzo lo insalivai tutto persino le grosse palle pelose e nel mentre lo fissavo negli occhi. Dopo qualche minuto mi portò in un'altra stanza dove c’era un lettino ci spogliammo del tutto, aveva un petto molto villoso di peluria totalmente nera nonostante l’età non più verdissima, mi mise a pecora e iniziò a sbattermi con vigore, io godevo a sentire quel potente uccello che mi pompava senza soluzione di continuità e sentire i grossi coglioni che sbattevano sul mio culo, mi chiese signorilmente se mi andava il turpiloquio e quando io annuì, cominciò con frasi tipo” troia ti piace il mio cazzo” o “dove si trova adesso quel cornuto di tuo marito mentre ti fai sbattere da me” o ancora “tuo marito se lo sogna un cazzo come questo” “hai un viso da zoccola e vogliosa di minchia” altre frasi ancora che lodavano il suo ottimo uccello e le sue arti amatorie. Godevo tantissimo, urlavo di piacere e lui mi incitava ma purtroppo, mi accorsi che era tardi e dovevo andare via, lui molto pacatamente mi disse “ hai ragione è tardi ma non mi lasciare così, fammi sborrare, ci sarà più tempo per trombarti come si deve la prossima visita”. Così con un bel pompino solleticandogli anche i coglioni, lo feci sborrare e abbondanti fiotti di crema bianca e densa mi riempìrono la mano. Ci rivestimmo lui scrisse la relazione, ovviamente non pagai la visita e ci salutammo e mi disse che la prossima volta dovevo chiamarlo una settimana prima così avremmo trascorso una mattinata assieme a divertirci solo noi due senza nessun disturbo di altre visite e mi chiese anche di vestirmi in maniera sexy, “ ti voglio vestita da troia” mi disse.
Passarono i mesi e ogni tanto ripensavo a quella bella ma furtiva trombata arrivò il tempo della visita di controllo e telefonai una settimana prima, come mi aveva raccomandato lui, adesso non vedevo l’ora di farmi montare di nuovo da quell’energumeno. Questa volta si ricordò subito di me e mi diede appuntamento alle 09,30 del mercoledì successivo.
Mi vestii con un intimo molto sexy , reggicalze perizoma autoreggenti con il rigo dietro e con un reggiseno senza coppe, indossavo dei pantaloni attillatissimi che facevano intravedere lo spacco della mia fica eccitata e gonfia e delle scarpe con tacchi a spillo da 12 cm, truccata pesantemente ,devo ammettere ero eccitata e bagnata all’inverosimile.
Arrivai allo studio mi aprì lui e quando dopo avermi tolto galantemente il cappottino, mi vide così vestita e mi disse che ero bellissima e con rispetto “sembri una troia di alto bordo”. Ci baciammo in bocca subito e iniziammo a palpeggiarci entrambi, il suo cazzo diventò in un lampo turgidissimo, mi disse che la visita l’avremmo fatta dopo, adesso voleva dedicarsi interamente a me, io non aspettavo altro. Andammo nella stanza del lettino e sempre toccandoci a vicenda e baciandoci ci spogliammo, volle che io rimanessi in intimo con le scarpe indossate, mi disse che l’intimo sexy lo faceva arrapare da morire lui fece svettare il suo uccellone grosso e violaceo e me lo mise in bocca a pomparlo, lì iniziò un susseguirsi di porcate senza fine in cui il maiale mi fece godere come mai nessuno prima, mi penetrò in tutte le posizioni incitandomi ad essere sempre più porca era un fiume in piena di parole volgari e di sesso sublime ed io lo accompagnavo senza pudore alcuno, leccava la fica divinamente e gli venni diverse volte in bocca facendogli assaporare il mio liquido che deglutiva senza alcun tentennamento e anzi, baciandomi mi invitava ad assaporarlo anche io. Al culmine di una ora buona di porcate varie e goduria senza fine, mi sborrò in faccia con getti copiosi e violenti di nettare bianco e appiccicoso. Ci ripulimmo e sempre nudi andammo nella stanza della visita dove lui mi fece l’ecografia, era eccitante vedere il dottore visitarmi con quel bel cazzo penzolante che io ogni tanto toccavo e menavo e che faceva una gran bella figura anche a riposo. Quando la visita volgeva al termine fu lui, che per far risalire il grado di eccitazione di entrambi, con una mano me lo porgeva in bocca invitandomi a leccarlo per farlo indurire e allo stesso tempo con l’altra iniziava a solleticarmi la fica iniziandola a leccare. In un batter d’occhio eravamo di nuovo entrambi eccitati e vogliosi l’uno dell’altro. Alla fine della visita e rassicurandomi che tutto era regolare ci avviammo di nuovo nell’altra stanza a farci la seconda scopata del giorno. Anche qui il dottore mi scopò alla grande facendomi godere a voce alta mischiando il mio godimento alle sue consuete frasi di turpiloquio spinto, che mi facevano sentire una puttana nelle sue mani. Sembrava il set di un film porno dove le posizioni, le frasi sporche, la goduria vocale, i rumori tipici di due corpi in continuo contatto si susseguivano, quel 55 enne era un toro scatenato e libidinoso che faceva impazzire le sue prede la seconda volta non veniva mai.
Finalmente dopo tanto godemmo di nuovo entrambi alla grande e uscì dallo studio alle 12,30 ero a pezzi avevo le gambe tremolanti dopo i tanti colpi che avevo piacevolmente ricevuto da quell’uomo e da quell’uccello vigoroso ma ero molto soddisfatta. Con tutto il rispetto, mio marito, a letto aveva solo da imparare da un uomo così e non solo per le dimensioni del pene.
Alla terza visita dopo sei mesi, sempre unico appuntamento della mattina, quando suonai si accertò che ero da sola e infatti quando mi aprì il portone il porco si presentò solo con il camice bianco con sotto solo lo slip bianco in micro fibra (era molto attento anche ai minimi dettagli) e con il cazzo già in tiro, io sempre vestita da zoccola avevo una minigonna strecht aderentissima, tacchi a spillo, calze a rete aperte davanti e dietro, un mini perizoma truccata da porca e con le unghie lunghe laccate di smalto bianco. Ci baciammo ancora una volta in bocca ci toccammo come consuetudine le parti intime per riscaldare l’aria e andammo subito a scopare questa volta però volevo essere io a prendere l’iniziativa e farlo soffrire di piacere, infatti dopo avergli fatto il bidè, insaponandogli e lavandogli bene le parti intime stuzzicando allo stesso tempo grosso cazzo, lo feci mettere a pecora sul letto e iniziai a leccargli il culo ed a solleticargli i grossi coglioni penzolanti lui godeva e soffriva ma io non lo facevo muovere da quella posizione, anche a me eccitava vedere lui essere dominato da me, gli leccai tutto il solco peloso e il buco, lui godeva e voleva scoparmi ma io non desistevo, lo volevo portare alla massima eccitazione. Dopo 10 minuti circa di piacevolissima sofferenza lo feci girare e lo pompai ancora, per poi impalarmi sopra, lui mi sferrava forti colpi io godevo a più non posso mi palpava le tette me li succhiava era una furia di sesso i miei preliminari sul suo culo aveva sortito l’effetto sperato.. Come al solito dopo la prima sborrata in faccia, mi fece la visita per poi riprendere il secondo tempo, e dopo avermi scopata in tutte le posizioni come un forsennato, terminò con la solita copiosa sborrata tra faccia e tettone urlando tutta la sua goduria mentre spruzzava nettare.
Questa fu l’ultima scopata con il dottore in quanto mio marito fu trasferito dall’azienda per cui lavora, in altra sede e quindi ho dovuto cambiare ecografo e città, ma sicuramente il mio ecografo preferito rimarrà sempre lui.
Quando gli telefonai per comunicargli che sarei andata via mi sembrò molto rammaricato al telefono (chissà perché) e mi chiese se andavo per l’ultima volta ancora allo studio prima di partire, per farci l’ultima scopata ma anche se non a cuor leggero rifiutai l’invito e lo ringraziai per i momenti di splendido sesso passati assieme, ricambiandomi e affermando che non mi avrebbe dimenticata.
Anche da parte mia non dimenticherò quello splendido esemplare di uomo che a letto non lasciava nulla al caso e che mi ha fatto passare splendidi momenti di goduria senza fine. Devo confessare che ad oggi non ho trovato nessun uomo che mi abbia fatto godere come quel porco del mio ecografo malgrado qualche altra avventura libidinosa sia stata in seguito esitata, ma questa volta con il consenso di mio marito.
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