110 e lode..
di
Dominique
genere
dominazione
Filosofia, maledetta me e quando ho scelto questo corso di Laurea. Manca solo la tesi finale, ma il professor Rossi, un avido bastardo di 55 anni, non mi ha mai aiutata,figuriamoci per la tesi finale. Non è solo con me, ma con tutte le ragazze del suo corso. Un sabato sera esco con il mio ragazzo, Marco. Gli parlo di quanto sia sgradevole doversi laureare e confrontarsi ogni giorno con quel professore.
Marco lavora in una fabbrica, ma conosce tutto della mia Università. Lui mi incoraggia, sa che posso farcela anche con tutte le difficoltà di questo mondo. Che io sia dannata, voglio questa laurea.
Lunedì mattina entro in biblioteca. Firmo il modulo per prendere un volume sulla filosofia europea del 900', mi siedo in fondo, ed inizio a leggere pagina per pagina. Quando finalmente alzo gli occhi dal libro, noto che è mezzogiorno. lascio il libro nello scaffale. Vado verso gli uffici, sperando di incontrare quel bastardo.
La luce è accesa, la porta aperta, non si sente nessuno. Passo piano. Poi sento come un colpo di tosse. Lo riconosco. Busso facendomi intravedere dietro la porta - Dominique! - grida a metà tra gioia e sorpresa. Cosa ci fai qui? - continua.
Beh professore, studiavo in biblioteca - mi metto sulla difensiva.
Perfetto. Apprezzo molto le studentesse come te - replica sorridendo.
Professore, lei sà quanto ci tengo a questa laurea.Sto studiando tutti i giorni. Mi può aiutare? - poggio le mani sulla scrivania lisca. I suoi occhi cadono sui miei anelli, poi salgono per le maniche della camicia bianca, ho messo il suo profumo preferito, una collana di perle che finisce proprio sulla scollatura della camicia, ed ho sfoggiato la mia gonna preferita. impallidisce.
B-Beh S s signorina Dominique ma io non posso fare tanto. Basta che continua a studiare - dice incerto.
Mi stufo della sceneggiata. Sbatto le mani sulla scrivania. lo eccito. Lo stuzzico sorridendo e passandomi la lingua sulle labbra. Chiudo la porta a chiave e mi dirigo verso la finestra. Sotto i miei compagni stanno leggendo e bevendo caffè nel campus.
chiudo la finestra ed abbasso gli oscuranti.
Ha capito professore? - lo interrogo. noto un erezione nei suoi pantaloni grigi. Sembra molto eccitato. interviene cercando di ricomporsi - signorina lei sa che questo non è il modo di ottenere le cose - lo dice guardando lo schermo del computer.
Mi metto alle sue spalle. Gli passo i capelli sul viso, gli metto le mani sulle spalle e piano piano, scendo sul petto.
Signorina questo non va bene - lo giro all'improvviso, fermo la sedia, lo guardo fisso negli occhi, e gli bacio il collo con forza. Mentre sono sul suo collo, con una mano gli sbottono la camicia, con il dorso dell'altra mano, passo sulla sua gonfiatura.
Gli sbottono i pantaloni, lo spoglio, salgo su di lui. Non ha un brutto arnese, glielo prendo con la mano, passo e ripasso la grossa cappella, prima col pollice, poi con l'indice, poi, tirandomi i capelli all'indietro, inizio a prenderlo in bocca con velocità. Cresce cresce cresce fino ad occuparmi tutta la bocca. Lui sospira. Non sa cosa afferrare prima. Così mi spoglio anche io. lui si tiene alla sedia come un moribondo. Trema e ansima come un verginello.
glielo sto succhiando da cinque minuti, mi stanco, decido di mettermi sopra di lui. Tolgo il perizoma facendolo sfilare da sotto la gonna, alzo la gonna il necessario per salire sul suo pene. Non sono molto bagnata quindi mi lecco un pò. Non vorrei mai avere la sua bocca nella mia patatina. Salgo su di lui,mi butto col seno sul suo petto. Inizio quasi a prenderci gusto. Poi decido di aumentare. I suoi colpi sono deboli così devo provvedere io. Veloce ma non troppo. Devo avere quella laurea. Noto che sta ansimando sempre di più. è arrivato il momento. Mentre lo cavalco gli dico : Voglio 110 e lode, altrimenti puoi anche farti una sega, ti scordi tutto questo - NO NO NO! grida. Ti voglio! continuiamo! 110 e lode va bene. forse eccitato dalla proposta, ansima sempre di più, con la mano gli tocco le palle calde e gonfie. Sento che sta per venire, mi abbasso su di lui, prendo il controllo, e lo faccio venire nella mia bocca, mostrandogliela fiera. Ingoio e per fortuna non è peggio di altre volte. lo guardo fisso mentre respira a perdifiato. Lo prendo dalla gola, gli metto le mani intorno al viso, ancora nuda di fronte alla sua erezione che si perde miseramente. Lo bacio sulla fronte, e gli dico : non fare scherzi..
Lui non ha la forza di rispondere, probabilmente ha dato tutto quello che aveva per oggi.
Finalmente il giorno della mia Laurea. La tesi sui filosofi del 900' regge, ho studiato molto bene questo argomento. raggiungo tutti i professori.
Stringo la mano al Professor Rossi. Lui distoglie lo sguardo. Dirigo il mio sguardo verso Marco. Già penso a cosa gli farò più tardi..
Congratulazioni signorina, 110 e lode...
Marco lavora in una fabbrica, ma conosce tutto della mia Università. Lui mi incoraggia, sa che posso farcela anche con tutte le difficoltà di questo mondo. Che io sia dannata, voglio questa laurea.
Lunedì mattina entro in biblioteca. Firmo il modulo per prendere un volume sulla filosofia europea del 900', mi siedo in fondo, ed inizio a leggere pagina per pagina. Quando finalmente alzo gli occhi dal libro, noto che è mezzogiorno. lascio il libro nello scaffale. Vado verso gli uffici, sperando di incontrare quel bastardo.
La luce è accesa, la porta aperta, non si sente nessuno. Passo piano. Poi sento come un colpo di tosse. Lo riconosco. Busso facendomi intravedere dietro la porta - Dominique! - grida a metà tra gioia e sorpresa. Cosa ci fai qui? - continua.
Beh professore, studiavo in biblioteca - mi metto sulla difensiva.
Perfetto. Apprezzo molto le studentesse come te - replica sorridendo.
Professore, lei sà quanto ci tengo a questa laurea.Sto studiando tutti i giorni. Mi può aiutare? - poggio le mani sulla scrivania lisca. I suoi occhi cadono sui miei anelli, poi salgono per le maniche della camicia bianca, ho messo il suo profumo preferito, una collana di perle che finisce proprio sulla scollatura della camicia, ed ho sfoggiato la mia gonna preferita. impallidisce.
B-Beh S s signorina Dominique ma io non posso fare tanto. Basta che continua a studiare - dice incerto.
Mi stufo della sceneggiata. Sbatto le mani sulla scrivania. lo eccito. Lo stuzzico sorridendo e passandomi la lingua sulle labbra. Chiudo la porta a chiave e mi dirigo verso la finestra. Sotto i miei compagni stanno leggendo e bevendo caffè nel campus.
chiudo la finestra ed abbasso gli oscuranti.
Ha capito professore? - lo interrogo. noto un erezione nei suoi pantaloni grigi. Sembra molto eccitato. interviene cercando di ricomporsi - signorina lei sa che questo non è il modo di ottenere le cose - lo dice guardando lo schermo del computer.
Mi metto alle sue spalle. Gli passo i capelli sul viso, gli metto le mani sulle spalle e piano piano, scendo sul petto.
Signorina questo non va bene - lo giro all'improvviso, fermo la sedia, lo guardo fisso negli occhi, e gli bacio il collo con forza. Mentre sono sul suo collo, con una mano gli sbottono la camicia, con il dorso dell'altra mano, passo sulla sua gonfiatura.
Gli sbottono i pantaloni, lo spoglio, salgo su di lui. Non ha un brutto arnese, glielo prendo con la mano, passo e ripasso la grossa cappella, prima col pollice, poi con l'indice, poi, tirandomi i capelli all'indietro, inizio a prenderlo in bocca con velocità. Cresce cresce cresce fino ad occuparmi tutta la bocca. Lui sospira. Non sa cosa afferrare prima. Così mi spoglio anche io. lui si tiene alla sedia come un moribondo. Trema e ansima come un verginello.
glielo sto succhiando da cinque minuti, mi stanco, decido di mettermi sopra di lui. Tolgo il perizoma facendolo sfilare da sotto la gonna, alzo la gonna il necessario per salire sul suo pene. Non sono molto bagnata quindi mi lecco un pò. Non vorrei mai avere la sua bocca nella mia patatina. Salgo su di lui,mi butto col seno sul suo petto. Inizio quasi a prenderci gusto. Poi decido di aumentare. I suoi colpi sono deboli così devo provvedere io. Veloce ma non troppo. Devo avere quella laurea. Noto che sta ansimando sempre di più. è arrivato il momento. Mentre lo cavalco gli dico : Voglio 110 e lode, altrimenti puoi anche farti una sega, ti scordi tutto questo - NO NO NO! grida. Ti voglio! continuiamo! 110 e lode va bene. forse eccitato dalla proposta, ansima sempre di più, con la mano gli tocco le palle calde e gonfie. Sento che sta per venire, mi abbasso su di lui, prendo il controllo, e lo faccio venire nella mia bocca, mostrandogliela fiera. Ingoio e per fortuna non è peggio di altre volte. lo guardo fisso mentre respira a perdifiato. Lo prendo dalla gola, gli metto le mani intorno al viso, ancora nuda di fronte alla sua erezione che si perde miseramente. Lo bacio sulla fronte, e gli dico : non fare scherzi..
Lui non ha la forza di rispondere, probabilmente ha dato tutto quello che aveva per oggi.
Finalmente il giorno della mia Laurea. La tesi sui filosofi del 900' regge, ho studiato molto bene questo argomento. raggiungo tutti i professori.
Stringo la mano al Professor Rossi. Lui distoglie lo sguardo. Dirigo il mio sguardo verso Marco. Già penso a cosa gli farò più tardi..
Congratulazioni signorina, 110 e lode...
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