Il sogno più erotico diventa realtà
di
hulk
genere
etero
Buonasera,sono un ragazzo di 30 anni di mestiere elettricista e da qualche tempo, ho messo gli occhi su una bella commercialista, una signora single, bionda, sui 45 anni,che stuzzica le mie fantasie più spinte. Scenari che sono talmente eccitanti da farmi passare diverso tempo a menarmelo per poi sborrare pensandola. Questa bella signora, dal sedere abbondante e dagli atteggiamenti provocanti la incontro spessissimo e, quasi sempre, in compagnia di uomini più giovani di lei, il che ha fatto scattare dentro di me un certo impulso o istinto erotico. Diciamo che è diventato il mio desiderio quotidiano da soddisfare (magari). L’ultima fantasia che ho elaborato mi porta ad immaginare di creare l’occasione di incontrarla per poter attuare i primi approcci… E cosi… una mattina, al bar frequentato anche lei faccio finta di aver bisogno di una penna per appuntare delle cose e così, con modi molto garbati e sensuali, le chiedo se ha gentilmente una penna da prestarmi e così approfitto per presentarmi, ricevendo inaspettatamente, un’occhiata provocatoria nel momento in cui anche lei, con fare provocatorio ed anche un po’ sostenuto, mi dice il suo nome, che io in realtà già conoscevo… Che avesse istinti da troia in cerca di giovani cazzi già l’avevo capito a pelle, ma quando le chiesi: “come posso ringraziarla per il gentile gesto?”, resto favorevolmente stupito della sua risposta:”ci sarebbero molti modi ma può iniziare con l’offrirmi un caffè”… Figurarsi…conoscendo il mio fine…non potevo che essere soddisfatto nell’aver superato il primo ostacolo legato all’approccio data la mia timidezza estrema… Raccontammo un po’ frettolosamente l’uno dell’altro, quali erano le attività lavorative, cose così i vari discorsi di circostanza un po’ banali… E così ci salutammo con il classico “arrivederci” perché lei disse che si stava facendo tardi in quanto aveva un appuntamento di lavoro… la mattina seguente, senza troppe illusioni, vado nel solito bar per sorseggiare il mio caffè con la speranza di incontrarla di nuovo, pazientando anche più del solito con la pur di poterla vedere entrare, ma l’attesa fu vana perché quella mattina non si vide…restai deluso e passai il resto della giornata a pensarla e ad immaginare chissà cosa…ma se da un lato ero portato a cullare i miei sogni, dall’altro tornavo alla realtà appunto perché avevo il timore che le mie fantasie potessero rimanere tali… passò il fine settimana ed il lunedì iniziai la giornata con un certo ottimismo ed una verve rinnovata, il tutto legato sempre al fatto che l’avrei potuta incontrare di nuovo… e la mia fiducia fu premiata perché durante la mattinata si fece di nuovo viva. Questa volta fu lei, con mia sorpresa, a farsi avanti perché io, che ero di spalle, non la vidi nemmeno entrare…ci salutammo e lei venne verso di me porgendomi la guancia, come spesso capita di salutare cortesemente…e la cosa la colsi in maniera più che positiva, dentro di me pensai: “evvai…un altro gol, palla al centro…”. Le chiesi cosa volesse da bere e lei invece mi rispose che era passata con la speranza di incontrarmi perché proprio nel weekend aveva avuto problemi a casa con la parabola ed allora le risposi che, se avesse voluto, sarei stato a disposizione per vedere di risolvere il problema… la cosa si stava facendo interessante, oltre le mie più rosee aspettative… - continua -
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