La mia prima volta da troia
di
Zadron
genere
etero
"Senti... Non è che mi fai uno sconto? Sono un cliente abituale io!"
"Dai vieni qui troia che ti sbatto!"
"Sono 80€ ti bastano?"
"Eddai, perché non vuoi senza preservativo?"
Sono queste più o meno le frasi che sento ogni sera tornando a casa. Mi chiamo Anna e sono una studentessa di 20 anni, frequento l'Università e per mantenermi lavoro in un ristorante come cameriera, perciò torno sempre a casa tardi, l'orario in cui iniziano a lavorare le "bagasce" o almeno così le chiamiamo qui... Abitando infatti lontana dal centro, o meglio in periferia, dove gli appartamenti costano meno, mi tocca vedere questo tipo di scene. Oggi è stata veramente una giornata di merda... Il mio capo mi ha licenziata dopo il turno, ormai abbiamo pochi clienti e si è dovuto liberare di alcuni dipendenti, ora perciò dovrò trovarmi un lavoro.
Sono sul ciglio della strada, mi sono fermata un attimo per rispondere ad un messaggio quando un'auto si ferma davanti a me.
"Ehy bellezza! Quanto vuoi per darmi una notte di piacere?"
Non ci potevo credere, mi ha scambiata per una di quelle puttane, stavo per dirgli che io non ero una troia quando dal finestrino mi ha mostrato due banconote da 500.
"Dimmi ti bastano? Se no vado da quella tua amica laggiù..."
Erano soldi e mi servivano, non sapevo che fare, una parte di me diceva di accettare, tanto per una scopata... Però l'altra, quella timida e pudica di me avrebbe voluto dirgli di no...
Non sapevo quando mi sarei ritrovata un lavoro e quei soldi mi bastavano per campare almeno un mesetto.
"No, salgo con te" gli dissi
"Bene, allora andiamo da me"
Appena entrata in auto mi mise una mano tra le cosce, all'inizio ero incerta e indecisa, ma poi allargai le gambe per aiutarlo e iniziò a toccarmi tra le gambe, stava riuscendo ad eccitarmi e i miei capezzoli erano diventati duri e non riuscivo nemmeno più a pensare lucidamente. Gli misi la mano sulla patta e iniziai a palpargli il cazzo, lui stava avendo un'intensa erezione ed era visibilmente eccitato, continuava a darmi della troia e mi diceva che mi voleva scopare e aprire.
Arrivammo da lui in fretta, non abitava lontano, un appartamento, salimmo le scale, sudati ed eccitati, appena chiusa la porta di casa sua mi si fiondò addosso, mi distese sul pavimento e iniziò a toccarmi ovunque, bramava ogni mio pezzo di carne e ci si lanciava vorace con la bocca e con la lingua. Mi ritrovai nuda in lampo, e lui sopra di me, mi palpava le tette, il culo, faceva passare le sue mani sul mio corpo con grande maestria eccitandomi moltissimo, ero un lago tra le gambe, e lui mi faceva passare la mano anche là, tra i miei peli, li afferrava, li tirava un po', poi metteva la testa tra le mie gambe e mi annusava, inspirava i miei odori.
"Ahhhh! Siiii" gemei.
Aveva iniziato a leccarmi il pube, mi ha preso il clitoride in bocca e ha iniziato a succhiarlo... Ero in preda a spasmi, vicinissima a venire, colavo ovunque e non riuscivo a controllare i miei urli di piacere.
Gli venni in bocca, lui però non dava cenno di smettere, la sua lingua continuava imperterrita a muoversi tra le labbra della mia fica e stava per farmi venire ancora
"Ora ci penso io alla tua micetta pelosa puttanella!" mi diceva mentre mi divorava.
Urlai, fortissimo, se qualcuno avesse sentito avrebbe potuto pensare fosse paura, o dolore, invece era piacere, fortissimo, primordiale, mi annebbiava il cervello, mi possedeva le membra e mi faceva volare, più forte di qualsiasi droga, crollai, probabilmente svenni, non so esattamente quanto rimasi lì, ferma a godere, so che quando tornai in me lui era nudo davanti a me. Il suo corpo non era granché, aveva anche un po' di pancia che spuntava, ma le dimensioni del suo membro erano impressionanti: non era molto lungo, sui 15-16 cm però era davvero grosso, un diametro enorme, a fare dei paragoni direi grosso come una lattina di Coca-Cola
Mi si avvicinò e mi ficcò il cazzo in bocca con forza, mi usava come un oggetto e mi stava letteralmente scopando in bocca, ogni volta che mi arrivava in fondo alla gola teneva il cazzo lì per un po' e mi soffocava con questo, poi lo tirava fuori, mi faceva prendere un respiro e me lo rificcava dentro con forza.
Iniziai a massaggiargli le palle mentre sentivo i suoi gemiti, durò ancora un paio di minuti, poi, mi venne copiosamente in bocca. Mi costrinse a ingoiare e a pulirlo.
Il suo cazzo però rimaneva duro e non dava segno di crollare, mi prese e mi mise a pecorina per terra, poi iniziò a scoparmi forte, ogni colpo me lo sentivo fino all'entrata dell'utero, mi stava sfondando, ero bagnata, vogliosa, e gemevo, urlavo. Mi sentivo una vera puttana, godevo a essere scopata per soldi, sentivo le sue palle urarti sulla figa a ogni colpo.
Poi, violentemente uscì dalla mia fica e senza nemmeno dirmelo puntò direttamente alla rosetta del mio ano, ero vergine lì, il dolore fu lancinante quando mi entrò dentro di forza, non me lo aspettavo, ho urlato, e stavolta era di dolore, il piacere venne dopo e fu immenso mi prendette e mi fece gemere come non mai. Mi scopò, forte, a lungo, venni numerose volte e alla fine lui mi venne nel culo, me lo innondò letteralmente di sperma, mi sentivo piena, mi sentivo troia. Quella notte fu solo sesso e lussuria.
La mattina dopo tornai a casa, con mille euro, ma in quella casa ci avevo lasciato la dignità, è così che da brava ragazza universitaria sono diventata una troia, una di quelle che è disponibile a tutto per pochi spicci, quegli 80€ che sperpero, ora si che posso stare sul marciapiede davanti a casa.
PS: per chiunque volesse contattarmi può farlo al mio indirizzo mail: zadron1421@gmail.com
"Dai vieni qui troia che ti sbatto!"
"Sono 80€ ti bastano?"
"Eddai, perché non vuoi senza preservativo?"
Sono queste più o meno le frasi che sento ogni sera tornando a casa. Mi chiamo Anna e sono una studentessa di 20 anni, frequento l'Università e per mantenermi lavoro in un ristorante come cameriera, perciò torno sempre a casa tardi, l'orario in cui iniziano a lavorare le "bagasce" o almeno così le chiamiamo qui... Abitando infatti lontana dal centro, o meglio in periferia, dove gli appartamenti costano meno, mi tocca vedere questo tipo di scene. Oggi è stata veramente una giornata di merda... Il mio capo mi ha licenziata dopo il turno, ormai abbiamo pochi clienti e si è dovuto liberare di alcuni dipendenti, ora perciò dovrò trovarmi un lavoro.
Sono sul ciglio della strada, mi sono fermata un attimo per rispondere ad un messaggio quando un'auto si ferma davanti a me.
"Ehy bellezza! Quanto vuoi per darmi una notte di piacere?"
Non ci potevo credere, mi ha scambiata per una di quelle puttane, stavo per dirgli che io non ero una troia quando dal finestrino mi ha mostrato due banconote da 500.
"Dimmi ti bastano? Se no vado da quella tua amica laggiù..."
Erano soldi e mi servivano, non sapevo che fare, una parte di me diceva di accettare, tanto per una scopata... Però l'altra, quella timida e pudica di me avrebbe voluto dirgli di no...
Non sapevo quando mi sarei ritrovata un lavoro e quei soldi mi bastavano per campare almeno un mesetto.
"No, salgo con te" gli dissi
"Bene, allora andiamo da me"
Appena entrata in auto mi mise una mano tra le cosce, all'inizio ero incerta e indecisa, ma poi allargai le gambe per aiutarlo e iniziò a toccarmi tra le gambe, stava riuscendo ad eccitarmi e i miei capezzoli erano diventati duri e non riuscivo nemmeno più a pensare lucidamente. Gli misi la mano sulla patta e iniziai a palpargli il cazzo, lui stava avendo un'intensa erezione ed era visibilmente eccitato, continuava a darmi della troia e mi diceva che mi voleva scopare e aprire.
Arrivammo da lui in fretta, non abitava lontano, un appartamento, salimmo le scale, sudati ed eccitati, appena chiusa la porta di casa sua mi si fiondò addosso, mi distese sul pavimento e iniziò a toccarmi ovunque, bramava ogni mio pezzo di carne e ci si lanciava vorace con la bocca e con la lingua. Mi ritrovai nuda in lampo, e lui sopra di me, mi palpava le tette, il culo, faceva passare le sue mani sul mio corpo con grande maestria eccitandomi moltissimo, ero un lago tra le gambe, e lui mi faceva passare la mano anche là, tra i miei peli, li afferrava, li tirava un po', poi metteva la testa tra le mie gambe e mi annusava, inspirava i miei odori.
"Ahhhh! Siiii" gemei.
Aveva iniziato a leccarmi il pube, mi ha preso il clitoride in bocca e ha iniziato a succhiarlo... Ero in preda a spasmi, vicinissima a venire, colavo ovunque e non riuscivo a controllare i miei urli di piacere.
Gli venni in bocca, lui però non dava cenno di smettere, la sua lingua continuava imperterrita a muoversi tra le labbra della mia fica e stava per farmi venire ancora
"Ora ci penso io alla tua micetta pelosa puttanella!" mi diceva mentre mi divorava.
Urlai, fortissimo, se qualcuno avesse sentito avrebbe potuto pensare fosse paura, o dolore, invece era piacere, fortissimo, primordiale, mi annebbiava il cervello, mi possedeva le membra e mi faceva volare, più forte di qualsiasi droga, crollai, probabilmente svenni, non so esattamente quanto rimasi lì, ferma a godere, so che quando tornai in me lui era nudo davanti a me. Il suo corpo non era granché, aveva anche un po' di pancia che spuntava, ma le dimensioni del suo membro erano impressionanti: non era molto lungo, sui 15-16 cm però era davvero grosso, un diametro enorme, a fare dei paragoni direi grosso come una lattina di Coca-Cola
Mi si avvicinò e mi ficcò il cazzo in bocca con forza, mi usava come un oggetto e mi stava letteralmente scopando in bocca, ogni volta che mi arrivava in fondo alla gola teneva il cazzo lì per un po' e mi soffocava con questo, poi lo tirava fuori, mi faceva prendere un respiro e me lo rificcava dentro con forza.
Iniziai a massaggiargli le palle mentre sentivo i suoi gemiti, durò ancora un paio di minuti, poi, mi venne copiosamente in bocca. Mi costrinse a ingoiare e a pulirlo.
Il suo cazzo però rimaneva duro e non dava segno di crollare, mi prese e mi mise a pecorina per terra, poi iniziò a scoparmi forte, ogni colpo me lo sentivo fino all'entrata dell'utero, mi stava sfondando, ero bagnata, vogliosa, e gemevo, urlavo. Mi sentivo una vera puttana, godevo a essere scopata per soldi, sentivo le sue palle urarti sulla figa a ogni colpo.
Poi, violentemente uscì dalla mia fica e senza nemmeno dirmelo puntò direttamente alla rosetta del mio ano, ero vergine lì, il dolore fu lancinante quando mi entrò dentro di forza, non me lo aspettavo, ho urlato, e stavolta era di dolore, il piacere venne dopo e fu immenso mi prendette e mi fece gemere come non mai. Mi scopò, forte, a lungo, venni numerose volte e alla fine lui mi venne nel culo, me lo innondò letteralmente di sperma, mi sentivo piena, mi sentivo troia. Quella notte fu solo sesso e lussuria.
La mattina dopo tornai a casa, con mille euro, ma in quella casa ci avevo lasciato la dignità, è così che da brava ragazza universitaria sono diventata una troia, una di quelle che è disponibile a tutto per pochi spicci, quegli 80€ che sperpero, ora si che posso stare sul marciapiede davanti a casa.
PS: per chiunque volesse contattarmi può farlo al mio indirizzo mail: zadron1421@gmail.com
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