Il mio amico pittore
di
Melania
genere
etero
Più che un racconto, sono frammenti di vita; raccolti come in un album mentale, che sfogliato riportano alla mente immagini del passato. Ho frequentato il liceo artistico,poi mi sono iscritta all'accademia di belle arti. Ero finalmente a Firenze, una città che ho sempre amato e che mi ha dato tanto, sia dal punto di vista artistico che alle esperienze di vita. Non per niente ho sposato un toscano. Ma torniamo al passato; ho conosciuto Angelo, perchè non paga di quanto appreso nei miei anni di studi, mi ero iscritta al suo corso di pittura. La scintilla era scattata subito, ero una donna molto aperta ai piaceri della vita, tanto che condividevo un appartamento con altri due pittori e spesso dormivamo nel lettone in tre. Avete mai notato che in ogni studio d'arte, vi sia un divano letto? Questo perchè noi artisti, siamo molto liberi nell'esprimere la nostra sessualità. Per noi anche il sesso è una forma d'arte, dunque se siete dei tipi gelosi, non legatevi mai ad un artista. Ho iniziato a fermarmi da Angelo dopo ogni lezione; il divano letto si apriva e io ero là, nuda come una Venere. Davamo vita alle posizioni più plastiche,non c'erano limiti alla fantasia. Grandi e memorabili scopate. Ma mi piaceva anche quando mi prendeva da dietro e non mi lasciava più; restava dentro di me per ore, venendo di tanto in tanto e ricominciando senza mai toglierlo dalla mia vagina. Ad ogni mio orgasmo gli dicevo"dammi il tempo di riprendere fiato" e lui rispondeva "No". È andata avanti per un bel pó, poi ho conosciuto un uomo di Siena che mi ha preso di testa. Ho iniziato a frequentarlo,ma mi spaventava a morte quel che sentivo per lui, perchè non volevo legarmi. Continuavo a convivere con i miei due colleghi, un Italiano e un Greco, che mi dividevano nel letto, di tanto in tanto. È bello dormire con due uomini! Hai tante braccia che ti avvolgono, una bocca sulla bocca e una sul collo, mani sui seni delicatamente accarezzati come si fa con una scultura e dita nella vagina ad alimentare il fuoco, per poi spegnerlo con penetrazioni appassionate e senza tregua. A turno, ma anche insieme allo stesso tempo, penetrazioni doppie, due peni da assaporare nel profondo della mia vagina e del mio ano; oppure della mia bocca. Poi ci mettevamo a dipingere e riversavamo sulla tela tutte le emozioni e sensazioni provate. Mentre dipingevo mi toccavano e mi leccavano la passera, mi tormentavano i capezzoli e nei miei dipinti, veniva fuori sempre la passione. Lo stesso facevo io con loro, succhiando i loro sessi mentre davano vita a forme e colori provenienti da anime messe in subbuglio dal fuoco della passione e dai sensi tesi fino allo spasmo. Il senese peró mi era entrato dentro e non solo fisicamente; nonchè facessi di tutto per non pensarlo, mi rendevo conto con gran paura, di essere molto vicina all'innamoramento; cosa che per me, rappresentava la prigione. Quando mi chiamava correvo da lui e mi vedevo che era tutto diverso. Tutto molto più serio, cuori e corpi senza caos; non era questo che volevo,non allora. Non gli avevo ancora parlato dei miei due coinquilini, a dir la verità non trovavo il coraggio di dirglielo, convinta del fatto che non avrebbe capito. Mi rendo conto anche adesso, per chi vive fuori dal "nostro mondo", non deve essere facile comprendere. Tornando ad Angelo, aveva una fantasia sessuale molto contorta. È vero che tornavo spesso da lui e non ho mai capito il perchè, ma trovavo strano il suo modo di concepire la sessualità. Per dirne una, la sua ragazza a volte assisteva alle sue scopate con me e penso anche con altre, se ne stava buona a ripulire i pennelli mentre invece a lei, era richiesta fedeltà, pena l'essere lasciata. Angelo possedeva una fantasia erotica macabra. Faceva sesso con la foto del demonio sotto il cuscino; mi portava a farlo in chiesa davanti all'altare. Lì mi mettevo in ginocchio e gli facevo pompini pazzeschi e prima di venire, lui si staccava da me per lasciare il suo sperma sul pavimento sacro. Sul tavolo del suo studio, aveva dei pennelli che usava per farmi godere; li intingeva nell'acqua tiepida e mi spennellava la passera fino a farmi diventare matta, poi li bagnava nei miei umori e li passava sui suoi dipinti, sfumando qua e là come fosse un acquerello. E infine li dava da ripulire alla sua ragazza. Una volta, mentre ero nuda sul suo tavolo, le chiese di toccarmi e lei lo fece. Faceva tutto quel che gli chiedeva. Mi fece venire con le mani mentre lui si godeva le mie tette strizzandole e guardandolo spettacolo. A volte la coinvolgeva nelle sue porcate, altre volte faceva come se non ci fosse. Un ragazzo che frequentava il duo corso, palesemente gay, si era preso una cotta tremenda per lui e gli chiedeva sesso continuamente. Finchè una sera decise di accontentarlo e detto fatto, se lo inculó davanti a me e alla sua ragazza. Ma con quel ragazzo fu una bestia! Lo montava proprio come una bestia e lo chiamava vacca, poi gli venne in bocca ma tutto fatto senza un briciolo d'anima da parte sua. Questo ragazzo, con il culo arrossato e lo sperma sul maglione, se ne andó e non si fece più vedere. Intanto continuavo ad incontrarmi con l'uomo di Siena e mi faceva discorsi sempre più seri. Parlava di fidanzamento e di presentarmi ai suoi. Mi conosceva appena e trovavo tutto questo folle. Peró provavo qualcosa per lui, anche di questo mi rendevo conto. Cercai di prendere tempo. Quella notte la passai da lui; mi mise a quattro zampe e mi sfondó per bene passera e fondoschiena, facemmo un casino tale che i suoi vicini si lamentarono. Il giorno dopo da Angelo c'era una ragazza russa che voleva fare la modella. Lui mi chiamó:"dai vieni, che oggi ci si diverte". La sua modella mi leccó la fica,ancora aperta dal sesso fatto tutta la notte, la ragazza di Angelo la masturbava con un dildo e Angelo si sbatteva la sua ragazza. Poi mi leccarono la fica insieme, la modella e la sua ragazza. Ero seduta sul tavolo con le gambe molto aperte appoggiate su due sedie e avevo le loro teste fra le gambe. Angelo da dietro mi strofinava le mani sui seni e mi baciava, poi salì sul tavolo e mi infiló il suo pene in bocca. Dopo circa un'ora e mezza arrivó un altro ragazzo, si unì a noi e Angelo si lasció sodomizzare da lui mentre la sua ragazza gli accarezzava i capelli. Angelo aveva un buco di sedere da far impallidire una tromba! Alla sua ragazza andava bene anche quello. Mah! Era bisessuale,ok, ma avrei gradito saperlo prima. Paura dell'Aids, non bigottismo. In seguito mi resi conto di essermi innamorata del senese (lo chiamo così perchè non voglio fare il suo nome;potrebbe sembrare dispregiativo, meglio precisare) quindi mi fidanzai e mi trasferii da lui. Ma il mio amico pittore continuava a tentare la mia fantasia con i suoi strani giochi. Mi chiamó per farsi fare una sega davanti a un suo dipinto incompleto e alla fine, volle che dirigessi il getto del suo arnese sul quadro. Poi spalmó il tutto con le dita e mi disse, che glie l'aveva richiesto una signora con cui aveva avuto una relazione. E che lo avrebbe pagato profumatamente. "Ma cosa c'entro io"? Gli chiesi. Mi rispose che ne aveva aporofittato per godere di me. Ok! (Mah)! Farmi precipitare lì per una sega! "Adesso almeno trombami"! gli dissi scazzata. E lui mi trombó alla grande, facendomi venire varie volte. Su un tavolo a gambe aperte e vestitino su, presi tutto il suo impeto da cavallo. Ma niente cuore, nemmeno un briciolo d'anima. Mi offrì un cappuccino fatto con le cialde, lo stemperó con del latte freddo. Lo guardavo senza capire. Ma capii subito dopo, quando ci mise dentro il cazzo e me lo fece succhiare. "Ti piace il biscotto"? È proprio matto,pensai. Non paga emotivamente, passai a salutare i miei ex coinquilini. Loro mi abbracciarono e mi riempirono divtenerezze, baci e carezze. Poi mi riempirono la passera con i loro piselli. Tornata dal mio fidanzato gli dissi "credo di essere una troia". Gli raccontai non proprio tutto nei dettagli, ma del sesso che avevo fatto con i miei colleghi e che continuavo a fare. Diventó pallido e mi disse:"e adesso come devo fare. Io ti amo". Piansi. :"lo farai ancora"? Non capivo perchè volesse prendersi in giro, comunque tra le lacrime, gli risposi "no". Ci sposammo e siamo ancora insieme. Sono stata con molti altri uomini, dopo il matrimonio. Faccio mostre con Angelo, spesso parto con lui; ho conosciuto altri pittori ad Amsterdam, a Londra. Io sono fatta così e mio marito lo ha capito. Non mi chiede niente, mi lascia fare; mi ha detto che l'importante, è che dopo ogni volta io torni da lui. Ieri ho fatto sesso con il nostro vicino d'appartamento. Mi ha fatta entrare e siamo rimasti dietro la sua porta, perchè ci piaceva sentire le voci provenienti dalle scale mentre godevamo. A volte vado da lui per provare sensazioni diverse (ha un membro esageratamente grosso). Mi piace quando mi dilata la bocca con le dita per farlo entrare, poi lascia andare le labbra ed è come se lo chiudessi in una trappola. Oggi pomeriggio ho un appuntamento al mio studio d'arte,verrà un collega e ci sarà anche Angelo; stiamo preparando una mostra. Mio marito è fuori per lavoro, domani avró altro da raccontarvi. Sicuramente. 😘
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