Ilaria, la collega troia
di
mia1972
genere
tradimenti
Mi piaceva il culo di Ilaria.
Le sue movenze da ballerina, il suo modo di fare così dolce e femminile. Ogni volta che mi passava vicino sentivo il mio cazzo guizzare negli slip. Quanto avrei voluto averla nuda in un letto per farla godere come sicuramente suo marito non riusciva a fare. Leggevo tra le righe la sua insoddisfazione: nelle battutine a mezza bocca durante il turno di lavoro che svolgevamo insieme in quell'albergo...
Finalmente un giorno giunse l'occasione che aspettavo: saremmo stati in turno entrambi di notte ed io pensai che non sarei dovuto lasciar sfuggire l'occasione.
Capitò così: lei doveva fare un servizio bar in camera ed io la stavo aiutando a preparare il vassoio. Era troppa roba da caricare e quando le stavo per passare il piattino con il limone lei mi disse, dal momento che aveva le mani occupate, se volevo metterglielo in bocca (il piattino). Io sorrisi e risposi che non mi sarebbe dispiaciuto (metterglielo in bocca). Lei rise. Io le feci l'occhiolino. Lei mi disse che ne avremmo riparlato più tardi, finito il servizio.
Quando tornò nella hall si avvicinò e mi disse che ero ben sfacciato a pensare di fare queste cose con una donna sposata e madre di un bambino ed io le risposi che lei mi faceva bollire il sangue e che il desiderio di fare sesso con lei comprendeva anche metterle il cazzo in bocca ma non solo. Desideravo fare sesso con lei in tutte le sue espressioni. Lei rimase sbalordita dalla mia franchezza e arrossì un poco. La presi per mano e la condussi con me in una stanza libera. Lei, come in trance, si fece spogliare, accarezzare, baciare, leccare. La leccai tutta dalla testa ai piedi. La sentivo gemere di piacere e il mio cazzo sembrava esplodere. Finalmente glielo misi in bocca e lei lo succhiò per bene, la scopai in bocca fino quasi a venire. Poi la girai e glielo infilai nella fica a pecorina, con veemenza, facendola quasi urlare di piacere. Quel suo bel culo a mandolino mi faceva impazzire e non riuscii a trattenermi: la inculai e lei gridò ma poi si fece sbattere per bene. Le riempii il culo di sborra mentre le dicevo che sicuramente suo marito non l'aveva mai scopata così... e che era una gran troia a letto. Lei replicò che l'avevo fatta impazzire di piacere e che non l'aveva mai preso prima nel culo...La mia voglia di lei l'aveva appagata, si sentii bella e desiderata, da tempo non provava queste sensazioni e poi io le piacevo da matti. Vedeva in me l'uomo che aveva sempre desiderato: forte e risoluto. Diventammo amanti e ancora adesso, dopo diversi anni, continua il nostro rapporto fatto di sesso e nient'altro. Lei mi arrapa sempre e non posso fare a meno dei suoi pompini e di quel culo così tondo e sodo. Ilaria è la donna più troia che abbia mai conosciuto.
Le sue movenze da ballerina, il suo modo di fare così dolce e femminile. Ogni volta che mi passava vicino sentivo il mio cazzo guizzare negli slip. Quanto avrei voluto averla nuda in un letto per farla godere come sicuramente suo marito non riusciva a fare. Leggevo tra le righe la sua insoddisfazione: nelle battutine a mezza bocca durante il turno di lavoro che svolgevamo insieme in quell'albergo...
Finalmente un giorno giunse l'occasione che aspettavo: saremmo stati in turno entrambi di notte ed io pensai che non sarei dovuto lasciar sfuggire l'occasione.
Capitò così: lei doveva fare un servizio bar in camera ed io la stavo aiutando a preparare il vassoio. Era troppa roba da caricare e quando le stavo per passare il piattino con il limone lei mi disse, dal momento che aveva le mani occupate, se volevo metterglielo in bocca (il piattino). Io sorrisi e risposi che non mi sarebbe dispiaciuto (metterglielo in bocca). Lei rise. Io le feci l'occhiolino. Lei mi disse che ne avremmo riparlato più tardi, finito il servizio.
Quando tornò nella hall si avvicinò e mi disse che ero ben sfacciato a pensare di fare queste cose con una donna sposata e madre di un bambino ed io le risposi che lei mi faceva bollire il sangue e che il desiderio di fare sesso con lei comprendeva anche metterle il cazzo in bocca ma non solo. Desideravo fare sesso con lei in tutte le sue espressioni. Lei rimase sbalordita dalla mia franchezza e arrossì un poco. La presi per mano e la condussi con me in una stanza libera. Lei, come in trance, si fece spogliare, accarezzare, baciare, leccare. La leccai tutta dalla testa ai piedi. La sentivo gemere di piacere e il mio cazzo sembrava esplodere. Finalmente glielo misi in bocca e lei lo succhiò per bene, la scopai in bocca fino quasi a venire. Poi la girai e glielo infilai nella fica a pecorina, con veemenza, facendola quasi urlare di piacere. Quel suo bel culo a mandolino mi faceva impazzire e non riuscii a trattenermi: la inculai e lei gridò ma poi si fece sbattere per bene. Le riempii il culo di sborra mentre le dicevo che sicuramente suo marito non l'aveva mai scopata così... e che era una gran troia a letto. Lei replicò che l'avevo fatta impazzire di piacere e che non l'aveva mai preso prima nel culo...La mia voglia di lei l'aveva appagata, si sentii bella e desiderata, da tempo non provava queste sensazioni e poi io le piacevo da matti. Vedeva in me l'uomo che aveva sempre desiderato: forte e risoluto. Diventammo amanti e ancora adesso, dopo diversi anni, continua il nostro rapporto fatto di sesso e nient'altro. Lei mi arrapa sempre e non posso fare a meno dei suoi pompini e di quel culo così tondo e sodo. Ilaria è la donna più troia che abbia mai conosciuto.
0
voti
voti
valutazione
0
0
Commenti dei lettori al racconto erotico