Una sera di passione

di
genere
etero

Mi ero trasferita da poco a Boston, frequentavo il primo anno di università ed ero lì per conoscere la città. Io e Riccardo ci eravamo dati appuntamento per la sera dopo a casa mia, lui sarebbe venuto dall'Italia per farmi compagnia un paio di mesi e poi avrebbe deciso se restare o meno. Alle nove sentii suonare il campanello:era lui. Lo salutai con un bacio a stampo, non di certo scontato e lo feci entrare in casa. Nel salotto avevo apparecchiato una tavola per due, acceso un po' di incenso e qualche candela..poi un disco di buona musica. Lui iniziò a raccontarmi del viaggio ma inevitabilmente non faceva altro che fissare la mia scollatura e il mio corpo che si intravedeva tra la stoffa trasparente del mio abito. Me ne accorsi, mi avvicinai e gli sussurrai all'orecchio " come posso farti rilassare un po'?" e mi allontanai delicatamente mordendogli un orecchio e baciandogli il collo. Mi guardò con gli occhi più arrapanti che io avessi mai visto,brillavano di un verde acceso; poi fece un sorrisetto, mi prese per i capelli e mi fece inginocchiare davanti a lui. Capii subito, e ci stetti. Emisi un risolino eccitata e iniziai a sbottonargli piano i pantaloni,poi gli tirai giù le mutande e glielo presi in mano. Era già caldo:lo sentii quando toccai la sua cappella con le mie labbra,iniziai a baciarglielo,ovunque, e lui iniziò a sospirare in un modo sempre più irregolare, fino a stringere con tutta la forza i miei ricci tra le sue mani.La mia lingua andava sempre più giù e il suo pene sempre più su fin quando non lo presi tutto in bocca e iniziai a lavorarglielo per bene. " Ahhh,sto venendo" esclamò gemendo. Mi staccai e porsi la mia lingua verso di lui, come a dire "vienimi in bocca";sentii il suo liquido caldo colare sulla mia lingua,lo guardai,sorridendo e gli feci vedere come lo tenevo in bocca: a lui piaceva. "Ingoia" disse. Ingoiai. Dopo essersi ripreso,si alzò e mi sbattè contrò il muro. Iniziò a baciarmi il collo,a mordermi dolcemente e nel frattempo fece cadere a terra il mio abitino facendolo scivolare dalle bretelle. Mi ritrovai nuda,contro il muro e addosso a lui; sentivo il suo corpo dai miei capezzoli che si sfregavano contro il suo petto e poi sentii le sue mani accarezzarmi la figa, già bagnata e infilò su due dita tutto d'un colpo, chiedendomi quasi scusa con un bacio. Un bacio a stampo,forte che poi si trasformo in una limonata eccitantissima. Dopo avermi sditalinata per bene si fermò,cacciò fuori le due dita e me le fece leccare,poi improvvisamente mi sollevò tenendomi con la schiena poggiata al muro e a gambe aperte,che poi le avvolsi attorno a lui. Me lo mise dentro e gememmo insieme, io con un gridolino e lui con un verso di piacere estremo. Mentre mi scopava mi leccava, mi mordeva e io tenevo i suoi capelli tra le dita, i suoi capelli rossi che mi facevano impazzire, e gli sussurai all'orecchio i miei orgasmi fin quando non divennero sempre più forti e gridati. Mi fece scendere a terra e mi mise a 90 contro il tavolo, si inginocchiò e iniziò a leccarla tutta, e dio solo sa cosa mi fece provare quando giocava con il clitoride..gemetti e iniziai a tremare dall'eccitazione fin quando non venni a fontanella. Mi bagnai tutta, il mio liquido colò per tutte le cosce e lui, dopo avermi fatta stendere a letto iniziò a leccarle tutte fin quando esausti,entrambi, non ci addormentammo.
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scritto il
2016-03-10
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