Giochi
di
Alice11
genere
masturbazione
Sono sposata da una quindicina di anni, e io ne ho 38. Siamo una coppia normale, con alti e bassi. Ho avuto qualche storia in giro, niente di serio. Storielle tanto per uscire dalla monotonia.
Con mio marito il sesso funziona così così, un po' di stanchezza, l'abitudine. Ultimamente non cerco più cazzi freschi da cui farmi sbattere, ho finalmente trovato ciò che mi appaga.
La mia amica Angela mi ha indicato la via, un pomeriggio di sole, mentre eravamo a bordo piscina, a casa sua.
Stavamo cazzeggiando, fra alcool e chiacchiere, quando lei allunga la mano a prendermi una tetta "ma che stupende tettone hai Monica, te le stropiccerei da mattina a sera" poi la mollò mettendosi a ridere. Risi anch'io, lei ha un umorismo un po' pesante. Mi chiese di togliere il costume, che mi avrebbe insegnato un gioco.
Non ci pensai nemmeno, non ero inibita, e rimasi nuda. Eravamo sole, chissenefrega.
Lei mi fece stare seduta, per "lavorare" meglio, e con entrambe le mani mi prese i capezzoli, iniziando un movimento che sembrava una mungitura. Era piacevole, ma non sono lesbica, non pensavo al sesso con li. Provai ad allontanarla "e dai, non fare la bigotta. Aspetta e lasciami fare" Ormai i capezzoli erano duri e appuntiti, gonfi. Allora da una borsetta estrasse degli elastici sottili e, prima uno, poi l'altro, strinse ogni capezzolo attorcigliando l'elastico.
Era una sensazione strana, non ancora dolore, ma arrivavano fitte intense. Sentivo che mi stavo bagnando, e naturalmente anche lei se ne accorse.
Mi fece stendere ed aprire le gambe.
Sentii un ronzio e all'improvviso una lingua che mi massaggiava il clitoride.
Non potevo credere fosse Angela. Guardai giu. Aveva appoggiato alla mia figa una piccolo attrezzo, rotante, con sopra tante lingue.
Oddio, era piacevolissimo. Mentre continuava a farmi masturbare da quelle lingue mi inserì in vagina un ovulo vibrante.
Io rimanevo ferma, in attesa, a godermi quelle attenzioni. Mugolavo, era piacevole, talmente piacevole da azzerare l'imbarazzo di avere Angela a fissarmi la figa. Venni diverse volte. Tardai ad avere il primo orgasmo, ma poi altri seguirono a catena
Allora Angela estrasse l'ovetto, ripose le lingue ed iniziò ad armeggiare con un vibro fatto a cazzo. Nero, grosso e nodoso, come mi piace nelle mie fantasie.
Ne avevamo parlato tante volte, e ora vedevo che ne aveva tenuto conto.
Dapprima me lo passo' per il lungo sulla figa, poi lo introdusse.
Spalancai di più le coscie, mi sembrava non potesse entrare, lei mi rassicurava, "tranquilla piccola, non è niente che tu non possa fare" quando fu tutto dentro mi sentii per la prima volta in vita mia piena. Piena completamente, fino in fondo.
Non mi scopò col dildo. Accese la vibrazione e rimase a guardare.
In breve tempo fu come una marea che mi avvolgeva. Squirtai urlando il mio piacere.
Lei allora iniziò a muoverlo, lentamente perché ne potessi gustare ogni millimetro. Quando lo tolse sentii il fiotto dei miei umori sgorgare di getto, e li sentii colare lungo le gambe.
Mi tolse gli elastici dai capezzoli e li passò con la lingua rotante, ancora bagnata di fluidi.
Era una sensazione da brividi, me la gustai fino in fondo. Intensamente.
Da quel momento il piacere migliore me lo prendo da sola. Angela mi ha donato quegli oggetti e io godo con me, anche più volte al giorno.
Quando siamo libere entrambe le lascio condurre il gioco, ma non è sesso fra noi, semplicemente guida la mia masturbazione.
Ho un cassetto pieno di cazzi di varie dimensioni. L'utilizzo dipende dall'umore del momento
Con mio marito il sesso funziona così così, un po' di stanchezza, l'abitudine. Ultimamente non cerco più cazzi freschi da cui farmi sbattere, ho finalmente trovato ciò che mi appaga.
La mia amica Angela mi ha indicato la via, un pomeriggio di sole, mentre eravamo a bordo piscina, a casa sua.
Stavamo cazzeggiando, fra alcool e chiacchiere, quando lei allunga la mano a prendermi una tetta "ma che stupende tettone hai Monica, te le stropiccerei da mattina a sera" poi la mollò mettendosi a ridere. Risi anch'io, lei ha un umorismo un po' pesante. Mi chiese di togliere il costume, che mi avrebbe insegnato un gioco.
Non ci pensai nemmeno, non ero inibita, e rimasi nuda. Eravamo sole, chissenefrega.
Lei mi fece stare seduta, per "lavorare" meglio, e con entrambe le mani mi prese i capezzoli, iniziando un movimento che sembrava una mungitura. Era piacevole, ma non sono lesbica, non pensavo al sesso con li. Provai ad allontanarla "e dai, non fare la bigotta. Aspetta e lasciami fare" Ormai i capezzoli erano duri e appuntiti, gonfi. Allora da una borsetta estrasse degli elastici sottili e, prima uno, poi l'altro, strinse ogni capezzolo attorcigliando l'elastico.
Era una sensazione strana, non ancora dolore, ma arrivavano fitte intense. Sentivo che mi stavo bagnando, e naturalmente anche lei se ne accorse.
Mi fece stendere ed aprire le gambe.
Sentii un ronzio e all'improvviso una lingua che mi massaggiava il clitoride.
Non potevo credere fosse Angela. Guardai giu. Aveva appoggiato alla mia figa una piccolo attrezzo, rotante, con sopra tante lingue.
Oddio, era piacevolissimo. Mentre continuava a farmi masturbare da quelle lingue mi inserì in vagina un ovulo vibrante.
Io rimanevo ferma, in attesa, a godermi quelle attenzioni. Mugolavo, era piacevole, talmente piacevole da azzerare l'imbarazzo di avere Angela a fissarmi la figa. Venni diverse volte. Tardai ad avere il primo orgasmo, ma poi altri seguirono a catena
Allora Angela estrasse l'ovetto, ripose le lingue ed iniziò ad armeggiare con un vibro fatto a cazzo. Nero, grosso e nodoso, come mi piace nelle mie fantasie.
Ne avevamo parlato tante volte, e ora vedevo che ne aveva tenuto conto.
Dapprima me lo passo' per il lungo sulla figa, poi lo introdusse.
Spalancai di più le coscie, mi sembrava non potesse entrare, lei mi rassicurava, "tranquilla piccola, non è niente che tu non possa fare" quando fu tutto dentro mi sentii per la prima volta in vita mia piena. Piena completamente, fino in fondo.
Non mi scopò col dildo. Accese la vibrazione e rimase a guardare.
In breve tempo fu come una marea che mi avvolgeva. Squirtai urlando il mio piacere.
Lei allora iniziò a muoverlo, lentamente perché ne potessi gustare ogni millimetro. Quando lo tolse sentii il fiotto dei miei umori sgorgare di getto, e li sentii colare lungo le gambe.
Mi tolse gli elastici dai capezzoli e li passò con la lingua rotante, ancora bagnata di fluidi.
Era una sensazione da brividi, me la gustai fino in fondo. Intensamente.
Da quel momento il piacere migliore me lo prendo da sola. Angela mi ha donato quegli oggetti e io godo con me, anche più volte al giorno.
Quando siamo libere entrambe le lascio condurre il gioco, ma non è sesso fra noi, semplicemente guida la mia masturbazione.
Ho un cassetto pieno di cazzi di varie dimensioni. L'utilizzo dipende dall'umore del momento
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