La mia prima volta

di
genere
trans

Avevo poco più di 25 anni quando tutto questo accadde. allora avevo una mezza idea sulla bisessualità e l'omosessualità, non le consideravo depravazione né tantomeno malattie, solo che non era il mio caso, anche se un dubbio rimaneva: quando la mia prima ragazza mi infilava il ditino in culo mentre scopavamo a me piaceva, sentivo una dolce sensazione dietro e pensavo: e se il dito fosse di un uomo proverei lo stesso piacere? Questa domanda ha avuto una risposta quel giorno in cui mi accinsi ad attraversare la piazza.
Mi accorsi che dalla parte opposta uno schianto di fica mi stava venendo incontro. Più si avvicinava, più realizzavo che aveva un corpo meraviglioso: avvolto in uno stretto vestitino estivo che conteneva a malapena una quarta di seno e dei fianchi sublimi. Il vestito terminava subito sotto i fianchi lasciando scoperte due gambe perfette. Mi andò il sangue alla testa, dovevo dirle qualcosa e quando stavamo per incrociarci, vedendo che lei sorrideva alla mia espressione di stupore arrapato, le chiesi se era sola. Lei mi rispose che se volevo potevo andare da lei. Capii che era del mestiere ma accettai: era troppo bona! soltanto il viso, carino, aveva qualcosa di strano, felino e anche un po' volgare.
Arrivammo a uno di quei portoni che danno sulla piazza, mi fece entrare finché arrivammo alla camera da letto, mi disse di spogliarmi che intanto lei andava in bagno. Quando uscì indossava ancora il vestitino e mi invitò a mia volta ad andare in bagno. Si spogliò soltanto quando uscii ormai nudo e con l'erezione che faceva capolino. Mi sdraiai sul letto appoggiando la testa al cuscino sulla spalliera. E fu nel momento in cui, gattonando, dai piedi del letto si tolse gli slip che capii cos'era lo strano in lei.
Si accorse della mia esitazione: non l'avevi capito? Guardavo il suo cazzo ancora moscio e volevo andarmene. Ma ero bloccato: il suo corpo era stupendo, femminile, ma quel cazzo...! Le dissi che non l'avevo mai fatto con una trans. E lei per tutta risposta si avvicinò in ginocchio al mio viso avvicinando l'asta alla mia bocca, forzò un po' e io la lasciai entrare. La sentivo ingrossare sempre di più finché, quasi soffocando, spostai di lato la bocca dicendole che non ce la facevo. Sorridendo si abbassò carezzandomi con una mano il cazzo, portò le sue labbra sulle mie e cominciò con un dito a penetrarmi l'ano, contemporaneamente mi penetrò la bocca con la sua lingua.
Ero in totale confusione: sentivo il suo dito che si muoveva lentamente roteando. Mi piaceva da morire! Mi faceva pensare alla mia prima ragazza che mentre mi spompinava mi infilava un dito in culo...ma questo bruciava e glielo dissi cercando di liberarmi anche dal suo bacio. Si staccò da me, aveva gli occhi lucidi dall'eccitazione e respirava forte: era arrapatissima! Ma allora sei una verginella davvero! -disse- questo mi fa andare fuori di testa. Lasciati andare, vedrai sarà bello!
Si abbassò nuovamente e prese a leccarmi il cazzo, poi le palle e poi scese fino a leccarmi il buchetto del culo. Era una sensazione meravigliosa, adesso il mio cazzo era durissimo e lei continuava a leccare e a penetrarmi con la lingua mentre con le dita mi allargava le pareti del mio buchetto e ci infilava la lingua. Assaporavo quel momento con gli occhi chiusi e lasciandomi andare completamente. Ti piace, eh? -mi chiese staccandosi dal mio culo. Si allungò verso il comodino, prese un preservativo, lo scartò e se lo infilò con poche mosse precise sul cazzo, poi afferrò un tubetto e si cosparse il pene di lubrificante poi ne spalmò un po' nel mio culo, dentro e attorno al buchetto. Sapevo cosa aveva in mente, ma lasciai fare...ormai ero in balìa dell'eccitazione, anche se continuavo ad essere pervaso da quella sensazione di fastidio mista a repulsione.
Appoggiò la punta del cazzo all'ingresso del mio buchetto e cominciò a spingere. Mi stava penetrando! Un centimetro, due, poi tre...dio come bruciava! Sentivo male ma volevo continuasse, affondava ancora e desideravo uscisse. Invece continuò dando dei colpi sempre più forti. Sentivo la punta che batteva nel profondo del mio culo, come se battesse contro una parete interna del mio bacino. Ansimava e accelerava il ritmo dando colpi sempre più forti, sempre più profondi. La bloccai per i fianchi: non ce la facevo più. Sento troppo male- le dissi. Lei estrasse l'asta d'acciaio con mio sollievo, la riempì ancora di lubrificante e mi penetrò nuovamente con decisione riprendendo a stantuffare come un'ossessa. Era una sensazione dolorosamente fantastica! Improvvisamente il suo ansimare si accentuò, i colpi dentro di me si intensificarono finché con un grido strozzato la sentii venire dentro di me. Io pregavo che non si rompesse il preservativo vista la violenza dei colpi. Poi man mano che l'orgasmo rallentava allungò il viso verso di me e mi baciò avidamente quasi a ringraziarmi di quell'orgasmo, si appoggiò col braccio al materasso e con la mano libera mi prese il cazzo e cominciò a segarmi: avevo ancora l'erezione completa!
Mi baciava e mi masturbava con dolcezza con il cazzo ancora dentro di me. Sentivo il piacere ingigantirsi finché esplosi in un orgasmo violento inondandomi la pancia e il torace di sperma. Ad ogni contrazione sentivo che le pareti del mio ano si contraevano sul suo cazzo ancora dentro di me. Mai avevo provato una sensazione del genere.
Poi piano piano il mio corpo si rilassò e lei, dandomi un bacio sulle labbra, si staccò da me, mi porse uno scottex perché mi pulissi e lo stesso fece lei togliendosi il preservativo: l'aveva quasi riempito!
Poi la doccia gelata! mentre mi pulivo il culo da tutto quel lubrificante notai delle macchie di sangue sullo scottex. Mi si gelò il sangue: ero stato sverginato! Da quel giorno non sarei stato più come prima. Andai in bagno a lavarmi, uscì altro sangue, tamponai un po', poi quando passò, mi rivestii e ci salutammo promettendoci che ci saremmo rivisti per rivivere quei momenti.
Uscii. Ero di nuovo nella piazza. Mi incamminai verso la fermata del bus e sentivo dolore. Sentivo gli slip che, ad ogni passo, mi entravano dentro il culo.
Ero affranto! - Che cosa ho fatto! - Poi calmandomi mi dissi: ok ho provato anche questa, ma non succederà più...
Quanto mi sbagliavo!
scritto il
2016-06-23
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