Mia sorella non è solo per me
di
Arturo666
genere
incesti
Mia sorella non è solo per me
Bisogna dare atto che l’Universo Femminile non si riesce mai a scrutarlo a fondo, la storia che voglio raccontarvi è accaduta nella scorsa primavera.
Io e mia sorella Ornella già nell’adolescenza abbiamo iniziato ad avere rapporti molto particolari continuati fino all’età in cui ognuno si è fatta una propria vita familiare, interrotti per lontananza, ripresi a sprazzi appena ogni qualvolta ci si ritrovava per vacanze o per motivi vari, interrotti per un decennio con un brutto periodo in cui quasi ci siamo detestati e ripresi nuovamente con più foga di prima nel momento in cui lei si è separata dal marito.
Avevamo io 17 e lei 15 anni quando insistendo giorno dopo giorno la portai all’esasperazione e cadde tra le mie braccia, all’inizio ci limitammo soltanto a qualche carezza, per passare poi a baci appassionati quasi da fidanzatini, dai baci ai primi palpeggiamenti e dopo un mesetto un giorno la convinsi ad avere un rapporto completo, quel giorno gli rubai la verginità e da lì iniziammo a vivere una storia da amanti. Come tutte le storie abbiamo avuto degli alti e dei bassi, ma ciò non ha impedito di vederci e continuare a tradire in nostri rispettivi compagni.
Dopo tantissimo tempo lei all’età di 52 anni si separa dal marito, passa un periodo brutto, i primi tempi si chiude in se stessa, è ancora una donna piacente, non si è fatto mancare nulla e ha mantenuto un bel fisico tonico, asciutto ma con la carne al punto giusto, un seno di una seconda misura rigato da qualche smagliatura ma con due capezzoli belli turgidi e proporzionati, un culetto ben sodo e dei capelli lunghi e mossi di un bel colore biondo carico, io fantastico di poter riprendere con lei ma nel periodo successivo alla separazione ne sto un po’ lontano, lei abita a 80 km da me e mi limito soltanto a fargli qualche chiamata e qualche messaggio su WhatsApp, e intuendo che per problemi economici prima o poi sarebbe tornata a casa dei nostri ho preferito non forzare la mano.
I miei sospetti si avverano, a Natale Ornella lascia la casa del marito e fa ritorno in paese dai nostri, con la scusa dei festeggiamenti natalizi inizio ad avvicinarmi, cerco di consolarla a parole, lei ha sempre avuto un debole per me, ci lanciamo occhiate che lasciano presagire una ripresa della storia in futuro anche se non subito. La prima occasione si presenta dopo l’Epifania, mia moglie finisce le vacanze e rientra al lavoro, una mattina sono libero da lavoro anche io e approfitto per fare visita ai miei, arrivato a casa trovo mia madre e l’altra mia sorella più piccola che tra l’altro anche se marginalmente nell’adolescenza pure lei era stata un po’ coinvolta nei nostri giochini, mio padre nel letto da convalescente poiché ha una patologia invalidante che associata alla demenza senile l’ha ridotto maluccio. Mia madre deve andare dal medico curante e mia sorella deve accompagnarla in macchina, sanno già che impiegheranno una mattinata intera e sono nervose perché Ornella è uscita a comprare l’occorrente per fare colazione e ancora non è rientrata, quindi mia sorella mi chiede se aspetto io con nostro padre fino al rientro di Ornella, cosa che faccio con piacere anche per stare con il vecchietto visto che è accudito da loro e io non gli dedico abbastanza del mio pur limitato tempo. Passa un quarto d’ora e sento girare la chiave nella toppa del portone, mia sorella entra si guarda un po’ in giro, ha notato che in strada non c’è la macchina di mia sorella, quindi in casa in compagnia di qualcuno ci dovrà pur essere, e quando mi scorge mi lancia un gran sorriso, io gli vado incontro per le scale, prendo le buste della spesa delle sue mani, gli do un bacio sulla guancia e risalgo, lei mi segue e appena poso le buste si butta al mio collo e mi da un bacio appassionato, io parto subito a carezzargli i fianchi e a stringerla, lei mi rallenta un po’ e mi dice che deve fare colazione, andiamo in cucina emette su il caffè, io gli giro intorno come se davanti avessi una cagna in calore, deve respingermi più volte, poi un po’ spazientita mi dice:
“se sei qua a quest’ora significa che non lavori, mamma ed Angela sono andati dal dottore e torneranno non prima di mezzogiorno, sono ancora le 9,30, che fretta hai?, facciamo prima colazione, ce poi si vede…”
Quel “poi si vede” diceva tutto, mi calmo e facciamo colazione, io prendo solo il caffè, lei caffè, latte, fette biscottate, marmellata e che cacchio è un pranzo non una colazione, aspetto comunque che lei finisca e non mi perdo un solo suo gesto, finita la colazione rimette tutto a posto, io la osservo seduto su uno sgabello della cucina e attendo, adesso voglio che faccia lei la prossima mossa, che non tarda, viene davanti a me alza la gonna larga che indossa e si poggia a cavalcioni sulle mie gambe, mi prende la testa tra le mani e inizia a baciarmi voluttuosamente, le lingue sono un turbinio, non una parola esce dalle nostre labbra, solo baci appassionati, iniziamo a denudarci l’un l’altro, il suo bel seno davanti ai miei occhi, mi ci tuffo e faccio miei i capezzoli, li lecco, li succhio, li mordo, lei impazzisce, butta la testa dietro, è fuori di sé, io sono diretto e gli domando “da quando non fai una sana scopata?”, “da una vita risponde lei”, allora adesso ti faccio recuperare così recupero pure io, che anche se lo faccio regolarmente mi manca la trasgressione che provo scopando con te. Ci alziamo, lei va a socchiudere le finestre della cucina, ci denudiamo degli indumenti bassi che ancora ci ricoprono la stendo sul tavolo e comincio a lavorarla lentamente, la tocco con le dita, lei freme, vuole essere leccata, ama come riesco a farla venire con la lingua, cosa che faccio con immenso piacere basta poco e sento che già raggiunge un primo orgasmo, si calma un po’, adesso sono io che non vedo l’ora di penetrarla, mi siedo sullo sgabello, lei mi raggiunge, si apre completamente e si impala sul mio membro che è diventato incontenibile, è un fuoco e un lago contemporaneamente, la mia asta scivola per tutta la lunghezza nella sua vagina, sincronizziamo i movimenti e cavalchiamo alla grande, il desiderio e la voglia sono tante, non ho una grande durata, svuoto un mare di sborra nella sua vagina, sento grandissimi brividi di piacere e lei con me, mi stringe le spalle e si gode le ultime vibrazioni del mio corpo, io la bacio dapprima su una guancia e poi in bocca, ritroviamo entrambi le sensazioni del nostro passato, poi le confesso “ti amo”, lei risponde “l’ho sempre saputo, anche io ti amo”, ci ricomponiamo e iniziamo a discutere della sua situazione soprattutto.
Da questo momento è ricominciata la nostra bella e pazzesca storia, la situazione è diventata stabile non più a tratti come nel passato, ogni occasione è buona per vederci, lei appena sola in casa dei nostri mi chiama e se non ho impegni piombo da lei, se viceversa sono libero io e sono solo in casa preferisco che lei venga a trovare me, in casa mia mi sento più a mio agio, facciamo di tutto e di più, devo dire che dopo questa ripresa con Ornella ci ha guadagnato anche il mio rapporto di coppia con mia moglie che ultimamente risultava un po’ sfuocato, privo di emozioni e soprattutto di voglia.
La svolta che ha cambiato questo nostro riavvicinamento però è stata come dicevo nel preambolo la primavera scorsa, all’inizio mi ha un po’ stravolto, ma con il passare del tempo è cominciata a piacermi e si arricchisce sempre di nuove e stimolanti situazioni.
Era la fine di marzo, con mia moglie avevamo deciso di ristrutturare un po’ la casa al mare, prendo contatti con un operaio rumeno che è disposto a farmi i lavori in nero e a prezzo stracciato, un amico me ne ha parlato bene, definendolo una persona precisa, capace e un ottimo lavoratore, mi organizzo per andare a vedere il da farsi e una mattina prendo Andrej nella piazza del mio paese e andiamo a casa al mare.
Andrej è un giovane rumeno di 30 anni, un fisico da atleta , il lavoro che svolge non è dei più leggeri, per lui è una palestra all’aperto.
Cominciamo a visionare i dei lavori da effettuare, discutiamo sui materiali e sui tempi per la realizzazione, dei costi e del fatto che ci serve un manovale in quanto io non posso essere tutti i giorni presente ad aiutare, Andrej mi garantisce che pensa a tutto lui, porterà un suo amico e in 15 giorni riusciamo a fare tutto, mentre discutiamo su come organizzarci mi squilla il telefono, è Ornella , mi allontano un po’ da Andrej per rispondere:
Ornella: pronto Arturo, ho urgente bisogno di parlarti, è una questione molto seria;
Io: mi fai preoccupare, è successo qualcosa di grave? Qualcuno si è accorto di noi?
Ornella: no, niente di tutto questo, ho un problema con il mio ex e sono in difficoltà, dove sei che vengo io da te?
Io: adesso sono impegnato, sono con un operaio a casa la mare per vedere dei lavori, appena rientro vengo io da te;
Ornella: non posso attendere, ti raggiungo; nemmeno il tempo di dirgli di no e chiude la chiamata, continuiamo con Andrej a visionare i lavori, passa circa una mezzora e arriva tutta trafelata mia sorella, entra in giardino, un saluto fugace e mi fa segno di metterci da parte, ci allontaniamo da Andrej e comincia a raccontarmi dei suoi problemi, sono di natura economica, il suo ex marito che è stato sempre puntuale nel versargli l’assegno di mantenimento è stato sospeso dal lavoro e non ha soldi, lei ha delle scadenze e tra le altre dopo 3 giorni gli scade l’assicurazione della macchina e ha urgente bisogno di 450 euro per il rinnovo, io non dispongo di questa cifra in liquidi e nemmeno posso andare a fare bancomat perché mia moglie controlla spesso il conto su internet, Ornella è molto nervosa, parla degli affari suoi a voce alta, poco distante Andrej sembra disinteressato ma ascolta tutto, comunico ad Ornella che dispongo di soli 200 euro per il resto deve arrangiarsi, magari chiedendoli ai nostri genitori, ma lei non vuole, è già abbastanza che l’hanno accolta in casa e non spende un euro per mangiare e per dormire. Rimaniamo titubanti per risolvere il caso, ma non c’è via d’uscita, Andrej ci fa segno con una mano se può avvicinarsi che vuole dire la sua, gli faccio cenno di si e lui viene accanto a noi:
Andrej: mi pare di capire che tua sorella avere problemi di soldi, certo che in Italia essere messi proprio maluccio, Arturo se tu volere posso io risolvere il problema, poi quando fare lavori riuscire a gonfiarli un po’ e tu restituire senza che tua moglie accorgersi.
Hai capito sto figlio di buona donna, viene dall’estero e mi risolve il problema, io cerco di rifiutare, ad Ornella luccicano gli occhi, saltella su due piedi come una bambina, addirittura lo abbraccia e lo ringrazia, lui accetta di buon grado queste smancerie, e la abbraccia a sua volta, io rimango incredulo, Andrej è soddisfatto di questa sua buona azione, riflette un po’ e poi:
Andrej: se avere bisogno di più soldi io avere un po’ da parte e potere dare a lei, l’importante è che mi ritornate indietro entro primi di luglio perché io tornare in Ucraina e portare là a mia famiglia.
Ornella mi guarda e aspetta da me un cenno se accettare oppure no, io non so che consigliargli, gli dico di vedere un po’ lei, non so fino a che somma io posso restituire ad Andrej e nemmeno che somma lui vuole mettere a disposizione, Ornella sembra voler approfittare della situazione:
Ornella: senti Andrej, io al momento ho bisogno di 450 euro urgenti, Arturo ne ha 200, quindi se tu sei così gentile ne bastano 250, se poi hai disponibilità a prestarmi altri 500 faremo di tutto per poterteli restituire a fine Giugno.
Andrej: va bene, pensavo di più, ma se a te bastare vada per 500 più 250, appena tornare in paese io dare ad Arturo.
Ornella non sta nella pelle, torna ad abbracciare Andrej e a ringraziarlo, lui la stringe a sua volta, poi tenendogli una mano sulla spalla diventa serio e dice:
Andrej: però io dare a voi soldi, ma volere mettere una condizione;
Io ed Ornella ci guardiamo negli occhi e ci domandiano “e questo cosa vorrà adesso?”
Io: vediamo questa condizione;
Andrej: io non volere da voi interessi per soldi prestati, ma per sicurezza che voi tornare a me soldi voglio fotografia di Ornella da tenere con me, logicamente senza vestiti, e se voi non tornare soldi io usare foto come meglio crede.
Io ed Ornella rimaniamo sbalorditi di fronte a questa assurda richiesta, quasi quasi sono tentato a spaccargli la faccia, poi Ornella diventa accomodante, (in fondo ha bisogno di questi soldi come il pane):
Ornella: va bene, sperando che sei onesto, Arturo, vieni a farmi la foto;
Andrej: no, fare io la foto con mio telefonino.
Con la sbracatura di Ornella siamo caduti in mano di Andrej, a questo punto può chiederci qualsiasi cosa, siamo diventati ricattabili, ci accomodiamo in casa in soggiorno, dico ad Ornella di togliersi i vestiti e di terminare subito questa farsa, Ornella inizia a togliere la camicetta, Andrej gli fa cenno di no con un dito e indica le scale, vuole che si spogli in camera da letto, sopportiamo pure questo, Ornella prende a salire le scale, Andrej la segue, io mi metto dietro a loro:
Andrej: tu non potere salire e vedere, lei tua sorella, non potere vedere lei nuda, tanto non preoccuparti, questione di pochi minuti.
Ornella: e no! Questo non lo decidi tu, Arturo è mio fratello e può venire insieme a noi altrimenti non se ne fa nulla.
Andrej deve questa volta accettare le condizioni che ha messo Ornella, io a dire il vero provo un po’ di imbarazzo per la situazione che si è venuta a creare, arriviamo comunque in camera da letto, Andrej fa cenno ad Ornella di spogliarsi, le lentamente inizia, via la camicetta e via la gonna, indugia un po’ a levare il resto, Andrej senza parlare ma solo a gesti la invita a continuare, via il reggiseno tenendo le braccia incollate al corpo, Andrej gli dice di spogliarsi con naturalezza, Ornella si gira e sfila le mutandine, io osservo la scena, non è la prima volta che vedo nuda mia sorella, la situazione è strana, insolita, ma mi provoca un’erezione, Andrej prende Ornella da una spalla e gli ordina di voltarsi, lei con vergogna si gira e si mostra in tutta la sua bellezza, Andrej si tocca il pacco è in preda ad un’evidente eccitazione anche lui, Ornella tiene la testa bassa, Andrej le mette due dita sotto il mento, gli fa sollevare lo sguardo a mezz’aria con l’altra mano armeggia sempre sul suo pacco, io rimango immobile, la scena mi eccita ma non so dove potrebbe sfociare, penso che prima si fa questa foto e prima ci leviamo tutti dall’imbarazzo, quantomeno io ed Ornella, Andrej invita Ornella a sdraiarsi sul letto e a divaricare le gambe, Ornella ubbidisce, ma noto che è come se fosse in trance, di colpo diventa rilassata, sembra che stia partecipando ad un gioco e non ad una manovra che potrebbe sfociare in un ricatto, Andrej continua a carezzarsi il pacco, sfila il telefonino dalla tasca dei pantaloni, accende la fotocamera con il flash, lo avvicina tra le gambe di Ornella, il flash mette in piena luce le sue labbra vaginali carnose, io posso vedere il tutto, mi tocco il pacco pure io, sto scoppiando, Andrej appoggia il telefonino sul letto lasciando che il flash illumini ancora tutto quel ben di Dio, allunga la mano e con due dita inizia a titillare tra le cosce di Ornella, lei ha un piccolo sobbalzo, poi si immobilizza sul letto, Andrej comincia un lavorio lento con le dita, le infila un po’ poi le ritrae, torna ad infilarle e le rotea dentro, Ornella si muove, il suo corpo si spinge in avanti a cercare quelle dita, Andrej spinge più in fondo, Ornella inizia a mugolare, Andrej si ferma, si sfila la maglietta e si abbassa i pantaloni rimanendo in mutande, di sotto ha un pacco enorme, prende Ornella dalle mani e la fa rialzare, adesso Ornella è seduta sul bordo del letto, senza indugiare un attimo porta le mani sull’elastico delle mutande di Andrej, le abbassa, esce fuori una verga da sballo, Ornella la prende con due mani la accarezza e subito si avvicina con le labbra, Andrej la prende da dietro la nuca e delicatamente la tira a sé, la verga sparisce ingoiata dalla bocca di Ornella che inizia a praticargli un cunnilingus senza curarsi della mia presenza, Andrej sbuffa e inizia a pompargli la verga in gola, Ornella ha adesso preso Andrej dalle natiche e lo tira a sé, penso tra me e me “ma che grande zoccola mia sorella, chissà quanti ne avrà preso e io che gli sbavo intorno”, ad un certo punto Ornella mi fa cenno con una mano di avvicinarmi, io incredulo mi sposto, lei inizia ad accarezzarmi sulla patta dei pantaloni, apro la zip e lo tiro fuori, Ornella lo prende in mano e inizia a segarmi, continuiamo questo trio per qualche minuto, improvvisamente Andrej pone fine a questo gioco, fa sdraiare nuovamente Ornella sul bordo del letto, lui si inginocchia e comincia a lavorarla di lingua, Ornella sembra impazzita, io mi metto sul letto a cavalcioni su Ornella e glielo infilo in bocca, Andrej continua a leccarla e a farla contorcere, Ornella ogni tanto ha un sussulto, è la reazione al fatto che Andrej mentre gli slappa con la lingua la vagina sta giocando con un dito sullo sfintere di Ornella, ogni volta che lo infila dentro Ornella sobbalza, ma non sembra per nulla dispiaciuta, Andrej comanda sempre il gioco, interrompe anche questo, ordina ad Ornella di inginocchiarsi sul bordo del letto, lei obbedisce come un automa oramai è in balia dei desideri di Andrej come una sottomessa, gli allarga le gambe e la possiede alla pecorina, io davanti ad Ornella con il mio membro nella sua bocca, Andrej si accorge che sto x venire, interrompe tutto e ci scambiamo di posto, questa situazione partita con molto imbarazzo ha ceduto alla liberazione dei freni inibitori, sia io che Ornella coinvolti in questo menage a tre stiamo scopando come non lo avevamo mai fatto. Andrej mi ordina:
Andrej: adesso tu sborrare dentro tua sorella.
Forse pensava di porgermi su un vassoio d’argento una novità, è una vita che gli sborro dentro, comunque ancora qualche colpo alla pecorina e finalmente inondo Ornella con un’abbondante dose di sperma, gli sto dentro un bel po’ per farne colare il meno possibile, Ornella nel frattempo ha goduto più volte. Lentamente sfilo la mia verga da dentro Ornella, Andrej gli ordina di rimanere in quella posizione, si piazza dietro e torna a penetrarla in vagina, ma sta dentro molto poco, giusto il tempo di lubrificare la sua asta con lo sperma da me lasciato, lo sfila, lo appoggia sul buchetto del culo di Ornella e come una trivella lentamente ma senza soste la penetra in profondità, Ornella ha solo una smorfia di dolore, gli si legge sul viso ma non urla, Andrej la pompa con ritmo costante e, quando Ornella è finalmente bella e dilatata inizia a sfilarlo e a rimetterlo con violenza, Ornella non batte ciglio, ci ha preso gusto e lo fa continuare fino a quando Andrej esausto svuota anche lui tutto il suo sperma nelle viscere di Ornella. Sfinita sprofonda sul letto, mi lancia una strizzatina d’occhio come dire “bella esperienza” io ricambio con un “OK”. Ci ricomponiamo e scendiamo al piano di sotto, preparo un bel caffè e lo sorseggiamo tutti e tre soddisfatti.
Andrej è molto soddisfatto di come siano andate le cose, è rimasto contrariato che non è riuscito a fare le foto, ma rimane speranzoso di poter riprovare in futuro l’esperienza odierna, Ornella non ha niente in contrario, ma si augura che oltre al piacere che ha provato e che vorrebbe riprovare altre volte alla fine gli resta anche qualche euro in tasca. Bella porca e anche un troia.
Continua dopo le vacanze ……. O forse anche prima
Bisogna dare atto che l’Universo Femminile non si riesce mai a scrutarlo a fondo, la storia che voglio raccontarvi è accaduta nella scorsa primavera.
Io e mia sorella Ornella già nell’adolescenza abbiamo iniziato ad avere rapporti molto particolari continuati fino all’età in cui ognuno si è fatta una propria vita familiare, interrotti per lontananza, ripresi a sprazzi appena ogni qualvolta ci si ritrovava per vacanze o per motivi vari, interrotti per un decennio con un brutto periodo in cui quasi ci siamo detestati e ripresi nuovamente con più foga di prima nel momento in cui lei si è separata dal marito.
Avevamo io 17 e lei 15 anni quando insistendo giorno dopo giorno la portai all’esasperazione e cadde tra le mie braccia, all’inizio ci limitammo soltanto a qualche carezza, per passare poi a baci appassionati quasi da fidanzatini, dai baci ai primi palpeggiamenti e dopo un mesetto un giorno la convinsi ad avere un rapporto completo, quel giorno gli rubai la verginità e da lì iniziammo a vivere una storia da amanti. Come tutte le storie abbiamo avuto degli alti e dei bassi, ma ciò non ha impedito di vederci e continuare a tradire in nostri rispettivi compagni.
Dopo tantissimo tempo lei all’età di 52 anni si separa dal marito, passa un periodo brutto, i primi tempi si chiude in se stessa, è ancora una donna piacente, non si è fatto mancare nulla e ha mantenuto un bel fisico tonico, asciutto ma con la carne al punto giusto, un seno di una seconda misura rigato da qualche smagliatura ma con due capezzoli belli turgidi e proporzionati, un culetto ben sodo e dei capelli lunghi e mossi di un bel colore biondo carico, io fantastico di poter riprendere con lei ma nel periodo successivo alla separazione ne sto un po’ lontano, lei abita a 80 km da me e mi limito soltanto a fargli qualche chiamata e qualche messaggio su WhatsApp, e intuendo che per problemi economici prima o poi sarebbe tornata a casa dei nostri ho preferito non forzare la mano.
I miei sospetti si avverano, a Natale Ornella lascia la casa del marito e fa ritorno in paese dai nostri, con la scusa dei festeggiamenti natalizi inizio ad avvicinarmi, cerco di consolarla a parole, lei ha sempre avuto un debole per me, ci lanciamo occhiate che lasciano presagire una ripresa della storia in futuro anche se non subito. La prima occasione si presenta dopo l’Epifania, mia moglie finisce le vacanze e rientra al lavoro, una mattina sono libero da lavoro anche io e approfitto per fare visita ai miei, arrivato a casa trovo mia madre e l’altra mia sorella più piccola che tra l’altro anche se marginalmente nell’adolescenza pure lei era stata un po’ coinvolta nei nostri giochini, mio padre nel letto da convalescente poiché ha una patologia invalidante che associata alla demenza senile l’ha ridotto maluccio. Mia madre deve andare dal medico curante e mia sorella deve accompagnarla in macchina, sanno già che impiegheranno una mattinata intera e sono nervose perché Ornella è uscita a comprare l’occorrente per fare colazione e ancora non è rientrata, quindi mia sorella mi chiede se aspetto io con nostro padre fino al rientro di Ornella, cosa che faccio con piacere anche per stare con il vecchietto visto che è accudito da loro e io non gli dedico abbastanza del mio pur limitato tempo. Passa un quarto d’ora e sento girare la chiave nella toppa del portone, mia sorella entra si guarda un po’ in giro, ha notato che in strada non c’è la macchina di mia sorella, quindi in casa in compagnia di qualcuno ci dovrà pur essere, e quando mi scorge mi lancia un gran sorriso, io gli vado incontro per le scale, prendo le buste della spesa delle sue mani, gli do un bacio sulla guancia e risalgo, lei mi segue e appena poso le buste si butta al mio collo e mi da un bacio appassionato, io parto subito a carezzargli i fianchi e a stringerla, lei mi rallenta un po’ e mi dice che deve fare colazione, andiamo in cucina emette su il caffè, io gli giro intorno come se davanti avessi una cagna in calore, deve respingermi più volte, poi un po’ spazientita mi dice:
“se sei qua a quest’ora significa che non lavori, mamma ed Angela sono andati dal dottore e torneranno non prima di mezzogiorno, sono ancora le 9,30, che fretta hai?, facciamo prima colazione, ce poi si vede…”
Quel “poi si vede” diceva tutto, mi calmo e facciamo colazione, io prendo solo il caffè, lei caffè, latte, fette biscottate, marmellata e che cacchio è un pranzo non una colazione, aspetto comunque che lei finisca e non mi perdo un solo suo gesto, finita la colazione rimette tutto a posto, io la osservo seduto su uno sgabello della cucina e attendo, adesso voglio che faccia lei la prossima mossa, che non tarda, viene davanti a me alza la gonna larga che indossa e si poggia a cavalcioni sulle mie gambe, mi prende la testa tra le mani e inizia a baciarmi voluttuosamente, le lingue sono un turbinio, non una parola esce dalle nostre labbra, solo baci appassionati, iniziamo a denudarci l’un l’altro, il suo bel seno davanti ai miei occhi, mi ci tuffo e faccio miei i capezzoli, li lecco, li succhio, li mordo, lei impazzisce, butta la testa dietro, è fuori di sé, io sono diretto e gli domando “da quando non fai una sana scopata?”, “da una vita risponde lei”, allora adesso ti faccio recuperare così recupero pure io, che anche se lo faccio regolarmente mi manca la trasgressione che provo scopando con te. Ci alziamo, lei va a socchiudere le finestre della cucina, ci denudiamo degli indumenti bassi che ancora ci ricoprono la stendo sul tavolo e comincio a lavorarla lentamente, la tocco con le dita, lei freme, vuole essere leccata, ama come riesco a farla venire con la lingua, cosa che faccio con immenso piacere basta poco e sento che già raggiunge un primo orgasmo, si calma un po’, adesso sono io che non vedo l’ora di penetrarla, mi siedo sullo sgabello, lei mi raggiunge, si apre completamente e si impala sul mio membro che è diventato incontenibile, è un fuoco e un lago contemporaneamente, la mia asta scivola per tutta la lunghezza nella sua vagina, sincronizziamo i movimenti e cavalchiamo alla grande, il desiderio e la voglia sono tante, non ho una grande durata, svuoto un mare di sborra nella sua vagina, sento grandissimi brividi di piacere e lei con me, mi stringe le spalle e si gode le ultime vibrazioni del mio corpo, io la bacio dapprima su una guancia e poi in bocca, ritroviamo entrambi le sensazioni del nostro passato, poi le confesso “ti amo”, lei risponde “l’ho sempre saputo, anche io ti amo”, ci ricomponiamo e iniziamo a discutere della sua situazione soprattutto.
Da questo momento è ricominciata la nostra bella e pazzesca storia, la situazione è diventata stabile non più a tratti come nel passato, ogni occasione è buona per vederci, lei appena sola in casa dei nostri mi chiama e se non ho impegni piombo da lei, se viceversa sono libero io e sono solo in casa preferisco che lei venga a trovare me, in casa mia mi sento più a mio agio, facciamo di tutto e di più, devo dire che dopo questa ripresa con Ornella ci ha guadagnato anche il mio rapporto di coppia con mia moglie che ultimamente risultava un po’ sfuocato, privo di emozioni e soprattutto di voglia.
La svolta che ha cambiato questo nostro riavvicinamento però è stata come dicevo nel preambolo la primavera scorsa, all’inizio mi ha un po’ stravolto, ma con il passare del tempo è cominciata a piacermi e si arricchisce sempre di nuove e stimolanti situazioni.
Era la fine di marzo, con mia moglie avevamo deciso di ristrutturare un po’ la casa al mare, prendo contatti con un operaio rumeno che è disposto a farmi i lavori in nero e a prezzo stracciato, un amico me ne ha parlato bene, definendolo una persona precisa, capace e un ottimo lavoratore, mi organizzo per andare a vedere il da farsi e una mattina prendo Andrej nella piazza del mio paese e andiamo a casa al mare.
Andrej è un giovane rumeno di 30 anni, un fisico da atleta , il lavoro che svolge non è dei più leggeri, per lui è una palestra all’aperto.
Cominciamo a visionare i dei lavori da effettuare, discutiamo sui materiali e sui tempi per la realizzazione, dei costi e del fatto che ci serve un manovale in quanto io non posso essere tutti i giorni presente ad aiutare, Andrej mi garantisce che pensa a tutto lui, porterà un suo amico e in 15 giorni riusciamo a fare tutto, mentre discutiamo su come organizzarci mi squilla il telefono, è Ornella , mi allontano un po’ da Andrej per rispondere:
Ornella: pronto Arturo, ho urgente bisogno di parlarti, è una questione molto seria;
Io: mi fai preoccupare, è successo qualcosa di grave? Qualcuno si è accorto di noi?
Ornella: no, niente di tutto questo, ho un problema con il mio ex e sono in difficoltà, dove sei che vengo io da te?
Io: adesso sono impegnato, sono con un operaio a casa la mare per vedere dei lavori, appena rientro vengo io da te;
Ornella: non posso attendere, ti raggiungo; nemmeno il tempo di dirgli di no e chiude la chiamata, continuiamo con Andrej a visionare i lavori, passa circa una mezzora e arriva tutta trafelata mia sorella, entra in giardino, un saluto fugace e mi fa segno di metterci da parte, ci allontaniamo da Andrej e comincia a raccontarmi dei suoi problemi, sono di natura economica, il suo ex marito che è stato sempre puntuale nel versargli l’assegno di mantenimento è stato sospeso dal lavoro e non ha soldi, lei ha delle scadenze e tra le altre dopo 3 giorni gli scade l’assicurazione della macchina e ha urgente bisogno di 450 euro per il rinnovo, io non dispongo di questa cifra in liquidi e nemmeno posso andare a fare bancomat perché mia moglie controlla spesso il conto su internet, Ornella è molto nervosa, parla degli affari suoi a voce alta, poco distante Andrej sembra disinteressato ma ascolta tutto, comunico ad Ornella che dispongo di soli 200 euro per il resto deve arrangiarsi, magari chiedendoli ai nostri genitori, ma lei non vuole, è già abbastanza che l’hanno accolta in casa e non spende un euro per mangiare e per dormire. Rimaniamo titubanti per risolvere il caso, ma non c’è via d’uscita, Andrej ci fa segno con una mano se può avvicinarsi che vuole dire la sua, gli faccio cenno di si e lui viene accanto a noi:
Andrej: mi pare di capire che tua sorella avere problemi di soldi, certo che in Italia essere messi proprio maluccio, Arturo se tu volere posso io risolvere il problema, poi quando fare lavori riuscire a gonfiarli un po’ e tu restituire senza che tua moglie accorgersi.
Hai capito sto figlio di buona donna, viene dall’estero e mi risolve il problema, io cerco di rifiutare, ad Ornella luccicano gli occhi, saltella su due piedi come una bambina, addirittura lo abbraccia e lo ringrazia, lui accetta di buon grado queste smancerie, e la abbraccia a sua volta, io rimango incredulo, Andrej è soddisfatto di questa sua buona azione, riflette un po’ e poi:
Andrej: se avere bisogno di più soldi io avere un po’ da parte e potere dare a lei, l’importante è che mi ritornate indietro entro primi di luglio perché io tornare in Ucraina e portare là a mia famiglia.
Ornella mi guarda e aspetta da me un cenno se accettare oppure no, io non so che consigliargli, gli dico di vedere un po’ lei, non so fino a che somma io posso restituire ad Andrej e nemmeno che somma lui vuole mettere a disposizione, Ornella sembra voler approfittare della situazione:
Ornella: senti Andrej, io al momento ho bisogno di 450 euro urgenti, Arturo ne ha 200, quindi se tu sei così gentile ne bastano 250, se poi hai disponibilità a prestarmi altri 500 faremo di tutto per poterteli restituire a fine Giugno.
Andrej: va bene, pensavo di più, ma se a te bastare vada per 500 più 250, appena tornare in paese io dare ad Arturo.
Ornella non sta nella pelle, torna ad abbracciare Andrej e a ringraziarlo, lui la stringe a sua volta, poi tenendogli una mano sulla spalla diventa serio e dice:
Andrej: però io dare a voi soldi, ma volere mettere una condizione;
Io ed Ornella ci guardiamo negli occhi e ci domandiano “e questo cosa vorrà adesso?”
Io: vediamo questa condizione;
Andrej: io non volere da voi interessi per soldi prestati, ma per sicurezza che voi tornare a me soldi voglio fotografia di Ornella da tenere con me, logicamente senza vestiti, e se voi non tornare soldi io usare foto come meglio crede.
Io ed Ornella rimaniamo sbalorditi di fronte a questa assurda richiesta, quasi quasi sono tentato a spaccargli la faccia, poi Ornella diventa accomodante, (in fondo ha bisogno di questi soldi come il pane):
Ornella: va bene, sperando che sei onesto, Arturo, vieni a farmi la foto;
Andrej: no, fare io la foto con mio telefonino.
Con la sbracatura di Ornella siamo caduti in mano di Andrej, a questo punto può chiederci qualsiasi cosa, siamo diventati ricattabili, ci accomodiamo in casa in soggiorno, dico ad Ornella di togliersi i vestiti e di terminare subito questa farsa, Ornella inizia a togliere la camicetta, Andrej gli fa cenno di no con un dito e indica le scale, vuole che si spogli in camera da letto, sopportiamo pure questo, Ornella prende a salire le scale, Andrej la segue, io mi metto dietro a loro:
Andrej: tu non potere salire e vedere, lei tua sorella, non potere vedere lei nuda, tanto non preoccuparti, questione di pochi minuti.
Ornella: e no! Questo non lo decidi tu, Arturo è mio fratello e può venire insieme a noi altrimenti non se ne fa nulla.
Andrej deve questa volta accettare le condizioni che ha messo Ornella, io a dire il vero provo un po’ di imbarazzo per la situazione che si è venuta a creare, arriviamo comunque in camera da letto, Andrej fa cenno ad Ornella di spogliarsi, le lentamente inizia, via la camicetta e via la gonna, indugia un po’ a levare il resto, Andrej senza parlare ma solo a gesti la invita a continuare, via il reggiseno tenendo le braccia incollate al corpo, Andrej gli dice di spogliarsi con naturalezza, Ornella si gira e sfila le mutandine, io osservo la scena, non è la prima volta che vedo nuda mia sorella, la situazione è strana, insolita, ma mi provoca un’erezione, Andrej prende Ornella da una spalla e gli ordina di voltarsi, lei con vergogna si gira e si mostra in tutta la sua bellezza, Andrej si tocca il pacco è in preda ad un’evidente eccitazione anche lui, Ornella tiene la testa bassa, Andrej le mette due dita sotto il mento, gli fa sollevare lo sguardo a mezz’aria con l’altra mano armeggia sempre sul suo pacco, io rimango immobile, la scena mi eccita ma non so dove potrebbe sfociare, penso che prima si fa questa foto e prima ci leviamo tutti dall’imbarazzo, quantomeno io ed Ornella, Andrej invita Ornella a sdraiarsi sul letto e a divaricare le gambe, Ornella ubbidisce, ma noto che è come se fosse in trance, di colpo diventa rilassata, sembra che stia partecipando ad un gioco e non ad una manovra che potrebbe sfociare in un ricatto, Andrej continua a carezzarsi il pacco, sfila il telefonino dalla tasca dei pantaloni, accende la fotocamera con il flash, lo avvicina tra le gambe di Ornella, il flash mette in piena luce le sue labbra vaginali carnose, io posso vedere il tutto, mi tocco il pacco pure io, sto scoppiando, Andrej appoggia il telefonino sul letto lasciando che il flash illumini ancora tutto quel ben di Dio, allunga la mano e con due dita inizia a titillare tra le cosce di Ornella, lei ha un piccolo sobbalzo, poi si immobilizza sul letto, Andrej comincia un lavorio lento con le dita, le infila un po’ poi le ritrae, torna ad infilarle e le rotea dentro, Ornella si muove, il suo corpo si spinge in avanti a cercare quelle dita, Andrej spinge più in fondo, Ornella inizia a mugolare, Andrej si ferma, si sfila la maglietta e si abbassa i pantaloni rimanendo in mutande, di sotto ha un pacco enorme, prende Ornella dalle mani e la fa rialzare, adesso Ornella è seduta sul bordo del letto, senza indugiare un attimo porta le mani sull’elastico delle mutande di Andrej, le abbassa, esce fuori una verga da sballo, Ornella la prende con due mani la accarezza e subito si avvicina con le labbra, Andrej la prende da dietro la nuca e delicatamente la tira a sé, la verga sparisce ingoiata dalla bocca di Ornella che inizia a praticargli un cunnilingus senza curarsi della mia presenza, Andrej sbuffa e inizia a pompargli la verga in gola, Ornella ha adesso preso Andrej dalle natiche e lo tira a sé, penso tra me e me “ma che grande zoccola mia sorella, chissà quanti ne avrà preso e io che gli sbavo intorno”, ad un certo punto Ornella mi fa cenno con una mano di avvicinarmi, io incredulo mi sposto, lei inizia ad accarezzarmi sulla patta dei pantaloni, apro la zip e lo tiro fuori, Ornella lo prende in mano e inizia a segarmi, continuiamo questo trio per qualche minuto, improvvisamente Andrej pone fine a questo gioco, fa sdraiare nuovamente Ornella sul bordo del letto, lui si inginocchia e comincia a lavorarla di lingua, Ornella sembra impazzita, io mi metto sul letto a cavalcioni su Ornella e glielo infilo in bocca, Andrej continua a leccarla e a farla contorcere, Ornella ogni tanto ha un sussulto, è la reazione al fatto che Andrej mentre gli slappa con la lingua la vagina sta giocando con un dito sullo sfintere di Ornella, ogni volta che lo infila dentro Ornella sobbalza, ma non sembra per nulla dispiaciuta, Andrej comanda sempre il gioco, interrompe anche questo, ordina ad Ornella di inginocchiarsi sul bordo del letto, lei obbedisce come un automa oramai è in balia dei desideri di Andrej come una sottomessa, gli allarga le gambe e la possiede alla pecorina, io davanti ad Ornella con il mio membro nella sua bocca, Andrej si accorge che sto x venire, interrompe tutto e ci scambiamo di posto, questa situazione partita con molto imbarazzo ha ceduto alla liberazione dei freni inibitori, sia io che Ornella coinvolti in questo menage a tre stiamo scopando come non lo avevamo mai fatto. Andrej mi ordina:
Andrej: adesso tu sborrare dentro tua sorella.
Forse pensava di porgermi su un vassoio d’argento una novità, è una vita che gli sborro dentro, comunque ancora qualche colpo alla pecorina e finalmente inondo Ornella con un’abbondante dose di sperma, gli sto dentro un bel po’ per farne colare il meno possibile, Ornella nel frattempo ha goduto più volte. Lentamente sfilo la mia verga da dentro Ornella, Andrej gli ordina di rimanere in quella posizione, si piazza dietro e torna a penetrarla in vagina, ma sta dentro molto poco, giusto il tempo di lubrificare la sua asta con lo sperma da me lasciato, lo sfila, lo appoggia sul buchetto del culo di Ornella e come una trivella lentamente ma senza soste la penetra in profondità, Ornella ha solo una smorfia di dolore, gli si legge sul viso ma non urla, Andrej la pompa con ritmo costante e, quando Ornella è finalmente bella e dilatata inizia a sfilarlo e a rimetterlo con violenza, Ornella non batte ciglio, ci ha preso gusto e lo fa continuare fino a quando Andrej esausto svuota anche lui tutto il suo sperma nelle viscere di Ornella. Sfinita sprofonda sul letto, mi lancia una strizzatina d’occhio come dire “bella esperienza” io ricambio con un “OK”. Ci ricomponiamo e scendiamo al piano di sotto, preparo un bel caffè e lo sorseggiamo tutti e tre soddisfatti.
Andrej è molto soddisfatto di come siano andate le cose, è rimasto contrariato che non è riuscito a fare le foto, ma rimane speranzoso di poter riprovare in futuro l’esperienza odierna, Ornella non ha niente in contrario, ma si augura che oltre al piacere che ha provato e che vorrebbe riprovare altre volte alla fine gli resta anche qualche euro in tasca. Bella porca e anche un troia.
Continua dopo le vacanze ……. O forse anche prima
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