Io e la zia
di
SexuAl
genere
incesti
Premessa: Quando avevo 5-6 anni andai in vacanza con mia mamma e mia sorella come da abitudine, ma quell'anno venne con noi anche mia zia. Un giorno dovetti andare in bagno mentre lei si trovava nella vasca. Mi fece entrare e la vidi, completamente nuda. Ovviamente all'epoca non provavo attrazione sessuale verso le donne, ma quella visione mi si impresse nella mente indelebilmente e durante la pubertà mia zia divenne il mio sogno erotico più ricorrente.
Era un pomeriggio di inizio estate, mia zia Paola mi chiamò chiedendomi se avessi tempo per aiutare mio cugino di 10 anni con i compiti di matematica. Ovviamente accettai perché ogni scusa era buona per vederla. Mia zia é una donna di 45 anni, bionda, alta circa 1,70, sposata con 3 figli ma con un fisico che accenna solamente le 3 gravidanze. Ci mettemmo meno del previsto poiché ad un certo punto passarono i nonni per portare mio cugino a casa loro per passare la notte lì. "Grazie per l'aiuto tesoro" mi disse la zia, "ci mancherebbe zia, lo faccio volentieri" risposi io. Così mi abbracciò e io non riuscii ad evitare l'erezione che mi provoca ogni qualvolta mi abbraccia; l'abbraccio fu più lungo del solito e si accorse immediatamente della situazione. Io mi imbarazzai e cercai di allontanarmi, lei sorrise e mi chiese "la tua zia ti fa questo effetto? Chissà con le ragazze della tua età cosa fai!". "In realtà non sono molto attratto dalle ragazze della mia età" confessai, "Preferisco di gran lunga le donne più grandi". Non so dove trovai il coraggio, ma continuai "Tu rappresenti sicuramente un tipo di donna dalla quale sono molto attratto". Lei, con un misto di imbarazzo e compiacenza, rispose "Ah si? E con tutte le donne del mondo sei così attratto da tua zia?". A questo punto le raccontai dell'aneddoto di 16 anni fa, quando inconsciamente smisi di vederla come una parente, ma solo come una donna. La sua reazione fu diversa da quella che mi aspettavo, anzi sembrava che non aspettasse altro che una situazione del genere. Fui pervaso da una gioia ed una eccitazione quasi irrefrenabile, ma riuscii a far prevalere la ragione e non le saltai addosso. "Pensi che adesso sia una situazione ideale per giocare e divertirci un po'?" chiesi. "Tuo zio tornerà tra una ventina di minuti, non vorrai farci scoprire così?". A quelle parole rimasi deluso ed ero ormai pronto ad uscire di casa quando proprio in quel momento squillò il suo cellulare. Era mio zio che la informava di un imprevisto e quindi sarebbe rincasato più tardi. "É destino zia!" esclamai colmo di desiderio e mi avvicinai per baciarla. Lei si ritrasse per un attimo, poi mi guardò e mi disse "Fammi truccare e vestire bene, sono 16 anni che aspetti questa occasione", "Zia sei perfetta così senza trucco", e la baciai intensamente. Finalmente, dopo 16 lunghi anni le mie fantasie stavano diventando realtà. "Visto che abbiamo un sacco di tempo facciamo le cose per bene" ordinò lei spingendomi sul divano del soggiorno, "Voglio una bella sessione di baci". Ci baciammo per un bel po', non saprei quantificare, ma so che mi sono goduto ogni istante. "Hai delle labbra deliziose zia, ti bacerei per ore ed ore senza mai stancarmi". Mi guardò negli occhi, si alzò, mi prese per mano e mi disse "Adesso voglio fare l'amore, voglio sentire il tuo desiderio di 16 anni". Andammo nella camera da letto e mi fece spogliare; "Voglio vedere quanto è diventato bello il mio nipotino" asserì sedendosi sul letto. Rimasi completamente nudo davanti a lei. Si alzò ed iniziando ad accarezzarmi il corpo mi bació. Non riuscivo a saziarmi della sua bocca tanto desiderata. Mi portò verso il letto e mi fece sdraiare. Iniziò a baciarmi dapprima sul collo, poi passò al torace stuzzicandomi i capezzoli ed infine arrivò al mio pene. A quel punto chiusi gli occhi e sentii la sua lingua. "É da tanto tempo che non faccio una cosa del genere" dichiarò. "Sei bravissima zietta, nessuna mi ha mai fatto provare quello che mi stai facendo provare tu adesso" risposi. Ed era vero, stavo esplorando sensazioni mai conosciute. Risalì il mio corpo fino a tornare a baciarmi. "Toccami" mi ordinò, ormai anche lei eccitatissima; "No zia" ribattei io "voglio godermi ogni millimetro del tuo corpo meraviglioso". Eravamo totalmente complici ora, non c'era bisogno nemmeno di parlare per esprimerci cosa volessimo l'uno dall'altra. Così lei si alzò ed iniziò a spogliarsi lentamente. Voleva essere ammirata ed io non avevo occhi che per lei. Si tolse prima la maglietta, poi i jeans e rimase per qualche secondo con solo la biancheria intima addosso. Stavo finalmente per vedere quel corpo nudo, quel corpo che da 16 anni era fisso nella mia mente. Si slacciò il reggiseno e si sfilò le mutandine. "Mio Dio zia, sei meravigliosa" le dissi avvicinandomi; "Sono come mi immaginavi?" indagò lei. "Sei ancora meglio" risposi io, "Pensavo non potesse nemmeno esistere una creatura così splendida". Non riuscivo a staccarle lo sguardo di dosso. Mi buttò le sue braccia al collo mi bació con ancora più passione di prima. Le presi la mano e la feci sedere sul letto. Era arrivato il momento di venerare il corpo di quella dea. Mi sedetti dietro di lei baciandole le orecchie, poi scesi sul collo, sulle spalle, sulle braccia e sulle mani. Iniziai a massaggiare i suoi seni, accarezzandole i capezzoli. Lei si girò baciandomi e leccandomi le orecchie mentre io mi sporsi per assaggiare quel seno meravigliosamente sodo. La feci sdraiare senza mai smettere di baciare il suo corpo: la pancia, le cosce, i piedi, lasciando volontariamente per ultima la vagina. Mi avvicinai inebriato dal profumo che emanava il suo sesso, le passai delicatamente le labbra e il naso sul suo pube per poi passare all'azione. "Il sacro Graal!" esclamai. Lei si mise a ridere: "Quanto sei scemo!". Cominciai a leccare piano piano il clitoride e sentii subito un gemito di piacere della zia; "Sono eccitatissima amore" fece lei, "Anch'io zietta" risposi. Stetti lì per circa un quarto d'ora in un crescendo di piacere, sia mio che suo. "Oddio amore baciami!" disse lei prendendomi la testa e dandomi un bacio profondissimo. "Voglio fare l'amore con te tesoro mio" mi disse guardandomi negli occhi. "Ho sempre sognato di sentirti dire queste parole zia" risposi senza perdere il contatto tra gli occhi. Si sistemò al centro del letto allargando le gambe per accogliermi. La penetrai molto delicatamente, ero emozionatissimo. "Non mi sembra vero, stiamo facendo l'amore!" io, "Si amore mio!" lei. Restammo in quella posizione per un po', lei sotto ed io sopra, senza mai smettere di baciarci. Ci scambiammo i posti, lei passò sopra, alzandosi sulle ginocchia e appoggiandomi le mani sul petto. "Quanto sei bella zia, sei una dea!" le dissi ammirandola. Era meravigliosa, non riuscivo a smettere di guardarla. Le appoggiai le mani sui fianchi e la accarezzai fino a toccarle il sedere. Mi sedetti tenendola stretta a me e la guardai. Senza dire nulla ci guardammo, sorridendo. Raggiunsi l'apice dell'eccitazione in quel momento, mi alzai prendendola in braccio: "Sono pazzo di te zia, completamente". Mi bació sempre più appassionatamente fino a quando scese dalle mie braccia, mi fissó e mi disse: "Dimmi che mi ami amore mio, dimmelo!", "Ti amo zia, Dio quanto ti amo!". Lo pensavo davvero, in quel momento di eccitazione massima. "Ti amo da morire nipotino mio!". A parole é impossibile spiegare cosa provavo in quei momenti, ma volevo che non finisse mai. Facemmo l'amore in tutte le stanze. "Ti seguirei dappertutto zia". Passammo un paio d'ore insieme e davanti a uno specchio le dissi "Quanto sei bella zia, guardati", lei si girò e mi bació intensamente per l'ennesima volta prima di farmi venire sul suo splendido viso. "Oddio mi sono innamorata di mio nipote" dichiarò lei mettendosi le mani tra i capelli; " Sarà il nostro segreto zietta, anche io mi sono innamorato davvero di te". Ci rivestimmo velocemente perché avevamo perso la cognizione del tempo e mio zio stava per tornare. "La prossima volta che sei a casa da sola chiamami che volo da te!" le dissi baciandola; "Non vedo l'ora amore mio". É passato quasi un anno dalla prima volta che abbiamo fatto l'amore e ogni volta che lo facciamo é sempre più bello. Fortunatamente viviamo vicini e si presentano un sacco di occasioni che non ci facciamo mai sfuggire.
Era un pomeriggio di inizio estate, mia zia Paola mi chiamò chiedendomi se avessi tempo per aiutare mio cugino di 10 anni con i compiti di matematica. Ovviamente accettai perché ogni scusa era buona per vederla. Mia zia é una donna di 45 anni, bionda, alta circa 1,70, sposata con 3 figli ma con un fisico che accenna solamente le 3 gravidanze. Ci mettemmo meno del previsto poiché ad un certo punto passarono i nonni per portare mio cugino a casa loro per passare la notte lì. "Grazie per l'aiuto tesoro" mi disse la zia, "ci mancherebbe zia, lo faccio volentieri" risposi io. Così mi abbracciò e io non riuscii ad evitare l'erezione che mi provoca ogni qualvolta mi abbraccia; l'abbraccio fu più lungo del solito e si accorse immediatamente della situazione. Io mi imbarazzai e cercai di allontanarmi, lei sorrise e mi chiese "la tua zia ti fa questo effetto? Chissà con le ragazze della tua età cosa fai!". "In realtà non sono molto attratto dalle ragazze della mia età" confessai, "Preferisco di gran lunga le donne più grandi". Non so dove trovai il coraggio, ma continuai "Tu rappresenti sicuramente un tipo di donna dalla quale sono molto attratto". Lei, con un misto di imbarazzo e compiacenza, rispose "Ah si? E con tutte le donne del mondo sei così attratto da tua zia?". A questo punto le raccontai dell'aneddoto di 16 anni fa, quando inconsciamente smisi di vederla come una parente, ma solo come una donna. La sua reazione fu diversa da quella che mi aspettavo, anzi sembrava che non aspettasse altro che una situazione del genere. Fui pervaso da una gioia ed una eccitazione quasi irrefrenabile, ma riuscii a far prevalere la ragione e non le saltai addosso. "Pensi che adesso sia una situazione ideale per giocare e divertirci un po'?" chiesi. "Tuo zio tornerà tra una ventina di minuti, non vorrai farci scoprire così?". A quelle parole rimasi deluso ed ero ormai pronto ad uscire di casa quando proprio in quel momento squillò il suo cellulare. Era mio zio che la informava di un imprevisto e quindi sarebbe rincasato più tardi. "É destino zia!" esclamai colmo di desiderio e mi avvicinai per baciarla. Lei si ritrasse per un attimo, poi mi guardò e mi disse "Fammi truccare e vestire bene, sono 16 anni che aspetti questa occasione", "Zia sei perfetta così senza trucco", e la baciai intensamente. Finalmente, dopo 16 lunghi anni le mie fantasie stavano diventando realtà. "Visto che abbiamo un sacco di tempo facciamo le cose per bene" ordinò lei spingendomi sul divano del soggiorno, "Voglio una bella sessione di baci". Ci baciammo per un bel po', non saprei quantificare, ma so che mi sono goduto ogni istante. "Hai delle labbra deliziose zia, ti bacerei per ore ed ore senza mai stancarmi". Mi guardò negli occhi, si alzò, mi prese per mano e mi disse "Adesso voglio fare l'amore, voglio sentire il tuo desiderio di 16 anni". Andammo nella camera da letto e mi fece spogliare; "Voglio vedere quanto è diventato bello il mio nipotino" asserì sedendosi sul letto. Rimasi completamente nudo davanti a lei. Si alzò ed iniziando ad accarezzarmi il corpo mi bació. Non riuscivo a saziarmi della sua bocca tanto desiderata. Mi portò verso il letto e mi fece sdraiare. Iniziò a baciarmi dapprima sul collo, poi passò al torace stuzzicandomi i capezzoli ed infine arrivò al mio pene. A quel punto chiusi gli occhi e sentii la sua lingua. "É da tanto tempo che non faccio una cosa del genere" dichiarò. "Sei bravissima zietta, nessuna mi ha mai fatto provare quello che mi stai facendo provare tu adesso" risposi. Ed era vero, stavo esplorando sensazioni mai conosciute. Risalì il mio corpo fino a tornare a baciarmi. "Toccami" mi ordinò, ormai anche lei eccitatissima; "No zia" ribattei io "voglio godermi ogni millimetro del tuo corpo meraviglioso". Eravamo totalmente complici ora, non c'era bisogno nemmeno di parlare per esprimerci cosa volessimo l'uno dall'altra. Così lei si alzò ed iniziò a spogliarsi lentamente. Voleva essere ammirata ed io non avevo occhi che per lei. Si tolse prima la maglietta, poi i jeans e rimase per qualche secondo con solo la biancheria intima addosso. Stavo finalmente per vedere quel corpo nudo, quel corpo che da 16 anni era fisso nella mia mente. Si slacciò il reggiseno e si sfilò le mutandine. "Mio Dio zia, sei meravigliosa" le dissi avvicinandomi; "Sono come mi immaginavi?" indagò lei. "Sei ancora meglio" risposi io, "Pensavo non potesse nemmeno esistere una creatura così splendida". Non riuscivo a staccarle lo sguardo di dosso. Mi buttò le sue braccia al collo mi bació con ancora più passione di prima. Le presi la mano e la feci sedere sul letto. Era arrivato il momento di venerare il corpo di quella dea. Mi sedetti dietro di lei baciandole le orecchie, poi scesi sul collo, sulle spalle, sulle braccia e sulle mani. Iniziai a massaggiare i suoi seni, accarezzandole i capezzoli. Lei si girò baciandomi e leccandomi le orecchie mentre io mi sporsi per assaggiare quel seno meravigliosamente sodo. La feci sdraiare senza mai smettere di baciare il suo corpo: la pancia, le cosce, i piedi, lasciando volontariamente per ultima la vagina. Mi avvicinai inebriato dal profumo che emanava il suo sesso, le passai delicatamente le labbra e il naso sul suo pube per poi passare all'azione. "Il sacro Graal!" esclamai. Lei si mise a ridere: "Quanto sei scemo!". Cominciai a leccare piano piano il clitoride e sentii subito un gemito di piacere della zia; "Sono eccitatissima amore" fece lei, "Anch'io zietta" risposi. Stetti lì per circa un quarto d'ora in un crescendo di piacere, sia mio che suo. "Oddio amore baciami!" disse lei prendendomi la testa e dandomi un bacio profondissimo. "Voglio fare l'amore con te tesoro mio" mi disse guardandomi negli occhi. "Ho sempre sognato di sentirti dire queste parole zia" risposi senza perdere il contatto tra gli occhi. Si sistemò al centro del letto allargando le gambe per accogliermi. La penetrai molto delicatamente, ero emozionatissimo. "Non mi sembra vero, stiamo facendo l'amore!" io, "Si amore mio!" lei. Restammo in quella posizione per un po', lei sotto ed io sopra, senza mai smettere di baciarci. Ci scambiammo i posti, lei passò sopra, alzandosi sulle ginocchia e appoggiandomi le mani sul petto. "Quanto sei bella zia, sei una dea!" le dissi ammirandola. Era meravigliosa, non riuscivo a smettere di guardarla. Le appoggiai le mani sui fianchi e la accarezzai fino a toccarle il sedere. Mi sedetti tenendola stretta a me e la guardai. Senza dire nulla ci guardammo, sorridendo. Raggiunsi l'apice dell'eccitazione in quel momento, mi alzai prendendola in braccio: "Sono pazzo di te zia, completamente". Mi bació sempre più appassionatamente fino a quando scese dalle mie braccia, mi fissó e mi disse: "Dimmi che mi ami amore mio, dimmelo!", "Ti amo zia, Dio quanto ti amo!". Lo pensavo davvero, in quel momento di eccitazione massima. "Ti amo da morire nipotino mio!". A parole é impossibile spiegare cosa provavo in quei momenti, ma volevo che non finisse mai. Facemmo l'amore in tutte le stanze. "Ti seguirei dappertutto zia". Passammo un paio d'ore insieme e davanti a uno specchio le dissi "Quanto sei bella zia, guardati", lei si girò e mi bació intensamente per l'ennesima volta prima di farmi venire sul suo splendido viso. "Oddio mi sono innamorata di mio nipote" dichiarò lei mettendosi le mani tra i capelli; " Sarà il nostro segreto zietta, anche io mi sono innamorato davvero di te". Ci rivestimmo velocemente perché avevamo perso la cognizione del tempo e mio zio stava per tornare. "La prossima volta che sei a casa da sola chiamami che volo da te!" le dissi baciandola; "Non vedo l'ora amore mio". É passato quasi un anno dalla prima volta che abbiamo fatto l'amore e ogni volta che lo facciamo é sempre più bello. Fortunatamente viviamo vicini e si presentano un sacco di occasioni che non ci facciamo mai sfuggire.
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