Il fascino di Rita

di
genere
saffico


Mi chiamo Rita e ho 46 anni, sono una professoressa che insegna inglese in un liceo di una bella città di mare. Sono divorziata da 4 anni ed ho un figlio che risiede all'estero. Vivo sola da un anno; mio figlio innamoratosi di una ragazza inglese, l'ha seguita a Londra e si è stabilito lì.
Ho molto tempo a disposizione, e l'anno scorso mi sono iscritta ad un circolo privato sul lungomare, dove vado solitamente solo i giorni dispari.
Fra le molte persone che ho conosciute, frequento solo alcune amiche che hanno i miei stessi interessi quali la lettura, il cinema e i viaggi.
Delle volte ci prestiamo i libri o andiamo al cinema assieme o si trascorre un po' di tempo a conversare su argomenti di attualità.
Una delle ultime persone che ho conosciuto al circolo ultimamente, è una bella donna, vedova, di nome Anna della mia stessa età, benestante, che vive di rendita con i beni che le ha lasciato il marito. E' una donna molto simpatica e aperta, ultimamente mi ha prestato dei libri da leggere. All'interno di tutti i libri c'è scritto il suo nome: Anna B.
L'altro giorno, avendo terminato la lettura dei libri che mi aveva prestato, le dissi che desideravo restituirglieli. Lei mi rispose: “portameli mercoledì, così dopo se non hai niente da fare, possiamo andare a fare una passeggiata o andare al cinema assieme”.
Quando glieli portai, la ringraziai, Anna vedendoli mi disse: “sono una confusionaria, per sbaglio ti ho messo anche un libro erotico, era del mio ex marito che amava questo tipo di lettura”. Poi mi chiese quale libro mi fosse piaciuto di più. Lì per lì rimasi un po' perplessa ed interdetta, non sapevo cosa risponderle, poi riflettendo meglio le dissi che il libro erotico dei racconti lesbici e bisessuali, mi aveva coinvolto emotivamente e che mi ero molto turbata leggendo uno dei racconti in esso contenuti. Infatti, in una narrazione lesbica, mi ero immedesimata molto in un personaggio ed avevo quasi desiderato essere al suo posto.
Anna mi disse che il mio poteva essere un desiderio latente, e tale poteva rimanere, oppure se io desideravo andare oltre probabilmente avrei potuto mettere in atto il mio desiderio.
La guardai, e dissi: “Sai, forse è meglio che rimanga latente! Così mi sento più tranquilla!”.
Anna disse:“anch'io ho provato qualcosa di simile leggendo quel libro, ma poi non ho dato più peso a quella fantasia ed ho rimosso quanto avevo pensato”.
Continuammo a scambiare delle nostri opinioni commentando l'ultimo film che avevamo visto. Poi pensammo di volere andare al cinema, scorremmo il giornale del circolo e vedemmo che in una sala che si trovava nei paraggi proiettavano un film che trattava di una storia d'amore. Decidemmo di andare a vederlo.
Durante la proiezione, quando si susseguirono delle scene d'amore intenso, Anna nei momenti più coinvolgenti mi stringeva la mano, ed alla fine della mi disse: “ho sentito il bisogno di stringerti la mano Rita”. Ed io le risposi: “si lo desideravo anch'io, sono state proprio delle scene belle d'amore”.
Ci incominciammo a frequentare più spesso, qualche volta facevamo qualche passeggiata, o ci sedevamo in un bar a prendere un caffè, insomma c'era una simpatia reciproca. Poi quando ci salutavamo i baci diventavano sempre più affettuosi, ci sentivamo molto legate. Si era instaurato un bel rapporto. Anna mi invitò un giorno a casa sua, dicendomi: “ti voglio far vedere il mio appartamento, è panoramico e ci possiamo prendere un caffè sulla terrazza invece di andare al bar. Puoi vedere nella mia biblioteca se c'è qualche libro che ti piace, così lo puoi prendere in prestito”.
A me non dispiaceva trascorrere molti pomeriggi con Anna, anzi mi ero affezionata.
Alle 17:00 in punto del giorno dell'appuntamento, suonai al suo citofono, lei mi aprì subito, dicendomi: “prendi l'ascensore sono al sesto piano”.
Anna mi attendeva sulla soglia della porta, per l'occasione indossava un bel vestito primaverile un po' scollato ed aveva una deliziosa collana che era intonata con i colori del suo abito.
Io invece indossavo un tailleur verde con una camicetta di seta color panna molto scollata, con una bella spilla sulla giacca, ed un paio di orecchini che facevano pendant con la spilla. Ci facemmo i complimenti per gli abiti che indossavamo. Anna mi fece accomodare sul bel terrazzo panoramico ed io guardavo incantata lo spettacolo che mi si poneva di fronte. Prendemmo un caffè, e poi Anna mi fece visitare la sua abitazione, mi prese la mano e mi disse: “vieni con me ti faccio vedere dove dormo, dove cucino e dove mi metto quando leggo un po'”. Mi complimentai per il suo bellissimo appartamento. E poi le chiesi: “dove hai comprato questo delizioso abito primaverile? Mi piace molto”. Anna mi disse che c'era una signora che vendeva questi abiti griffati in una casa nel suo stesso stabile “Se desideri le telefono e le chiedo se ha qualcosa di simile”. Io annuì col capo e dissi: “si mi farebbe piacere”. Anna prese la rubrica e il telefono, mise il viva voce e compose il numero di Gianna.
“Buonasera, signora Gianna, sono la signora Anna, le vorrei chiedere se per caso ha ancora dei vestiti come quello che mi ha venduto in settimana, sono per una mia amica” Gianna le rispose: “Si, li ho, ma solo della sua taglia, che taglia ha la sua amica?” Glielo chiedo e poi glielo faccio sapere” “Va bene signora Anna, grazie e arrivederci” “Buonasera signora Gianna”.
Anna mi disse: “se lo vuoi misurare e ti va bene, possiamo andare domani a vedere se ne ha degli altri che ti possano piacere”.
Le risposi “va bene, allora fammelo provare, sono curiosa di vedere come mi va”. Andammo nella camera da letto, ci togliemmo i nostri abiti e ci facemmo i complimenti per la biancheria intima che indossavamo. Anna aveva un bel perizoma trasparente di colore giallo ed anche il suo reggiseno era molto provocante.
Io invece avevo un bel completino, con lo slip verde acqua ricamato agli orli ed un bel reggiseno che teneva a stento a bada il mio bel seno. Era la prima volta che ci vedevamo spogliate.
Mi misurai il vestito che mi calzò subito a pennello. Mi guardai nello specchio ed Anna mi disse: “mi piace come ti sta”. Tornai a guardarmi e vidi che Anna mi fissava con lo sguardo quasi con aria ammirata, come se fosse incantata. Allora le chiesi sorridendole: “ti piace più il vestito o chi lo indossa?” “ma certamente tu, forse te ne sei accorta che ho un debole per te, l'abito ti calza proprio bene, se domani troverai l'abito che ti piace, desidero regalartelo io. Adesso aspetta e lascia che te lo sfili io”. Le mani di Anna quando mi sfilò il vestito mi toccarono il corpo quasi in modo provocatorio. Io sentii un brivido piacevole percorrere la mia persona e le dissi: “che sensazione piacevole ho provato quando mi hai tolto il vestito, lo sfiorarmi il corpo mi ha fatto quasi eccitare”.
Anna elogiandomi disse: “Hai proprio un bel corpo Rita, mi attrai molto, ma c'è qualcosa in te oltre al fisico e alla tua bellezza che mi attira molto. Forse sarà il fascino che tu emani. Quando ti ho sfiorata un attimo fa ho provato una strana sensazione di piacere anch'io”.
Mi prese la mano e me la baciò, e aggiunse “Rita mi piaci molto, mi sento sedotta dal tuo fascino”.
Io la baciai sulla guancia dicendole: “Anna anche tu mi attrai e mi piaci molto, forse proviamo la stessa attrazione l'una per l'altra”.
La guardai intensamente negli occhi, le presi le mani stringendogliele e mi avvicinai lentamente con la bocca vicino alla sua. Anna chiuse gli occhi e sentimmo le nostre labbra dischiudersi e unirsi. Fu una dolce sensazione, incominciammo a baciarci, prima lentamente e poi Anna prese il mio viso fra le sue mani stringendolo delicatamente. Ci passammo le mani nei capelli e incominciammo a baciarci più intensamente, i nostri corpi ormai erano avvinti dal desiderio. Stemmo così a baciarci a lungo, lo avevamo desiderato entrambe da tempo!
“Rita sono attratta da te e ti desidero”, io le risposi “sento che sta per succedere qualcosa di bello, ti desidero anch'io”. Ci togliemmo gli altri indumenti che indossavamo io mi tolsi gli orecchini e lei la collana, spegnemmo i cellulari ed Anna mise il telefono di casa fuori posto.
Poi mi chiese di scegliere una fragranza, scelsi quella al cuoio. La mise in un profumatore di ambiente, di ottone e madreperla, smaltato con dei fiorellini intarsiati di colore rosso e lo accese. Nella stanza dopo poco aleggiava questo profumo intenso, che quasi mi inebriava. Si era creato un ambiente olfattivo gradevole.
Aiutai Anna a togliere il copriletto, andammo a rinfrescarci a turno nel bagno e quando ritornammo in camera lei mi invitò a sdraiarmi sul letto vicino a lei, dicendomi: “stai tranquilla poiché qui non ci disturberà nessuno”.
Anna è bionda con i capelli corti, i suoi occhi azzurri sono molto intensi e comunicativi, il suo corpo è molto ben proporzionato con un seno bello e pronunciato.
Io invece ho i capelli lunghi castani e gli occhi neri con dei bei lineamenti e delle labbra invitanti ed ho un bel sorriso. Come Anna sono ben proporzionata, e molte persone mi dicono che emano un certo fascino. Nessuna di noi due aveva avuto rapporti con altre donne ed eravamo inesperte, se non per quello che avevamo potuto leggere in quel libro che mi aveva prestato, o per qualche video hard visto in gioventù.
Anna incominciò i primi approcci, giocava in casa, e sotto questo aspetto sembrava più disinibita. Aveva indosso un profumo che adoravo molto, una fragranza che all'inizio sembrava amarognola ma poi diventava dolce, stando a contatto con lei sentivo come ci fosse nell'aria l'odore di un bel fiore di campo appena reciso. I suoi occhi erano truccati con un filo di matita morbida turchese e le labbra carnose erano avvolte da un rossetto di colore scuro sfumato.
Iniziò a baciarmi i seni e poi le labbra. Ogni tanto si soffermava, mi guardava negli occhi e poi ricominciava a baciarmi le labbra, sentiva dentro di sé un desiderio quasi irrefrenabile, io la stringevo a me e le palpavo il seno delicatamente. Iniziò ad accarezzarmi il clitoride con il dito e poi me lo incominciò a leccare, io non capivo più niente, le dissi “continua così è piacevole essere baciata da te, mi sento tutta eccitata!”. Anna aveva la bocca intrisa dei miei umori, mi stava stimolando moltissimo ed io spasimando le dissi: “desidero leccarti anch'io”. Ci mettemmo in posizione ed ognuna di noi leccava l'altra, gemevamo entrambe mugugnando:”mhmhmh come è bello, mi piace molto!”. Nella stanza facevano eco i nostri sospiri, si sentivano i nostri gemiti di piacere lunghissimi. Io stavo supina ed Anna stava su di me al contrario, io baciavo la sua vagina ed Anna la mia, ci deliziavamo sfregandocele con la lingua. Cambiammo posizione dopo poco. Ci continuammo a baciare sulle labbra, le nostre lingue ora avevano preso un ritmo frenetico, avevamo una voglia fortissima di non staccarci più.
Ci mettemmo una di fronte all'altra con le mani appoggiate sul materasso dietro la nostra schiena e avvicinammo le nostre due vulve finché non si toccarono, i nostri clitoridi combaciavano perfettamente, come due pezzi di puzzle. Incominciammo a strofinarci prima delicatamente poi sempre in maniera più veloce, i nostri umori si fusero, sentivamo un piacere enorme, i nostri sensi godevano dei movimenti dei nostri corpi. Avevamo lo sguardo quasi stregato ed una voglia immensa quasi libidinosa, ci lamentavamo di gioia tutte e due. Stavamo provando un piacere irresistibile avevamo raggiunto quasi l'apice del godimento e all'unisono aumentammo freneticamente il ritmo e con delle urla di piacere avemmo il primo nostro bellissimo orgasmo.
Ci mettemmo poi una accanto all'altra abbracciate, e ci stringevamo fortemente, Anna stava dietro di me stringendomi i seni, mentre continuava a baciarmi le spalle. Io stavo vivendo un momento indimenticabile. Mi girai e guardandola intensamente negli occhi le dissi: “è la mia prima volta che faccio l'amore con una donna, con te ho provato delle bellissime sensazioni e se tu vorrai desidero continuare a provarle ancora”. Anna mi diede un bacio focoso sulle labbra e mi disse: “anch'io ho provato le tue stesse emozioni mi piaci, e desidero baciare il tuo corpo e ho molta voglia di fare l'amore con te, ora ti farò godere moltissimo, abbi fiducia in me”. Si alzò e prese da un cassetto dell'armadio un vibratore che era conservato in una custodia, e lo pose vicino a sé sul letto. Incominciò a baciarmi i capezzoli, ed appena lo fece essi si rizzarono subito, io stimolavo Anna palpandole il seno. Anna dopo avermi baciato e leccato i seni scese subito giù dove l'aspettava il paradiso vestito di una peluria castana e soffice, con le due mani mi allargò le labbra e la sua lingua accarezzò il mio clitoride che la desiderava ardentemente, poi mi incominciò a leccare sempre più velocemente. Lo accarezzava e poi si fermava, lo sentiva bello duro, lo prese in bocca delicatamente e lo leccava e me lo succhiava avidamente. Io provavo delle sensazioni che si irradiavano per tutto il mio corpo, un'estasi prodotta da una persona che ti amava. Ad un certo punto prese il vibratore, lo inumidì con lingua e me lo passò sul clitoride, io spasimavo e fremevo dicendo: “ah si continua Anna mi piace moltissimo, non ti fermare mai”.
Con movimenti delicati e lenti introduceva il vibratore all'inizio delle mie labbra e poi sul clitoride, era così brava ad alternare questa sua gestualità che mi faceva desiderare il suo tocco ed andare in estasi. Ogni volta che mi penetrava io avevo dei sussulti, era brava a stimolarmi, mi portava al massimo eccitamento, per poi aspettare e ricominciare di nuovo. Io mi dibattevo ed ero tutta intrisa di umori che mi scivolano lungo le cosce, ad Anna piaceva sentire i miei mugolii, la eccitavano di più. Mi conduceva quasi per mano sul punto estremo del piacere e poi si fermava, mi fece godere moltissimo, fu un orgasmo che durò a lungo e poi così dolce e desiderato. Io godevo come una matta le stringevo le mani, muovevo il bacino e sussultavo, lei mi dava dei morsetti sul seno, e io le dicevo: “si mi piace così !”.
Poi lei dopo moltissimo tempo decise di farmi venire, mi vide quasi stremata, io la guardavo quasi supplicandola, ero come una bomba ad orologeria, ero pronta, stavo assaporando il momento in cui sarei esplosa. Attendevo con ansia l'orgasmo così desiderato e al pensiero di godere quei momenti di estasi, mi sentivo tutta elettrizzata!
Anna allora prese il vibratore e incominciò a stimolarmi sempre più velocemente mi portò ad avere un orgasmo molto intenso e io venni in una maniera così forte che non mi resi quasi conto che la stavo prendendo per i capelli e la strapazzavo tutta. Un siiiiii così lungo e desiderato mi uscì dalle labbra, avevo goduto con passione ed eccitazione e non avevo mai provato delle sensazioni così piacevoli, una nuova esperienza quasi magica che aveva coinvolto tutti i miei sensi che ora certo non potevo più abbandonare.
Dopo che ebbi l'orgasmo, Anna baciò i miei piedi dicendomi: “ti adoro”.
Abbracciai Anna, le baciai le labbra e le dissi: “grazie Anna ho provato delle sensazioni bellissime e spero di fartele provare anch'io”. Stemmo così, abbracciate per un po' ma il desiderio sia di Anna sia mio di fare ancora l'amore era enorme. Ora fui io ad incominciare, ero eccitata solo al pensiero di voler far provare ad Anna le mie stesse sensazioni, avevo però già in mente qualcosa di diverso.
A lei piaceva essere stimolata prima lentamente come aveva fatto con me, poi più velocemente, questo lo avevo intuito e così feci. Anna era supina ed io in ginocchio davanti a lei, quando avvicinai la mia bocca al suo pube, contornato solo centralmente da una peluria castano chiara, lei allargò un po' le gambe. Mi aspettava, era caldissima e tutta bagnata le allargai un po' le labbra con le dita, e con la lingua mi incuneai in quell'eden, provavo un'eccitazione enorme, a me piaceva leccarla e lo feci delicatamente. Anna sospirava, teneva la testa sul cuscino e lo stringeva fortemente con le mani, io con la lingua incominciai a leccarle il clitoride e sentii i suoi umori uscire, mi piaceva il loro sapore, poi incominciai a stimolarglielo sempre più energicamente, Anna fremeva ma desiderava anche lei avere un lungo orgasmo, per cui quando si sentiva più eccitata chiudeva le gambe ed io allora mi fermavo un attimo, mi avvicinavo alla sua bocca baciandole ardentemente la lingua, poi scendevo e le leccavo il seno. Questa volta sorpresi Anna, la feci girare e poi le incominciai a leccare i glutei e poi l'ano. Anna ebbe un sussulto di piacere, non aveva mai avuto rapporti anali, mi riferì dopo. Il piacere che provava mentre io glielo leccavo era immenso, con i mugolii lunghi ed intensi mi fece capire che le piaceva moltissimo. Le chiesi un po' di crema per lubrificarla, Anna in un attimo mi procurò una crema che lei usava per la vagina, io delicatamente la passai sull'apertura e dentro il suo ano e poi sul vibratore.
Le dissi “Ora rilassati e dimmi se provi dolore” Anna era eccitatissima per quella nuova esperienza che stava per provare. Piano piano incominciai a stimolarla con il vibratore, mi fermai un poco proprio sull'orifizio, questo provocò in Anna un piacere indescrivibile, senti i forti mugolii e allora incominciai ad introdurglielo lentamente, Anna ebbe un sussulto e disse “mi fai impazzire, che delizia, non ho sentito dolore”. Poi glielo introdussi tutto dentro ma delicatamente, Anna godeva immensamente! Io allora incominciai ad andare avanti e dietro nel suo ano con il vibratore fermandomi sempre un po' all'inizio dove lei provava più piacere, quando il vibratore la penetrava sentivo che lei godeva moltissimo poi lo tiravo fuori e continuavo a stimolarla proprio all'ingresso dell'ano. Questi movimenti ritmici portavano Anna a vivere dei momenti quasi di rapimento dei sensi e quasi lamentandosi a bassa voce diceva “non togliermelo Rita, sto godendo moltissimo ti prego ti prego...” Anna si mise in ginocchio, per essere penetrata meglio, abbassò la testa sul cuscino, mentre io le stavo dietro, e disse: “ora fammi godere moltissimo e con le mani si aprii i glutei per accogliere meglio il vibratore. Allora io incominciai ad aumentare il ritmo poi mi fermavo quando sentivo ansimarla di più. Anna mi diceva :“si, si, brava così Rita”. Poi incominciai a stimolarla col vibratore molto freneticamente, glielo mettevo e quasi glielo toglievo. Ciò ad Anna piaceva moltissimo, le incominciai a stimolare anche il clitoride, ed allora mi disse: “mamma mia non ce la faccio più a resistere, Rita fammi venire!” Allora la stimolai più celermente e quando sentii Anna che stava per raggiungere l'orgasmo la penetrai anche con più vigore. Al culmine della sensazione euforica, Anna prese il cuscino se lo mise in faccia e attutì delle urla entusiaste di gioia. Fu un orgasmo che lei non si era mai sognata di poter provare, con delle emozioni fortissime e così intense impregnate di altissimo godimento. Un piacere che non si poteva mai immaginare!
Anna stava ora supina si era girata e mi guardava con occhi estasiati. Io le dissi: “che belle sensazioni che abbiamo provato!” Lei mi diede un bacio sulle labbra ci guardammo negli occhi e ci abbracciammo. Era iniziato un nuovo idillio amoroso. La guardai intensamente negli occhi e le dissi: “provo un forte sentimento per te Anna, penso di amarti”. Anna mi abbracciò e mi disse: “Rita con te ho provato delle sensazioni bellissime ho goduto come non mai, mi attrai come persona sia fisicamente sia mentalmente, penso che tu sia la mia anima gemella, ti amo anch'io”.
Da allora frequento molto spesso la casa di Anna, il caffè lo continuiamo a prendere sempre sul terrazzo almeno due volte alla settimana, quando vado a casa sua. Anna mi fa trovare sempre acceso il suo stereo, mettiamo della musica che ci piace molto ascoltare, e creiamo sempre una bella atmosfera, siamo innamorate, ci amiamo e la nostra vera natura è uscita fuori forse grazie anche a quel benedetto libro.
L'altro giorno è stato il primo anniversario del nostro primo incontro amoroso, sono venuta da Anna e le ho regalato un paio di orecchini con un bel mazzo di rose rosse, con un bigliettino allegato:

sei il mio pensiero ricorrente non posso più vivere senza di te,ti amo con tutti i miei sensi,
Rita

Anna dopo avermi ringraziata e baciata caldamente, mi ha detto: “gli orecchini mi piacciono molto, oramai conosci i miei gusti”. Subito li ha indossati, ha sistemato i fiori in un bel vaso, poi prendendomi per mano siamo uscite mentre lei mi diceva: “Stasera sei mia ospite, ho una sorpresa per te”.
Siamo andate a festeggiare in un ristorante sul mare ed Anna, durante la cena a lume di candela, ha preso dalla borsa una busta e me l'ha porta. Dentro c'era una prenotazione per due persone per una vacanza in Polinesia per il mese di agosto. Anna guardandomi mi ha detto: “sarà la nostra luna di miele”. Le ho stretto le mani, i nostri sguardi si sono incontrati e si sono trasmessi tutto l'amore che abbiamo dentro.















































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2010-11-01
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