Masturbazione tra migliori amiche
di
NE
genere
masturbazione
Gli esami di maturità si avvicinavano. Ersilia e Stefania si erano date appuntamento a casa di quest'ultima per ripassare insieme gli argomenti della prima prova. Studiavano spesso insieme, lo facevano da quando erano piccole, e l'una era la migliore amica dell'altra. Facevano tutto insieme: uscivano con lo stesso gruppo di amici, frequentavano la stessa classe, a volte dormivano una a casa dell'altra e frequentavano persino lo stesso corso di allenamento a corpo libero. Ma c'era una cosa che più di tutte le univa: la masturbazione. Si masturbavano diverse volte insieme, fin da quando ai tempi delle medie avevano scoperto insieme l'autoerotismo. Almeno una volta a settimana dovevano ritrovarsi a casa dell'una o dell'altra per titillarsi il clitoride insieme, godendo una della vista dell'altra. Era una pratica che piaceva molto a tutte e due; guardarsi e masturbarsi, toccando velocemente ognuna il proprio clitoride fino a raggiungere contemporeanamente l'orgasmo era il passatempo preferito delle due ragazze. E infatti, anche quel pomeriggio decisero di fare una pausa dalla studio per concedersi una pausa di piacere. L'idea venne a Stefania che mentre ripeteva a voce alta un argomento di italiano disse ad Ersilia:
-Ersy, ho voglia di farmi un ditalino.-
-Stefy, non possiamo oggi, abbiamo ancora troppe cose da studiare.-rispose Ersilia.-Facciamolo domani ok?-
-Ma io ho troppa voglia, facciamo una piccola pausa.- fece Stefania sbottonandosi il primo bottone dei jeans e infilando la mano nelle mutandine.
Ersilia cercava di concentrarsi sul libro davanti a se, ma irrimediabilmente il suo sguardo andava a posarsi sulla mano di Stefania che si muoveva piano sotto i pantaloni sbottonati.
-Va bene.-disse alla fine-Facciamolo. Però in fretta così poi abbiamo il tempo di finire di studiare ok?-
-Si si si si.- Rispose Stefania, mentre già si toglieva le scarpe, i pantaloni e le mutandine, rimanendo completamente nuda dalla cintola in giù. Ersilia fece lo stesso e velocemente si spogliò, rimanendo, pure lei, con la sua vagina, dai pochi peli sistemati in una piccola striscia sopra il clitoride, in bella mostra.
Presero le due sedie dove erano sedute per studiare, le posizionarono al centro della stanza e infine si sedettero una di fronte all'altra pronte a cominciare la seduta rilassante.
Stefania cominciò subito a toccarsi il clitoride. Le sue dita correvano veloci sulla sua vagina completamente depilata; la voglia era tanta e lei golosamente voleva raggiungere il tanto agognato orgasmo liberatorio. Ersilia invece si era soffermata sui suoi capezzoli e lentamente se li accarezzava con una mano mentre guardava l'altra masturbarsi; solo dopo qualche minuto aveva cominciato pure lei a titillare lentamente il suo clitoride con le sue piccole dita. Mentre lo facevano si guardavano e alternavano sorrisi a piccoli gemiti di piacere. Stefania aveva aumentato ulteriormente il ritmo e ora le sue dita erano più veloci che mai fino a quando il suo respiro si fece più corto e ansimando disse:
-Ersy, godo. Manca poco, sto per finire. Veniamo? A che punto sei?-
-Io sono ancora lontana, vieni tu intanto Stefy. Rispose con un sorriso Ersilia.
-No, ti aspetto. Voglio venire insieme a te.- Replicò Stefania, arrestando di colpo le sue dita affusolate che disegnavano piccoli cerchietti sul suo clitoride.
-Stefy, ma continua. Finisci. A me manca ancora un pò.-
-No no, mi fermo per un pò e ti aspetto. Dai fallo più veloce. Godi-
Ersilia, sorrise e accelerò il movimento delle sue dita golose. Passò appena un minuto e Stefania riprese a masturbarsi, stimolata dalla vista della sua amica che ora ansimava leggermente. Bastò neanche un minuto perchè si ritrovasse di nuovo sulla soglia dell'orgasmo.
-Ersy, ci sono. Ci sei anche tu?-
-No, Stefy, dammi ancora un pò di tempo, oggi non so perchè ci sto mettendo di più. Ma tu vieni dai. Non voglio che per colpa mia tu devi trattenerti. Finisci.-
-No, Ersy, mi piace di più quando godiamo insieme. Tranquilla, ti aspetto. Mi fermo di nuovo così non c'è il rischio che vengo.-
Di nuovo Stefania ricominciò a masturbarsi dopo circa un minuto, ma questa volta dopo appena trenta secondi si ritrovò di nuovo vicina al punto di non ritorno dell'orgasmo.
-Ersy, dimmi che ci sei.-ansimò-E' bellissimo ma è sempre più difficile resistere.-
-No Stefy, sono a buon punto ma ancora non ci sono. Non fermarti stavolta. Continua il tuo ditalino.-
-No, ormai voglio aspettarti.-
-Ti prego, fallo. Vieni. Non ce la faccio a vedere che ogni volta sei sul punto di godere e devi fermarti per aspettarmi. Mi sento in colpa così.-
-Tranquilla, per me non c'è nessun problema.- Disse Stefania, facendo un grosso sospiro e arrestando per l'ennesima volta il movimento della sua mano.
Per altre due volte Stefania dovette fermarsi per aspettare l'amica fino a quando, alla sesta volta che Stefania si accingeva a raggiungere il sempre più forte orgasmo, Ersilia, che ancora non era pronta a venire, non ce la fece più a vedere l'amica trattenersi e quindi, appena Stefania sussurrò a fatica: -Ersy, godo. Ti prego, veniamo.-, lei, al posto di dirle di non essere ancora pronta a godere, e quindi costringere la sua amica a trattenersi di nuovo dall'orgasmare, con un movimento fulmineo, prima che Stefania potesse ritrarre la mano, appoggiò, con decisione, la sua mano sinistra su quella dell'amica che era intenta a toccare il clitoride, non permettendo quindi a Stefania di fermarsi per un'altra volta. Stefania ebbe un sussulto, e cercò solo per un attimo di liberare la sua mano bloccata sul clitoride da quella dell'amica, ma ormai era troppo eccitata per ritrarsi. Ersilia, con la mano appoggiata a quella di Stefania, cominciò velocemente a disegnare dei cerchietti, facendo si che la mano dell'amica trasferisse quel movimento rotatorio al clitoride che ormai desiderava solo l'orgasmo; intanto con l'altra mano, Ersilia continuava a masturbarsi in cerca di quell'orgasmo che quel giorno sembrava non arrivare mai. Passarono appena 10 secondi e Stefania cominciò a sospirare come non aveva mai fatto fino a quando chiuse gli occhi e cominciò a gemere sempre più forte esclamando:
-Ersiiiiiiii, continua. Vengo, vengo, non fermarti, vengo vengo. Ah si, ven.. go, v...vengo, veng....o. Ci... s...sono, eccolo, ecc...colo, arriva, arriva, arri...va arri...va a, ecco, ah, ah, ahhhhh, ahhhhhhh, si, ahhh, ahh, ah, arrivato, finito, ho finito, ho fatto.-.
Ersilia, vedendo la potenza dell'orgasmo che aveva lasciato senza fiato Stefania, accelerò ancora di più la velocità della sua mano destra sul proprio clitoride, sempre mantenendo la sua mano sinistra appoggiata sopra quella di Stefania che si si stava ormai godendo gli ultimi spasmi dell'orgasmo. Ad un tratto Stefania tolse la sua mano da sotto quella di Ersilia, lasciando quindi che la mano dell'amica entrasse direttamente in contatto con la sua vagina. Per Ersilia fu troppo; la visione dell'amica che aveva appena goduto unita al fatto che ora stava toccando per la prima volta la vagina della sua amica la portarono all'orgasmo nel giro di pochi secondi. Un orgasmo silenzioso e profondo, rotto soltanto dai dei corti sospiri e da qualche parola:
-Stefy.- sussurrò -Ci sono, ci sono. Vengo anche io. V... Vengo................Ah................Ahh......................Ah........Ah..Ah..AH..... F...Fatto. Ho finito.-.
Tutte e due si appoggiarono allo schienale della sedia, esasute.
-E' stata forse la volta più bella, Ersy.- disse, sorridendo, Stefania.
-Si, hai ragione.- disse, fra gli ultimi spasmi dell'orgasmo, Ersilia- scusa per prima se ti ho toccata, non ce la facevo più a vederti che ti trattenevi per me. Dovevo fare qualcosa, e visto che tu non volevi venire ci ho pensato io.-
-Ma scherzi? Mi è piaciuto ancora di più- rispose ridendo Stefania- dobbiamo farlo più spesso in questo modo. Magari la prossima volta io appoggio la mano sulla tua mano mentre ti sditalini, e poi tocco la tua fica come hai fatto tu oggi con me ahahahah.-
-Ahahahah perchè no, mi sembra giusto che tu tocchi la mia fica, visto che io ho toccato la tua. Comunque, si è fatto tardi. Ricominciamo a studiare se no qua facciamo notte. Ahahahah.-.
-Hai ragione, vestiamoci e riprendiamo con gli appunti di italiano.-
-Ersy, ho voglia di farmi un ditalino.-
-Stefy, non possiamo oggi, abbiamo ancora troppe cose da studiare.-rispose Ersilia.-Facciamolo domani ok?-
-Ma io ho troppa voglia, facciamo una piccola pausa.- fece Stefania sbottonandosi il primo bottone dei jeans e infilando la mano nelle mutandine.
Ersilia cercava di concentrarsi sul libro davanti a se, ma irrimediabilmente il suo sguardo andava a posarsi sulla mano di Stefania che si muoveva piano sotto i pantaloni sbottonati.
-Va bene.-disse alla fine-Facciamolo. Però in fretta così poi abbiamo il tempo di finire di studiare ok?-
-Si si si si.- Rispose Stefania, mentre già si toglieva le scarpe, i pantaloni e le mutandine, rimanendo completamente nuda dalla cintola in giù. Ersilia fece lo stesso e velocemente si spogliò, rimanendo, pure lei, con la sua vagina, dai pochi peli sistemati in una piccola striscia sopra il clitoride, in bella mostra.
Presero le due sedie dove erano sedute per studiare, le posizionarono al centro della stanza e infine si sedettero una di fronte all'altra pronte a cominciare la seduta rilassante.
Stefania cominciò subito a toccarsi il clitoride. Le sue dita correvano veloci sulla sua vagina completamente depilata; la voglia era tanta e lei golosamente voleva raggiungere il tanto agognato orgasmo liberatorio. Ersilia invece si era soffermata sui suoi capezzoli e lentamente se li accarezzava con una mano mentre guardava l'altra masturbarsi; solo dopo qualche minuto aveva cominciato pure lei a titillare lentamente il suo clitoride con le sue piccole dita. Mentre lo facevano si guardavano e alternavano sorrisi a piccoli gemiti di piacere. Stefania aveva aumentato ulteriormente il ritmo e ora le sue dita erano più veloci che mai fino a quando il suo respiro si fece più corto e ansimando disse:
-Ersy, godo. Manca poco, sto per finire. Veniamo? A che punto sei?-
-Io sono ancora lontana, vieni tu intanto Stefy. Rispose con un sorriso Ersilia.
-No, ti aspetto. Voglio venire insieme a te.- Replicò Stefania, arrestando di colpo le sue dita affusolate che disegnavano piccoli cerchietti sul suo clitoride.
-Stefy, ma continua. Finisci. A me manca ancora un pò.-
-No no, mi fermo per un pò e ti aspetto. Dai fallo più veloce. Godi-
Ersilia, sorrise e accelerò il movimento delle sue dita golose. Passò appena un minuto e Stefania riprese a masturbarsi, stimolata dalla vista della sua amica che ora ansimava leggermente. Bastò neanche un minuto perchè si ritrovasse di nuovo sulla soglia dell'orgasmo.
-Ersy, ci sono. Ci sei anche tu?-
-No, Stefy, dammi ancora un pò di tempo, oggi non so perchè ci sto mettendo di più. Ma tu vieni dai. Non voglio che per colpa mia tu devi trattenerti. Finisci.-
-No, Ersy, mi piace di più quando godiamo insieme. Tranquilla, ti aspetto. Mi fermo di nuovo così non c'è il rischio che vengo.-
Di nuovo Stefania ricominciò a masturbarsi dopo circa un minuto, ma questa volta dopo appena trenta secondi si ritrovò di nuovo vicina al punto di non ritorno dell'orgasmo.
-Ersy, dimmi che ci sei.-ansimò-E' bellissimo ma è sempre più difficile resistere.-
-No Stefy, sono a buon punto ma ancora non ci sono. Non fermarti stavolta. Continua il tuo ditalino.-
-No, ormai voglio aspettarti.-
-Ti prego, fallo. Vieni. Non ce la faccio a vedere che ogni volta sei sul punto di godere e devi fermarti per aspettarmi. Mi sento in colpa così.-
-Tranquilla, per me non c'è nessun problema.- Disse Stefania, facendo un grosso sospiro e arrestando per l'ennesima volta il movimento della sua mano.
Per altre due volte Stefania dovette fermarsi per aspettare l'amica fino a quando, alla sesta volta che Stefania si accingeva a raggiungere il sempre più forte orgasmo, Ersilia, che ancora non era pronta a venire, non ce la fece più a vedere l'amica trattenersi e quindi, appena Stefania sussurrò a fatica: -Ersy, godo. Ti prego, veniamo.-, lei, al posto di dirle di non essere ancora pronta a godere, e quindi costringere la sua amica a trattenersi di nuovo dall'orgasmare, con un movimento fulmineo, prima che Stefania potesse ritrarre la mano, appoggiò, con decisione, la sua mano sinistra su quella dell'amica che era intenta a toccare il clitoride, non permettendo quindi a Stefania di fermarsi per un'altra volta. Stefania ebbe un sussulto, e cercò solo per un attimo di liberare la sua mano bloccata sul clitoride da quella dell'amica, ma ormai era troppo eccitata per ritrarsi. Ersilia, con la mano appoggiata a quella di Stefania, cominciò velocemente a disegnare dei cerchietti, facendo si che la mano dell'amica trasferisse quel movimento rotatorio al clitoride che ormai desiderava solo l'orgasmo; intanto con l'altra mano, Ersilia continuava a masturbarsi in cerca di quell'orgasmo che quel giorno sembrava non arrivare mai. Passarono appena 10 secondi e Stefania cominciò a sospirare come non aveva mai fatto fino a quando chiuse gli occhi e cominciò a gemere sempre più forte esclamando:
-Ersiiiiiiii, continua. Vengo, vengo, non fermarti, vengo vengo. Ah si, ven.. go, v...vengo, veng....o. Ci... s...sono, eccolo, ecc...colo, arriva, arriva, arri...va arri...va a, ecco, ah, ah, ahhhhh, ahhhhhhh, si, ahhh, ahh, ah, arrivato, finito, ho finito, ho fatto.-.
Ersilia, vedendo la potenza dell'orgasmo che aveva lasciato senza fiato Stefania, accelerò ancora di più la velocità della sua mano destra sul proprio clitoride, sempre mantenendo la sua mano sinistra appoggiata sopra quella di Stefania che si si stava ormai godendo gli ultimi spasmi dell'orgasmo. Ad un tratto Stefania tolse la sua mano da sotto quella di Ersilia, lasciando quindi che la mano dell'amica entrasse direttamente in contatto con la sua vagina. Per Ersilia fu troppo; la visione dell'amica che aveva appena goduto unita al fatto che ora stava toccando per la prima volta la vagina della sua amica la portarono all'orgasmo nel giro di pochi secondi. Un orgasmo silenzioso e profondo, rotto soltanto dai dei corti sospiri e da qualche parola:
-Stefy.- sussurrò -Ci sono, ci sono. Vengo anche io. V... Vengo................Ah................Ahh......................Ah........Ah..Ah..AH..... F...Fatto. Ho finito.-.
Tutte e due si appoggiarono allo schienale della sedia, esasute.
-E' stata forse la volta più bella, Ersy.- disse, sorridendo, Stefania.
-Si, hai ragione.- disse, fra gli ultimi spasmi dell'orgasmo, Ersilia- scusa per prima se ti ho toccata, non ce la facevo più a vederti che ti trattenevi per me. Dovevo fare qualcosa, e visto che tu non volevi venire ci ho pensato io.-
-Ma scherzi? Mi è piaciuto ancora di più- rispose ridendo Stefania- dobbiamo farlo più spesso in questo modo. Magari la prossima volta io appoggio la mano sulla tua mano mentre ti sditalini, e poi tocco la tua fica come hai fatto tu oggi con me ahahahah.-
-Ahahahah perchè no, mi sembra giusto che tu tocchi la mia fica, visto che io ho toccato la tua. Comunque, si è fatto tardi. Ricominciamo a studiare se no qua facciamo notte. Ahahahah.-.
-Hai ragione, vestiamoci e riprendiamo con gli appunti di italiano.-
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Commenti dei lettori al racconto erotico