Sull'autobus
di
narratore
genere
esibizionismo
Eccovi arrivati a settembre.. iniziano le scuole e io autista di autobus mi preparo per un anno lungo e noioso.. inizio il solito giro, ed è da una settimana che alla prima fermata sale una donna molto sexy ( forse una professoressa o una studentessa fuori corso ) si siede sempre in prima fila dove c'è la scaletta per salire e io dallo specchietto retrovisore grandangolo riesco a vederla in tutta la sua bellezza, sul 1.60 un bel fisico gambe lunghe e seni abbastanza prosperosi ,sempre vestita con pantaloni e camicia e giacca.. un sabato mattina complice il caldo di fine estate la donna è vestita più libera, una gonna sotto il ginocchio e solita camicia bianca, fu in quel giorno che i nostri sguardi si incontrarono nello specchietto e ammiccando piacevolmente incominciarono una sorte di corteggiamento e complicità. Da subito la signora parve infastidita poi pian piano le si comincia a stampare in volto un sorriso e un leggero arrossamento fa intravedere che è molto compiaciuta delle mie attenzioni. Lunedì mattina, prima fermate, salgono i soliti tre ragazzi e poi eccola, nel suo splendore anche se veste seria e succinta, ma salendo mi guarda fisso negli occhi e mi sorride.. passa così tutta la settimana con noi che ci rubiamo e incrociamo sguardi dallo specchietto e ammiccamenti piacevoli. Il sabato prima di scendere la signora mi augura un buon fine settimana,io subito risposi con un sorriso ma poi pensai che il lunedì avrei cambiato turno, non più la mattina ma il pomeriggio e passai tutta la domenica pensando che non avrei più rivisto la signora.e ccoci a lunedì inizio del turno alle 14:00 ma della signora neanche l'ombra fino all'ultima corsa quella delle 19:00, la vedo salire e lei si ferma nel pianerottolo e guardandomi con uno splendido sorriso mi saluta e va a sedere. Il bello dell'ultima corsa e che le persone sono più rilassate e disinvolte e anche la mia bella signora non tarda a rilassarsi, la borsa è giacca nel sedili affianco un bottone in più slacciato che ofre un decolte straordinario e la gonna raggrinzita e più sollevata del solito mettendo in mostra delle gambe perfette, lei se ne accorge che la sto squadrando dallo specchietto e sorridendo e compiaciuta delle mie attenzioni si lascia andare in una risata. La settimana scorre e tutti va al meglio la bella signora che si lascia guardare e anzi facendo apposta fa movimenti che lasciano intravedere sempre di più il decolte e il suo spettacolare stacco di gambe.mai però pensai cosa mi stesse capitando il sabato,io scocciato perché ovviamente al sabato non c'era mai nessuno sul buss in più aveva iniziato a piovete,praticamebte una giornata tipicaa autunnale, se non che ecco arrivare la mia bella signora, stasera molto più sportiva e sbarazzina, ma apparve davanti con una specie di gonna ( corta da un lato metà coscia e un po' più lunga dall'altro appena sotto il ginocchio) color azzurrino semi trasparente, tacchi, e una misera camicetta bianca e la borsa a proteggere la testa. Ma vi assicuro uno spettacolo fenomenale e molto eccitante, anche perché complice la pioggia e gli indumenti umidi si riusciva a intravedere il suo intimo, un bellissimo reggiseno in pizzo nero che costringeva il seno a restare chiuso e ben tirato su e un perizoma anch'esso nero, dio che spettacolo, come al solito mi saluto con un mezzo sorriso tra i denti forse perché si sentiva in imbarazzo , e si siede nel solito posto, io da vero gentiluomo le porgo il rotolo di carta che uso di solito per pulire il cruscotto del buss, lei rimane stupita da questo gesto è ringrazia,da li a poco inizia uno spettacolo mozzafiato, sul buss oltre a lei c'è un ragazzo nell'ultima fila, lei si guarda attorno e poi inizia ad asciugarsi, per prima inizia con la testa per passare al collo e spingersi sempre più giù e internamente della camicetta ed essendo umida e appiccicosa decide di aprirsi uno poi due e alla fine tre bottoni lasciando ben in evidenza il seno costretto dal reggiseno passandosi la carta in mezzo nell'incavo del seno ,io sbalordito non smetto di guardarla dallo specchietto, e lei se ne accorge ma invece di ricomporsi si lascia ammirare e anzi inizia a provocare passandosi una mano con un pezzo di carta dentro al reggiseno mettendo in evidenza un po' di aureola bella rosea scura e noto che si morde un labbro, poi fortunatamente ( per me) c'è un incidente e quindi siamo fermi in colonna. Vedo il ragazzo che si alza e si avvicina, io di colpo faccio un cenno alla signora che si ricompone in fretta, il ragazzo mi chiede se può scendere visto che gli mancava poco per la sua fermata e qui sembra che vada per le lunghe con l'incidente, io faccio segno di conferma ci salutiamo e scende. Ora eravamo soli, e la signora continuo con il suo rito di asciugarsi ma invece di partire nuovamente da seno inizio dai piedi, parti dalle caviglie per risalire fino alle ginocchia con movimenti rallentati e sensuali, ecco ora che fa? Senza vergogna allarga le gambe ed inizia ad asciugarsi le cosce lasciandomi intravedere il perizoma che copre a malapena la sua figa ben curata da quanto posso vedere, ne un minimo pelo fuori dal piccolo pezzo di stoffa che copre quelle labbra paradisiache, lei si ferma mi guarda dallo specchietto e nota che io ho una mano sopra alla patta, sorride e pian piano allarga ancor di più le gambe fin a tal punto che quel piccolo pezzo di stoffa si incanala in mezzo alle grandi labbra, che spettacolo due labra belle carnose e rosee, vedo che passa la mano sopra al perizoma e noto che quando la toglie un filo umido di umori l re rimane attaccato tra le mani e la figa, quindi non era umido dalla pioggia ma umido di umori, il giochino l'aveva eccitata per bene, l'ingorgo si libera e ripartiamo, sempre tenendola d'occhio vedo che la signora si agita si muove sul posto e non comprendo cosa stia facendo, ab un certo punto si rimette seduta e ferma, tosisce forse per attirare la mia attenzione,e ci riesce bene, mentre la guardo vedo che ricomincia ad aprire le gambe e bumm noto che si era tolto il perizoma, ora ho la sua figa riflessa nollo specchietto, stupenda, neanche un minimo pelo bella rasata e rosea, inizia un gioco safico di apertura e chiusura di gambe gesto che fanno anche le sue labbra lasciando fuoriuscire tutti i suoi umori, poi prende una penna dalla borsa e incomincia a giocherellarci con la sua figa, passandosela in mezzo alle labra per poi infilarsela dentro come fosse un dildo, fino ad arrivare a un orgasmo spettacolare. Purtroppo siamo quasi arrivato alla sua fermata, la signora si ricompone si alza e prima di scendere si avvicina a me, soddisfatta mi guarda mi pone la carta dicendomi che ora serviva a me ,facendomi notare una macchia umida in mezzo alle mie gambe mi strizza l'occhio è mi regala la penna che ha usato per masturbarsi, si gira mi saluta e scende....
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