Come sono diventata Lycia

di
genere
trans

Non ricordo precisamente quando iniziai a sentire gli irrefrenabili impulsi di riempire la mia bocca ed il mio buchino di grosse aste virili e vogliose, tuttavia so bene che a far scaturire tutto questo fu mio cugino Matteo.
Ricordo che frequentavamo l'ultimo anno di liceo. Lui aveva un fisico robusto, allenato da anni di rugby ed un viso con lineamenti molto marcati. Io, invece, ho sempre avuto tratti del viso molto delicati, capelli lunghi, praticamente zero peluria, movenze effeminate ed un bellissimo culetto a mandolino da far invidia ad una pornostar. Spesso venivo scambiato per femmina ed ero oggetto di qualche battutina da parte dei maschietti che, a dire il vero, mi lusingavano anziché offendermi.
Tutto cominciò un pomeriggio a casa di mio cugino. Mi aveva invitato a fare i compiti da lui, o almeno così credevo. I miei zii erano fuori casa e non sarebbero tornati prima di cena...insomma avevamo casa libera per tutto il pomeriggio.
Per circa mezz'ora andammo avanti a cercare di risolvere equazioni matematiche, poi Matteo, stanco dei compiti, mi disse: "perché non ci rilassiamo di sotto al rustico...avrei un bel pornazzo da farti vedere...ci facciamo una bella sega e poi riprendiamo"...l'idea non mi dispiaceva affatto...mi piacevano i film pornografici: immaginavo già da allora di stare al posto della zoccola di turno a ciucciare cazzi ed a prenderli nel culo. Dissi quindi a mio cugino:"bellissima idea...ci sto".
Scendemmo così nel rustico: c'era un bianco divano a tre posti, un tavolo ed una grande televisione. Matteo accese il videoregistratore ed iniziò il film già inserito. Poco dopo venne a sedersi vicino a me sul morbido divano.
Le immagini di sesso e le goduriose scopate andavano avanti e la nostra eccitazione cresceva sempre di più.
Improvvisamente Matteo mise in pausa il video e si rivolse a me:" voglio fare un gioco...che ne dici di fare a lotta...voglio vedere chi riesce a tirare giù i pantaloni dell'altro". Di fronte a questa proposta rimasi molto sorpresa, ma nel contempo eccitatissima...il pensiero che Matteo potesse denudarmi e palpare il sedere mi mandava in orbita...accettai all'istante.
Iniziammo a "combattere". Naturalmente lasciai fare mio cugino ed opposi una resistenza minima ai suoi tentativi di spogliarmi. In men che non si dica mi ritrovai sdraiata sul divano, completamente nuda, con Matteo sopra che mi stringeva le natiche e mi bloccava i polsi. "Va bene lasciami stare ora" cinguettai con una vocina che si era fatta molto femminile. "Zitta zoccola...lo so che ti piace" rispose lui vedendo la mia erezione ed il mio fare lascivo. Era vero...dietro la mia debole resistenza cominciava a farsi sempre più forte la voglia di sentirmi una femmina desiderata dal suo maschio. Di impulso strattonai Matteo e riuscii a capovolgerlo...non so come, ma ci ritrovammo con me nuda sopra di lui nella posizione del 69. Ci fu un momento di sorpresa in cui entrambi restammo fermi. Poi Matteo mi allargò le natiche, mise il viso nel solco e cominciò a leccarmi il buchino. "Ahhhh così mi piace tanto... bravo Matteo, non me lo aveva fatto mai nessuno...mmmmm...come hai capito che era quello che ho sempre voluto" dissi..."non ci voleva una laurea...l'ho sempre saputo che ti piace il cazzo...ho solo aspettato l'occasione giusta per fartene avere la giusta dose...ma ora basta chiacchiere...tiramelo fuori e comincia a farmi vedere quanto sei troia"...In preda alla foga quasi gli strappai i bottoni dei pantaloni. Ricordo che fu un momento unico. Non avevo mai visto un cazzo di un altro così da vicino e ne rimasi ipnotizzata. Era grosso almeno 20 cm, con palle gonfie di sborra, tutte da leccare. Istintivamente aprii la bocca e lo accolsi sempre più in profondità, fino in gola. Poi scesi a leccargli le palle e di nuovo su tutta l'asta fino alla cappella per gustare le prime gocce di sborra..."mmmmm...si puttana me lo stai facendo diventare di marmo...ti avrei sverginato molto prima se sapevo che eri così brava...sembra che lo hai sempre fatto...ahhhh...ancora ciucciamelo fino in fondo bella troia"...sentirmi apostrofare così, mentre Matteo continuava a leccarmi il culo, non faceva altro che aumentare la mia voglia. "Per favore caro mettimi un dito nel culo...non ce la faccio più...voglio sentirmi piena"..."Certo mignotta...ora vedi come te lo allargo questo culo da gran puttana". Così dicendo mi infilò uno e poi due dita nel culo muovendole in senso rotatorio..."mmmmmm...aaaahhhh...Matteo basta...voglio il tuo cazzone tutto dentro...sfondamiiiiii...svuotati i coglioni dentro il culo della tua zoccola"..."ti accontenterò, ma prima devi fare una cosa per me" disse interrompendosi di colpo ed alzandosi dal divano. Da un cassetto di un mobile nascosto dietro la tv, tirò fuori un vasetto di vasellina assieme ad un paio di autoreggenti nere velate, un reggiseno imbottito, anch'esso nero ed un paio di sandali con tacco 15 vertiginosi. "Sbrigati puttana...mettiti gli abiti che ti competono". Era strano che mio cugino avesse quegli indumenti lì nascosti, ma in quel momento non mi feci tante domande e li indossai. La sensazione delle autoreggenti sulle gambe, il modo di camminare che mi imponeva un tacco così alto e la fasciatura del reggiseno imbottito, mi fece sospirare dell'eccitazione...ansimavo come una troia in calore. Mio cugino mi disse di camminare un pochino avanti ed indietro ed io lo feci sculettando vistosamente..."che figa portentosa che sei...sei mille volte meglio di tante donne là fuori...pagherebbero oro per avere il tuo fisico...come vuoi farti chiamare"... "Lycia" dissi Io..."benissimo...da oggi sarai femmina e sempre pronta a farti inculare"...Matteo esibiva un'erezione incredibile: "guarda che cazzo ti impalerà troia"...mi avvicinai a lui ed accucciandomi a terra davanti alla sua mazza ripresi a ciucciargliela con foga..."basta ciucciare zoccola...stasera voglio sborrarti in culo...alla bocca penseremo domani nei bagni di scuola"...appena finito di dirmi ciò, mi girò e mi fece mettere a 90° col busto disteso sul tavolo ed il culo all'insù...ero in preda all'estasi:"Siiiiii Matteo, voglio che mi svergini il culo e che ti svuoti le palle dentro"..."Puoi starne certa puttana"...Matteo prese il tubetto di vasellina e ne spalmò una copiosa quantità attorno al mio ano..."Preparati Lycia". Appoggiò la grossa cappella sul mio buchino e cominciò a spingere piano: "Aaaaahhhhh" appena sentii la cappella entrare, provai un dolore lancinante tutt'intorno allo sfintere "mi fa male...per favore fai piano caro...è la prima volta". A quel punto Matteo lo tirò fuori lentamente, ma inaspettatamente mi diede una forte sculacciata: "Zitta...vuoi che non sappia far godere una zoccola come te". Quel tono autoritario mi piaceva e contestualmente mi rassicurò. Riprese il lubrificante e con due dita lo cosparse nuovamente attorno e dentro il mio sfintere, provocandomi sussulti libidinosi. "Adesso andrà meglio vedrai". Posizionò la sua asta ancora una volta, spinse ed entrò pianissimo. Il dolore c'era ancora ma molto più sopportabile, anzi si faceva strada dentro di me una sensazione del tutto nuova e decisamente piacevole. La verga scivolò lungo il retto fino a che sentii le sue palle poggiarsi sulle mie natiche.
Non riuscivo a crederci...finalmente avevo il tanto agognato cazzo tutto nel mio culo e questa consapevolezza mi fece dimenticare ogni dolore per la deflorazione: "Ohhh è bellissimooo...sto godendo da impazzire" dissi con enfasi..."Che ti avevo detto baldracca...gustatelo tutto, così fino in fondo" ribatté Matteo che continuava ad incularmi lentamente, ma in modo deciso. Il piacere aumentava sempre di più ed ero riuscita a rilassarmi completamente per assaporare ogni favoloso colpo di cazzo: "Oh cosiiiii...che bravo...sei un toro...dai monta la tua vacca in calore"..."Si continua a godere mignotta...te lo faccio arrivare in gola zoccola...ti drogo di cazzo"... Percepivo il membro di Matteo sempre più turgido,eccitato dai miei gemiti lussuriosi.
Ero in uno stato d'estasi e non facevo nulla per nasconderlo incitando il mio maschio a sbattermi sempre più forte "Godo stallone mio...non smettere...sborrami in culooooooo"..."Ahhhh puttana meretrice...ti piace il mio cazzo vero" incalzò Matteo accelerando il ritmo della scopata: "Dillo quanto sei troia...dillo che ti piace farti aprire il culo da uno scopatore come me"..."Oh si...Oh siiiiii che bello, inculami forte, sono la tua troia...aprimi tuttaaaaa".
A quel punto mio cugino decise di cambiare posizione girandomi supina sul tavolo. Mi aprì le cosce ed appoggiando nuovamente la sua cappella nel mio buchino ricominciò a scoparmi "Ti voglio guardare in faccia mentre godi bella vacca...mi piace vedere le tue espressioni infoiate". Piaceva anche a me guardare il godimento del mio maschio. Era fantastica la consapevolezza di poter far eccitare così un uomo:"Eccezionale così Matteo...sbattimi ancora, sempre più in fondo" così dicendo stringevo le gambe dietro di lui tenendolo stretto a me ed avvicinandolo al mio bacino, come per favorire una più profonda penetrazione.
"Ho il cazzo che mi scoppia...mai conosciuta una femmina come te...adesso ti voglio fottere ancora a pecora gran puttana ma prima ingoia ancora il mio giocattolo" dicendo così mio cugino tolse il suo bastone dal mio culo e mi afferrò con foga, dapprima per un braccio e poi per i capelli. Mi fece accucciare e schiaffeggiandomi col suo membro mi disse: "Dai ciuccia...senti quanto è buono il sapore del cazzo misto a quello del tuo culo".
Non me lo feci ripetere ed imboccai quella grossa asta in preda ad un' irrefrenabile lussuria:"Mmmhhhhhmmm...che buono...lo voglio...mmmhhh...tutto in gola".
Cominciavo ad essere fiera della mia capacità da bocchinara a giudicare dai gemiti di Matteo:"Ohhh...mmmhhh...siii troia siiiiiiiiiiii...pompa più forte". Continuai per qualche minuto a sbocchinarlo ed a leccargli le palle fino a che mi afferrò nuovamente sbattendomi a pecora sul divano. Mi prese i capelli tenendomi inginocchiata con la testa giù sul cuscino, costringendomi così ad inarcare la schiena. Si mise dietro di me ed affondò nuovamente il suo enorme uccello nel posto dov'era più reclamato:"Sei ancora mia laida mignotta...ti inculo fino a farti svenire dal godimento"...non ce la facevo davvero più "Aaaahhhh...siiiii sfondami...non resisto...vengo col culooooooo... mmmmmmmmaaaaaaaahhhhhhhhhaaaa"...provai una sensazione intensissima su tutta la parete del retto e immediatamente dopo sborrai sul divano. Anche Matteo era al limite e pensavo si volesse svuotare nel mio culo, ma disse: "Ho cambiato idea voglio sborrarti in bocca Lycia...girati puttana e ciuccia che sto per venire"...lo feci immediatamente..."Siiiiiiiiiii...ingoialo tutto troia...lo so che ti piace...non specarne una goccia".
Inondò la mia bocca di sborra bollente che feci fatica ad ingoiare. Mi piacque tantissimo il sapore e continuai a ciucciargli il cazzo fino ad esaurirne i getti.
Fu un'esperienza intensissima per entrambi e l'intesa sui propri ruoli nel gioco fu subito chiara e bellissima.
"Brava Lycia...non ho mai goduto così con nessuna delle donne con cui sono stato"...fui lusingata da quelle parole.
Ci rivestimmo scherzando sull'accaduto e prima di andar via dissi:"Allora ti aspetto domani ai bagni di scuola".

Spero che la mia esperienza vi sia piaciuta...sono graditi commenti.
lyciafisapa@yahoo.it
scritto il
2016-10-13
9 . 9 K
visite
1
voti
valutazione
10
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

racconto sucessivo

Troia al centro commerciale
Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.