La Pianista
di
Pedo37
genere
sentimentali
Lei era semplicemente graziosa, seduta davanti al pianoforte nella sua camera. Il piede destro, con una leggerezza da principessa, premeva il pedale. Era meraviglioso poter godere di quello spettacolo. La musica passava in secondo piano, osservando il movimento del suo piede. Teneva il tallone sollevato, con le dita che poggiavano sul pedale. Quando premeva, l'arco che si creava era un qualcosa di stupefacente. L'eccitazione era notevole, riuscire a guardare senza essere tentati dallo sfogarsi era molto difficile. Il piede sinistro rimaneva indietro, sotto lo sgabello mesi in punta, una posizione che faceva ammirare lo splendore di una pianta liscia, morbida oserei dire vellutata. Le mani scorrevano sulla tastiera e il piede continuava il suo movimento quasi danzante. In alcuni momenti poggiava il tallone a terra, per essere più comoda, il risultato non cambiava. Quella graziosa estremità continuava a stregarmi. Un 36, affusolato con dita perfette e smalto nero. Nel complesso lei era una bellissima ragazza non troppo magra, con le curve nei punti giusti. Capelli castani e un seno di tutto rispetto. Ma i piedi erano la mia libidine e il piano li rendeva ancora più attraenti. Forse si sarà accorta del mio sguardo fisso in basso, quasi ipnotico nell'ammirare quel sensuale movimento che solo lei rendeva così magico. Passarono così quei pochi minuti che avrei voluto non finissero mai, smise di suonare e chiuse la tastiera. Un'ultimo sguardo a quelle stupende estremità che ora camminavano verso il letto. Lei con un bacio mi augurò la buonanotte e gli nascose sotto le coperte.
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Commenti dei lettori al racconto erotico