La cameriera

di
genere
etero

Oggi non mi sono portato il pranzo, decido quindi di pranzare nel solito Ristorante all you can eat.
Anche se sono diversi mesi che non vado c'è ancora Mene. la cameriera africana a cui ho dedicato diversi dei miei solitari.
Mene è di colore, non arriva a 1 metro e 60 di altezza, il seno è adolescenziale sempre messo in evidenza dal bottone che tira sulla camicia bianca di ordinanza, la vita stretta che riuscirei a circondarla con le mie mani, il sedere tondo e sporgente.
Quando la vedo le faccio un sorriso e lei lo corrisponde, mi chiede se sono da solo e mi accompagna al tavolo e mentre andiamo mi dice "è da un pò che non vieni" e io "si, sono stato fuori per lavoro" mentre le parlo le fisso il culo e lei deve accorgersene perchè inizia a camminare con un leggero ondeggiare per metterlo in risalto.
Mi siedo, mi chiede cosa voglio da bere mi augura buon appetito e va a prendere il vino che ho ordinato, io aspetto che torni e le dico "sai che sei più bella di come ti ricordassi ?" lei sorride e dice "grazie, mi sono mancate le tue attenzioni"
Mentre me serve in vino si sporge avanti sul tavolo quasi a farmi notare il suo seno e cogliendo la palla al balzo le dico "ma tu non hai un giorno libero ? ci verresti a cena con me ?
Mene sorride di nuovo e dice "Martedi non lavoro, dove mi porti ?" io "dove ti porto è una sorpresa, a che ora vengo a prenderti ?" lei "alle 19 sono mi faccio trovare pronta" "se riesci per le 18 andiamo prima a prendere un aperitivo".
Il martedi alle 18 la passo a prendere, lei vive in una stanza sopra al ristorante, quando scende mi toglie il fiato.
Mene porta un vestito da sera nero lungo fino al ginocchio, le scarpe avranno almeno un tacco 12, il giubbetto si allaccia in vita, i capelli sono sciolti mentre io l'ho sempre vista con i capelli legati, trucco leggero ma che evidenzia i suoi lineamenti alla perfezione.
Solo a vederla sento un frizzichio al basso ventre e mentre la saluto e le apro lo sportello della macchina lei allunga una mano verso la mia nuca e tirandosi a me mi da un bacio su una guancia dicendo "Ciao Max" io ricambio il bacio e le dico "Ciao Mene, dammi un pizzicotto ti prego" lei sorride e mi chiede il motivo "Voglio essere sicuro di non sognare, sei la donna più bella che abbia mai visto"
Saliti in macchina mi chiede qual'è il programma della serata "dunque adesso andiamo in un posticino tranquillo a prendere un aperitivo, poi andiamo sul mare a mangiare il pesce se ti va, altrimenti dimmi cosa ti va di mangiare e cambiamo destinazione"
Lei risponde "intanto vada per l'aperitivo poi vediamo cosa ci va di fare" arrivati al locale ci prendiamo un paio di spritz accompagnati da qualcosa di stuzzicante e parliamo di noi ... lei mi ringrazia più volte per averla portata fuori e dice che sono mesi che non esce dalla stanza se non per andare al ristorante a lavorare, che aveva bisogno di svagarsi un pò.
Ad un certo punto mi guarda fisso negli occhi, e mi dice "senti Max ma se ce ne andiamo a casa tua e ordiniamo un pizza? Ho voglia di fare l'amore con te e se andiamo a cena perdiamo tempo.
Io sorpreso ed eccitato prendo il telefono e le dico "come la vuoi la pizza?" Mene risponde "dopo ci pensiamo ... intanto andiamo che non resisto più.
Andiamo di corsa a casa e mentre cerco la chiave per aprire lei mi salta al collo e mentre ci baciamo si aggrappa con le gambe alla mia vita, aperta la porta mentre entriamo le sue mani hanno già iniziato a svestirmi, io faccio altrettanto con lei.
Siamo appena entrati , la porta si sta ancora chiudendo e i nostri vestiti volano già in giro per casa, Mene che intanto è scesa è davanti a me solo con le scarpe, faccio un passo indietro per ammirarla mentre finisci di togliere i calzoni.
Una meraviglia di ebano scultorea la pelle incollata ai muscoli i capezzoli turgidi sottili e lunghi quanto una falange del mio mignolo, un filo di peli appena sopra il solco tra le grandi labbra, lei mi tira a se si aggrappa nuovamente braccia al collo e gambe alla vita, ma questa volta la sua fica poggia sul mio cazzo libero dai tessuti e duro come legno, ci baciamo mentre Mena dice "portami in camera e scopami, ti voglio dalla prima volta che ti ho visto"
La adagio sul letto e lei lascia le prese, le succio i capezzoli a turno mentre lei geme, scendo verso il pube e ammiro quella meraviglia nera che una volta aperta svela le piccole labbra di un rosa intenso, quasi rosso, il clitoride è pronunciato lo leggo, lo succhio avidamente le stinge i lenzuolo ta le mani e urlando scarica il primo orgasmo.
Il ventre le vibra si irrigidisce si contorce, la respirazione aumenta, l'orgasmo continua, le urla aumentano poi qualche fitto di liquido mi investe il volto.
Mi spinge lontano dal suo clitoride e l'orgasmo si placa, mi guarda e dice "scopami" io mi alzo e le prendo le caviglie, guardo il fiore rosa che gronda, gli umori scendono lungo il solco del suo culo, prendo entrambe le caviglie con una mano le spingo verso il suo petto e puntando la cappella sull'ano spingo fino a che non entra.
"ohhhhhh siiiii " dice Mena e con un colpo di reni se lo infila per metà e io a mia volta do un colpo e finisco l'opera.
Il suo buchetto è stretto e bagnato ma con i primi colpi prende elasticità e si adatta al mio cazzo che entra e esce senza fermarsi a ritmo serrato.
I suoi gemiti aumentano insieme a i miei e in poco le inondo il fretto con 4 o 5 fiotti di seme caldo, mentre anche Mena raggiunge il secondo orgasmo.
Mi butto sul letto di fianco a lei stremato e Mena mi sale sopra a 69, lo prende in bocca e inizia un fantastico pompino che non mi da il tempo di perdere l'erezione, dal suo culo esce il mio seme , io le infilo 2 dita nella fica e il pollice ne culo.
quando si rende conto che rimane duro si porta avanti e se lo mette dentro alla pancia fino in fondo dandomi le spalle.
Inizia un movimento ondeggiante di bacino e in poco tempo raggiunge nuovamente l'orgasmo.
Mena si lascia cadere all'indietro sul mio petto con ancora il cazzo dentro la sua fica. le accarezzo il seno poi la giro a pancia sotto e la scopo fino a liberare un altro po del mio seme , questa volta nella sua vagina.
La mattina dopo mentre vado a lavorare la riporto al ristorante e Mene mi saputa dicendo "Martedi sono libera, avrei bisogno di avere altri 6 o 7 orgasmi come stanotte, se ti va ..." Certo che mi va Mene, ma stavolta saltiamo l'aperitivo e mangiamo qualcosa altrimenti non ce la faccio a reggere i tuoi ritmi."

scritto il
2016-12-14
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