Metti un controllore sul treno
di
Marynella
genere
etero
Appena scoprii i piaceri del sesso, nonostante un’educazione abbastanza severa, mi sono veramente divertita e ne ho fatte di tutti i colori. Ho usato il mio corpo e la mia voglia di scoprire, e scopare, gli uomini secondo i miei desideri e i miei scopi.
Intercity Roma-Venezia della sera, uno dei miei primi viaggi di lavoro, giovane ragazza manager rampante e neolaureata. Sul treno mi accorgo di non avere il biglietto, mi prende il panico, lo cerco ovunque ma non lo trovo, rovescio la borsetta e il cappotto ma niente. Sono sola nello scompartimento e praticamente in tutto il vagone, non so a chi chiedere aiuto. Arriva il controllore, per fortuna è gentile, molto, ma dopo una paterna ramanzina si trova obbligato a farmi una bella multa, il doppio del biglietto! Ancora panico, provo a fargli gli occhioni dolci e qualche smorfia, tipico di noi donne, ma lui è irremovibile, sembra quasi piacergli vedermi in difficoltà. Sta per scrivere il verbalino, quando, disperata, provo la carta sexy, mettendo in mostra le mie giovani e tenere tettine, un po’ di cosce e miagolando qualche improbabile scusa. Il controllore in realtà è un bell’uomo, sulla quarantina, brizzolato, occhi verdi…sa di esserlo e mi guarda ammiccante, io avvampo di fronte alla sua maliziosità, ha pur sempre quasi il doppio della mia età e vedo che prende sul serio le mie avances! Mi accorgo di avere i capezzoli eccitati e si vedono dalla magliettina di lana leggera, ma sento anche fremere qualcosa in mezzo alle mie gambe. Il controllore esclama “guardi signorina, posso fare un’eccezione, ma la prossima fermata è tra 45 minuti…se vuole saldare subito si deve sbrigare” e mi strizza l’occhio. Ormai mi ha incastrata, devo fare qualcosa e dico candida “guardi, vado in bagno a cercare meglio il biglietto,magari mi è caduto addosso, che fa viene?” lui sorride sornione, ci dirigiamo verso la toilette, io entro e lui anche, io non so cosa fare esattamente ma la mia femminilità non mi abbandona, gli do un bacio dietro l’orecchio, ha un buon profumo di maschio, sento di eccitarmi ed anche lui si preme addosso a me con un bel pacco!Mi bacia in bocca, le lingue si avvolgono, è bravo e esperto, le sue mani mi palpano i piccoli seni, una va giù tra le cosce e mi tocca le mutandine trovandole bagnate, sento le sue dita stuzzicarmi la clitoride…avvampo. Senza dire una parola, gli tocco il pacco,lo massaggio e sento indurirlo subito, l’uomo fissandomi negli occhi si slaccia i pantaloni e li tira giù con le mutande,facendo scattare un cazzo stupendo e dritto. Rimango stupita e lui “eh ragazzina, sorpresa…mai visto un cazzo di un uomo adulto? Ora vai in ginocchio e oblitera il biglietto dai…” il tono autoritario mi fa inginocchiare subito, esitando come una verginella impugno quel pisellone e lo masturbo lentamente, scappellandolo e poi infilandomelo in bocca. Dio com’era buono e succoso! Gli faccio un bel pompino al mio meglio, sono brava in questo, lo lecco in punta e lungo il bastone, ne assaporo l’aroma, uso la saliva e le mani per carezzare le grosse palle. Noto la sua mano che mi tiene la testa, ha la fede, ma non m’importa. Continuo il pompino con i suoi gemiti e mugugni “dai, dai…forza puttanella, dai che sto sborrando, succhia, succhia…” lo faccio godere dopo un pò, ricevendo una marea di schizzate di seme in piena bocca, mi scosto ma mi sborra anche in viso…lo masturbo ancora favorendo le ultime gocce che mi sporcano la magliettina…è tutto buono e saporito, ingoio quello che posso. Lui mi alza per le ascelle con forza, mi fa sedere sul water, si inginocchia davanti alle mie gambe e mi spoglia sotto e mi alza il bacino, iniziando a leccarmi la micetta con vera maestria e passione. Quasi svengo dall’eccitazione, il mio giovane corpo è pervaso da fremiti di piacere, lo guardo leccarmi la fica ed è proprio affascinante! Mi porta all’orgasmo in poco tempo, emetto dei sottili gemiti per non farmi sentire dagli altri viaggiatori ma vorrei urlare di gioia e godimento. Quella leccata ha rinfrancato il mio controllore, che si masturba in piedi davanti a me con fare spavaldo, facendo drizzare il suo bel pisello in poco tempo. Ho quasi paura del seguito, ma lui mi tranquillizza “sei stata brava finora, adesso ti scopo così saldi il biglietto per intero…” e sorridendo mi alza e mi gira a pecorina sulla tazza, si sputa sulla cappella e nella mia fichetta e mi penetra senza esitazione, il suo cazzo mi sfonda, mi penetra nell’anima…inizia una fantastica scopata di quest’uomo maturo, sposato e stupendo amante improvvisato. Io sono impazzita di piacere, quel palo di carne mi sfonda senza remore, lui mi tiene salda per i fianchi per i suoi forti colpi di bacino, sono un bagno di umori nella fica…un orgasmo pazzesco mi travolge e mi annebbia la mente! Poi si sfila, veloce mi gira e si mette seduto guidandomi sopra di lui, impalandomi senza esitazione sul suo cazzone. Mi sento ancorata a lui, muovo ancora inesperta il bacino, lo sento gemere e vibrare, mi fissa inebetito, mi alza la maglietta e mi lecca sapiente i piccoli capezzoli, dandomi delle frustate di piacere, la pancia è stravolta dal suo membro che continua a girarmi dentro, a uscire e rientrare prepotente…arriva l’altro orgasmo, più forte, mi stravolge, lo bacio in bocca con foga risucchiandogli la lingua…mi stringe le tette e mi sussurra nell’orecchio “ragazza mia…sto venendo…sto sborrando…posso venirti dentro? Ti prego…” lo guardo ormai rapita dal suo odore, all’epoca già prendevo la pillola, ero tranquilla e gli sorrido…subito dopo un gemito represso e dei violenti affondi di cazzo mi fanno capire l’inevitabile…una vampata di calore mi riempie la pancia…mi ha eiaculato dentro! Gli slaccio la cravatta e la camicia della divisa, lo bacio ancora, mi infligge gli ultimi colpi di cappella e poi mi alza, lasciandosi mezzo nudo alla mia vista, il pisello sporco di sperma e umori vaginali…guarda l’orologio, stiamo per arrivare alla stazione, si sbriga a rivestirsi come anch’io e usciamo dal bagno inosservati. Ognuno per la sua strada, con i rispettivi odori addosso. Delle volte è utile non avere il biglietto del treno…
Intercity Roma-Venezia della sera, uno dei miei primi viaggi di lavoro, giovane ragazza manager rampante e neolaureata. Sul treno mi accorgo di non avere il biglietto, mi prende il panico, lo cerco ovunque ma non lo trovo, rovescio la borsetta e il cappotto ma niente. Sono sola nello scompartimento e praticamente in tutto il vagone, non so a chi chiedere aiuto. Arriva il controllore, per fortuna è gentile, molto, ma dopo una paterna ramanzina si trova obbligato a farmi una bella multa, il doppio del biglietto! Ancora panico, provo a fargli gli occhioni dolci e qualche smorfia, tipico di noi donne, ma lui è irremovibile, sembra quasi piacergli vedermi in difficoltà. Sta per scrivere il verbalino, quando, disperata, provo la carta sexy, mettendo in mostra le mie giovani e tenere tettine, un po’ di cosce e miagolando qualche improbabile scusa. Il controllore in realtà è un bell’uomo, sulla quarantina, brizzolato, occhi verdi…sa di esserlo e mi guarda ammiccante, io avvampo di fronte alla sua maliziosità, ha pur sempre quasi il doppio della mia età e vedo che prende sul serio le mie avances! Mi accorgo di avere i capezzoli eccitati e si vedono dalla magliettina di lana leggera, ma sento anche fremere qualcosa in mezzo alle mie gambe. Il controllore esclama “guardi signorina, posso fare un’eccezione, ma la prossima fermata è tra 45 minuti…se vuole saldare subito si deve sbrigare” e mi strizza l’occhio. Ormai mi ha incastrata, devo fare qualcosa e dico candida “guardi, vado in bagno a cercare meglio il biglietto,magari mi è caduto addosso, che fa viene?” lui sorride sornione, ci dirigiamo verso la toilette, io entro e lui anche, io non so cosa fare esattamente ma la mia femminilità non mi abbandona, gli do un bacio dietro l’orecchio, ha un buon profumo di maschio, sento di eccitarmi ed anche lui si preme addosso a me con un bel pacco!Mi bacia in bocca, le lingue si avvolgono, è bravo e esperto, le sue mani mi palpano i piccoli seni, una va giù tra le cosce e mi tocca le mutandine trovandole bagnate, sento le sue dita stuzzicarmi la clitoride…avvampo. Senza dire una parola, gli tocco il pacco,lo massaggio e sento indurirlo subito, l’uomo fissandomi negli occhi si slaccia i pantaloni e li tira giù con le mutande,facendo scattare un cazzo stupendo e dritto. Rimango stupita e lui “eh ragazzina, sorpresa…mai visto un cazzo di un uomo adulto? Ora vai in ginocchio e oblitera il biglietto dai…” il tono autoritario mi fa inginocchiare subito, esitando come una verginella impugno quel pisellone e lo masturbo lentamente, scappellandolo e poi infilandomelo in bocca. Dio com’era buono e succoso! Gli faccio un bel pompino al mio meglio, sono brava in questo, lo lecco in punta e lungo il bastone, ne assaporo l’aroma, uso la saliva e le mani per carezzare le grosse palle. Noto la sua mano che mi tiene la testa, ha la fede, ma non m’importa. Continuo il pompino con i suoi gemiti e mugugni “dai, dai…forza puttanella, dai che sto sborrando, succhia, succhia…” lo faccio godere dopo un pò, ricevendo una marea di schizzate di seme in piena bocca, mi scosto ma mi sborra anche in viso…lo masturbo ancora favorendo le ultime gocce che mi sporcano la magliettina…è tutto buono e saporito, ingoio quello che posso. Lui mi alza per le ascelle con forza, mi fa sedere sul water, si inginocchia davanti alle mie gambe e mi spoglia sotto e mi alza il bacino, iniziando a leccarmi la micetta con vera maestria e passione. Quasi svengo dall’eccitazione, il mio giovane corpo è pervaso da fremiti di piacere, lo guardo leccarmi la fica ed è proprio affascinante! Mi porta all’orgasmo in poco tempo, emetto dei sottili gemiti per non farmi sentire dagli altri viaggiatori ma vorrei urlare di gioia e godimento. Quella leccata ha rinfrancato il mio controllore, che si masturba in piedi davanti a me con fare spavaldo, facendo drizzare il suo bel pisello in poco tempo. Ho quasi paura del seguito, ma lui mi tranquillizza “sei stata brava finora, adesso ti scopo così saldi il biglietto per intero…” e sorridendo mi alza e mi gira a pecorina sulla tazza, si sputa sulla cappella e nella mia fichetta e mi penetra senza esitazione, il suo cazzo mi sfonda, mi penetra nell’anima…inizia una fantastica scopata di quest’uomo maturo, sposato e stupendo amante improvvisato. Io sono impazzita di piacere, quel palo di carne mi sfonda senza remore, lui mi tiene salda per i fianchi per i suoi forti colpi di bacino, sono un bagno di umori nella fica…un orgasmo pazzesco mi travolge e mi annebbia la mente! Poi si sfila, veloce mi gira e si mette seduto guidandomi sopra di lui, impalandomi senza esitazione sul suo cazzone. Mi sento ancorata a lui, muovo ancora inesperta il bacino, lo sento gemere e vibrare, mi fissa inebetito, mi alza la maglietta e mi lecca sapiente i piccoli capezzoli, dandomi delle frustate di piacere, la pancia è stravolta dal suo membro che continua a girarmi dentro, a uscire e rientrare prepotente…arriva l’altro orgasmo, più forte, mi stravolge, lo bacio in bocca con foga risucchiandogli la lingua…mi stringe le tette e mi sussurra nell’orecchio “ragazza mia…sto venendo…sto sborrando…posso venirti dentro? Ti prego…” lo guardo ormai rapita dal suo odore, all’epoca già prendevo la pillola, ero tranquilla e gli sorrido…subito dopo un gemito represso e dei violenti affondi di cazzo mi fanno capire l’inevitabile…una vampata di calore mi riempie la pancia…mi ha eiaculato dentro! Gli slaccio la cravatta e la camicia della divisa, lo bacio ancora, mi infligge gli ultimi colpi di cappella e poi mi alza, lasciandosi mezzo nudo alla mia vista, il pisello sporco di sperma e umori vaginali…guarda l’orologio, stiamo per arrivare alla stazione, si sbriga a rivestirsi come anch’io e usciamo dal bagno inosservati. Ognuno per la sua strada, con i rispettivi odori addosso. Delle volte è utile non avere il biglietto del treno…
2
voti
voti
valutazione
4
4
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
Il mio tutor preferitoracconto sucessivo
Il proprietario - 2 pt
Commenti dei lettori al racconto erotico