Il prof, l'educatore e la zoccola vergine

di
genere
trio

Ero nuda, seduta sul divano, fumavo una canna.
Il prof Franchi era ancora in giardino, parlava con Lorenzo
Avevano entrambi 36 anni ed io 18. Una bella fantasia, direi. Entrambi miei educatori, in un modo o nell'altro, ancora.
Io avevo gli occhi color nocciola, corti capelli castani, gambe e sedere sodo, sul metro e sessanta, neanche, una terza di seno. Ero bella, molto.
Lo vidi rientare e sorrisi. Erano insieme.
Il prof, un metro e settanta, di spalle lievemente larghe, capelli nerissimi, occhi del medesimo colore, bel fisico... attraente. Lorenzo era un po' più alto e più magro, capelli grigi, occhi azzurri, una bella barba -che il prof quasi non aveva-. Invitante.
-Stai alle nostre regole?- la voce di Lorenzo era profonda e intensa. Io annuii. Ero pronta.
Mi dissero di alzarmi e lo feci. Spensi la canna e il prof mi legò le mani dietro la schiena e mi bendò. Mi baciarono entrambi, con passione e inserendo la lingua. Uno alla volta. Dio... passionali, travolgenti...
Mi fecero camminare, finche non mi sedetti su un letto. Mi legarono le gambe a chi sa cosa, forse dei muri. Iniziarono a sollevarmi. Ero sospesa, con le gambe spalancate. Avevo il cuore a mille, ero super eccitata e vogliosa.
-Zoccola- commentò Lorenzo, stringendomi le chiappe.
-Spero che tu sia brava quanto lo sei a scuola- aggiunse il prof, stringendomi i capezzoli con le mani.
Aspettavo quel momento da anni... conoscevo Lorenzo dalle medie e avevo sempre voluto farmi fottere da lui, sempre. Conoscevo il prof da quasi tre anni e... uguale. Avevo sempre immaginato i loro enormi cazzi scoparmi in ogni buco possibile.
Sentìì le dita di Lorenzo stuzzicarmi la figa per poi entrare, mentre qualcosa di viscido mi aveva appena schiaffeggiato. Il cazzo del prof, forse?
-Apri la bocca, zoccola- mi ordinò ed io lo feci, ansiosa. Iniziai a leccarglielo, a succhiarglielo, poi lo fece affondare dentro la mia gola ed io continuai a lavorarlo con la lingua. Lui mi prese la testa con una mano per tenermi fermo.
Erano la mia fantasia da una vita e la cosa comica era che... fino ad ora nonostante fossi così zoccola ero rimasta... vergine. Un po' per scelta, un po' perché i miei coetanei erano tutti uno schifo. Esatto, vergine. E non di segno!
Sentii che mi veniva spalmata una crema nel buco del culo. Era freddissima. Un dito scivolò dentro, nonostante fosse un buco stretto, mentre con l'altra mano continuava a masturbarmi la fica.
Il prof uscì e mi imbavagliò. Perchè? Ma subito lo compresi. Una frusta sul mio sedere. Dio, quanto godevo! Volevo urlare!
-Sei pronto?- chiese a Lorenzo che non rispose. Una spinta rapida e al posto del dito avevo ben altro. Era grosso, lungo e si muoveva con violenza, mentre lui mi teneva da prima per le chiappe, poi per i capelli.
Cercavo di urlare. Tutto inutile. Il suono non usciva.
Il prof infilò tre dita nella mia fica tutta bagnata e mi torturò i capezzoli, per un bel po'. Poi, tornò davanti a me e mi tolse il bavaglio, ordinandomi di aprire la bocca. Non credevo di poter godere più di così, eppure... mi ritrovai a leccarglielo ancora, di nuovo.
-Per essere vergine, non male...- commentò, mentre Lorenzo mi cavalcava e il prof se lo faceva succhiare.
-Ora, tesoro, ingoi- mi disse e no, non era un consiglio, era proprio non ordine.
Il prof si liberò dentor di me, per poco non vomitavo mentre ingoiavo. Poco dopo Lorenzo si liberò
Fu la mia prima volta e fu fantastica. Mi era parso di aver toccato il paradiso, alla fine.
Entrambi divennero miei amanti.
scritto il
2017-01-16
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