Sogno americano "ragazzo di poesie" (seconda puntata)
di
Gianluca-711
genere
gay
Sometimes I think we're the brightest stars
And I try to believe we'll find a way
Will lives change when our hearts turn colder?
Pensavo a Carlo mentre ascoltavo "all my love" di "Ariana Grande". Il viaggio lungo ed estenuante era terminato, finalmente in America. I miei genitori avevano preso una casa nel quartiere di "Beverly Hills", zona esclusiva di Los Angeles, piena di ricchi imprenditori e di star della musica e del cinema. Io finivo di sistemare le mie cose, mia sorella piangeva, non avrebbe più rivisto Carlo, stavano chattando su facebook. Il mio sogno di fare sesso con lui, un lontano ricordo, dovevo dimenticarlo, anche perchè stavo vivendo un altro sogno: il sogno americano.
Ore 21::00
Avevo il bisogno di uscire, sentire l' esigenza di camminare con la musica nelle orecchie, la magica atmosfera di Los Angeles, palme, cielo sgombro di nuvole, luci della città, tutto cosi magico, i miei occhi brillavano di luce riflessa, in estasi.
Il vento era forte, il foglio che avevo fra le dita dove scrivo le mie poesie mi sfugge finendo nell' acqua del mare, li vicino un ragazzo seduto sulla riva.
Il ragazzo mi guarda, mi sorride, vede me che impreco in italiano, per fortuna non mi capisce.
"are you doing?", accento americano, maledettamente sexy
Gli rispondo con un semplice "hi", lui sorride.
Recupero il foglio in acqua, gli spiego a gesti che quello era il foglio dove scrivevo le mie cose, lui mi guarda e sembra dispiaciuto.
Il ragazzo mi dice che è un artista di strada, ama anche lui scrivere.
Io mi innamoro del suo sguardo e delle sue parole, non resisto gli do un bacio a stampo, lui indietreggia, mi da un pugno.
Io a terra, porca puttana che cazzotto, il naso sanguinante, solo un maledetto bacio stronzo, ne avevo bisogno, bisogno di contatto fisico.
Lui mi raccoglie da terra, si scusa, i nostri sguardi si incrociano, è lui a baciarmi.
Mi invita nel suo camper, luci al neon blu, si spoglia, io in imbarazzo, la prima volta che faccio sesso, lui mi sorride, prende il preservativo, lo teneva in una piccola cassetta di legno, anche il lubrificante.
Mette il lubrificante sull' uccello e nel mio ano, il dito mi fa un pò male, ma lui era delicato.
Il preservativo? Solo un lontano ricordo.
Fece entrare il suo uccello con delicatezza, finalmente tutto dentro, era dentro di me.
And I try to believe we'll find a way
Will lives change when our hearts turn colder?
Pensavo a Carlo mentre ascoltavo "all my love" di "Ariana Grande". Il viaggio lungo ed estenuante era terminato, finalmente in America. I miei genitori avevano preso una casa nel quartiere di "Beverly Hills", zona esclusiva di Los Angeles, piena di ricchi imprenditori e di star della musica e del cinema. Io finivo di sistemare le mie cose, mia sorella piangeva, non avrebbe più rivisto Carlo, stavano chattando su facebook. Il mio sogno di fare sesso con lui, un lontano ricordo, dovevo dimenticarlo, anche perchè stavo vivendo un altro sogno: il sogno americano.
Ore 21::00
Avevo il bisogno di uscire, sentire l' esigenza di camminare con la musica nelle orecchie, la magica atmosfera di Los Angeles, palme, cielo sgombro di nuvole, luci della città, tutto cosi magico, i miei occhi brillavano di luce riflessa, in estasi.
Il vento era forte, il foglio che avevo fra le dita dove scrivo le mie poesie mi sfugge finendo nell' acqua del mare, li vicino un ragazzo seduto sulla riva.
Il ragazzo mi guarda, mi sorride, vede me che impreco in italiano, per fortuna non mi capisce.
"are you doing?", accento americano, maledettamente sexy
Gli rispondo con un semplice "hi", lui sorride.
Recupero il foglio in acqua, gli spiego a gesti che quello era il foglio dove scrivevo le mie cose, lui mi guarda e sembra dispiaciuto.
Il ragazzo mi dice che è un artista di strada, ama anche lui scrivere.
Io mi innamoro del suo sguardo e delle sue parole, non resisto gli do un bacio a stampo, lui indietreggia, mi da un pugno.
Io a terra, porca puttana che cazzotto, il naso sanguinante, solo un maledetto bacio stronzo, ne avevo bisogno, bisogno di contatto fisico.
Lui mi raccoglie da terra, si scusa, i nostri sguardi si incrociano, è lui a baciarmi.
Mi invita nel suo camper, luci al neon blu, si spoglia, io in imbarazzo, la prima volta che faccio sesso, lui mi sorride, prende il preservativo, lo teneva in una piccola cassetta di legno, anche il lubrificante.
Mette il lubrificante sull' uccello e nel mio ano, il dito mi fa un pò male, ma lui era delicato.
Il preservativo? Solo un lontano ricordo.
Fece entrare il suo uccello con delicatezza, finalmente tutto dentro, era dentro di me.
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