Sabbia che scotta

di
genere
masturbazione

È un afoso pomeriggio d’estate, l’aria è così calda che si fa fatica a respirare.
Chiusa nel mio studio cerco invano di concentrarmi sul lavoro che mi attende ma la morsa del caldo torrido di questi giorni mi impedisce di respirare.
Inutilmente provo a cercare un po’ di sollievo accendendo il ventilatore al mio fianco, ma l’afa non mi lascia in pace e la fronte comincia ad imperlarsi di sudore.
Bisognosa di un po’ di refrigerio, decido di recarmi in spiaggia e concedermi un bagno rilassante nelle fresche acque del mio bel mare, così mi dirigo desiderosa verso la piccola caletta a pochi passi dallo studio.
La spiaggia è semi deserta, c’è solo una coppia di coniugi di mezza età che prende distrattamente il sole sul bagnasciuga.
Lancio impaziente la mia roba in un angolo riparato in prossimità di una piccola scogliera e mi libero in fretta del mio vestito leggero, restando coperta unicamente dal mio succinto bikini nuovo che lascia poco spazio all’immaginazione.
Ed, infatti, mi accorgo ben presto che gli occhi dell’uomo a pochi metri da me si posano vogliosi sul mio corpo sinuoso. Percepisco il suo sguardo che indugia un po’ troppo sul mio fondoschiena e che mi segue attento mentre mi dirigo con finta indifferenza verso l’acqua.
Mi tuffo rapidamente per poi riemergere altrettanto in fretta, accarezzandomi i capelli e strizzandoli con le mani per liberarli dall’acqua in eccesso, mentre i miei occhi sono rivolti all’uomo sulla spiaggia ormai completamente rapito dalle mie curve.
Le sue occhiate lascive scatenano la mia sfrontata lussuria, per cui decido di servirmi di lui per procurarmi un po’ di meritato piacere.
Continuando a fissarlo, lo invito a seguirmi con lo sguardo mentre mi dirigo verso la mia postazione e mi stendo sulla mia spiaggina.
Lentamente porto le mani dietro al collo e slaccio il costume per poi liberarmi anche dei lacci dietro la schiena ed immediatamente il costume scivola via lungo l’addome scoprendomi i seni. Mi porto le mani al petto e comincio ad accarezzarmi vogliosa sotto gli occhi del mio spettatore, afferro con forza nel seno e mi friziono i capezzoli con il pollice.
L’uomo non riesce a staccarmi gli occhi di dosso, percepisco le sue pupille che seguono le mie mani e sono sicura vorrebbe prendere il loro posto.
Deliziata dal suo sguardo rapito, lascio scivolare la mia mano destra lungo il ventre per poi lasciare che si insinui tra le mie gambe sotto la stretta brasiliana. Comincio a stimolarmi il clitoride con le dita e mi accorgo di essere già impregnata dei miei umori. Muovo le dita sempre più velocemente lasciando che lo spettatore fantastichi liberamente su ciò che accade tra le mie gambe.
Lo vedo arrossire, sento nonostante la distanza la sua impellente voglia di masturbarsi ma la presenza della moglie non glielo consente.
Gli lancio un languido sorrido, preparandomi a stupirlo. Lentamente slaccio i fili che legano la mia brasiliana intorno ai fianchi e resto completamente nuda davanti a lui. Mi giro maggiormente verso di lui, in modo che le mie gambe puntino nella sua direzione, e davanti al suo sguardo incredulo, spalanco le cosce e gli mostro tutte le mie nudità.
Al colmo dell’eccitazione, piego un po’ le ginocchia, passo la mia mano al di sotto delle gambe sollevate, e penetro la mia fica ormai completamente bagnata con il dito medio. Entro ed esco pian piano, lasciando gustare all’uomo l’intero spettacolo, e ad ogni movimento infilo un altro dito , fino a ritrovarmi con l’intera mano immersa nella mia vagina fino ai polsi.
Continuo a penetrarmi con tutta la mano per un bel po’, contorcendomi per il piacere. Trattengo a stento i gemiti mentre sento crescere un orgasmo sensazionale. Quando sto per raggiungere il limite, mi porto due dita della mano in bocca, le lecco per bene , e con un colpo secco le infilo nel mio culo insaziabile, cominciando a penetrarmi contemporaneamente con le mani entrambi gli orifizi, fino ad esplodere travolta da un irrefrenabile piacere.
Ancora sopraffatta dall’intenso orgasmo, mi ricompongo, afferro i miei oggetti e mi dirigo verso la strada, lanciando un’ultimo sguardo soddisfatto al mio fedele spettatore, ancora troppo scosso per ricambiare il mio sorriso.
scritto il
2017-02-01
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