Il bestione di Simone
di
Bisex1989
genere
gay
Era in estate quando decisi di incontrare il primo
uoml della mia vita, era ormai tanto tempo che fantasticavo sul mio stesso sesso. Volevo concedermi ad un uomo maturo che fosse dotato, panciuto e che mi facesse quella gran voglia di cazzo...
Mi aprii un profilo su una chat gay, presi contatto con molte persone, alcuni non erano adatti al mio scopo, altri non mi attraevano minimamente. La calura estiva portó Simone, un uomo sui 50, era in vacanza nella mia zona, è del posto ma per lavoro vive altrove insieme alla sua famiglia. Ci conoscemmo e iniziammo a parlare, volevamo le stesse cose, un avventura fugace e magari riempire l'estate con delle sane scopate. Erano una quindicina di giorni che parlavamo, ci scambiavamo il buongiorno è così via, una sera ci siamo visti in cam e subito dopo abbiamo deciso di vederci, in fin dei conti volevamo le stesse cose. Lui è proprietario di diversi appartamenti, mi invitò in una mansarda priva di mobili, uscii di casa dopo essermi lavato per bene, mi sentivo come se fossi un ladro, l'eccitazione era tanta ma ignoravo a cosa andavo in contro. Era molto calda la serata, ci incontrammo nel posto da lui indicato, era meno in imbarazzo di me, si presentò bene, avevo visto delle foto, ma quando lo vidi era come lo volevo. Legai la bici, alle spalle avevo lui che mi fissava, mi sentivo osservato è la cosa fece aumentare l'eccitazione, avevo voglia di quell'uomo, di quell'estraneo, volevo essere suo. Premetto di essere un bel ragazzo, un bel viso, biondo e con occhi verdi, un bel fisico privo di peluria con un bel lato B.
Salimmo su, il posto era angusto, mi ritrovai faccia a faccia con lui, mi venne vicino per darmi un bacio ma io volevo altro... Allungai le mani, sentii che già era duro, mi disse spogliamoci. Io in silenzio obbedii a colui che si sarebbe preso la parte più segreta di me, nudo mi avvicinai a lui, imbarazzato ma con una gran voglia di soddisfarlo e essere soddisfatto. Era in tiro, ci baciavamo e lo avevo tra le mie mani, era la prima volta che ne toccavo uno, lo segavo e lui mi invitò a prenderlo in bocca, era la prima volta che spompinavo qualcuno e lo feci con tutta l'enfasi che potevo, leccavo la sua cappella, baciavo le sue palle e lo lasciavo scivolare sul mio viso, mentre lo guardavo negli occhi. Era mio quel bestione, finalmente né prendevo uno. Il pavimento era spoglio si allungò a terra e io non riuscivo a staccarmi dal suo cazzone. Mi disse facciamo un 69, io mi misi sopra di lui, mentre continuavo a spompinarlo lui mi leccava il buco del culo, sapevo cosa stava facendo, lo preparava alla penetrazione. Mi chiese se lo volevo nel culo ed io senza parlare annuii con il viso. Tiró fuori una busta dal suo zainetto, dentro c'erano preservativi e vaselina, prese il tubetto e mi unse il buchetto. Si rese conto che ero vergine, mi mise a pecora, si mise il preservativo e dopo un po' di tentativi riuscì ad infilarlo, era persuaso dal piacere e dal dolore, sentivo quel bestione entrare ed uscire dal mio corpo, feci passare una mano e andai a toccare le sue palle. Finalmente qualcuno mi stava montando, ero largo, pieno e farcito, mi scopavs forte e io mugolavo, ogni tanto usciva del tutto e lo rispingeva dentro con forza. Ero bello largo ormai, cambiammo diverse posizione ed io avevo già goduto diverse volte. Eravamo sudati, mi disse che stava per venire e voleva che io bevessi la sua sborra, mi mise in ginocchio e mi venne in bocca, afferrai il suo cazzo e lo feci svuotare dentro la mia bocca, sul viso e sul mio corpo... Tutti e due stremati cademmo sul pavimento, io mi sfioravo il mio buchetto, lo sentivo largo e la cosa mi piaceva. Andammo sul balcone a fumare una sigaretta, parlammo e ci presentammo. Mi disse che sapevo fare i pompini è la cosa mi riempi di orgoglio visto che era il primo in vita mia ad aaver fatto. Dopo un po' ognuno andò per la prioria strada, il giorno dopo e per tutto il mese ogni sera io fui la sua troia. Ogni anno torna qui in vacanza, nelle sere calde lui mi chiama e diamo libero sfogo al nostro piacere, lui mi chiama troia, io lo chiamo daddy, ed è stupendo soddisfare il suo bestione di 22 cm.
uoml della mia vita, era ormai tanto tempo che fantasticavo sul mio stesso sesso. Volevo concedermi ad un uomo maturo che fosse dotato, panciuto e che mi facesse quella gran voglia di cazzo...
Mi aprii un profilo su una chat gay, presi contatto con molte persone, alcuni non erano adatti al mio scopo, altri non mi attraevano minimamente. La calura estiva portó Simone, un uomo sui 50, era in vacanza nella mia zona, è del posto ma per lavoro vive altrove insieme alla sua famiglia. Ci conoscemmo e iniziammo a parlare, volevamo le stesse cose, un avventura fugace e magari riempire l'estate con delle sane scopate. Erano una quindicina di giorni che parlavamo, ci scambiavamo il buongiorno è così via, una sera ci siamo visti in cam e subito dopo abbiamo deciso di vederci, in fin dei conti volevamo le stesse cose. Lui è proprietario di diversi appartamenti, mi invitò in una mansarda priva di mobili, uscii di casa dopo essermi lavato per bene, mi sentivo come se fossi un ladro, l'eccitazione era tanta ma ignoravo a cosa andavo in contro. Era molto calda la serata, ci incontrammo nel posto da lui indicato, era meno in imbarazzo di me, si presentò bene, avevo visto delle foto, ma quando lo vidi era come lo volevo. Legai la bici, alle spalle avevo lui che mi fissava, mi sentivo osservato è la cosa fece aumentare l'eccitazione, avevo voglia di quell'uomo, di quell'estraneo, volevo essere suo. Premetto di essere un bel ragazzo, un bel viso, biondo e con occhi verdi, un bel fisico privo di peluria con un bel lato B.
Salimmo su, il posto era angusto, mi ritrovai faccia a faccia con lui, mi venne vicino per darmi un bacio ma io volevo altro... Allungai le mani, sentii che già era duro, mi disse spogliamoci. Io in silenzio obbedii a colui che si sarebbe preso la parte più segreta di me, nudo mi avvicinai a lui, imbarazzato ma con una gran voglia di soddisfarlo e essere soddisfatto. Era in tiro, ci baciavamo e lo avevo tra le mie mani, era la prima volta che ne toccavo uno, lo segavo e lui mi invitò a prenderlo in bocca, era la prima volta che spompinavo qualcuno e lo feci con tutta l'enfasi che potevo, leccavo la sua cappella, baciavo le sue palle e lo lasciavo scivolare sul mio viso, mentre lo guardavo negli occhi. Era mio quel bestione, finalmente né prendevo uno. Il pavimento era spoglio si allungò a terra e io non riuscivo a staccarmi dal suo cazzone. Mi disse facciamo un 69, io mi misi sopra di lui, mentre continuavo a spompinarlo lui mi leccava il buco del culo, sapevo cosa stava facendo, lo preparava alla penetrazione. Mi chiese se lo volevo nel culo ed io senza parlare annuii con il viso. Tiró fuori una busta dal suo zainetto, dentro c'erano preservativi e vaselina, prese il tubetto e mi unse il buchetto. Si rese conto che ero vergine, mi mise a pecora, si mise il preservativo e dopo un po' di tentativi riuscì ad infilarlo, era persuaso dal piacere e dal dolore, sentivo quel bestione entrare ed uscire dal mio corpo, feci passare una mano e andai a toccare le sue palle. Finalmente qualcuno mi stava montando, ero largo, pieno e farcito, mi scopavs forte e io mugolavo, ogni tanto usciva del tutto e lo rispingeva dentro con forza. Ero bello largo ormai, cambiammo diverse posizione ed io avevo già goduto diverse volte. Eravamo sudati, mi disse che stava per venire e voleva che io bevessi la sua sborra, mi mise in ginocchio e mi venne in bocca, afferrai il suo cazzo e lo feci svuotare dentro la mia bocca, sul viso e sul mio corpo... Tutti e due stremati cademmo sul pavimento, io mi sfioravo il mio buchetto, lo sentivo largo e la cosa mi piaceva. Andammo sul balcone a fumare una sigaretta, parlammo e ci presentammo. Mi disse che sapevo fare i pompini è la cosa mi riempi di orgoglio visto che era il primo in vita mia ad aaver fatto. Dopo un po' ognuno andò per la prioria strada, il giorno dopo e per tutto il mese ogni sera io fui la sua troia. Ogni anno torna qui in vacanza, nelle sere calde lui mi chiama e diamo libero sfogo al nostro piacere, lui mi chiama troia, io lo chiamo daddy, ed è stupendo soddisfare il suo bestione di 22 cm.
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