Io e la figlia adottata di mio zio.

di
genere
incesti

Mi chiamo Angelo ho 26 anni e vivo a Cianciana.

Beh, la mia storia parla di me e della figlia di mio zio.

Abito in un condominio al terzo piano. Mio zio Antonio, abita nel mio stesso palazzo, due piani sopra di me, al quinto piano.

Circa due anni fa lo zio ha adottato una figlia che si chiama Maelle che all'epoca aveva 16 anni.

Fin dal primo momento mi sono affezionato , la portavo al parco e ci giocavo insieme.



Quando lo zio manco per il wekeend la lascio' ai miei dove abitavo anche io . Un giorno  vidi un filmato porno amatoriale sul pc di casa mia. Nel filmato c’era una donna che faceva sesso .

Iniziai ad eccitarmi e poi a masturbarmi! Era una cosa nuova che non immaginavo nemmeno fosse possibile!

Decisi di provare con per la prima volta con una donna.

Uno di quei giorni lo zio mi chiamo e mi disse: ”Angelo, io devo andare via, e torno fra un paio d’ore, ho lasciato Maelle a casa, potresti darle uno sguardo tu?” ed io cogliendo l’occasione al volo gli dissi: “Certo zio!!!”.



Presi l’ascensore e salii al quinto piano.

Avevo addosso una tuta, mi misi sul divano a vedere la televisione, aspettando che Maelle venisse a farmi le feste. Così fece. Dopo un paio di minuti Maelle si seddette sul divano e comincio a farmi tante coccole Iniziai a portarmi la testa di Maelle in mezzo alle gambe per vedere se avesse qualche reazione. La reazione ci fu. Maelle comincio a baciare la zona pubica ed inevitabilmente io iniziai ad eccitarmi.



Mi abbassai i pantaloni e gli slip. Maelle sembrava già sapesse cosa fare, iniziò a pomparmi il pene, molto velocemente. In effetti avevo paura che mi potessi fare male, ma questo non successe. Nel frattempo toccavo con le dita la vagina di Maelle

Dopo una decina di minuti iniziai ad eiaculare, e Maelle vedendo lo spruzzo cadere per terra iniziò a leccarlo e poi dopo venne a finire di leccare lo sperma che mi era rimasto sul pene.

Qui finisce la mia storia, tutto vero e niente finzione.



Quando sopra da zio Antonio non c’è nessuno, ci vado sempre, perché c’è Maelle che mi fa il servizietto
di
scritto il
2011-01-13
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