Nei bagni del Liceo

Era maggio del 1996, frequentavamo l'ultimo anno delle superiori.
Il caldo era asfissiante.
Davanti a me era seduta la persona che mi piaceva, Noemi.
Lei era a dir poco perfetta: tutte le curve al posto giusto, le sue tette grandi e tonde come due palloncini.
In classe facevamo tutti a gara per averla, ma Noemi sembrava preferire soprattutto me.
Ci parlavamo spesso, e si vedeva che le stavo simpatico, perchè, modestamente, ho un gran senso dell'umorismo, oltre a un bel faccino.
La campanella suona, e ci affrettiamo a uscire dalla classe per la ricreazione.
Decido di tentare qualche battuta con Noemi, quando lei si avvicina a me e mi sussurra qualcosa all'orecchio: un semplicissimo, ma intrigante
"Seguimi".
Incuriosito, decido di seguirla, e vedo che sta prendendo la direzione del bagno.
Un bellissimo presentimento si palesa nella mia mente.
Entriamo nel bagno, lei mi guarda e mi dice, con tono ammaliante:
"È proprio quello che pensi".
Le persone nel bagno intorno a noi, troppo prese dalle chiacchiere, non si accorgono del fatto che stavamo entrando in bagno insieme.
Lei si siede sulla tazza del water e mi ordina di levarmi i pantaloni.
Comincia a massaggiare il mio cazzo, poi tira giù le mie mutande.
Io sono senza parole.
Lei prende il mio cazzo e lo mette in bocca, comincia a succhiarlo mentre mi guarda con occhi da cerbiatta.
Estremamtente eccitante.
Comincia a dare piccoli baci sulla punta del glande.
Stuzzica i miei testicoli con la lingua, poi ricomincia a succhiare il mio pene mentre con l'altra mano mi massaggia una coscia.
Sento arrivare l'orgasmo, emetto un piccolo gemito mentre una quantità spropositata di sperma finisce sulla faccia di Noemi.
Lei, disgustata, sbraita e mi urla: "dovevi avvertirmi, ora non posso presentarmi così in classe! Stronzo!".
Esce velocemente dal bagno e si appresta a lavarmi la faccia, mentre una senzazione di torpore invade il mio corpo, e si concluse così il giorno più bello della mia vita.

Personaggi e situazioni puramehte inventati.