Quella mia amica
di
Mrdream
genere
etero
Era sera... ma una luce viva ci illumina gli occhi. I suoi chiusi,i miei aperti. Mi gustavo il suo corpo nudo. Lei stava lì,le cosce leggermente aperte. Lasciavano intravedere la sua fessura. Le grandi labbra facevano da contorno alle piccole, leggermente sporgenti ed appiccicate l'un l'altra.
Lei mi aspettava senza parlare,con gli occhi socchiusi,ed i seni pendenti. Mi avvicinai con passo leggero,impercettibile. Ero nudo,muscoloso anche,scolpito sì,giovane ormai non molto.
Eravamo trentenni entrambi.
Quando mi trovai sul suo sesso optai per le dita. Mi feci strada nel cunicolo crespo ed umido della vulva. Superai le labbra,la piccola mucosa e poi dentro. Iniziai un movimento frenetico, giù fino alla cervice, sentirne il piccolo foro e poi su. Le mie due dita scorrevano,premevano sui tessuti molli del punto G. Sentivo oltre i tessuti scorrere liquido, o pulsare tutto di piacere. Il suo viso si contraeva in una smorfia che variava ad ogni movimento. Ad u tratto lei serrò i pugni ed urlò, le mie mani si intrisero di un liquido vischioso come miele.
Ora che aveva raggiunto l'orgasmo la vedevo serena, di sua iniziativa afferrò la mia verga e la spinse nella vulva. Penetrai lentamente la sua carne, lei ansimava aggrappandosi alla lenzuola energicamente. Toccai il fondo della vulva, lì lei spalancò la bocca ed inarcò la schiena, corrugò la fronte; mosse le braccia verso di me, come a cercare il mio corpo. Mi avvicinai. Lei mi prese per le spalle e mi strinse a se, sentii il seno,i due piccoli bottoncini sfiorare i miei addominali. Mi iniziai a muovere ritmicamente, sentivo il clitoride gonfio sfiorarmi il pube. Lei mi stringeva,non so se per amore o per spingere la verga a fondo. Lei raggiunse l'orgasmo più rapidamente che mai, per altre due volte l'effetto del mio glande e del mio membro la fecero ansimare,finchè un getto di liquido caldo guizzò sui miei peli pubici. A quel punto era giunta la mia ora, levai rapidissimo il preservativo, con una mano chiusi la vulva ed eiaculai sul clitoride. Lei a quel punto urlò, un urlo misto di rabbia ,paura e piacere. Le massaggiai il clitoride e la zona adiacente con lo sperma. Lei orgasmò un ultima volta. Poi ci abbandonammo ad una notte di carezze.
Ps: questo testo è dedicato alla donne e uomini che ogni giorno amano illa proprio/a partner come se stessi,senza però dimenticare il sesso.
Ditemi se le descrizioni sono corrette. Se riscontrate errorri descrivetemi la sensazione voi. GRAZIE
Lei mi aspettava senza parlare,con gli occhi socchiusi,ed i seni pendenti. Mi avvicinai con passo leggero,impercettibile. Ero nudo,muscoloso anche,scolpito sì,giovane ormai non molto.
Eravamo trentenni entrambi.
Quando mi trovai sul suo sesso optai per le dita. Mi feci strada nel cunicolo crespo ed umido della vulva. Superai le labbra,la piccola mucosa e poi dentro. Iniziai un movimento frenetico, giù fino alla cervice, sentirne il piccolo foro e poi su. Le mie due dita scorrevano,premevano sui tessuti molli del punto G. Sentivo oltre i tessuti scorrere liquido, o pulsare tutto di piacere. Il suo viso si contraeva in una smorfia che variava ad ogni movimento. Ad u tratto lei serrò i pugni ed urlò, le mie mani si intrisero di un liquido vischioso come miele.
Ora che aveva raggiunto l'orgasmo la vedevo serena, di sua iniziativa afferrò la mia verga e la spinse nella vulva. Penetrai lentamente la sua carne, lei ansimava aggrappandosi alla lenzuola energicamente. Toccai il fondo della vulva, lì lei spalancò la bocca ed inarcò la schiena, corrugò la fronte; mosse le braccia verso di me, come a cercare il mio corpo. Mi avvicinai. Lei mi prese per le spalle e mi strinse a se, sentii il seno,i due piccoli bottoncini sfiorare i miei addominali. Mi iniziai a muovere ritmicamente, sentivo il clitoride gonfio sfiorarmi il pube. Lei mi stringeva,non so se per amore o per spingere la verga a fondo. Lei raggiunse l'orgasmo più rapidamente che mai, per altre due volte l'effetto del mio glande e del mio membro la fecero ansimare,finchè un getto di liquido caldo guizzò sui miei peli pubici. A quel punto era giunta la mia ora, levai rapidissimo il preservativo, con una mano chiusi la vulva ed eiaculai sul clitoride. Lei a quel punto urlò, un urlo misto di rabbia ,paura e piacere. Le massaggiai il clitoride e la zona adiacente con lo sperma. Lei orgasmò un ultima volta. Poi ci abbandonammo ad una notte di carezze.
Ps: questo testo è dedicato alla donne e uomini che ogni giorno amano illa proprio/a partner come se stessi,senza però dimenticare il sesso.
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