Una notte come le altre

di
genere
sentimentali

Un'altra giornata di duro lavoro era finita. Solitamente non seguivo Tim nei lavori pesanti nei campi ma questa volta avevo fatto un'eccezione. I suoi fratelli erano fuori e lui era da solo. Alla mia affermazione "vengo con te" aveva riso! Alchè mi ero un pó imbronciata...sapevo di non essere forte fisicamente. Anzi il mio metro e 60 insieme ai miei 49 kg non mi facevano apparire adatta a Tim e al suo lavoro.
La mattina trascorse tranquilla. Lavorammo sodo, anche se ogni quando mi abbassavo Tim ne approfittava per toccarmi il sedere. "Non puoi starmi davanti con questo sedere" mi diceva. "Allora mi giro davanti" risposi. "Neanche. Le tue tette mi distraggono ugualmente".
Alla sera tornammo a casa sua. Io feci la doccia per prima, come sempre, e mentre cedevo il posto a Tim decisi cosa indossare per la notte. Ero stanca morta e non pensavo ci sarebbe stato un "dopo" ecco. Perciò indossai una canottiera leggera che mi arrivava poco sotto il sedere e un paio di slip, senza reggiseno.
Mi distesi nel letto e poggiai la testa sul cuscino, cercando di addormentarmi.
"Ehi piccola dormi?" La voce del mio amore mi ridestò. "Si..." mugulai. "No sei sveglia..." disse Tim. Una sua mano si insinuò sotto la canottiera e mi accarezzò il sedere. Rimasi in quella posizione godendomi le carezze. Dal sedere la sua mano si spostò sulla figa. Con le dita aprì le grandi labbra, trovando il clitoride e toccandolo. Il suo corpo si attaccò al mio, il suo inguine attaccato al mio sedere. Sentivo il suo membro crescermi dietro...si stava eccitando.
A quel punto mi voltai. "Non sei troppo stanco per quello?" Gli chiesi. "Non sono mai stanco per quello" mi rispose mentre mi baciava il collo.
Ormai il dado era tratto. Mi sistemai sulla schiena e alzai la testa e il collo. "Apri le gambe". Mi eccitavo un sacco quando mi diceva così. Gli bastavano quelle semplice 3 parole e io mi squagliavo. Feci come mi disse e lui si mise nel mezzo. Adoravo tenerlo fra le mie gambe...mi piaceva anche stare "sopra" a dire il vero ma quando ero stanca preferivo farlo in quel modo. Per Tim era indifferente il modo...era uno abbastanza fantasioso col sesso.
Mi tolse le mutandine e mi sfilò la canottiera dalla testa. Completamente nuda prese e baciarmi teneramente la bocca, per poi discendere lungo il collo. La sua mano sinistra prese a massaggiarmi un seno, mentre con la destra provvedeva a toccarmi la mia intimità.
"Tim ti prego...." mugulai.
"Oh certo piccola non me lo faccio ripetere 2 volte". Con un colpo solo entrò dentro di me. In quel momento mi sentii completa. Come se il mio Tim fosse sempre stato dentro di me, parte di me. Dopo le prime spinte di "assestamento" prendemmo lo stesso ritmo.
"Amore...voglio venerti dentro...tu vuoi?". "Si lo voglio....". Sapevo bene il rischio che stavamo correndo ma il membro che spingeva dentro di me, le sue mani che mi tenevano abbracciata, la sua bocca che mi baciava la mandibola non mi fecero pensare a nient'altro.

È il mio primo racconto. Perciò, vi prego pietà! L'ispirazione viene da un programma televisivo.
scritto il
2017-07-27
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