Provandoci
di
Dolci.sogni.
genere
sentimentali
Era un visione. Un sogno. I capelli biondi, la barba di tre giorni, le spalle ampie e le braccia muscolose. Il mio uomo era un Dio ai miei occhi. Ma la parte che preferivo di più del corpo era la sua intimità.
Il modo con cui entrava dolcemente in me, le espressioni del suo viso quando glielo prendevo il bocca. Avevo sempre ripudiato quel gesto, ritenendolo schifoso e inutile. Ma da quando stavo con Tim avevo non solo imparato a farlo ma ero diventata discretamente brava.
"Vuoi fare sesso?". La sua proposta mi lasciò un pó di stucco. Di solito Tim non chiede, Tim ti apre le gambe e basta.
"Di solito non me lo chiedi mai....quando hai voglia mi salti direttamente addosso!".
"Beh...ho notato che hai messo il pigiama lungo.....credo che quando una ragazza faccia così è perché non vuole farlo" spiegò. Risi a quella affermazione. Avevo messo il pigiama lungo solo perché quella sera sentivo un pó di freddo, essendo l'autunno alle porte.
"Ora ti faccio vedere io cosa fanno le ragazze..." mi alzai in piedi sul letto. Con entrambe le mani mi tolsi la maglietta, mostrando il mio seno strizzato in un reggiseno a balconcino. Il sopracciglio di Tim si alzò verso l'alto, segno evidente di apprezzamento. Mi girai e con i pollici delle mani feci scendere anche i pantaloni. Mi ritengo una ragazza semplice a cui piace vestire semplice, ma per la lingerie avrei fatto follie. Gli slip che indossavo era un'istigazione alla violenza.
"Perché indossi queste cose se poi metti il pigiama sopra?". "Perché adoro quando metti le mani sotto i vestiti e mi palpi il sedere per capire cosa indosso....." risposi dolcemente.
"Ora basta giochetti...vieni qui". Con un movimento leggero mi fece sedere sopra di lui, più precisamente sopra il suo inguine. Potevo sentire la sua erezione attraverso i vestiti. Era duro, e questo solo per me.
Volevo farlo soffrire un pó quella volta. Iniziai a baciargli la guancia, passando la mandibola, stando ben attenta a non incontrare le sue labbra. La leggera peluria sul volto mi faceva il solletico. Ma se ne accorse subito e con la sua mano poggiata dietro la mia nuca mi spinse a baciarlo. Un bacio passionale, che rivelava il desiderio che provava in quel momento.
Mi sentivo estremamente bagnata, probabilmente avevo le mutandine zuppe. La punta della sua erezione premeva esattamente sul mio clitoride. "Tim....ti prego" cercai di protestare. Mi stava facendo eccitare. "Calma piccola ora ti do quello che vuoi...".
Con la mano spostó le mie mutandine di lato, mentre io gli abbassavo i boxer, alla ricerca della cosa che più bramavo in quel momento.
Quando la trovai, la presi in mano e la puntai alla mia entrata.
Con un solo gesto entró dentro di me. "Oh dio sii..." mugulai. E ancora non era iniziato il bello.
Mi sollevai un pó sulle ginocchia, in modo tale che da sotto lui potesse modulare le spinte. La sua asta dura dentro di me mi faceva impazzire.
"Sei una piccola provocatrice....e ti amo per questo" disse. Sentivo il suo pene quasi dentro la pancia, perciò non prestavo attenzione più di tanto alle parole.
Mi tolsi il reggiseno, liberando il mio seno. Tim prese in bocca il capezzolo sinistro, leccandolo e ciucciandolo. Aveva un passione per il mio seno, o almeno così credevo. Alcune volte, mi faceva stendere sul letto a pancia in su, mi sollevava la maglietta e il reggiseno e mi palpava il seno, giocando a indirirmi i capezzoli e leccandolo.
Ero in estasi. Le spinte sempre più veloci, la sua bocca sul mio seno.
Venni dopo una spinta particolarmente potente. Sentivo il suo seme dentro di me scorrere a fiotti leggeri. Mi accascai sul suo petto, la sua erezione ancora dentro di me. "Certo che decidere di mettere in cantiere un bambino ha i suoi lati positivi....scopiamo in continuazione e senza protezione!". Sollevai la testa e gli diedi un buffetto sul naso.
Il modo con cui entrava dolcemente in me, le espressioni del suo viso quando glielo prendevo il bocca. Avevo sempre ripudiato quel gesto, ritenendolo schifoso e inutile. Ma da quando stavo con Tim avevo non solo imparato a farlo ma ero diventata discretamente brava.
"Vuoi fare sesso?". La sua proposta mi lasciò un pó di stucco. Di solito Tim non chiede, Tim ti apre le gambe e basta.
"Di solito non me lo chiedi mai....quando hai voglia mi salti direttamente addosso!".
"Beh...ho notato che hai messo il pigiama lungo.....credo che quando una ragazza faccia così è perché non vuole farlo" spiegò. Risi a quella affermazione. Avevo messo il pigiama lungo solo perché quella sera sentivo un pó di freddo, essendo l'autunno alle porte.
"Ora ti faccio vedere io cosa fanno le ragazze..." mi alzai in piedi sul letto. Con entrambe le mani mi tolsi la maglietta, mostrando il mio seno strizzato in un reggiseno a balconcino. Il sopracciglio di Tim si alzò verso l'alto, segno evidente di apprezzamento. Mi girai e con i pollici delle mani feci scendere anche i pantaloni. Mi ritengo una ragazza semplice a cui piace vestire semplice, ma per la lingerie avrei fatto follie. Gli slip che indossavo era un'istigazione alla violenza.
"Perché indossi queste cose se poi metti il pigiama sopra?". "Perché adoro quando metti le mani sotto i vestiti e mi palpi il sedere per capire cosa indosso....." risposi dolcemente.
"Ora basta giochetti...vieni qui". Con un movimento leggero mi fece sedere sopra di lui, più precisamente sopra il suo inguine. Potevo sentire la sua erezione attraverso i vestiti. Era duro, e questo solo per me.
Volevo farlo soffrire un pó quella volta. Iniziai a baciargli la guancia, passando la mandibola, stando ben attenta a non incontrare le sue labbra. La leggera peluria sul volto mi faceva il solletico. Ma se ne accorse subito e con la sua mano poggiata dietro la mia nuca mi spinse a baciarlo. Un bacio passionale, che rivelava il desiderio che provava in quel momento.
Mi sentivo estremamente bagnata, probabilmente avevo le mutandine zuppe. La punta della sua erezione premeva esattamente sul mio clitoride. "Tim....ti prego" cercai di protestare. Mi stava facendo eccitare. "Calma piccola ora ti do quello che vuoi...".
Con la mano spostó le mie mutandine di lato, mentre io gli abbassavo i boxer, alla ricerca della cosa che più bramavo in quel momento.
Quando la trovai, la presi in mano e la puntai alla mia entrata.
Con un solo gesto entró dentro di me. "Oh dio sii..." mugulai. E ancora non era iniziato il bello.
Mi sollevai un pó sulle ginocchia, in modo tale che da sotto lui potesse modulare le spinte. La sua asta dura dentro di me mi faceva impazzire.
"Sei una piccola provocatrice....e ti amo per questo" disse. Sentivo il suo pene quasi dentro la pancia, perciò non prestavo attenzione più di tanto alle parole.
Mi tolsi il reggiseno, liberando il mio seno. Tim prese in bocca il capezzolo sinistro, leccandolo e ciucciandolo. Aveva un passione per il mio seno, o almeno così credevo. Alcune volte, mi faceva stendere sul letto a pancia in su, mi sollevava la maglietta e il reggiseno e mi palpava il seno, giocando a indirirmi i capezzoli e leccandolo.
Ero in estasi. Le spinte sempre più veloci, la sua bocca sul mio seno.
Venni dopo una spinta particolarmente potente. Sentivo il suo seme dentro di me scorrere a fiotti leggeri. Mi accascai sul suo petto, la sua erezione ancora dentro di me. "Certo che decidere di mettere in cantiere un bambino ha i suoi lati positivi....scopiamo in continuazione e senza protezione!". Sollevai la testa e gli diedi un buffetto sul naso.
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